Jacopone da Todi (1233-1306), originalissimo poeta e solitario contestatore del suo tempo, viene qui rivisitato e storicamente inquadrato nella biografia e negli scritti da un saggista che si cala bene attrezzato nel succedersi di vicende nodali, le esplora, le ricostruisce, le unifica in un ritratto esemplare. Come nelle sequenze filmiche, in queste pagine scorrono in primo piano le stagioni di una vita sullo sfondo di travagli religiosi e civili che ebbero risonanze e conseguenze europee: la nascita e la crescita, gli studi a Bologna, la professione notarile, il matrimonio, la tragica morte della moglie Vanna, un decennio di esistenza senza dimora, l'entrata in convento, le lotte spirituali, i divieti, la prigionia, la morte. Papa Celestino V lo accolse e benedisse, papa Bonifacio VIII lo perseguitò e maledisse. La consona duttile prosa di Maffeo rende indimenticabile la lettura.
Una commovente storia vissuta con gli angeli, gioie e difficoltà superate grazie al loro intervento, toccanti testimonianze di chi mi ha incontrato. Lasciatevi guidare: "chiudete gli occhi ed aprite il vostro cuore, solo così potrete incontrare gli Angeli".
Molti benpensanti lo chiamavano "il matto". Per i vagabondi, i senzatetto, gli sbandati sporchi e maleodoranti della Stazione Centrale di Milano fratel Ettore fu un padre, un rifugio, un punto di riferimento. Non li accoglieva, non aspettava che andassero da lui, era lui stesso ad andare a cercarli. Se li portava a casa, e non si limitava a sfamarli, ma li lavava e li rivestiva di tessuto e dignità. Dava loro un letto, un posto a tavola, un pasto caldo. La sua testimonianza di straordinaria umanità - intrisa di quella fede che "sposta le montagne" - fu evidente a tutti, credenti e non credenti, e costrinse molte coscienze milanesi a interrogarsi sulla fredda indifferenza di una città ricca che fingeva di non vedere la condizione disumana di tanti emarginati. Presto fratel Ettore sarà proclamato esempio da seguire per tutta la cristianità: nel febbraio 2013 la Conferenza episcopale lombarda ha dato il via libera al processo di beatificazione.
Padre Georg Sporschill, il gesuita che ha raccolto le confidenze di Carlo Maria Martini in "Conversazioni notturne a Gerusalemme" e gli è rimasto vicino fino all'ultimo, si racconta per la prima volta in questo volume. "Quando giungo a sera e sono stanco, allora sono contento, vuol dire che qualcosa è sicuramente andato a buon fine, che sono sopravvissuto, che domani avrò altri doni. Per me è importante la stanchezza. Non posso dire, invece, di essere soddisfatto, questo no. Non potrò mai esserlo finché ci saranno un povero, un bambino ancora in strada o abbandonato, un Rom che vive in condizioni disumane". Questo libro è il racconto della sua vita, della sua dedizione ai bambini più poveri del nostro continente, del suo amore per gli ultimi e della sua passione, inseparabile, per Dio e per l'uomo. Una testimonianza colma di speranza.
Il volume raccoglie in antologia circa centocinquanta lettere dall'Epistolario di dom Columba Marmion, scritte tra il 1881 e il 1923, anno della morte. La lettura di queste pagine mostra una vitale esperienza spirituale intessuta di relazioni autentiche, di passione per la vita concreta, di interesse per la storia, di preoccupazione per gli eventi molteplici che punteggiano la quotidianità degli interlocutori del nostro monaco. Nella costanza quotidiana e ordinaria con cui scrisse le sue lettere, giorno dopo giorno - anche in mezzo alle fatiche del lavoro e ai disagi della guerra - Marmion consegnò ai posteri un messaggio spirituale che si offre ancora vivo e fresco all'uomo di oggi, rispondendo alla sua domanda di una spiritualità non avulsa dalla realtà, non disinteressata ai problemi della vita, e di una Chiesa madre e vicina, abitata da uomini di vera sapienza.
Giuseppe Toniolo. Società e cultura tra Ottocento e Novecento a cura di Daniele Menozzi. Sezione monografica: D. Menozzi, I nodi di un percorso; J. De Maeyer - H. Moeys, Toniolo e il movimento cattolico internazionale; G. Formigoni, Toniolo nelle reti transnazionali del cattolicesimo sociale. Spunti di discussione; G. Vian, Toniolo e il modernismo; M. Gronchi, Toniolo e il modernismo. Tra persone e idee, con obbedienza e libertà; P. Nello, Toniolo e la questione della democrazia nel suo tempo; S. Cassese, Giuseppe Toniolo e la democrazia; L. Cerasi, Il corporativismo "normale". Giuseppe Toniolo, tra medievalismo, laburismo cattolico e riforma dello Stato; A. Cardini, Giuseppe Toniolo, la questione sociale e l'"organizzazione corporativa" della scuola italiana in economia; S. Zamagni, Giuseppe Toniolo. Un economista in anticipo sul suo tempo e perciò misconosciuto; A. Nuvolari, Giuseppe Toniolo economista; R. Bichi, Toniolo e gli studi di Sociologia; M. Colasanto, L'attualità di Giuseppe Toniolo, o dell'esigenza di un recupero di storicità; E. Rossi, A mo' di conclusione. Toniolo, il pensiero per l'azione.
La prima biografia italiana dedicata allo scrittore e sacerdote cattolico inglese Robert Hugh Benson, autore del bestseller 'Il padrone del mondo'. Conosciuto soprattutto come autore del romanzo distopico 'Il padrone del mondo', capace di profetizzare il venire meno della fede cristiana attraverso l'umanitarismo, Robert Hugh Benson (1871-1914) fu instancabile apologeta, predicatore, conferenziere, saggista e polemista. Quarto figlio dell'arcivescovo di Canterbury, massima autorità della Chiesa d'Inghilterra, rifiutò il relativismo e il nazionalismo dell'anglicanesimo e prese i voti come sacerdote cattolico, influenzato da un'altra figura di grande convertito come il cardinale John Henry Newman. La sua vivacità intellettuale e le sue doti di empatia gli permisero di stringere amicizia con persone di ogni genere e di entrare in contatto con i più disparati ambienti di pensiero. In questa prima biografia dedicata a questo grande scrittore cattolico, l'autore ricostruisce con dovizia di particolari il contesto storico e culturale in cui Benson si formò e operò, rievoca l'ambiente familiare e la cerchia delle amicizie e si sofferma sulla genesi dei suoi lavori, soprattutto dei suoi romanzi fantastici o storici.
A soli dieci anni la prima apparizione della Madonna, e subito la prontezza di riparare agli oltraggi inferti all'immacolato Cuore. Il Carmelo di Coimbra, monastero in cui suor Lucia è vissuta fino alla morte, ci fornisce la prima biografia ufficiale della veggente di Fatima, basata sui documenti d'archivio originali e sulle testimonianze delle consorelle.
Qual è la sfida che la società odierna ci chiama ad affrontare? La risposta è in queste pagine, che ci offrono una nuova chiave di lettura del pensiero sturziano attraverso una sua presentazione sistematica e attuativa. Ne emerge come don Luigi Sturzo, innamorato di Dio e appassionato dell'uomo, abbia saputo coniugare la sua esperienza di fede con un'attività sociale, politica e culturale non circoscrivibile al periodo storico in cui è vissuto. Ancora oggi il suo pensiero è traducibile in azioni concrete che contribuiscono alla costruzione del bene comune della società, nella consapevolezza che ad essere messa in gioco è la dignità della persona umana.
Vittoria Colonna (1490-1547), appartenente alla ben nota e potente famiglia romana, fu una delle più affascinanti figure del suo tempo, animata da un'autentica religiosità e da una notevole sensibilità artistica. Amica di Michelangelo, fu lei stessa poetessa delicata e raffinata, come testimoniano le sue Rime. Il presente studio prende in esame la produzione lirica di Vittoria Colonna, mettendo in risalto il legame tra la ricercata produzione poetica e la profonda esperienza religiosa. Con questo libro si apre la nuova serie della "Collana di Studi Cappuccini Lombardi", curata da padre Costanzo Cargnoni.