
I principi generali dell'ordinamento comunitario rappresentano, probabilmente, il fattore di maggiore evoluzione dell'ordinamento interno e, in particolare, del diritto amministrativo nazionale. Forgiati dall'incessante opera della Corte di giustizia dell'Unione europea e sovente estranei all'esperienza giuridica degli Stati membri, i principi del diritto europeo penetrano nel diritto nazionale principalmente tramite la giurisprudenza, disegnando una "nuova" legalità per l'azione dei pubblici poteri. Tra essi merita particolare attenzione il principio di proporzionalità, il quale delinea un inedito modus operandi per le pubbliche funzioni e, in particolare, per l'Amministrazione. Sostanziandosi nel bilanciamento degli interessi contrapposti e nella preferenza dello strumento "minimo" e idoneo a conseguire le finalità indicate dall'ordinamento, la proporzionalità è una categoria teorica che opera sia nella funzione normativa che per l'azione amministrativa globalmente intesa, garantendo l'equilibrio tra le funzioni e ponendosi quale canone di allocazione dinamica di esse tra i vari livelli di governo (comunitario, nazionale e locale).
Con le più recenti pronunce della Corte costituzionale e i principali nuovi provvedimenti di cui si è tenuto conto. L. 22 dic. 2011, n. 214: Conversione con modifiche del D.L. 6 dic. 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici, L. 15 dic. 2011, n. 217: Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità Europee, Legge comunitaria 2010 L. 12 nov. 2011, n. 183: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2012), L. 11 nov. 2011, n. 180: Norme per la tutela della libertà di impresa, Statuto delle imprese L. 15 lug. 2011, n. 111: Conversione con modifiche del D.L. 6 lug. 2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria
L. 29 dic. 2011, n. 218: Modifica dell'art. 645 c.p.c., D.L. 22 dic. 2011, n. 212: Disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile, Delibera CNF 16 dic. 2011: Modifiche al Codice Deontologico Forense (art. 55), L. 12 nov. 2011, n. 183: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2012), D.lgs. 1° set. 2011, n. 150: Semplificazione dei procedimenti civili, L. 14 set. 2011, n. 148: Conversione con modifiche del D.L. 13 ago 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo
La selezione delle sentenze dell'anno 2003 del Tribunale Apostolico della Sacra Rota. Il XCV volume della collana che raccoglie le sentenze e ledecisioni del Tribunale Apostolico della Sacra Rota. Uno strumento di consultazione (in lingua latina) per gli specialisti del diritto canonico.
Le organizzazioni di volontariato sono espressione del principio costituzionale della 'pari dignità sociale' proclamato nell'art. 3 Cost., e per questa via si collocano al cuore di un sistema ai valori fondato insieme sulla libertà e sulla solidarietà. I diversi modelli organizzativi che si sono affermati nel tempo (dalle organizzazioni di volontariato alle cooperative sociali, fino alle imprese non lucrative di utilità sociale) hanno beneficiato di una serie di interventi legislativi di sostegno al 'terzo settore'. L'indagine muove dalla persona del volontario per individuare i nessi normativi che giustificano la sua attività nei confronti dell'organizzazione e delle persone destinatarie dei beni e servizi offerti, anche considerando la compatibilità della gestione organizzata con il diritto antitrust.
Il diritto ecclesiastico in Italia è stato profondamente influenzato dalle lotte politiche che hanno seguito il 1848, l'Unità, il fascismo e la "Repubblica dei partiti". Per questo alcuni studiosi di tale disciplina sono stati anche protagonisti della cultura politica del Novecento e, in alcuni casi, hanno, con i loro scritti, contribuito ad orientare non solo l'insegnamento universitario, ma pure l'opinione pubblica sensibile ai problemi, sempre attuali, delle relazioni tra Stato e confessioni religiose. In questo volume vengono presi in considerazione, con richiami biografici o con la ricostruzione di aspetti della loro produzione scientifica o del loro pensiero politico, alcuni dei più importanti autori del settore: da Francesco Ruffini, senatore e ministro dell'Italia liberale, a Vincenzo Del Giudice, che fu tra i fondatori del Partito Popolare, a Mario Falco, autore della normativa sulle comunità israelitiche italiane, a Giacchi e De Bernardis, attivi nella Resistenza, a Federico Cammeo, che contribuì a definire l'ordinamento dello Stato Vaticano, a Giuseppe Dossetti, vicesegretario della DC di De Gasperi e poi tra i protagonisti del Concilio Vaticano II, ad Arturo Carlo Jemolo, primo Presidente della RAI, uno degli intellettuali di maggiore rilievo, per la dirittura morale e per l'attenzione a tutti gli aspetti del vivere civile, del XX secolo.
L’evoluzione dell’ordinamento giuridico italiano rende necessario un continuo aggiornamento alle norme nazionali, europee e internazionali.
Si palesa indispensabile, pertanto, la consultazione di un valido, completo ed aggiornato strumento di supporto, come il Nuovo Dizionario Giuridico Simone, che riporta, oltre alle tradizionali voci del lessico giuridico italiano, anche alcune tra le principali voci mutuate dal linguaggio giuridico-politico ed economico sovranazionale ed internazionale.
Il Nuovo Dizionario Giuridico chiarisce, in modo rapido ed efficace, dubbi terminologici e contenutistici sia agli studenti universitari e post-universitari, che agli operatori del diritto e, in genere, a tutti coloro che, attraverso le fonti di informazione, si confrontano quotidianamente con l’ampia e complessa terminologia giuridica.
Le quasi 4000 voci di diritto civile, commerciale, penale, amministrativo, costituzionale, internazionale e dell’Unione europea, del lavoro, tributario e finanziario, procedura civile e penale, teoria generale del diritto etc. sono aggiornate ai più recenti interventi legislativi e corredate da opportuni supporti grafici e visivi che permettono un più agevole approccio al volume e ne rendono più stimolante la consultazione.
Il puntuale corredo di rinvii, inoltre, permette di ricostruire percorsi di lettura che consentono di «navigare» con facilità tra i diversi istituti e i singoli rami del diritto.
Con la fine del servizio militare obbligatorio il tema dell'obiezione di coscienza sembrava destinato a scomparire dal dibattito politico e culturale. Si è invece riacceso ed esteso, negli ultimi anni, su un terreno del tutto diverso, quello delle cosiddette materie eticamente sensibili. Dall'interruzione volontaria di gravidanza alla procreazione medicalmente assistita, dalle scelte relative al fine vita al riconoscimento giuridico delle unioni fra persone dello stesso sesso, le richieste di essere esentati dal compimento di atti che toccano profondamente la coscienza personale emergono dovunque si confrontano visioni fortemente contrapposte della persona umana e della sua dignità. La pretesa di non essere costretti ad agire contro la propria coscienza si scontra inevitabilmente con la necessità che le leggi siano effettivamente attuate, quali che siano le convinzioni personali di chi le deve applicare. È possibile trovare un punto di equilibrio fra queste due esigenze? La ricerca riprodotta in questo volume cerca di rispondere a questa domanda. Esaminando un'ampia casistica tratta dalla legislazione e dalla giurisprudenza italiana e di altri ordinamenti, l'autore propone una lettura dell'obiezione di coscienza che coniuga l'apertura al riconoscimento delle ragioni della coscienza con la fermezza nell'individuarne condizioni e limiti, al fine di evitarne un uso distorto.
La prima edizione di "Diritto ecclesiastico", da cui questa edizione compatta deriva, è stata pubblicata nel 1986, a ridosso dell'entrata in vigore della legge di approvazione della prima Intesa, stipulata con la Tavola valdese, e delle leggi che hanno autorizzato la ratifica ed eseguito le nuove norme derivanti dalla revisione del Concordato lateranense. Per allora l'opera, sulla base delle certezze legislative conseguite sino a quel momento, intendeva offrire un contributo a una trattazione organica e a una soluzione dei problemi rientranti nell'ambito del diritto ecclesiastico. Dal 1986 il panorama normativo in cui tali problemi vanno inquadrati s'è andato chiarendo, sia per il sopravvenire del regolamento collegato alla legge sugli enti cattolici e sulla gestione del patrimonio di essi, sia per l'entrata in vigore di ulteriori leggi esecutive di intese con varie confessioni religiose, sia per lo sveltimento di talune procedure amministrative consentito da disposizioni di carattere generale, in special modo dall'art. 13 della legge n. 127 del 1997, sia per la riforma del sistema italiano del diritto internazionale privato, sia per l'opera di supplenza svolta dalla giurisprudenza in quei settori, quale il matrimonio "concordato", in cui il legislatore ha mancato di emanare norme applicative. In relazione alle modifiche normative riguardanti l'organizzazione dei corsi universitari.