Se fosse un "filmino di famiglia", la globalizzazione muoverebbe i primi passi nel 1973, anno in cui l'economia Usa rallenta e inizia il processo che porterà alla deregulation degli scambi commerciali internazionali. Alessandro Volpi percorre - un fotogramma dopo l'altro - la storia della globalizzazione, le prime "turbolenze" e il pericoloso fidanzamento con la finanziarizzazione, un rapporto perverso che porta all'esplosione della crisi nell'estate 2007. Questo libro, dedicato ai cittadini attenti, ma anche a studenti e studiosi, è lo strumento ideale per comprendere il nostro "presente storico": l'autore non solo segue la parabola della globalizzazione, ma racconta le sue dinamiche economiche e politiche, ne misura le conseguenze sul destino di persone e popoli e delinea un quadro in cui non solo è urgente restituire il primato alla politica ma è necessario un ardito superamento delle logiche nazionali.
Il prima titolo che inaugura questa serie di manuali operativi dedicati al day trading (o trading intraday), introduce le tecniche che consentono, a chi voglia cimentarsi in questo settore, un'immediata operatività: si apre una posizione al mattino (o la sera prima), poi ci si occupa delle proprie cose, quindi, di massima, si chiude la posizione alla sera... possibilmente guadagnando in maniera cospicua. Questi manuali dunque non hanno ambizioni teoriche come altri libri dell'autore: vogliono mettere in grado il lettore, qui e subito, di operare e guadagnare sui mercati finanziari, evitando di perdere, tramite tutti gli strumenti pratici necessari all'attività del trading intraday, a partire dal paper trading, lo stadio iniziale essenziale per imparare a svolgere correttamente questa attività casi appassionante.
Fare marketing oggi, tra la crisi economica e i ritmi incalzanti dell'innovazione, significa riuscire a trovare un giusto equilibrio tra tradizione e cambiamento, razionalità ed emotività, metodicità e creatività. Significa offrire alla clientela esperienze dove siano coniugati i vantaggi della standardizzazione (leggasi costi) con quelli della personalizzazione (leggasi qualità percepita nella customer experience), in una "quadratura del cerchio" capace di "dare di più a meno e meglio". Questa nuova edizione, ampiamente aggiornata, di Marketing in Italia propone una visione a 360° gradi del fare marketing, ribadendo i fondamentali storici, da un lato, e proponendo le più recenti impostazioni, dall'altro. Avvicina dunque teoria e pratica, specializzazione e integrazione, globalità e localismo, quantità e qualità, umanità e tecnologia, in una miscela che ci auguriamo possa dare il giusto propellente a chi si deve lanciare nell'arena della competizione con l'energia dei giovani e la saggezza degli adulti.
Perché dovrei fidarmi di uno sconosciuto? A questa domanda fondamentale di ogni economia di mercato si potrebbe rispondere che la storia degli scambi e dei commerci ha lungamente beneficiato della fiducia e della giustizia e che nel tempo delle crisi anche tutte le altre virtù - dalla speranza alla prudenza, dalla fortezza alla temperanza - hanno svolto e svolgono un ruolo importante. La spersonalizzazione delle relazioni economiche dipende in larga parte da un sistema finanziario lontanissimo e indipendente dai rapporti umani di fiducia, retto sulla ricerca del massimo tornaconto dei proprietari delle grandi banche, delle assicurazioni e delle imprese multinazionali. Per superare questo modello di sviluppo, de-mercantizzare la società, sottrarsi alla logica esclusiva delle merci, dei prezzi e del consumo, ridare valore alle cose oltre il calcolo utilitaristico servirebbero un coraggio civile e una forza di pensiero pari almeno a quelli che generarono il movimento cooperativo europeo. All'alba del capitalismo esso aveva tentato un'altra via al mercato e all'impresa, e per questo metteva in discussione i diritti di proprietà, la distribuzione del reddito (un tema ormai uscito dai libri di economia), il potere, l'uguaglianza delle opportunità tra i soggetti economici, senza negare né la libertà né il mercato.
Hervé Falciani ha messo ko il segreto bancario svizzero. Non era mai successo che l'intero archivio di una banca fosse copiato e rivelato alla pubblica opinione. La famosa Lista Falciani ha fatto tremare i salotti buoni di tutta Europa e continua ad agitare il sonno di politici, banchieri, imprenditori, campioni sportivi e riciclatori di enormi somme di denaro (sarebbero più di diecimila i clienti italiani, per un totale di 8 miliardi di euro). Ecco la versione dell'uomo più temuto d'Europa, inseguito da servizi segreti, magistrati, poliziotti, una primula rossa versione 2.0, ex dipendente di una delle più grandi banche del mondo, la Hsbc... La sua storia non l'aveva ancora raccontata: dai primi passi al casinò di Montecarlo alla banca di Ginevra, la fuga dalla Svizzera, le minacce di morte, il finto rapimento, il viaggio in Libano, il carcere a Madrid, la collaborazione con i magistrati spagnoli, francesi e americani (mentre l'Italia sta alla finestra per timore che salti fuori qualche nome importante) che ha fruttato il recupero di centinaia di milioni di euro. Un'avventura dopo l'altra che culmina con il progetto di una rete internazionale per aiutare le gole profonde che denunciano casi di corruzione e di frode fiscale: lui le chiavi per far saltare il sistema le ha e lo dice, rischiando grosso. In gioco ci sono la sua reputazione, la sua famiglia e l'avvenire politico dell'Europa.
Economia internazionale oltre un supporto aggiornato e comprensibile per la spiegazione dei fatti attuali e per portare la vitalità dell'economia internazionale all'interno delle aule. Nell'analisi della parte reale e di quella monetaria l'approccio è quello di costruire, passo dopo passo, un semplice schema unificante adatto per esprimere sia le grandi idee e le teorie classiche dell'economia internazionale, sia gli approcci e le conclusioni più recenti. Per aiutare lo studente ad afferrare la logica sottostante a ogni passo si sono motivati gli sviluppi teorici tramite dati del mondo reale o questioni di politica economica.
Alla radice della discrasia Stato-Nazione vi è la profonda e persistente incoerenza tra l'unità politica e la mancata unificazione economica del nostro Paese. Con visione tutt'altro che localistica, meridionalismo e neomeridionalismo hanno fornito un contributo essenziale al tentativo di mettere finalmente in sintonia lo Stato e la Nazione, condizione oggi quanto mai necessaria per essere protagonisti nei mercati globali.
Fare bene il Bene è il motto che può sintetizzare lo spirito della Venture Philanthropy (VP), oggetto di questo libro. I due autori hanno qui concettualizzato le possibilità di innovazione gestionale offerte al sistema della filantropia e del mecenatismo dall'adozione delle pratiche della VP, che prevedono di introdurre nel settore non profit l'uso delle regole ideate e sperimentate con successo dal mondo del venture capital. Il testo, oltre a trattare in una prospettiva macroeconomica e gestionale la VP, porta esempi di realizzazioni di successo nel nostro Paese. Sullo sfondo è sempre presente la potenzialità che potrebbe esprimere il sistema delle fondazioni di origine bancaria, attraverso un uso estensivo e coordinato delle nuove pratiche. Il lavoro si conclude con una proposta progettuale innovativa per consentire il mantenimento di un elevato livello di welfare in presenza di significative riduzioni di spesa pubblica, ma pure il miglioramento della qualità delle prestazioni: insieme un documento di politica economica e di indicazioni gestionali e di governance.
L'impresa è un formidabile fattore di sviluppo socio-economico e culturale. E altrettanto decisiva è l'economia imprenditoriale e di mercato. Negli ultimi decenni, invece, abbiamo assistito al rapido predominio di una visione completamente opposta, quella dell'economia finanziaria e di rapina. Da questa è indispensabile liberarci. Per questo difficile ma essenziale compito è necessario riunire le forze di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, energie, dottrine, esperienze, abbattendo muri che ci isolano e ci soffocano, come quelli tra macro economia e micro economia, cultura tecnica e cultura umanistica, conoscenza superspecialistica e conoscenza generale dell'uomo e della società. È necessario gettare ponti, ricercare ciò che unisce passato e futuro, passando attraverso un presente meno mediocre e vile di quello in cui ci aggiriamo disorientati e sgomenti. Come disse Karl Popper: "Noi possiamo fare qualcosa per il futuro. Forse possiamo fare poco, ma ciò che possiamo fare dobbiamo farlo". Prefazione di Gianfranco Dioguradi Postfazione di Stefano Zamagni e Carlo Orlandini.
Qual è il segreto di un promotore di successo? Quali sono i comportamenti adatti per raggiungere gli obiettivi? Quali sono le capacità che in un contesto come quello attuale possono fare la differenza? Come posso pianificare la mia attività in modo strategico? Come posso incrementare l'efficacia della mia attività? Come posso creare relazioni efficaci con i miei clienti? Queste sono solo alcune delle domande alle quali abbiamo cercato di rispondere in questo libro. Non teorie, ma il risultato di una ricerca attraverso una serie di interviste, dei fattori di eccellenza del moderno promotore finanziario. Una cassetta degli attrezzi. Strumenti di immediata e concreta applicazione con l'obiettivo di creare "consapevolezza" in modo da essere in grado di analizzare comportamenti funzionali e disfunzionali per avere la possibilità di scegliere che promotore vogliamo essere o diventare. Conoscere se stessi, possedere se stessi e trasformare se stessi. È proprio questo a cui dovrebbe tendere ogni individuo: imparare progressivamente a conoscersi, a capirsi, ad accettarsi, a scoprire le proprie potenzialità, a vivere con la totalità del proprio essere, diventando sempre più consapevole della sua fondamentale libertà e possibilità di gestione creativa e responsabile.
Gli stati sono sostituiti, nella disciplina dell'economia, da istituzioni sovranazionali; l'ordinamento nazionale è parte di quello comunitario, al quale deve adeguarsi; il diritto comunitario finisce per stabilire le teste di capitolo del diritto pubblico dell'economia: sono solo alcuni degli importanti mutamenti con cui si è chiuso il secolo XX. In questo complesso sistema, quali sono i rapporti tra Stato ed economia in Italia? Come si sono sviluppati dall'Unità a oggi? Quale parte hanno l'Unione europea e la globalizzazione nella modificazione di tali relazioni? Accanto a un bilancio storico dell'intervento economico nel suo assetto tradizionale, i capitoli di questo volume forniscono una attenta analisi dei rapporti attuali Stato-economia e seguono le trasformazioni e le prospettive aperte dalle politiche dell'Europa unita. Questa quinta edizione, diretta e coordinata da Sabino Cassese, è il frutto di una completa revisione del precedente manuale.
Ormai i giovani danno per scontato che le uniche possibilità di cominciare a lavorare saranno temporanee e poco garantite, mentre molti lavoratori stanno facendo i conti con la possibilità che tutta la loro vita professionale sia all'insegna della precarietà. Ma cosa significa questo per la società nel suo insieme? Dopo aver presentato il precariato come classe di massa emergente, e potenzialmente pericolosa per la stabilità politica, nel suo precedente libro ("Precari. La nuova classe esplosiva"), Guy Standing compie qui un passo ulteriore, approfondendo il discorso sul tipo di politiche progressiste necessarie per ridurre le ineguaglianze e l'instabilità caratteristiche dei precari nelle nostre società. Le idee di Standing sulla condizione, sempre più globale, dei precari e le conclusioni a cui è giunto sono state ampiamente riprese da intellettuali come Noam Chomsky e Zygmunt Bauman, da attivisti e uomini politici. In questo autentico programma politico per una nuova sinistra, ricorda come i diritti, politici, civili, sociali ed economici, siano stati negati al precariato, favorendo nuove forme di sfruttamento e mettendo a rischio la democrazia, e sottolinea la necessità di riconsiderare la nozione stessa di "lavoro", il fondamento del contratto sociale e l'idea di cittadinanza. Mettendo al centro di questo suo manifesto dei diritti di libertà, sicurezza ed eguaglianza, il tema, caldo e ineludibile anche in Italia, del reddito minimo garantito.