Il concetto di governance è strettamente collegato ad un genitivo, che consente di cogliere le implicazioni di significato e anche di far esplodere le contraddizioni contenute in un termine che si impone per la sua polisemicità. Si parla diffusamente di 'governance dello sviluppo', legando indissolubilmente i dinamismi della governance al tema/problema dello sviluppo che è certamente un tema classico del pensiero economico e non solo. Tale correlazione libera il concetto di governance dalle sterttoie semantiche che lo legherebbe solo alla dimensione economica, per aprirlo a quei fondamenti etico/filosofici e politico/sociologici, che ne danno in conclusione, un significato antropologico, consentendoci di rimettere al centro l'uomo con la sua capacità di significazione.
Un libro di base per tutti coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta all'economia politica, o vogliono aggiornare o approfondire le proprie conoscenze in materia. Roncaglia illustra in modo chiaro i principali aspetti della vita economica e le principali teorie. Fornisce così elementi di conoscenza e spunti di riflessione sui maggiori problemi economici di oggi: dalla disoccupazione all'inflazione, dalla stratificazione sociale al sottosviluppo, dal sistema monetario internazionale all'organizzazione dell'Unione Europea.
Le assicurazioni vivono un boom incredibile: premi Rc auto raddoppiati in soli sette anni, ramo vita al top nelle classifiche della crescita. Ma perché il momento magico delle compagnie coincide con il momento nero degli assicurati? Un'inchiesta documentata sulle trappole di un sistema non controllato e poco trasparente e sui meccanismi con cui le compagnie costruiscono il loro giro d'affari.
Famiglia, stipendi, petrolio, acqua, cibo, lavoro, computer, reati: un viaggio fra i piccoli dettagli e le grandi tendenze sociali, economiche e tecnologiche di un domani che sembra lontano ma è già dietro l'angolo. In un libro avvincente come un romanzo, Roberto Ippolito tratteggia il bello e il brutto che stiamo costruendo. Lo accompagnano in questa impresa ventidue esperti: Tito Boeri, Paolo Bosi, Andrea Branzi, Eugenio Cialfa, Innocenzo Cipolletta, Marta Dassù, Ferruccio De Bortoli, Paolo Fabbri, Maurizio Galante, Gian Maria Gros-Pietro, Roberto Maragliano, Rosario Mazzola, Yves Mény, Antonio Navarra, Paolo Onofri, Andrea Pininfarina, Gino Roncaglia, Pia Saraceno, Bernardo Secchi, Francesco Taroni, Piero Luigi Vigna e Anna Laura Zanatta.
Questo Profilo di storia del pensiero economico non è una rassegna cronologica delle scoperte scientifiche in economia politica, nè una galleria di ritratti dei principali autori. Tratto caratteristico di questa opera è quello di presentare le antiche teorie non come qualcosa del passato, ma come attualità; e le teorie contemporanee - quelle dell'ultimo cinquantennio - non come verità acquisite una volta per tutte, ma esse stesse come storia. Questo secondo volume abbraccia gli sviluppi contemporanei del pensiero economico dal secondo dopoguerra ad oggi. Il capitolo finale, dedicato alla situazione attuale della scienza economica, chiarisce il senso in cui va vista la fase critica che la disciplina sta attraversando: e cioè positivamente, come una crisi salutare.
L'Europa costruita sulla base di parole chiave quali "sviluppo", "sicurezza", "competizione" e "euro", non implica l'apertura e l'accoglienza dei cittadini e degli stranieri. Non si tratta di un'Europa dell'interesse pubblico e dei lavoratori, ma una costruzione che tende a realizzare, attraverso il controllo degli abitanti e delle risorse, le migliori condizioni per la competizione economica neoliberista. L'allargamento rischia di tramutarsi in un mezzo per ottenere manodopera a prezzi sempre più bassi e per ridurre le protezioni sociali. Non è, insomma, un'Europa delle persone e dell'incontro delle culture, ma Europa dei capitali. Il volume indaga queste questioni in vista di un modello diverso, di un'Europa dei popoli costruita dal basso.
Da alcuni anni le relazioni pubbliche sono diventate materia di studio universitario e oggetto di un sempre maggior numero di corsi. Questo manuale si propone di colmare la lacuna di strumenti didattici pensati ad hoc per la realtà italiana. Grande attenzione è dedicata a un soggetto di notevole rilevanza nel nostro paese: le Piccole e Medie Imprese, che soltanto da poco e con grande circospezione, si stanno avvicinando alla comunicazione d'impresa.
Questo Profilo di storia del pensiero economico non è una rassegna cronologica delle scoperte scientifiche in economia politica, nè una galleria di ritratti dei principali autori. Tratto caratteristico di questa opera è quello di presentare le antiche teorie non come qualcosa del passato, ma come attualità; e le teorie contemporanee - quelle dell'ultimo cinquantennio - non come verità acquisite una volta per tutte, ma esse stesse come storia. Questo primo volume si occupa degli sviluppi del pensiero economico dalle origini, dall'umanesimo civile, fino a J. M. Keynes. Il libro si rivolge a studenti e studiosi interessati a conoscere le radici prossime e remote del discorso economico, così come oggi viene inteso.