"Arcipelago Gulag" è una colossale raccolta di dati sulle deportazioni e i campi di reclusione dell'epoca staliniana: una vera e propria storia, geografica ed etnologia, della realtà dei lager. Per la sua immane impresa l'autore raccolse i racconti e le deposizioni di più di duecento ex deportati. Corredano i volumi una cronologia, un apparato di note e una bibliografia. I due tomi non sono vendibili separatamente.
Un romanzo d'amore la cui trama segue l'evolversi degli eventi che hanno segnato l'indipendenza dell'India e insieme rievoca la figura del Mahatma Gandhi. Tutto comincia con Sriram, un ingenuo sognatore abituato a vivere nel guscio protettivo della famiglia, che scopre l'arrivo del Mahatma grazie a una giovane donna bella e agguerrita. L'affascinante Bharati, figlia adottiva di Gandhi, lo converte al suo credo; e così più per amore che per convinzione, Sriram sposerà la causa del "guru" in missione nei piccoli villaggi dell'India.
Yukio Mishima è un personaggio complesso. Ultranazionalista, devoto all'imperatore, tetragono difensore delle tradizioni marziali, esteta del sangue e del corpo, eccentrico ed esaltato, è già uno scrittore famoso quando Ideo Kobayashi, importante critico letterario, lo avvicina per una conversazione. Kobayashi è di destra, come lo scrittore. Anni dopo, poco prima del suo suicidio plateale, è invece un critico marxista ad avvicinarlo, Takashi Furubayashi. Due interviste, due toni differenti, due prospettive che lasciano emergere aspetti importanti della biografia, dell'ideologia e della poetica di Mishima.
E' la storia di un conflitto tra genio e normalità, volontà e predestinazione, esistere quotidiano e leggi del Fato. Ed è anche - lo rivela già il titolo che allude a un'immaginaria mossa inventata dal protagonista - una storia di scacchi. Una lunga partita giocata contro la vita, che si dipana tra la Pietroburgo imperiale e la Berlino degli anni Trenta. Al centro del romanzo il giovane Luzin che, inerme di fronte alla vita, consegue, invece, attraverso il suo genio per gli scacchi un misterioso potere che lo sospinge molto al di là del mondo ordinario.
Immerso nella sordida atmosfera di un bordello della provincia di Vigo, un vecchio rievoca i suoi trascorsi di carceriere durante la guerra civile spagnola. Una galleria di iniquità ancor prima che di volti: le detenzioni arbitrarie, i maltrattamenti, le percosse, i prelevamenti notturni. Dentro le mura del carcere decide della vita e della morte dei prigionieri il caporalmaggiore Herbal. Questi non è cattivo, anzi, a modo suo è forse un uomo giusto, ma ligio ai regolamenti. A un certo punto, però le vite dei due si dividono: l'uno, dopo quindici anni di carcere, si trasferisce in Messico; l'altro abbruttito dalla vita di caserme e carcere, finisce a sua volta in prigione per aver ucciso un uomo...
Di Saul Steinberg si può dire che incarnasse un genere d'arte di cui era l'unico rappresentante, cultore e maestro, circondato da un'invisibile ed ecumenica platea di spettatori ammirati. Nemico di ogni clamore teatrale Stenberg si decise solo negli ultimi anni a raccontare la prima parte della sua vita. Anni travagliati e fascinosi, ma questo frammento di autobiografia doveva toccare qualche corda segreta se Steinberg non si decise mai a pubblicarlo. E solo oggi, a un anno dalla morte, può apparire in Italia nella sua prima edizione.
Il romanzo dà voce a numerosi personaggi che si raccontano in prima persona e che, insieme, delineano l'inesorabile disgregazione esistenziale di una famiglia tra il 1950 e il 1990. C'è un uomo di mezza età che vive con una ragazza diabetica di diciotto anni in uno squallido appartamento insieme al padre e alla zia di lei. C'è un ufficiale rivoluzionario arrestato e torturato dal Pide, la polizia politica del dittatore Salazar; un misterioso scrittore; un ex agente dei servizi segreti che tira a campare vendendo corsi di ipnotismo per corrispondenza. E una donna che sta morendo di cancro.
Nel suo primo romanzo Coelho accompagna il lettore nel viaggio di Paulo, il narratore, lungo il sentiero che conduce a Santiago de Compostela. Un percorso che Paulo deve affrontare per diventare il Maestro Ram e conquistare la spada che lo trasformerà in Guerriero della Luce. Con lui c'è la sua guida spirituale, il misterioso ed eigmatico Petrus. Settecento chilometri in tre mesi, durante i quali Paulo imparerà a riconoscere i suoi demoni personali e a sconfiggerli. Un viaggio interiore ed esteriore, per spiegare che nella vita come in viaggio non è tanto importante la meta, quanto il cammino stesso.
Una storia non comune, quella di Simon Larsson, bambino che vive nella campagna svedese alle porte di Goteborg. Non comune perché Simon, cresciuto con i genitori, Erik e Karin, scopre di essere in realtà un figlio adottivo. Nato dalla breve storia d'amore tra una contadina, cugina di Erik, e un violinista ebreo morto in un campo di sterminio, il ragazzino comincia a respirare la sua "diversità" a scuola, quando si trova a confrontarsi con i suoi coetanei. Ed è qui che Simon incontra Isak, il figlio di un ricco libraio ebreo. I due diverranno amici inseparabili e insieme vivranno le esperienze più intense della loro vita: il rapporto conflittuale con i loro padri e l'iniziazione al sesso.
E' la notte di Natale quando a Cecilie, una ragazzina costretta a letto da una grave forma di tumore, appare, tra il sonno e la veglia, una creatura misteriosa, del tutto priva di capelli e in grado di volare. Dice di chiamarsi Ariel e di essere un angelo. I due stringono un patto: la ragazzina svelerà all'angelo i misteri della corporeità - la sensazione che si prova a toccare una palla di neve, il sapore di una pasta alle mandorle, il suono di una canzone natalizia - mentre Ariel le svelerà i misteri celesti: la vera natura degli angeli, il loro rapporto con Dio, che cosa siano la coscienza, la memoria, l'anima.