Nel contesto di primo Novecento si registra un crescente interesse per lo sport e della sua pratica che porta alla fondazione della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane (FASCI), all'interno della quale viene promossa la costituzione dell'Associazione Scoutistica Cattolica Italiana (ASCI), nonostante le iniziali diffidenze della Chiesa. La nascita e lo sviluppo dello scoutismo cattolico sono documentati attraverso la ricostruzione della diffusione dei gruppi costituitisi a livello locale dal 1916 al 1928. Il corredo di cartine storico geografiche consente la visualizzazione anno per anno sul territorio italiano. Completa la documentazione l'elenco completo con i dati relativi ad ogni gruppo scout immatricolato. Ne risulta un'interessante mappatura, che conferma l'interesse dei ragazzi e dei giovani per l'esperienza scout, a conferma della sua validità educativa.
In questo libro gli Scouts del Centotrentuno troveranno le ragioni del nostro esistere, le radici di un Gruppo fortemente innestato nella Scuola Pio IX dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia, come pure nel rione Borgo, a due passi dalla Curia generalizia della Compagnia di Gesù di p. Salvatore Gallo e dalla Congregazione per le Chiese orientali di mons. Giuseppe Mojoli.
I nostri Capi potranno attingervi rinnovato sprone ed entusiasmo per andare avanti, anche se il numero ristretto dei ragazzi induce talvolta a dubitare che "ne valga la pena": in fondo, al Campo Estivo del 1948, l'anno dopo l'indimenticabile Jamboree di Moisson, non parteciparono forse soltanto “tre Antilopi e tre Volpi (ma senza il Caposquadriglia Giamba). Assenti del tutto le Aquile“ (p. 239)?
I genitori scopriranno che i ragazzi di ieri, a occhi e croce i nonni degli attuali Esploratori, non erano poi molto diversi dai loro figli (non è il vostro bambino quello descritto da un anonimo nel "questionario alle famiglie" di fr. Pio a p. 125?).
I "Quadri" ovvero i dirigenti della nostra Associazione s'accorgeranno che anche i Monass, i Salvatori, i Mazza e i Mugnai battibeccavano come loro, ma nel contempo praticavano lo scoutismo sul campo, concreti e fattivi, anche a costo di rimetterci…la cucitura dei calzoni.
Mimmo Sorrentino è riuscito a darci qualcosa di più di una storia delle origini del Gruppo: in questo libro c'è la storia della rinascita dello Scoutismo dopo l'armistizio e, insieme, una storia sociale, civile e morale di Roma all'indomani della Liberazione.
Questo volume, pubblicato in occasione del centenario dello scautismo italiano, racconta (con foto e documenti storici inediti) le origini, lo sviluppo e la diffusione dello scautismo in Italia nei primi anni di vita, l'opposizione della Chiesa, le accuse di militarismo e di connivenza con la massoneria, la repressione del regime fascista e il conseguente scioglimento delle associazioni scout, il periodo clandestino (del CNGEI in particolare), la riorganizzazione post-bellica e la ripresa delle attività, infine la fusione tra il ramo femminile e quello maschile e la nascita di nuove realtà associative.
II ruolo dell'educatore, la sua importanza e l'influenza che può esercitare sui giovani, mettendo in correlazione le materie pedagogiche e la psicologia del bambino con un metodo educativo ben definito, che egli stesso ha vissuto in prima persona: di questo parla "Lo scout". Un accenno al fondatore di questo movimento, Baden Powell, e al contesto storico in cui è sorto, approfondiscono il "Sistema Scout", facilitando il lettore ad inquadrarlo in un quadro generale e certamente più completo. Il messaggio basilare a cuore dell'Autore rimane quello di farci capire i valori e i sani ideali che l'esperienza dello Scoutismo può trasmettere al bambino, grazie all'interazione con il prossimo e con il gruppo.
Leggere le tracce e guardare lontano. Con questo spirito l'Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici ha voluto celebrare quest'anno il Centenario dello Scautismo, uno spirito che lega profondamente al fondatore Baden-Powell, ma che invita soprattutto a guardare al futuro, ai ragazzi e ai giovani. Con questo stesso spirito è nato anche questo libro come spunto di riflessione per un'analisi della Fraternità scout, a partire dal pensiero di B.-P. per giungere alla situazione attuale nello scenario europeo, italiano e più in particolare all'interno dello Scautismo cattolico in Italia. Il quadro che ne emerge, grazie all'eterogeneità e alla varietà dei temi trattati dai singoli autori, è ampio e articolato, certamente non privo di luci e ombre. Su una cosa si è tutti d'accordo: occorre guardare lontano, e se serve - come ci ricorda sempre B.-P. - ancora più lontano per identificare la strada futura, strada che nello Scautismo va percorsa con l'attenzione a chi ci sta a fianco, con l'ascolto reciproco, con il coraggio di fare sempre del nostro meglio.
AVERE 100 ANNI E NON SENTIRLI …
Non si tratta di un testo celebrativo, ma di un agile volume per gli scout… e non solo. Da quattro motti nascono quattro piste di riflessione su vita e spiritualità scout, che vengono approfondite attraverso interviste a persone che hanno giocato una parte significativa della loro vita nello e per lo scautismo. Un libro per raccontare cosa sia stato e cosa ancora oggi sia lo scautismo per tanti ragazzi e ragazze, in Italia e nel mondo. In particolare, dopo una Prefazione di Marco Sala, il volume è suddiviso nelle seguenti quattro parti:
«Del nostro meglio» (Carlo Verga, aquila randagia, 91 anni): L’esperienza del soccorso ad ebrei e rifugiati, la resistenza al fascismo.
«Eccomi» (Agnese Cini Tassinaro, capo guida Agi/Agesci): L’esperienza femminile dello scautismo.
«Sii preparato!» (don Giorgio Basadonna, sacerdote della Diocesi di Milano): La «spiritualità scout» come parte essenziale dell’essere scout.
«Servire» (Giancarlo Lombardi, presidente Agesci dal 1976 al 1992, attuale direttore della rivista R/S Servire, già ministro della Pubblica Istruzione e ex vice-presidente di Confindustria). Una carrellata di ricordi personali, che si intrecciano con alcuni dei momenti più significativi dello scautismo italiano dagli anni Sessanta ad oggi.
La postfazione è scritta da Michel Menu, 90 anni, autorità nel mondo scout a livello internazionale.
Luglio 1907. L'isola di Brownsea ospita il primo "campo scout" della storia. È il primo passo di un cammino centenario che ha coinvolto e continua a coinvolgere milioni di bambini, ragazzi e giovani di tutto il mondo. Questo agile libretto ripercorre l'avventurosa vicenda di Robert Baden-Powell e la sua progressiva maturazione, che lo porterà a tracciare le linee fondamentali dello scoutismo per aiutare i ragazzi a sviluppare uno spirito di servizio e a diventare buoni cittadini.
L'autrice, D. Palumbo, narra in forma di diario, il cambiamento di personalità di fronte alla trasformazione del proprio corpo, e il cammino di "recupero" della propria identità più vera. Eleonora si confida in un diario e a tratti nel blog, creato insieme a una sua coetanea, dove mette le sue foto e spesso ne inventa i testi, creandosi la nomina di "ragazza facile". Il blog registra la sua crisi adolescenziale e la fase decisiva. Un commento secco, cinico, aggressivo di un autore anonimo, scritto proprio nel blog la notte del suo quindicesimo compleanno, la interrogherà nell'intimo e la metterà in crisi, richiamandola alla sua identità più profonda che va ben oltre il fascino del suo corpo: "Chi diavolo sei tu, Eleonora?". Scoprire il vuoto che ha intorno e dentro di sé, la farà sprofondare in un senso di solitudine da cui risorgerà anche con l'aiuto della madre-grillo parlante che ha vegliato e, intelligentemente, atteso quel momento di perdita di senso nel quale inserirsi aiutandola, e anche con quello del "commentatore" anonimo del suo blog che altri non è se non il suo amico Simone, innamorato di Eleonora fin da quando lei era ancora un brutto anatroccolo. Pagine di diario che diventano una finestra sul mondo interiore di un'adolescente dei nostri giorni: le sue crisi, la sua ribellione, e soprattutto la sua ricerca di identità. Interessante l'aggancio con l'Agesci, l'associazione vicina al mondo degli adolescenti.
Il libro di C. Taverna racconta le vicende di un'adolescente, Ilaria, che sul suo diario annota la cronaca delle sue vacanze che ricorderà per sempre poiché proprio quell'estate saprà che i suoi genitori si separeranno. Ilaria è una ragazza come tante adolescenti di oggi, con un linguaggio tipico e dai rapporti sociali multipli, più o meno radicati: in particolare ha un'amica del cuore e un ragazzo che l'ha ingannata ma del quale è ancora innamorata. Il titolo Perché mi fate questo? rende l'idea della rivoluzione che il divorzio dei suoi genitori provoca dentro Ilaria, che perde fiducia e sicurezza. L'autrice racconta proprio il grande vuoto con il quale una ragazza adolescente deve fare i conti di fronte a un dolore così grande come la fine del matrimonio dei genitori. La separazione dei genitori è ormai molto comune oggi. I ragazzi adolescenti, alle prese con la costruzione della propria identità, si ritrovano spiazzati dall'evento che sentono come un tradimento. Questo accade alla protagonista del testo. La comprensione di ciò anche da parte dei genitori può essere utile non solo per il ragazzo/a ma anche, appunto, per gli adulti separati. Crescere insieme, l'associazione partner del libro, è motivo di interesse per chiunque voglia approfondire l'argomento. Età di lettura: da 12 anni.
In un mondo dove l'incomunicabilità ha prodotto e produce gravi conseguenze stupisce scoprire che ci sono ambiti dove generazioni diverse parlano, lavorano, giocano, insomma crescono insieme. Molti di questi ambiti nel mondo del sociale, del religioso e del volontariato, sono occupati, sempre con allegria, disponibilità, intelligenza, fantasia, dagli scout cattolici italiani. Questo volume fotografico illustra le attività, la vita in comune e le tappe della "vita da scout".
La protagonista di questo libro si chiama Alice Sturiale e il suo paese delle meraviglie è la vita di tutti i giorni. E' un libro bellissimo.