
Atti della X Assemblea Generale della Pontificia Accademia Per la Vita (Vaticano, 20-22 febbraio 2004). Il tema affontato e piu che mai attuale dato che tratta della procreazione artificiale. Spesso la letteratura scientifica sulla procreazione artificiale considera i risultati e gli effetti di tale tecnologia in maniera parziale, limitandosi all'osservazione dei dati clinici ed epidemiologici, solo raramente prendendendo in conto gli aspetti psicologici. L'etica viene ridotta all'etica utilitaristica e in termini di percentuale. L'aspetto che la Pontificia Accademia per la Vita ha voluto considerare e quello antropologico nel suo significato profondo, spirituale e morale, per vedere quale concezione dell'uomo, del genere umano, della genitorialita, della relazione parentale si configurano quando si realizza tecnologicamente la separazione del momento procreativo dall'atto coniugale, per rimettere l'inizio della vita al tecnologo e alla strumentazione.
«Il sentimento del vostro amore appartiene a voi soli. Il matrimonio, invece, è un'investitura, un ufficio. Per fare un re non basta che lui ne abbia voglia, occorre che gli riconoscano l'incarico di regnare. Così non è la voglia di amarvi che vi stabilisce come strumento della vita. È il matrimonio che ve ne rende atti.» (DIETRICH BONHOEFFER, Resistenza e resa).
Destinatari
Fidanzati e sposi. Animatori dei corsi di preparazione al matrimonio.
Autore
GIANFRANCO VENTURI, salesiano, insegna Pastorale Liturgica presso l'Università Pontificia Salesiana di Roma. E' autore di numerose pubblicazioni.
Le indicazioni ispirate al criterio del bene umano per affrontare i numerosi e inquietanti dilemmi del nostro tempo. Procreazione assistita, clonazione terapeutica, eutanasia, accanimento terapeutico, testamento di vita, verita al malato, consenso informato, equa ripartizione delle risorse sanitarie, etica ambientale, Ogm..., sono solo alcuni degli inquietanti dilemmi che l'Autore qui affronta a livello antropologico e etico proponendo un modello di approccio solidamente fondato e al tempo stesso duttile per affrontare con tempestivita i nodi critici emergenti ed elaborare indicazioni normative che, pur non avendo la pretesa di essere definitive, rappresentino tuttavia una garanzia sufficiente per scelte e soluzioni ispirate al criterio del bene umano.
Nella società contemporanea, caratterizzata da una concezione scientifica e meccanica della vita, è profondamente cambiato l'approccio alla morte: non più evento naturale e ineluttabile da vivere con rassegnazione come nel mondo antico;. non più momento di passaggio e apertura alla vera Vita come nella cultura ebraico-cristiana, la morte appare all'uomo postmoderno come un evento assurdo, irrazionale, da negare e da ridurre sotto il proprio dominio. Contro questo atteggiamento, all'origine di fenomeni quali l'eutanasia e l'aggressività terapeutica, è necessario costruire una nuova cultura che invece di negare la morte e di medicalizzarla... insegni ad integrarla nella vita. E' la proposta che in queste pagine l'Autore indica con il nome di eubiosia (letteralmente, la buona vita): si tratta di una cultura del dono (alla base, ad esempio, della pratica del trapianto di organi) e della biosolidarietà fondata sul rispetto della dignità dell'uomo in ogni fase della vita.
Uno strumento utile per la formazione degli operatori sanitari, ma che, per la chiarezza espositiva e l'attualita dell'argomento, si rivolge ad un ampio pubblico.
Una descrizione dell'attuale dibattito e un approfondimento delle prime fasi dello sviluppo umano con particolare riferimento agli aspetti che caratterizzano il costituirsi di una nuova individualità biologica umana.
Seconda edizione rivista e corretta di questo pratico sussidio che aiuta a riflettere sulle tecniche di fecondazione artificiale con linguaggio semplice e accessibile a tutti. Come si svolgono le tecniche di fecondazione artificiale? Quali sono i loro successi e i loro insuccessi? Quali sono le conseguenze e i danni alla salute della madre e dei figli? Sono tecniche rispettose della dignita umana? Queste sono le domande cruciali sulla Fivet (fecondazione in vitro con embryo trasfer), in genere eluse dal dibattito aspro e polemico di questi mesi. Con linguaggio semplice ma con profodita scientifica, l'autore espone le tecniche, la valutazione morale e la disciplina giuridica per orientarsi in questo dibattito.
Raccolta di spunti e riflessioni su problematiche attuali, spesso inquietanti, che interpellano la nostra stessa vita.
Saggio sul delicato argomento delle prime fasi della vita umana. Il volume vuole andare incontro a quanti esigono una informazione reale e vera sul delicato argomento delle prime fasi della vita umana; Impostato col massimo rigore scientifico, quale lo esige l'argomento - ma accessibile ad una vasto pubblico - vuol portare alla conoscenza obiettiva di questo soggetto umano - quale e stato ciascuno di noi - nelle prime fasi del suo sviluppo. Conoscenza che apre a una riflessione antropologica, la quale rileva in questo essere caratteristiche che non esistono in nessun altro. L'opera sicuramente, sia per l'autorevolezza dell'autore sia per l'argomento trattato, merita di essere letta con attenzione.
Questo saggio ha il grande merito di richiamare l'attenzione su questo momento supremo della vita umana e di dare un senso e un significato alla morte La morte, fin dalla nascita, rappresenta un importante fattore educativo della liberta umana. Nel momento della morte il tempo della scelta si chiude e ci viene chiesto un abbandono totale al dono dell'Amore assoluto, che grazie ad una predisposizione naturale, ci inclinava a se. In questo momento supremo la liberta imperfetta si completa e giunge verso il suo compimento. Nella morte la liberta viene liberata definitivamente. Con questo volumetto il Patriarca di Venezia Angelo Scola tenta di suscitare l'attenzione del lettore sul significato vero della morte che nella nostra epoca e troppe volte reso banale e depauperato del contenuto profondo che gli e proprio.