In questo numero la parte monografica è dedicata al tema del Diritto matrimoniale e ai processi matrimoniali riformati da Papa Francesco, con contributi di H. Franceschi, J. Llobell, D. Salachas, M. A. Ortiz, L. Lacroce e B. Ejeh. La rivista presenta inoltre un intervento dal titolo Stati confessionali e pluralismo religioso nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del Prof. G. Feliciani, nonché due contributi di carattere storico di F. Marti e J. M. Cabezas Cañavate.
Il manuale presenta in forma sintetica ed aggiornata l'intero corpus legislativo della chiesa: la normativa sui laici, i ministri sacri, le associazioni ecclesiali e la vita consacrata; la costituzione della chiesa universale; le chiese particolari e la loro struttura interna; l'iniziazione cristiana e gli altri sacramenti; i beni temporali; le sanzioni, i processi penali e i processi matrimoniali. Uno strumento di studio indispensabile che introduce il lettore anglofono alla conoscenza della codificazione latina ed orientale della Chiesa cattolica.
La conservazione e la gestione del patrimonio ecclesiastico: una sfida per la sussistenza dei mezzi necessari alla Chiesa in vista della nuova evangelizzazione. Sulla scorta dello studio della gestione del patrimonio del Cardinal Giulio Alberoni a partire dalla seconda metà del XVIII sec. alla contemporaneità, uno strumento per conoscere la legislazione canonica e civile in materia, alla luce degli orientamenti pastorali del pontificato di papa Francesco.
Dal punto di vista storico, gli esperti di diritto canonico hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo delle culture giuri- diche nel mondo. Guidato dal desiderio spirituale di costruire una nuova cultura giuridica sulle rovine del diritto romano, che fosse però permeata di valori cristiani, l’appetito normativo dei canoni- sti, in particolare dall’epoca della riforma gregoriana fino a dopo il concilio di Trento, ha lasciato la propria impronta in tutti gli ambiti della vita. Il loro intento era di creare una cultura giuridica sufficientemente flessibile per spiegare tutte le complessità dell’e- sistenza, e tuttavia abbastanza rigorosa da evitare di danneggiare la quiete pubblica. Volevano presentare un sistema legale “mo- dello” che potesse divenire luce del mondo e sale della terra: vi riuscirono. Nel presente articolo verranno illustrati tre punti sui quali i canonisti hanno dato un importante contributo: misericor- dia e giustizia, mediazioni e controversie, difesa dei diritti umani.
L'autore propone in questo libro-quaderno una ricchissima scelta di esercizi (di ripetizione, completamento, sostituzione, trasformazione) per condurre il lettore al pieno possesso teorico e pratico della morfologia e della sintassi latina di base con particolare riguardo alle esigenze del giurista intento allo studio del diritto canonico latino. L'opera nasce dalla viva esperienza didattica dell'Autore e insiste principalmente su tre ambiti: nomenclatura, applicazione di regole grammaticali, esercitazioni di composizione. I test di verifica all'inizio di ogni unità consentono di controllare il grado di assimilazione degli studenti e la loro capacità di riflessione linguistica. L'uso combinato di segni verbali e iconici intende stimolare l'intelligenza e la memoria, favorendo il consolidamento di strutture e lessico. La lunga sperimentazione didattica svolta con studenti impegnati per un solo semestre e senza preconoscenza della lingua ha dato risultati molto incoraggianti.
Nel Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus vi è la previsione esplicita della mancanza di fede personale tra le circostanze che rendono manifesta l'invalidità del consenso. Dallo studio delle presunzioni elaborate nella giurisprudenza rotale più recente emerge la distinzione tra la semplice carenza di fede, che di per sé non irrita il matrimonio, e il fermo rifiuto di ogni dipendenza da Dio, che può costituire la causa proporzionata e grave dell'esclusione di qualche proprietà o elemento essenziale o della stessa della sacramentalità del matrimonio.
I concetti giuridici, per la loro giusta applicazione, hanno bisogno di approfondimento. Uno di tali concetti è quello di rappresentanza e la presente ricerca si propone di analizzarlo e offrirne una sintesi sistematica con uno sguardo particolare al diritto canonico, soprattutto alla costituzione gerarchica della Chiesa, e anche la sua collocazione nel diritto civile. Questa ricerca vuole aiutare i rappresentanti a rappresentare con responsabilità gli altri per il bene comune e delle singole persone nella società civile e per la salus animarum e il bonum Ecclesiae.
Biografia
Peter Sykora (1980) è presbitero dell’Arcidiocesi di Košice (Slovacchia) dal 2005. Dopo la Laurea magistrale in Teologia presso la Facoltà di Teologia a Košice nel 2005 e alcuni anni di attività pastorale, ha conseguito nel 2015 il Dottorato in Diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense a Roma.
Descrizione
Il diritto processuale canonico nel contemplare l'esistenza del processo giudiziale e di quello amministrativo affida la scelta del modus procedendi alla presenza o meno di iustae causae che, ostative alla via giudiziale, consentirebbero quella amministrativa. Scopo del presente lavoro è quello di offrire sia un'analisi circa lo status quaestionis su di un tema così delicato come anche offrire la proposta del processo penale giudiziale straordinario quale via sostitutiva della procedura amministrativa per meglio garantire che il processo sia giusto.
Questo studio approfondisce il contenzioso amministrativo canonico, riflettendo altresì sull’importanza della giurisprudenza del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. La possibilità di un sindacato di giustizia a cui i fedeli possano ricorrere contro gli atti singolari posti dall’autorità amministrativa competente è stato salutato con entusiasmo pressoché unanime della dottrina, in quanto esso rappresenta certamente un frutto dell’approfondimento teologico apportato dal Concilio Vaticano II in materia ecclesiologica: non poteva mancare nella Chiesa – che deve essere nel mondo speculum iustitiae – la tutela giudiziaria dei fedeli dinnanzi a possibili arbitrarietà compiute dall’autorità, di qui la necessità di prevedere la deputazione, in seno alla Segnatura Apostolica, di vedere giudiziariamente – ovvero con imparzialità e terzietà – della legittimità degli atti amministrativi.
A quasi cinquanta anni dall’introduzione della Sectio altera della Segnatura Apostolica, si potrà così giungere ad una valutazione circa la bontà di questo istituto, ma anche scorgerne alcuni punti problematici, che richiedono un’ulteriore riflessione per essere superati e, così, permettere un perfezionamento dello stesso. Ciò che anima questo studio è la consapevolezza della veridicità dell’espressione biblica che ci insegna che opus iustitiae pax.
«Il libro che ho adesso il piacere di presentare è, soprattutto, uno studio analitico e ben ponderato della procedura attualmente vigente nel Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. […] Si tratta, in sintesi, di uno studio serio e di alto interesse, con tutta l’originalità di una monografia che apre strade ed è pioniera negli studi concernenti la nuova disciplina vigente nella Sectio Altera della Segnatura Apostolica. Il libro fa gli onori alle nuove norme promulgate da Benedetto XVI nel 2008, le quali, come si sa, hanno cercato di formulare ed elevare, a livello di legge, regole e criteri già presenti nel Tribunale per via di prassi negli anni precedenti.» (Dalla Prefazione di S. Ecc. mons. Juan Ignacio Arrieta, Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi)
Il volume si propone di avviare alla conoscenza ed alla comprensione del diritto della Chiesa cattolica tutti coloro che di esso non hanno una precisa nozione, in particolare gli studenti delle Facoltà giuridiche, che saranno messi in grado di affrontare con maggior consapevolezza lo studio delle parti speciali del diritto canonico e, più in generale, aiutati ad affrontare gli altri settori della scienza giuridica. Si tratta quindi di una ‘Introduzione’ nel senso proprio del termine, che offre un quadro sintetico, ma completo, dei più rilevanti aspetti di questo diritto. Vengono così illustrati l’origine, lo sviluppo storico, la peculiare natura di questo diritto; ci si sofferma sui profili istituzionali propri della Chiesa, con particolare attenzione per i componenti di questa comunità e la loro soggezione al suo diritto; si descrive la struttura di governo della Chiesa, mettendone in luce quegli aspetti che più la differenziano dalle forme di governo delle società civili. Pur mantenendo un rigore scientifico, questa “Introduzione al diritto canonico” adotta uno stile chiaro e di immediata accessibilità ed è sempre attenta a sollecitare l’interesse, la curiosità culturale ed anche i sentimenti del lettore attraverso richiami, nessi e collegamenti con fatti e persone conosciute, episodi storici, osservazioni sociologiche, suggestioni artistiche o letterarie.
Si tratta di uno studio teologico sulla pratica della virtù della Carità che consiste nell’amare Dio e il prossimo. Le basti dottrinali da cui si sviluppa questa riflessione sono costituite dal motu proprio “Intima Ecclesiae natura” scritto da Benedetto XVI nel 2016.
Don Francesco Spagnesi, sacerdote di Prato, indica l’opera di Benedetto XVI, continuata da Papa Francesco, come spunto per una necessaria riforma della dottrina inerente l’azione caritativa.
Le nuove norme, nel solco della Tradizione, accostano la pratica delle opere di carità all’annuncio della Parola e alla celebrazione dei Sacramenti, come fondamento della vera vita cristiana.
Il volume approfondire alcune delle questioni affrontate nella Lettera circolare "Linee orientative per la gestione dei beni negli Istituti di vita consacrata e nelle Società di vita apostolica". Il mutevole panorama socio-economico pone le diverse forme di Vita consacrata di fronte alla necessità di trovare le modalità più adeguate per restare fedeli alla propria missione di testimonianza evangelica, anche attraverso la gestione dei beni temporali.