Pare difficile crederlo, e persino dirlo, ma la realtà dei documenti e della loro storia effettiva autorizza ad affermare che ancora oggi, a più di 125 anni dalla sua morte, e addirittura nonostante la solennità recente di un documento pontificio interamente dedicatole, la vera e molteplice fisionomia vissuta di Teresa di Lisieux e della sua dottrina è ancora quasi nascosta alla comprensione dei non specialisti, sovrastata da un'immagine costruitale addosso, quella della Santa bambina, e perciò esemplare maestra per tutti della cosiddetta infanzia spirituale. Questo agile libretto, opera di due studiosi che si sono impegnati per ricostruire un'immagine corretta di Teresa di Lisieux e del suo pensiero, offre alcune tracce fondamentali dell'insegnamento spirituale che costituisce la vera lezione del "dottore" Teresa ai figli e alle figlie della Chiesa di oggi.
Il fatto indiscusso è che ogni vita umana non solo ha una sua storia propria, ma ne presuppone una precedente, di cui risulta erede. Persino Gesù, di cui i Vangeli ci raccontano alcune cose dei suoi ultimi tre anni di vita, è il frutto di una lunga genealogia con cui si apre il Vangelo di Matteo (Mt 1,1-17; cf. Lc 3,23-38). Segno evidente che egli è il compimento di un’attesa, che va comunque conosciuta per conoscere meglio lui stesso, poiché la terza dimensione, quella della profondità, è sempre necessaria. L'ottimo libro di Rosalba Manes ci propone una accurata indagine biblica, che ci aiuta a scoprire e valorizzare l'importanza di quella che oggi chiamiamo terza età. Sono proprio i vecchi, o i nonni/e, a scandire l'evolversi della storia in generale, oltre a quella specifica della salvezza. Purtroppo a questa componente storica in genere si concede poca attenzione, ed era perciò necessario un’indagine come questa. L'Autrice parte da considerazioni di base, come sono, oltre al concetto di vecchiaia, quelli di morte, di speranza, di vita impegnata, per concretizzarsi sempre di più, oltre che in questioni generali come l'importanza dei figli, soprattutto nelle concrete figure storiche come per esempio Anna e Gioacchino, nonni di Gesù (dalla Prefazione di Romano Penna).
C'è gente che parla del sole, quando il cielo è coperto di nubi; c'è chi predica ancora la pace, quando tutti preparano la guerra. Le persone animate dalla speranza sono le più preziose in assoluto: costruiscono con i loro sogni l'avvenire. Questo nuovo libro di don Cazzulani, scritto in forma narrativa, quasi la trascrizione degli insegnamenti ricevuti dal maestro che lo ha accompagnato in vita, si presenta come un lungo pellegrinaggio all'interno delle speranze degli uomini. C'è gente che si lascia andare, pensando che tutto sia inutile; altri che praticano l'assuefazione al dolore. Ma ci sono anche uomini visionari che non si lasciano trafiggere dal presente, che non giudicano i problemi come delle sciagure, che trovano vie di futuro quando tutti pensano che non ci resti che un misero presente.
Il libro presenta meditazioni di Marco Panero destinate a tutti coloro che desiderano progredire nella vita spirituale, nutrendosi alla scuola sicura della Parola e della migliore tradizione della Chiesa. L'intento che ha suggerito la pubblicazione è stato quello di condividere una parola di incoraggiamento, cordiale ma fondata perché maturata esattamente a partire dal nucleo spirituale dell'identità cristiana, di cui si intende restituire la bellezza, soprattutto a beneficio di coloro che quell'identità già l'hanno assunta e desiderano conformarsi sempre più ad essa. Per riscoprire il fascino della vita spirituale e riscaldare il cuore è sufficiente cogliere l'essenziale, afferrare il centro che ne anima le espressioni esteriori e, proprio su questo, appuntare lo sguardo del cuore, con rinnovato stupore.
Il libro raccoglie 34 omelie che don Graziano Gianola, scomparso prematuramente nel 2021, aveva preparato per la comunità pastorale “Gesù buon pastore” di Milano durante tutte le domeniche di Avvento, mentre era vicario per la pastorale giovanile. Nate come “appunti di prediche” destinate ai fedeli del quartiere Bovisa (nella periferia milanese), sono riflessioni spirituali che possono accompagnare ogni lettore in attesa del mistero dell’Incarnazione
di Gesù.
I testi di don Gianola offrono ai lettori spunti di riflessione che possono arricchire l’esperienza personale dell’attesa. Un tesoro spirituale che permette di immergersi nella profondità del periodo di Avvento, condividendo la speranza e l’attesa della venuta di Cristo.
Biografia dell'autore
GRAZIANO GIANOLA (1973-2021) è nato a Premana (LC) ed è stato sacerdote della diocesi di Milano dal 2004. Ha conseguito una formazione nella comunicazione col metodo della programmazione neurolinguistica. Il suo ultimo incarico è stato come vicario parrocchiale della comunità pastorale Gesù Buon Pastore in Milano. È stato formatore nell’Istituto Secolare delle Apostole del Sacro Cuore.
Ci sono personaggi, citati nei Vangeli, che non dicono una parola. Ma con le loro azioni, le loro scelte coraggiose e inaspettate, ci lasciano dei messaggi profondi. Questo scritto immagina i loro pensieri e dà loro una voce che può entrare nel fondo della nostra coscienza.
Che cosa ci insegna un bambino che cede il suo misero pranzo nelle mani di un adulto misterioso e sconosciuto? Cosa dice alla nostra vita una donna che spreca una enormità di denaro per qualcosa di futile, come un profumo che svanisce nell’aria al primo vento? Quale testimonianza ci dà un uomo obbligato a portare il patibolo di un condannato che neanche conosce? Che cosa ci suggerisce un’emarginata sociale, scansata con ribrezzo perché impura, che si fa largo tra la folla per toccare, senza essere vista, un lembo del vestito del profeta che tutti osannano?
Sono testimoni muti. Qualcuno ha un nome. Altri sono entrati nella storia della salvezza in modo anonimo. Quel che importa è che, dopo migliaia di anni, ci parlano ancora, senza dire una parola.
Ecco in versione rinnovata un long seller della meditazione, frutto di esperienza spirituale e di vita vissuta. Le riflessioni su brani della Bibbia o sulle massime dei Santi aiutano a riconsiderare la vita di ogni giorno con lo sguardo sempre nuovo della fede. «Tieni caro questo libro, è stato scritto in ginocchio. Sia per te come un consigliere, un amico, un annunciatore di speranza. Leggilo, meditalo, diventi tua norma di vita. Lascia che le sue pagine ti prendano per mano: fra le tenebre del mondo faranno brillare davanti al tuo spirito la luce della fede, ti indicheranno il sentiero della vita e ti insegneranno la via della sapienza».
Con elementi di dottrina e di esperienza, viene presentata l’adorazione cristiana e sono indicati passi fondamentali per praticarla. Questa forma di preghiera coinvolge passato, presente, futuro di chi si rivolge a Dio e, con essa, le forze più personali, aiutando a giungere ad una vita di fede, speranza e carità secondo la vocazione universale alla santità che il Concilio Vaticano II propone ai battezzati. È una preghiera che suscita un senso profondo della grandezza e dell’amore del Signore e, insieme, della nostra dignità di persone umane chiamate a essere amici di Dio, e che si sviluppa assumendo in sé movimenti del cuore cristiano quali ringraziamento, compunzione, offerta di sé, adesione alla volontà di Dio, abbandono.
La pratica dell’adorazione è stata più d’una volta auspicata da Papa Francesco, che ha esortato un gruppo di parroci: «Insegnate al popolo ad adorare in silenzio» perché «così imparano da adesso cosa faremo tutti là, quando per grazia di Dio arriveremo in cielo».
Biografia dell'autore
Tullio Poli nasce a Brescia nel 1951 e si trasferisce nel 1966 con la famiglia a Trento. Diplomato al Liceo classico «Giovanni Prati», si laurea nel 1980 all’Università Gregoriana con una tesi sulla «Punta suprema dell’anima» in Francesco di Sales. Nel 1977 è ordinato presbitero nella Diocesi di Bolzano-Bressanone e nel 1988 viene inviato alla Segreteria di Stato; insieme, insegna Teologia Spirituale per la Diocesi di Civita Castellana. Attualmente, è canonico della Cattedrale di Bressanone.
Il libro presenta gli incontri quaresimali tenuti presso la Diocesi di San Severo (Fg). Ogni incontro prevede un relatore che affronta un tema di grande profondità umana e spirituale: da Adriana Faranda che si confronta con la via altra” del perdono, a Salvatore Miscio che indaga i semi della Parola nelle canzoni di Fabrizio de André, a mons. Bregantini e Mimmo Lucano che dibattono sul volto del fratello, a mons. Lambiasi che si pone l’interrogativo: Che cosa dobbiamo fare fratelli?”, a Stefano Rosati che ricorda la profezia di mons. Cesare Bonicelli.
Tra le tante definizioni attribuite ai giovani quella di «sdraiati» ha avuto un certo successo. Ma in quella condizione, oggi, si trova a volte anche la generazione adulta: arresa, scoraggiata, delusa. Tuttavia sorprende il fatto che Gesù nel Vangelo abbia spesso incontrato gente «sdraiata», cioè «a terra», bloccata su una barella, addormentata su un pagliericcio, accovacciata ai piedi di gente che mangia, in un angolo in disparte, paralizzata su un letto di malattia. Sono «gli sdraiati del Vangelo». A tutti costoro Gesù rivolge una parola: «Alzati!», oppure: «Va'!», perché Gesù rimette in piedi gli sdraiati, giovani o adulti che siano, nel tempo della loro formazione o in quello della testimonianza.
Dobbiamo vergognarci o disperare di fronte alle nostre paure? Fanno parte della nostra umanità ed è incoraggiante pensare, non solo che esse siano trasversali all'uomo di ogni tempo, ma che le possiamo ritrovare anche in diversi personaggi citati dai Vangeli. Anche per loro sono state da freno ad un cammino di piena realizzazione umana e vocazionale. Non c'è mai un rimprovero nei testi biblici per la paura provata, ma sempre un invito che suona dolce all'orecchio del timoroso: «Non temere». Questo scritto vuole proporre una riflessione sulla paura. Come è vissuta nei personaggi evangelici? Può essere un paradigma per l'uomo di oggi? Cosa genera e da cosa è generata? E soprattutto, come può essere affrontata?
Don Maggioni commenta la Passione di Gesù attraverso i racconti dei quattro evangelisti. Esplorando il significato teologico della crocifissione di Cristo e i diversi modi in cui essa è presentata nel Nuovo Testamento, l'autore mostra che Gesù realizza il compimento dell'attesa messianica e della storia umana; rivela così il volto nascosto e impensabile di Dio, che muore in croce per attuare fino in fondo la logica dell'amore.
Tutti i giorni si ricomincia, e non sai mai quello che t'aspetta. Mentre le lancette scorrono, qualcuno finisce in debito d'ossigeno: tocca farsi forza per ritrovare una ragione per vivere. In questo ebook sono recuperate parole scritte per caso, da parte di un prete che non ha molti consigli da elargire. Sono la testimonianza che anche a lui capita ogni tanto di discutere con Dio, perchè non sempre capisce il senso di tutto ciò che fa capolino. Ma sono dialoghi che gli fanno bene: alla fine l'imputato risponde. Dio fa compagnia come un fuoco che crepita nel camino di casa: arde e brucia, e se fa freddo ci pensa lui a scaldare il cuore.
«Santità per tutti» non significa santità in svendita e nemmeno una sua democratizzazione secondo il pensiero corrente; significa piuttosto che su ogni uomo che viene a questo mondo Dio ha un progetto di felicità che è possibile realizzare mettendo a frutto il dono di grazia e camminando al ritmo del santo popolo fedele di Dio. L'esortazione apostolica "Gaudete et exsultate" non fa che ribadire, dalla prima riga all'ultima, questa convinzione, mostrando una santità non complicata, non elitaria, non disumanizzante, ma alla portata di tutti, realizzabile nonostante le cadute, le molte zone grigie dell'esistenza che spesso rimangono tali; per cui, più che esenzione dal peccato, la vera santità è tensione verso il bene con la totalità del nostro essere, così come ne siamo capaci.
Nel nostro tempo si parla poco della morte, si cerca di nasconderla e di renderla un tabù; anche la predicazione affronta questo argomento raramente e con imbarazzo. Eppure la consapevolezza del destino ultimo si riflette sul nostro agire attuale, perché ne va del senso della vita e dell'atteggiamento morale. Questo libro offre un piccolo spaccato della teologia contemporanea sull'escatologia: il primo saggio, di Walter Kasper, affronta l'argomento da una prospettiva soprattutto meditativa ed esistenziale; il secondo, di George Augustin, mette a confronto la fede cristiana nella risurrezione della carne con la dottrina della reincarnazione; l'ultimo, ancora di Kasper, evidenzia il rapporto tra liturgia ed escatologia. Un libro che invita a riflettere sulla morte per orientare da subito la nostra esistenza, illuminati dalla speranza.
Qualcuno ha scritto che oggi abbiamo molti manager e pochi capi. Se ripuliamo la parola capo da tutte le incrostazioni negative, scopriamo il fascino e la complessità di questa figura. La scuola dei capi è un libro scritto quasi settant’anni fa – premiato dall’Accademia di Francia –, ma conserva una freschezza e attualità impressionanti. Non è un manuale. Sono pagine da centellinare perché hanno i sapori del vino d’annata. Le proponiamo a tutti coloro che vogliono imparare il segreto di essere capi.
Paolo è un discepolo di Gesù che rappresenta bene tutti noi: non ha conosciuto Gesù terreno ma è stato chiamato dal Risorto, come è avvenuto per noi; e in Paolo Dio dimostra di prendersi cura anche delle persone più lontane da Lui. Per incarico del Cristo Risorto, egli annuncia il Vangelo non soltanto agli ebrei, ma anche ai pagani. Nelle sue lettere compare un nuovo volto di Dio, quello annunciato da Gesù: Dio può perfino risuscitare dai morti e rendere giusto anche il malvagio; è onnipotente in misericordia. Per Paolo, Gesù è il favoloso guadagno, il tesoro ricevuto per grazia al quale non è possibile rinunciare senza subire una perdita immensa. Questo libro tratteggia un incisivo ritratto dell'Apostolo, enucleando gli snodi fondamentali della sua teologia e il rapporto che egli intrattenne con le sue comunità.
Un giorno, mentre pensiamo al titolo del libro, ci nasce spontanea l’espressione quotidiana che usiamo di più: “come sei bella!”. Un’esclamazione di stupore e meraviglia che dà gioia al cuore e apre a un dialogo di confidenza e intimità. Bella è la vita, il dono più grande che abbiamo ricevuto e che ogni giorno si rinnova; bella è la preghiera, dono universale che ci mette in relazione con Dio. La vita ci spinge e ci attira alla preghiera e questa illumina e orienta il quotidiano. Il metodo della lectio divina, semplificato e adattato alla vita di ogni giorno, è una pedagogia che insegna il ritorno al cuore, il dialogo e la familiarità con la Parola.
Lasciarsi toccare da Dio per essere «ri-creati», lasciarsi incontrare da Lui nelle «vie del cuore» fino a diventare le sue mani è l'augurio di questo libro che racconta cammini interiori, fatti anche di «Vangelo scritto dalle storie di fratelli e sorelle cronologicamente più vicini a noi. Cammino che fa della vita un'esistenza in cui è necessario «tornare al cuore».
Siamo davanti a un aspetto paradossale: non si dovrebbe parlare del silenzio. O scriverne. Si può soltanto tacere. Ma qui si cerca di parlarne... E ancora: si può definire il silenzio, affidandoci magari a un dizionario? Precisare questa parola con un giro di altre parole? Si sperimenta, infatti, l’impossibilità di definire il silenzio attraverso il silenzio stesso. Eppure, non si può ridurre il silenzio alla sola mancanza di suoni o all’assenza della parola. Esso è anche esperienza personale, interiore. Scoprire questo – noi siamo anche silenzio – ci apre a una nuova dimensione, nel comprendere che il cuore è la sede privilegiata, ove Dio svela nel silenzio l’eco della sua Parola.
Forse è alle cose semplici che dobbiamo rubare il segreto della serenità. Così tutte le mattine la vita ci viene incontro timida e scalza, allargandoci le braccia. Questo libro è il diario di viaggio di un
prete con i suoi parrocchiani: nato nel più umile dei modi, racconta storie di periferia. Quando il cuore è colmo, su ogni ora che si consuma si può spendere un pensiero, più spesso una preghiera.
Il sospetto è che qualche volta Dio ci visiti, sotto mentite spoglie, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Le pagine di questo libro sono un percorso pasquale tra alcuni "ri" del Vangelo. Questa sillaba, tanto piccola quanto preziosa, ti aiuterà a scoprire che c'è qualcuno che scommette sempre su di te, anche quando tu ti butteresti via. C'è un Padre che ti ama, un Padre con mani di vasaio che non perde occasione per rimetterti sul tornio, con un occhio all'impasto e l'altro al modello: il Risorto. Continuamente il Padre ci rimpasta a immagine del Figlio, perché ci vuole come Lui: bellissimi e scintillanti di vita nuova.
Una riflessione serrata, travolgente, spiazzante sugli atteggiamenti e i gesti che la Chiesa raccomanda nel tempo quaresimale. «Per fortuna che c’è la Quaresima! Per fortuna, o per Grazia, c’è un tempo in cui siamo invitati a ritornare in noi stessi. Hai voglia a cercare di illuderti o ingannarti, hai voglia a dare la colpa al mondo che è cattivo, alla famiglia che ti ha educato o a quel che ti pare; alla fine, se sei onesto con te stesso, non puoi che ammetterlo: io, io ho sbagliato. Può sembrare una parola dura, ma è il presupposto della salvezza, perché se io sono responsabile significa che io posso cambiare». Scritta come una lettera inviata a «Marco», cui don Bartoli si rivolge affettuosamente come a «uno dei miei ragazzi più brillanti, anche se dopo la laurea ti sei allontanato un po’…», questa riflessione sul significato della Quaresima ci fa riscoprire i “fondamentali” della fede cristiana.
L’annuncio della Misericordia è la centralità della vita del credente e della missione della Chiesa. Grandi opportunità di evangelizzazione sono le solennità in cui si celebrano i misteri della fede cristiana. Il Natale, che Francesco d’Assisi ha cantato come incarnazione della Misericordia sulla terra, ha bisogno di essere “purificato e scremato” dalla mondanità e dal clima festaiolo che lo sta svuotando della sua realtà misterica e di fede. Questo libro si pone in quest’ottica: tornare al Natale di Betlemme per annunciare la salvezza e la tenerezza del Misericordioso perché «è tempo di Misericordia » (Papa Francesco). Con i suoi spunti meditativi e le graffianti provocazioni, il testo, dal linguaggio semplice e immediato, si propone come guida per l’animazione del tempo di Avvento e di Natale e, più in generale, come meditazione del mistero dell’Incarnazione “attualizzato” nell’oggi.S
I frutti della più recente storica su Gesù e le ragioni della fede cristiana offerti con un linguaggio essenziale. Per catechisti, insegnanti di religione e, più in generale, tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza di Gesù.
Semplici e "complicate". Storie di vita familiare ascoltate e raccolte da don Stefano (sacerdote e psicologo) durante la sua esperienza tra la gente, tra moglie e marito, tra ex moglie e marito, tra figli e genitori, tra figli voluti e mai arrivati o altri non desiderati abbastanza. Uno spaccato di esperienze nel quale riconoscersi e riflettere, dove la famiglia è guardata attraverso l'esperienza della fragilità umana e non sotto la lente dell'analisi sociologica.
40 briciole di spiritualità per vivere l'esperienza del "deserto" in ogni momento dell'anno.
40 oasi in cui sostare, per riscoprire i "fondamentali" di una vita cristiana usurata dall'abitudine e dalle fatiche quotidiane, e partire rinfrancanti.
40 occasioni per ascoltare la voce dello Spirito e imparare a rinascere dall'alto.
L'autore spiega in modo molto semplice e accessibile a tutti il sacramento del perdono. Il libro è diviso in 33 capitoli/passi. Sono affrontate le difficoltà che impediscono di vivere in pienezza il sacramento; poi le basi per viverlo; infine le grazie e le ricchezze delle sue parti. In appendice è spiegato in cosa consistono le indulgenze dell'anno giubilare.
Con questo suo lavoro l'Autrice completa le precedenti pubblicazioni in cui ci offre passo passo le sue riflessioni e il commento delle parole che compongono le principali preghiere del cristiano: Padre nostro, Ave Maria, Credo. L'autrice esprime in esso la sua gioia e il suo entusiasmo nel lodare il Dio Uno e Trino consapevolmente, come solo l'uomo può fare.
Il Gloria è canto di riconoscenza, celebrazione, missione di testimoniare la nostra relazione con i gloriosi Tre, comunicataci come mistero, come dono, ma anche come compito santificante che deriva dalla loro inabilitazione nell'anima, affinché in novità di vita coltiviamo la misericordia, il perdono, il servizio costruttivo, dando inizio, come figli della luce, pur in mezzo alle tragedie storiche, ad un mondo riconciliato.
Terzo volume della trilogia con Povertà" e "Obbedienza". Un best seller tradotto in tutto il mondo. Affronta il tema del celibato e della verginità per il Regno dei Cieli e si propone di aiutare a creare forti motivazioni su cui poggiare la propria scelta di castità. "
Francesco è l’uomo universale; in vita egli parlava a tutti, dotti e ignoranti, perfino, secondo la leggenda francescana, agli uccelli e al lupo. Di Francesco non si può parlare se non “francescanamente”, in maniera semplice, diretta e, se possibile, poetica. È nota la domanda che frate Masseo rivolse un giorno a bruciapelo a Francesco: «Perché tutti a te? Perché tutto il mondo corre dietro a te?». L’interrogativo si pone oggi con più ragione di allora, perché il mondo che va dietro al santo, non è più, come al tempo di frate Masseo, il piccolo mondo dell’Italia centrale, ma letteralmente tutto il mondo, compresi molti non credenti o credenti di altre religioni.
Nuova edizione di un volumetto attuale e unico nel suo genere.
Il tema della salvaguardia del creato è sempre più oggetto di attenzione da parte della Chiesa cattolica, vedi gli interventi del Papa e i convegni in Italia e all’estero sulla responsabilità ambientale da parte dei cristiani.
Pochi però gli strumenti che aiutano a comprendere il problema dal punto di vista teologico e spirituale.
In una prospettiva ecumenica, offre un contributo il presente libro che illustra chiaramente quanto l’Oriente cristiano ha elaborato, con la sua teologia, la sua liturgia, la sua spiritualità.
L'autrice ci mostra Maria come modello di lode, che legge la propria vicenda personale e umana quale evento di salvezza, chiama ognuno a dare il proprio apporto, insegna a guardare le vicende umane in profondità e non con la superficialità che toglie ad esse quel soffio spirituale e di eternità che racchiudono. Esalta l'Altissimo, come se volesse scomparire dinanzi a Lui, benché sappia che senza il suo assenso non avrebbe realizzato l'Incarnazione e la Redenzione. Si fa scuola di vita affinché ognuno si prenda cura del suo destino, celebrando la santità di Dio, chiama a prolungare nel tempo gli effetti della misericordia divina, a delegittimare, con il santo timore di Dio, ogni superba autosufficienza, oppressione ed espansione del male, prima che sia troppo tardi.
Ricorda di fare memoria delle azioni di salvezza compiute da Dio, tiene desta nell'umanità la speranza e la preparazione dei cieli nuovi e terra nuova, meta finale della storia umana e divina.
Giovanna Di Luciano, già docente di religione nella scuola superiore, laureata in pedagogia e in scienze religiose, dal 2007 si occupa di progetti per le missioni, in particolare a favore dei bambini.
Il volume raccoglie pensieri sull'Avvento-Natale tratti da omelie, messaggi, meditazioni che Paolo VI ha tenuto durante il suo pontificato (1963-1968).
La Parola si è fatta carne. La Parola si è fatta terra. L’annuncio della Scrittura, la testimonianza di Charles de Foucauld e le immagini della terra di Gesù sono gli strumenti offerti da questo libro al discepolo che vuole riscoprire le radici della propria fede e portare frutto. Nate da un corso di esercizi spirituali predicati in Terra Santa a un gruppo di giovani, le meditazioni riferite ai luoghi della vita di Gesù ci guidano a fare i passi fondamentali per scoprire e fare propria la vita nuova donata dalla Pasqua. - See more at: http://www.ancoralibri.it/index.php?route=product/product&product_id=7191#sthash.PjBhxvp2.dpuf
Un frate conosciuto al matrimonio di mia figlia è rimasto nel mio cuore per le sue parole sul matrimonio che diventa una lotta, una sfida, un voler essere proprietari e che, invece, dovrebbe andare avanti solo... a colpi di amore! È quel frate che mi ha dato la voglia di scrivere sull'amore, sulla vita di coppia, sulla famiglia, sui grandi valori interiori dimenticati in questo mondo dell'apparenza e dell'esaltazione della proprietà, che non permettono di far volare l'anima. Liberare l'anima, far vibrare la parte spirituale per non far soffrire il corpo: è il segreto per vivere la vita.
Nel suo Commento al Padre nostro l'autrice da un lato esprime lo stupore e la gioia di avere in cielo un Padre che ci ascolta, ci ama e provvede a noi, ci desidera, ci aspetta, dall'altro considera le conseguenze pratiche di questa sublime paternità, cioè il nostro diventare fratelli, "non disuniti, distanti, come fortezze, isole, [...] ma gente sempre in cammino, con il volto proteso di coloro che hanno bisogno gli uni degli altri". Ci indica la responsabilità che questo comporta, l'impegno di conversione in un mondo lacerato da rivalità, divisioni, sfruttamento, odio, vendetta, in cui si rende necessario ogni giorno il grido: "Liberaci dal male". Ci rende consapevoli che "procurare, produrre, conquistare il pane, possederlo, consumarlo sembra un destino", e ci dona "la memoria, il richiamo alla nostra provvisorietà". Con la quotidiana richiesta di perdono "ci mostri nel tuo specchio le ferite che abbiamo [...]. Polverizzi le resistenze che ci tengono lontano dalla fratellanza". L'autrice, infine, esprime la certezza che il Padre nostro ci ridona ogni volta la consapevolezza di essere "debitori di un compito, custodi della paternità, imprenditori della salvezza nel qui e ora, testimoni dell'appartenenza" a Dio.
«Imparare a sorridere» è dovere di tutti, è un dovere per tutta la vita. In questo breve saggio l’autore ci offre il suo originale punto di vista sulla ripercussione che un sorriso può avere nella vita professionale, familiare e sociale e l’effetto positivo che produce in ognuno di noi, a qualsiasi età. Il lettore troverà molti motivi per sorridere e per contagiare con il sorriso chi vive con lui.
Prudenza, giustizia, fortezza, temperanza: sono le quattro virtù cardinali. Vale la pena di parlarne ancora? Gli autori di questo libretto sono convinti di sì, anche grazie al taglio particolare delle loro riflessioni, che coniuga psicologia e spiritualità. Come i punti cardinali sulla bussola aiutano a discernere la direzione da prendere (e quelle da evitare), così queste virtù, e la riflessione millenaria che la sapienza umana ha condensato in esse, suggeriscono attitudini, pensieri, comportamenti in grado di guidarci verso la “vita buona”, che è anche bella.
Don Valentino Salvoldi affronta il libro di Giobbe, accostando con semplicità le tremende domande che esso pone.