
Il volume offre una raccolta organica di legislazione agilmente consultabile dall'assistente sociale, sia pubblico sia privato. Ciò lo rende un prezioso strumento d'ausilio nello studio universitario e concorsuale o nello svolgimento della professione, in quanto espone poteri e doveri di una figura sempre più esposta a rischio professionale e illustra direttamente i nodi della relazione tra operatore e utente/cliente: deontologia, albo, formazione, responsabilità disciplinare e penale, segreto professionale e d'ufficio, accesso agli atti e riservatezza. L'indice analitico di cui è corredato facilita la consultazione diretta dei testi normativi cui l'operatore deve far riferimento quando vuole scegliere in autonomia e decidere correttamente. Le schede riferite a casi giudiziari e di cronaca poste a chiusura del libro offrono inoltre una fotografia della quotidiana attività professionale e mettono a fuoco i conflitti e i momenti di maggiore rischio.
L'opera è aggiornata con il Jobs act dei lavoratori autonomi (L. 22 maggio 2017, n. 81) e i nuovi voucher (L. 21 giugno 2017, n. 96).
Il volume offre un quadro sistematico del diritto amministrativo italiano, in relazione sia all'attività sia all'organizzazione delle amministrazioni pubbliche, alla luce del diritto europeo e del diritto costituzionale, nonché degli sviluppi dottrinali e giurisprudenziali. Questa terza edizione è aggiornata al nuovo codice dei contratti pubblici (come modificato dal d.lgs. 56/2017) e ai decreti attuativi della cosiddetta legge Madia, in particolare in tema di conferenza di servizi, segnalazione certificata di inizio attività, pubblico impiego e società pubbliche.
Il problema della giustificazione della proprietà privata attraversa l'intera storia umana. A lungo il dibattito ha fatto prevalentemente ricorso ad argomenti teologici o comunque metafisici (dai miti mesopotamici ai giusnaturalisti). La secolarizzazione e positivizzazione del diritto, che ha caratterizzato le fasi iniziali della modernità capitalistica, si è dovuta misurare con due influenti culture critiche: la dottrina sociale della Chiesa e il marxismo. Con la globalizzazione ritorna un sistema economico e giuridico basato sull'individualismo possessivo. Le giustificazioni del neoliberismo appaiono a molti una nuova teologia: il mercato come Dio, è stato detto. Il libro ripercorre nelle grandi linee l'intera vicenda, e sottolinea l'attualità della dottrina sociale della Chiesa, e del nesso che essa instaura tra questione sociale e questione antropologica.
Il presente manuale intende essere un sussidio per i corsi istituzionali sul diritto nella Chiesa cattolica, Il primo contatto con una disciplina scientifica riveste una particolare importanza, sia per l'impostazione di fondo che trasmette, sia per l'interesse che riesce a suscitare.
L'opera si colloca nella prospettiva del diritto quale oggetto della giustizia, secondo cui il diritto canonico o ecclesiale è ciò che è giusto nella Chiesa di Cristo, comprendendo sia gli aspetti essenziali e permanenti contenuti nello stesso disegno fondazionale di Cristo (diritto divino) sia quelli provenienti dalla dinamica storica di determinazione dei rapporti di giustizia intraecclesiale (diritto umano). In effetti, le norme canoniche (leggi, consuetudini, ecc.) devono essere comprese ed interpretate quali regole che esprimono e nel contempo determinano il diritto (inteso come ciò che è giusto) nella Chiesa, vale a dire quei beni giuridici - anzitutto quelli direttamente salvifici, come la parola di Dio e i sacramenti - che spettano a ciascuna persona, nonché alla stessa Chiesa come istituzione, nell'economia della salvezza universale operata da Cristo ed attualizzata nella storia dalla Chiesa nel Suo nome.
Tale modo realistico di considerare la giuridicità ecclesiale, che s'ispira al pensiero del mio maestro prof. Javier Hervada, collima perfettamente con l'autocomprensione della Chiesa che ai nostri giorni è contenuta nei documenti dell'ultimo Concilio ecumenico, il Vaticano II, in organica continuità con l'insieme della tradizione e del magistero.
L'ecclesiologia del Popolo di Dio, teologicamente inseparabile dalle nozioni di comunione e di sacramentalità in senso ampio, mette in risalto il protagonismo della persona nella Chiesa. Senza sminuire in alcun modo le dimensioni comunitarie e gerarchiche, anzi consentendo di fondarle meglio, tale ecclesiologia permette di completare la considerazione giuridica della potestà dei sacri Pastori con quella dell'ambito di legittima autonomia dei fedeli. L'armonia fondamentale tra potestà e libertà si esprime giuridicamente nella dimensione di giustizia di entrambe: la giusta potestà e la giusta libertà, lungi dal contrapporsi, si potenziano al servizio della missione ecclesiale che si rivolge all'intera umanità.
Nei primi anni del nuovo millennio e in modo particolare nel 2010, migliaia di articoli, dispacci di agenzia e trasmissioni televisive trattavano un unico argomento: l'abuso sessuale su minori da parte di chierici della Chiesa Cattolica. Ciò che è venuto alla luce è sconvolgente: vite distrutte, vittime abbandonate, innumerevoli casi sottovalutati o non affrontati e famiglie e comunità intere che non riescono a credere più, né nella Chiesa né persino in Dio. Le recenti innovazioni normative, specialmente sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della fede del 2001 e la loro nuova versione del 2010, sono state promulgate intorno a questa specifica fattispecie delittuosa e ai vari problemi che si incontrano nell'affrontarla.
Il fine principale del presente studio è, da un lato, quello di proporre una visione d'insieme e sistematica dei vari problemi sorti negli ultimi due decenni a livello pratico e dottrinale in ambito processuale penale, poiché essi si manifestano tra di loro interdipendenti e connessi; dall'altro lato, è quello di fornire una valutazione critica della prassi attuale, considerata la preferenza di fatto data alla procedura extragiudiziale ex can. 1720 anche nella trattazione dei delicta graviora. Una delle questioni centrali è esaminare se tale procedura amministrativa penale possa corrispondere alle esigenze di un giusto processo e dei suoi principi fondamentali, e fino a che punto essa garantisca un'adeguata tutela dei diritti.
Il diritto processuale penale canonico si presenta tuttora come un cantiere complesso, con vari aspetti da ripensare alla luce dell'esperienza pratica degli ultimi anni e con lavori da concludere o da iniziare ancora. In questo senso, il presente contributo intende offrire un resoconto circa la situazione attuale del sistema processuale penale e di essere di aiuto a chi voglia o debba orientarsi in detto cantiere.
Queste pagine, come agevolmente potrà constatarsi con la lettura, avvicinano immediatamente l’attenzione del lettore, che è attratto dall’originalità delle varie storie raccontate dal Borea e da esso vissute in accorate arringhe come in un ‘viaggio’ nelle varie Corti d’Italia alla ricerca della Verità.
In esse, la simbiosi fra il calore del sentimento dell’oratore forense (che più che leggerlo, occorrerebbe ascoltarlo) e la puntualizzazione degli aspetti tecnico-giuridici, (‘pillole di diritto’) offre esempio di notevole equilibrio, poi gli ardui temi della premeditazione, dell’infermità di mente, del concorso di persone nel reato, della motivazione, trovano approfondito ed acuto sviluppo, con apporto di originale contributo, inquadrato nel richiamo della più autorevole dottrina e della dominante giurisprudenza.
Il libro si colloca, infatti, tra la ‘narrativa’ delle storie vissute e la ‘saggistica’ scaturente dalle questioni giuridiche trattate.
La ricostruzione degli stati d’animo proietta, infine, i riflessi di un grande ‘cuore’ ed indica la sensibilità dell’umanista nell’Autore ponendo a nudo la sua professionalità oltre che ‘virtù e nobiltà’.
E’ luogo comune che l’arringa scritta perda il fascino ardente della parola, pronunciata nella tensione spirituale del momento ed inquadrata nel clima movimentato, talvolta convulso, delle sequenze dibattimentali, al punto che sarebbe ormai banalità ripeterlo in ogni occasione, tuttavia per Borea, la costanza della regola sembra trovare più decisa applicazione: al fine di apprezzarlo, nell’empito della persuasione e della conquista, bisognava essere presenti e seguirlo in aula, come qualcuno ha avuto la possibilità di confermare avendo avuto la fortuna di ascoltarlo.
Il libro potrebbe apparire come una raccolta di arringhe, che sempre va salutata con particolare compiacimento perché arricchisce le nostre biblioteche di esperienze diverse, anche perché documenta la dura fatica del penalista, di solito destinata a dissolversi nel rapido svolgersi dell’udienza, ma contiene - perché destinata alle nuove generazioni di giuristi - materia di studio e di ponderazione. Queste pagine non sono una raccolta di arringhe, bensì una raccolta di storie giudiziarie, quindi vere, intensamente vissute dal Borea e quindi si connotano quali ‘Frammenti’ della sua lunga carriera professionale, densi ancora di Segreti.Delitti..Misteri...!
L'esperienza giuridica medievale si pone come un pianeta separato e distinto da quello moderno: un insieme di valori fortemente incisivi e largamente diffusi creano una particolare mentalità giuridica e impongono precise scelte e soluzioni per i grandi problemi della vita associata. Su questa base Paolo Grossi ricostruisce magistralmente tale mentalità, assumendo a sue fedeli cifre espressive in primo luogo i vari istituti che organizzano la vita di ogni giorno, ciò che oggi noi chiameremmo 'diritto privato'. Ne emerge una civiltà intimamente giuridica, perché fondata su un ordine che è offerto dal diritto e che sul diritto si incardina. A fronte di una tumultuosa superficie politico-sociale, fa spicco la saldezza e la stabilità della costituzione sottostante, l'ordine giuridico appunto, garanzia e salvataggio della civiltà medievale. E, per questo, uno dei suoi messaggi storici più vivi e vitali.
La nona edizione dell'opera è stata completamente rivista ed aggiornata con la giurisprudenza e la normativa, pubblicate entro il 30 giugno 2017. Con riferimento alla normativa, si è in particolare tenuto conto delle novità introdotte dal D.L. 2016/59, convertito con L. 2016/119 in materia di esecuzione forzata; del D.L. 2016/168, convertito con L. 2016/197 in materia di giudizio di Cassazione; ed infine del c.d. Jobs Act autonomi (L. 2017/81). Si è tenuto conto anche delle novità della giurisprudenza delle Corti supreme, in particolare delle sezioni unite della Corte di Cassazione. Fra le tante, possiamo segnalare Cass. 2 febbraio 2016 n. 1914, in tema di impugnabilità in Cassazione dell'ordinanza di cui all'art. 348-ter c.p.c.; Cass. 19 aprile 2016 n. 7700 (che sviluppa quanto già deciso con Cass. 4 dicembre 2015 n. 24707); Cass. 20 luglio 2016 nn. 14916 e 14917, che hanno profondamente innovato in materia di inesistenza e nullità della notificazione; ed infine Cass. 21 marzo 2017 n. 7155 sull'art.360-bis c.p.c.
"I testi di diritto amministrativo possono essere scritti in modi molto diversi. Devo quindi dar conto dei criteri adottati e delle ragioni che hanno ispirato la scelta. Una disciplina che riguarda i profili giuridici della organizzazione e dell'attività delle collettività territoriali e dei loro rapporti con i soggetti che le compongono risente in modo immediato dei cambiamenti che si producono nel contesto economico e sociale. Se ne era ben resa conto la scienza del diritto amministrativo nella seconda metà del secolo scorso. Ci aveva spiegato che a seguito delle innovazioni tecnologiche che hanno impresso ai rapporti un dinamismo prima sconosciuto e consentito la creazione di nuovi beni, l'industria manifatturiera ha profondamente modificato il precedente assetto fondato sull'agricoltura. I bisogni di nuove classi sociali sono entrati nella sfera pubblica determinandone un grande ampliamento e una modifica nelle funzioni. I servizi pubblici si sono affiancati alle attività di ordine e sicurezza esercitate dagli stati e dai comuni."
Parlare di diritto d'amore non serve a legittimarlo, l'amore non ha bisogno di legittimazione. L'amore vuol farsi diritto per realizzarsi pienamente. Le parole diritto e amore sono compatibili o appartengono a logiche conflittuali? Nell'esperienza storica, il diritto si è impadronito dell'amore. Lo ha chiuso in un perimetro, l'unico giuridicamente legittimo: il matrimonio. Un contratto di diritto pubblico, sorvegliato dallo Stato, basato sulla stabilità sociale, la procreazione, l'educazione dei figli e portatore di una morale ritenuta prevalente, quella cattolica. Obbedienza e subordinazione per le donne, logica autoritaria e patrimonialistica, un blocco compatto nel quale l'amore riusciva con fatica ad aprire qualche breccia. Oggi troviamo il futuro declinato in modo ben diverso dal passato e sembriamo prendere congedo da un diritto ostile all'amore. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea vieta ogni discriminazione e legittima, in condizioni di parità, unioni diverse da quella matrimoniale. La Corte costituzionale italiana ha cominciato a riconoscere alle persone dello stesso sesso il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia. Ma se rivolgiamo lo sguardo alla società italiana, cogliamo ancora troppe tracce di una politica del disgusto che continua a ritenere inaccettabili i diritti dell'amore. Una politica che si nutre di pregiudizi, sorda ai richiami dell'Europa, ostacola l'abbandono delle discriminazioni e nega alle persone diritti fondamentali, come l'accesso paritario di tutte le coppie al matrimonio.
La collana dei codici Esplicati Minor costituisce un ulteriore strumento di studio e/o lavoro per quanti abbiano la necessità di consultare rapidamente un testo codicistico corredato di un agile commento esplicativo. In calce agli articoli del codice, infatti, sono riportate brevi annotazioni esplicative che facilitano la lettura delle singole norme guidando il lettore verso una immediata comprensione dello spirito e della lettera di ciascuna disposizione. A tal fine, inoltre, sono riportati in appendice una serie di Schemi a lettura guidata, sui principali argomenti e istituti: in particolare, a fronte di ogni schema, vengono presentate le definizioni delle «parole-chiave» in esso contenute. Il volume risulta particolarmente utile sia in affianco ai tradizionali testi di studio sia per una rapida consultazione della normativa che grazie al formato pratico e maneggevole può essere d'ausilio anche nelle aule giudiziarie. A corredo del testo codicistico, si riportano le disposizioni normative in materia di depenalizzazione, privacy e stranieri. Fra le novità disciplinari di cui si tiene conto nella presente edizione, si segnala la L. 7-4-2017, n. 47 per la protezione dei minori stanieri non accompagnati; la L. 8-3-2017, n. 24 in materia di responsabilità medica; il D.L. 20-2-2017, n. 14, conv. in L. 18-4-2017, n. 48 recante norme per la sicurezza delle città e il D.Lgs. 19-1-2017, n. 6 per il coordinamento delle norme penali alla nuova disciplina delle unioni civili. Un ampio corredo di indici: sistematico, analitico-alfabetico e cronologico completa il volume e facilita la ricerca del dato normativo.