
Contiene la descrizione fantastica di un paese ideale, che ha fatto sognare per secoli intellettuali di ogni tendenza. Oggi, dopo l'esito disastroso dei totalitarismi europei, l'illusione di Thomas More suscita perplessità. Nella società da lui descritta tutti vestono casacche identiche, vivono in appartamenti rigorosamente uguali, mangiano in mense comuni, non praticano il sesso fuori del matrimonio né svaghi che non siano "utili o educativi". Un modello di felicità che, dopo aver ispirato generazioni di sognatori, appare rievocare tanti fantasmi.
Una collana dedicata agli studenti delle scuole superiori per preparare verifiche, interrogazioni, ricerche, esami. Autori, scuole, correnti e movimenti. Nascita della filosofia, atomismo, sofisti, Socrate, Platone, Aristotele, epicureismo, stoicismo, scetticismo, neoplatonismo, filosofia cristiana, araba ed ebraismo; scolastica medievale.
Lo scopo di questo libro è rintracciare attraverso l'analisi e la discussione epistemologica dell'ecologia dell'azione individuale, dinamiche, ragioni e motivazioni della scelta economica. La razionalità, fondamento della scienza e dell'azione economica esclude ogni altro criterio morale che non sia costituito dalla stessa moralità dell'attività economica razionalizzata, sottratta alla decisione individuale guidata da criteri emozionali o estetici o morali. Entrano in gioco le grandi questioni dell'intenzione del soggetto e della inintenzionalità dei fini sociali. Il nodo affrontato da Boudon è costituito dalla percezione che l'intenzionalità dell'agire venga sospesa dallo sviluppo della scienza economica in senso razionale-oggettivo, talché la tecnicizzazione dell'economia consente (ed impone) al soggetto di deresponsabilizzarsi di fronte al significato della scelta che pone in essere. Nel pensatore francese riflessione metodologica e teoria etica sono pertanto inscindibili giacché il relativismo contemporaneo, che Boudon confuta diffondendo i tratti di un individuo che ha perso ogni vincolo di coscienza e ogni contenuto etico, compie allo stesso tempo un errore gnoseologico prima ancora che sotto il profilo della riflessione etico sociale.
Il "Protagora" è uno dei capolavori drammatici di Platone e una brillante introduzione alla sua filosofia. In quest'opera viene esaminata la possibilità di insegnare ai giovani la virtù, termine che indicava presso i Greci la capacità di realizzarsi pienamente come uomini 'kaloi kai agathoi', virtuosi ed eccellenti da tutti i punti di vista. Ambientato nella casa del ricco e dissoluto Callia, il dialogo assume i tratti di un'opera teatrale, sul cui scenario si misurano due grandiose e opposte personalità, l'affascinante Protagora, padre di tutti i sofisti e portavoce di una visione relativa dei valori politici e morali, e Socrate, il grande maestro di Platone; intorno, tra i curiosi spettatori, partecipano alla discussione i due sofisti Prodico e Ippia, e il celebre Alcibiade. Nell'introduzione Maria Lorenza Chiesara analizza puntualmente il dialogo e ne traccia le principali linee interpretative.
L'uomo comune, "senza qualità", dimostra un'insospettabile capacità di inventare il quotidiano grazie ad arti pratiche e a tattiche di resistenza, mediante le quali elude i vincoli dell'ordine sociale e fa un uso imprevedibile dei prodotti che gli vengono imposti. Solo in apparenza obbediente e passivo, egli si sottrae in realtà alle costrizioni di una razionalità tecnicistica che crede di sapere come organizzare al meglio gli uomini e le cose, assegnando a ciascuno un luogo, un ruolo, dei prodotti da consumare. Dietro il silenzio impenetrabile dell'uomo "ordinario", Michel de Certeau scopre una straordinaria creatività nascosta, che si manifesta attraverso mille astuzie sottili ed efficaci. Le analisi pionieristiche di Michel de Certeau, che risalgono ai primi anni Ottanta, sono divenute la base metodologica di successive importanti ricerche condotte da storici, filosofi e sociologi.