Antonio Stevan (1921-1949), di cui questo libretto illustrato narra l'esistenza, giovane di umili origini, membro attivo dell'Azione Cattolica, chiamato al servizio militare, partecipò come alpino alla seconda guerra mondiale nelle campagne di Albania, Montenegro e Francia, dove si distinse fra i commilitoni per la bontà d'animo e la generosità. Finita la guerra entrò nell'Ordine dei Servi di Maria, assumendo il nome di Gioacchino. Visse il noviziato per soli sei mesi: già gravemente malato, morì a soli 28 anni. Lasciò tra i confratelli e in chi lo conobbe l'esempio di una vita integerrima e di una intensa spiritualità. E' stato dichiarato "Venerabile".
Descrizione dell'opera
Marianna Saltini, vedova Testi, chiamata 'Mamma Nina' (1889-1957), è la sorella di don Zeno. Le opere a cui i due fratelli si sono rispettivamente consacrati sono certamente ricollegabili all'esperienza di famiglia allargata dove sono cresciuti, che entrambi hanno finito col superare creando 'nuove famiglie', unite da legami non più fondati su vincoli di sangue ma di natura spirituale.
Rimasta vedova a quarant'anni e con sei figli, Marianna avverte una pressante chiamata a una vita più evangelica, un invito a vivere una nuova maternità. Comincia così a raccogliere alcune bambine abbandonate, dando avvio a quella che sarebbe poi diventata la Casa della Divina Provvidenza, aperta all'accoglienza di un numero crescente di fanciulle - spesso figlie di prostitute o in condizioni di grave pericolo - cui non diede tanto una sistemazione quanto piuttosto una famiglia.
Dichiarata serva di Dio da Giovanni Paolo II nel 2002, «Mamma Nina non è una mamma che, in certe circostanze della vita, si è messa a fare la suora. È stata una mamma che ha cercato la santità in una maternità più grande, veramente corrispondente al Vangelo nella sua pienezza» (E. Manicardi).
Il volume, a due voci, indaga la sua figura sia sotto il profilo storico, sia dal punto di vista del complesso percorso spirituale da lei compiuto.
Sommario
Premessa. I. Mamma Nina: la «follia» di una maternità traboccante (P. Trionfini). 1. La formazione di una donna. 2. La Casa della Divina Provvidenza. 3. La prova della guerra. 4. La pienezza della vocazione. 5. Conclusioni. II. Marianna Saltini / Mamma Nina: la santità in una maternità più grande (E. Manicardi). 1. Una «maternità più grande»: lo sfondo evangelico da ricomporre. 2. La famiglia Saltini, Marianna e la famiglia Testi. 3. La nuova famiglia. 4. Mamma Nina frutto di un contesto «locale». Appendice. «Solo con la sua morte ho capito quanto abbia sofferto nell'averci lasciato». Maria Testi racconta. Congedo (G. Dossetti). Cronologia della vita de Marianna Saltini.
Note sugli autori
Ermenegildo Manicardi, presbitero della diocesi di Carpi, dottorato in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico, docente di Nuovo Testamento alla Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna, alla cui nascita ha contribuito in modo determinante, è ora rettore dell'Almo Collegio Capranica di Roma.
Paolo Trionfini è nato e vive a Carpi; lavora presso l'Università di Parma ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione «Don Primo Mazzolari». Si occupa dei rapporti tra politica e religione nel '900. Ha curato e pubblicato alcune ricerche su don Zeno e su Nomadelfia. Per le EBD ha curato l'edizione critica dei Discorsi di Primo Mazzolari (2006).
L’autore dà il suo contributo alla conoscenza del card. Federico attraverso una osservazione critica dei documenti esistenti, ispirata ai metodi della moderna storiografia, consultando i manoscritti del Borromeo giacenti presso la Biblioteca Ambrosiana, gli Archivi Borromeo di Stresa, la Biblioteca Arcivescovile di Milano. Ne scaturisce una figura colta e operosa; egli fu autore di una folta produzione letteraria, che venne in seguito riportata alla luce dal Manzoni il quale, tuttavia, nel suo romanzo, preferisce porgere al lettore l’immagine d’un pastore d’anime, a scapito dell’uomo di pensiero.
Prefazione di S.E. Card. Dionigi Tettamanzi
In quest’opera la figura del sacerdote fiammingo balza nitida con il suo fascino luminoso e con il suo calore umano, gioioso, vibrante di spiritualità.
L’autore ci rivela ampiamente l’animo sacerdotale e pentecostale di Don Poppe e come abbia vissuto e insegnato i valori evangelici nella sua breve vita. Con il suo carisma di educatore, sviluppò un audace progetto catechetico per iniziare i fanciulli, i preadolescenti, i giovani e gli educatori alle ricchezze della vita soprannaturale, con al centro l’Eucaristia, unico, grande tesoro della Chiesa.
Il suo Metodo Educativo Eucaristico fu la risposta puntuale e concreta a quell’emergenza educativa del suo tempo. Questo libro contiene un vero tesoro per la Chiesa e sono certo che farà accrescere la «fama Sanctitatis» del nostro caro Don Edoardo Poppe.
Nel Signore,
Don Fernand M. M. Van de Velde, postulatore
In apparente contrasto con la vita frenetica moderna, ancora oggi giovani uomini e donne abbracciano la scelta eremitica e vegliano, come gufi nella notte, meditando e scoprendo la presenza di Dio nel silenzio. Ma questi eremiti, che per la prima volta prendono qui la parola, non sono persone tagliate fuori dal mondo o lontane dai problemi della gente. Ben al contrario dimostrano una sorprendente vivacità e curiosità.
Destinatari
Un ampio pubblico per un tema di crescente interesse.
Autore
Cristina Saviozzi, nata a Pisa nel 1955, è laureata Storia della Chiesa Moderna e Contemporanea. Nel 1997 si trova fra le mani un libro che parla di eremiti: donne e uomini che hanno scelto di vivere la loro esistenza, nel XX secolo, in totale solitudine. Ne viene colpita al punto da decidere di prendere quell’argomento come tema della sua tesi di laurea.Nel frattempo le capita di conoscere Daniele, che da eremita vive. L’argomento accademico si incrocia con l’esperienza vissuta. Cristina si mette in gioco e comincia a “cercare eremiti” per “raccontarli” innanzitutto a se stessa.
Raggiunti entrambi da Dossetti, se pur su differenti sentieri, negli anni della loro formazione, gli autori intendono proporre in questo libro un ritratto «inedito» di Dossetti, elaborato a partire dai suoi scritti. Diviso in due parti, nella prima Cesare Paradiso ci presenta il «giovane» Dossetti, protagonista della nascita della democrazia italiana attraverso l’Assemblea costituente; nella seconda, invece, Pietro Maria Fragnelli delinea il profilo del Dossetti «religioso» nella sua esperienza esistenziale e spirituale. Emerge da questa duplice lettura una personalità poliedrica eppure coerente, fortemente ancorata alla dimensione spirituale nella fase politica e profondamente segnata dalla tensione civile nella fase religiosa. Per dirla con il sociologo Ardigò, Dossetti è stato «monaco nel politico» e «politico nel monaco».
In un tempo, come il nostro, di dichiarata emergenza educativa, proporre la straordinaria figura di Dossetti alle nuove generazioni può offrire singolari opportunità: da un lato, specie nei giovani adulti spesso disorientati, può portare a una rinnovata passione per la vita civile e politica; dall’altro può provocare alla ricerca di un discepolato autentico e sereno.
punti forti
Tenendo conto dell’emergenza educativa, Dossetti viene presentato come modello per la formazione dei giovani.
Un «ritratto» agile e originale di questo protagonista dell’Italia e della Chiesa del Novecento.
Un testo che ben sintetizza gli elementi fondamentali del pensiero di Dossetti.
Destinatari
Sacerdoti, catechisti, educatori, e soprattutto quanti amano e vogliono conoscere più da vicino questa figura.
autori Cesare paradiso è nato a Taranto, dove vive ed esercita la professione di avvocato civilista. Pubblicista, docente di discipline giuridiche ed economiche, ha ereditato la passione per Dossetti dal padre Leonardo, che fu Sindaco di Taranto negli anni Settanta. Ha pubblicato, nel 2008, per Firenze Libri, Se amare non basta, il suo primo racconto. pietro Maria fragnelli, nato a Crispiano (Taranto), è vescovo di Castellaneta dal 2003. Ha studiato filosofia e teologia nella Pontificia Università Lateranense, si è licenziato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico e ha conseguito la laurea in filosofia all’Università «La Sapienza» di Roma. È stato Padre spirituale e Rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore (1991-2003).Tra le sue pubblicazioni: Il deserto fiorirà (Roma 2005); Alla voce fiducia. Parola di Dio e comunità educante (Roma 2009).
Giuseppe Toniolo (1845-1918), docente di Economia all'Università di Pisa, coniugò la serietà dell'impegno scientifico con un'intensa sensibilità religiosa e sociale. Fu tra gli uomini che prepararono il clima della Rerum Novarum e si adoperò per tradurre in pratica gli orientamenti di Leone XIII, affermandosi come uno dei leader più lungimiranti del movimento cattolico. Domenico Sorrentino disegna con nitidezza l'uomo, lo studioso, il cristiano che seppe conservare, nel mezzo di un appassionante impegno nella storia, lo spirito di contemplazione e un'intima unione con Dio. Nella sua esperienza spirituale, qui riletta con metodo teologico, non emerge solo il valore di una grande figura di laico, ma il senso della Chiesa stessa che, in questo orizzonte di santità, manifesta il suo volto e la sua missione.
A cent'anni dalla nascita di Tullio Vinay, la figlia Paola ne ripercorre la vita e la straordinaria vicenda dell'impegno, insieme religioso e sociale, a favore degli oppressi e dei perseguitati.
Fondatore del Centro ecumenico Agàpe nelle Valli valdesi del Piemonte e del Servizio Cristiano di Riesi, nel cuore di una Sicilia gravata da pesanti servitù sociali e culturali, strenuo difensore dei prigionieri politici nel Sud Vietnam, senatore della Repubblica da indipendente di sinistra, nel 1981 Vinay ricevette l'onorificenza di "Giusto delle Nazioni" dallo Stato di Israele per aver salvato numerosi ebrei dalla deportazione.
La biografia di Tullio Vinay scritta da sua figlia Paola rende giustizia a un personaggio essenziale nella storia del nostro paese lungo il Novecento.
Nato nel 1194, Andrea, presbitero e parroco di Spello, affascinato dalla radicale esperienza di Francesco d'Assisi, entrò nell'Ordine francescano a Santa Maria degli Angeli. Nel 1233 a Soria, città spagnola provata da una grave siccità, con la preghiera ottenne abbondanti piogge, e fu perciò proclamato dalla gente "Andrea delle acque". Si prodigò per la pacificazione tra guelfi e ghibellini tanto da meritarsi il titolo di "Angelo della pace". Morì nel 1254. Questo libretto illustrato racconta la sua vita.
«È in sostanza un problema di libertà. La libertà è come la verità: si conquista, e quando si è conquistata, per conservarla, si riconquista. È un perenne gioco dinamico, come la vita, nel quale perdono quei popoli che non l’hanno mai apprezzata abbastanza per difenderla, e non ne hanno saputo usare per non perderla».
«Nel campo economico possiamo affermare che nessun altro Paese libero ha creato tanti vincoli all’iniziativa privata come l’Italia, e in nessun Paese libero sono stati sviluppati – come in Italia – monopoli privati e pubblici. Ho letto più volte che è un errore, nel procedere a riforme sociali preoccuparsi delle leggi economiche, delle quali si arriva a negare la validità e l’importanza. Ma i riformatori sociali dovrebbero essere i primi ad esigere il rispetto delle leggi economiche».
«Solo il rispetto per la libertà individuale ci libererà dalla fatale china di uno Stato che deve fare tutto, provvedere a tutto, rilevare tutte le iniziative e farle sue». «Bisogna puntare alla formazione. Scuole serie, scuole numerose, scuole che insegnano anche senza dare diplomi, al posto di scuole che danno diplomi e certificati fasulli a ragazzi senza cultura».
«Diritti e doveri sono correlativi, non si dà un diritto senza un dovere corrispondente. L’operaio ha diritto al giusto salario, ma ha il dovere di fare il lavoro bene. Il cittadino ha il diritto di essere governato bene, ma ha il dovere di inviare ai posti pubblici elettivi persone moralmente integre e politicamente preparate. In una parola occorre moralizzare la vita pubblica».
«Lo Stato non immunizza il male né lo tramuta in bene; fa subire ai cittadini gli effetti cattivi delle azioni disoneste dei propri amministratori, governanti e funzionari». «Ma l’immoralità pubblica non è caratterizzata solo dallo sperpero del denaro, dalle malversazioni e dai peculati. Applicare sistemi fiscali ingiusti o vessatori è immoralità; dare impieghi statali o di altri enti pubblici a persone incompetenti è immoralità; aumentare i costi di impiego senza necessità è immoralità; abusare della propria influenza nell’amministrazione delle giustizia, negli esami dei concorsi pubblici, nelle assegnazioni di appalti è immoralità». «Perché la moralizzazione della vita pubblica é il miglior servizio che si possa fare alla Patria nostra».
Il volume si compone di tre Parti.
La Prima, intitolata Luigi Sturzo: fede nella libertà, fiducia nell´avvenire, è un affasciante saggio di Marco Vitale sulla vita, gli ideali e le opere realizzate da Sturzo tra il 1899 e il 1959. Marco Vitale, economista d’impresa di grande autorevolezza e fama internazionale (www.marcovitale.it), è anche ideatore, promotore e proprietario della pièce teatrale.
La Seconda, intitolata Libero e forte, è la pièce teatrale scritta da Alfredo Rivoire, e andata in scena la prima volta a Milano il 15 maggio 2009. Tale rappresentazione è riprodotta nel DVD allegato al libro.
La Terza è una sezione illustrata con molte fotografie storiche e a colori, che in modo molto agile ci fanno ripercorrere anche visivamente quell´avventura che è stata la vita di Sturzo.
Sebastiano Valfrè (1629-1710) anticipò quella grande stagione di "santità sociale" piemontese che espresse, fra gli altri, Giuseppe Cafasso, Giovanni Bosco, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Maria Mazzarello, Leonardo Murialdo... Sacerdote della Congregazione dell'Oratorio, si dedicò senza risparmio all'assistenza dei poveri, dei malati, dei carcerati e dei soldati savoiardi durante la sanguinosa guerra contro i francesi. E' perciò stato nominato patrono dei cappellani militari. Questo agile libro illustrato ne racconta la vita e le opere con stile avvincente.
Suor Pia Gullini (1892-1959), trappista, fu una figura profetica, che aprì la sua comunità all'ideale ecumenico. Nei primordi del movimento entrò in relazione con i maggiori ecumenisti europei. È un avvenimento straordinario che, in Italia, i primi positivi interventi nel movimento per l'unità delle Chiese abbiano avuto luogo in un monastero di vita contemplativa. Questo libro illustrato racconta le tormentate vicende della sua vita, la sua ricca spiritualità e la sua grande passione per l'ideale ecumenico.