Exsultet è uno strumento di lavoro, elaborato dai più competenti liturgisti e pastoralisti del Centro francese di pastorale liturgica, per rispondere alle domande che fe deli, ministri e animatori liturgici quotidiana mente si pongono. La prima parte di questa Enciclopedia pratica della liturgia privilegia il significato dell'azione celebrativa, i suoi fondamenti umani, storici e teologici. La seconda parte mette in rilievo l'originalità della liturgia cristiana, il significato della domenica, dell'eucaristia, dei sacramenti, della liturgia delle ore, delle benedizioni e delle devozioni. La terza parte, infine, si concentra sull'arte di celebrare e sulla realizzazione concreta delle celebrazioni. Ogni capitolo espone con chiarezza un sin golo argomento ed è arricchito da una antologia di documenti che ne completano l'esposizione, ma soprattutto permettono di riferirsi ai testi del magistero, di conoscere la storia, di approfondire i risvolti operativi di una liturgia, di misurare la reale portata di una questione, di ottenere suggerimenti originali ed efficaci, provenienti dall'esperienza sul campo.
Il libro pubblica gli Atti della 71ª Settimana Liturgica Nazionale tenutasi a Cremona, dal 23 al 26 agosto 2021. La triste esperienza del "digiuno" liturgico dello scorso anno, di riscontro, ha fatto risaltare la bontà del molto cammino compiuto a partire dal Concilio Vaticano II, sulla vita tracciata dalla Costituzione Sacrosanctum Concilium. Il tempo di privazione ha consentito di avvertire «l'importanza della divina liturgia per la vita dei cristiani, i quali trovano in essa quella mediazione oggettiva richiesta dal fatto che Gesù Cristo non è un'idea o un sentimento, ma una Persona vivente, e il suo Mistero un evento storico. La preghiera dei cristiani passa attraverso mediazioni concrete: la Sacra Scrittura, i Sacramenti, i riti liturgici, la comunità. Nella vita cristiana non si prescinde dalla sfera corporea e materiale, perché in Gesù Cristo essa è diventata via di salvezza. Potremmo dire che dobbiamo pregare anche con il corpo: il corpo entra nella preghiera» (Papa Francesco, Udienza Generale del 3 febbraio 2021). Relatori - Introduzione di Giovanni Di Napoli - Ina Siviglia - Paolo Tomatis - Paolo Carrara - Mons. Giampiero Palmieri - Anna Morena Baldacci - Don Angelo Lameri - Mons. Daniele Giannotti
Il cammino di riflessione della Quattro Giorni Comunità educanti è sempre un'esperienza significativa di Chiesa che raduna catechisti, catechiste e tanti operatori pastorali della diocesi Milano. In un tempo caratterizzato da eventi preoccupanti come la pandemia e la guerra e dunque attraversato da grandi sfide, l'ascolto, la riflessione e il discernimento comunitario favoriscono la formazione di un sentire comune e l'emergere di una mentalità condivisa, che aiuti ad affrontare con serenità e competenza le domande poste alla vita della Chiesa e alla coscienza di singoli. La docilità allo Spirito permette di «essere a nostro agio nella storia», come dice l'Arcivescovo Delpini, luogo di collaborazione attiva all'azione di Dio. In particolare, la riflessione proposta ai catechisti per il nuovo anno pastorale raccoglie alcune provocazioni circa la ministerialità nella Chiesa, l'introduzione dei ragazzi dell'Iniziazione Cristiana alla partecipazione liturgica e le domande degli adulti che stanno emergendo in un tempo complicato come il nostro.
Questo libro non è un testo sistematico di liturgia, ma offre circa 500 frammenti di liturgia, emersi da dialoghi a largo raggio, coltivati sia via e-mail, sia "di presenza" in regolari corsi accademici, oppure in occasione di ritiri spirituali e convegni di aggiornamento per sacerdoti, religiosi/e e laici in varie diocesi. Liturgia in frammenti è un'opera nella quale gli elementi liturgici appaiono ben integrati con la vita ecclesiale. Non si dimentichi che il fondamento dell'azione liturgica è la parola di Dio. A tale proposito, Louis Bouyer afferma che i segni e i simboli della liturgia senza la Bibbia non si possono comprendere: "Non si gusta né si comprende la liturgia, perché non si gusta e non si comprende più la Bibbia". Ne consegue che il simbolo liturgico va sempre compreso all'interno del contesto biblico, da cui trae origine e su cui fonda il suo significato. In questo suo decimo libro di liturgia, don Antonio Sorrentino offre risposte a circa 500 quesiti liturgici, a lui posti da chierici e laici, in tempi e luoghi diversi, nel corso della sua lunga esperienza quale docente di Liturgia e Sacramentaria, parroco dal 1965, nonché formatore di preti, religiosi e animatori liturgici.
Lo studio si muove secondo un approccio storico-genetico, seguendo due esigenze metodologiche: la conoscenza diacronica della storia del Centro di Azione Liturgica (CAL), l'approccio sincronico all'attività di quest'Associazione di cultori di liturgia e operatori pastorali riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana. La ricerca, avvalendosi soprattutto degli Atti delle Settimane Liturgiche Nazionali e delle annate della rivista Liturgia, presenta un percorso che mira a leggere e a interpretare il cammino liturgico della Chiesa in Italia. Il libro è la prima pubblicazione commemorativa del sessantesimo anniversario della costituzione Sacrosanctum Concilium.
"Caro Salutis Cardo", celebre frase di Tertulliano (De resurrectione mortuorum, VIII, 6-7), scelta come motto e insegna dell’Istituto di Liturgia Pastorale «Santa Giustina», delinea in stile lapidario e con rara efficacia la funzione della carne di Cristo e nostra nel mistero della salvezza e nella liturgia. La collana, curata dall’Istituto e articolata in tre sezioni (Contributi, Studi, Sussidi), intende offrire a studiosi, operatori liturgici e al pubblico la ricchezza di pensiero e il fervore di stimoli propri di una chiesa che celebra e vive in maniera cosciente il suo mistero.
Il volume raccoglie i contributi di sette autori, che si confrontano con le domande attuali relative al Messale romano e alla liturgia in genere. Le voci di questi specialisti sono raccolte intorno a tre nuclei tematici: la tradizione, poiché nella Chiesa fin dall’inizio abbiamo a che fare con la trasmissione di ciò che abbiamo ricevuto (cfr. 1Cor 11,23); la traduzione, passaggio imprescindibile ma per il quale sempre corriamo il rischio di perdere qualcosa della ricchezza che ci è stata consegnata; la teologia, perché la riflessione a partire dalla celebrazione consenta di fare un piccolo passo verso una conoscenza più profonda di quanto ci è stato donato.
L’augurio è che l’insieme di queste voci possa essere un valido contributo alla scienza liturgica, e che ciascuno dei saggi che compongono il testo possa aiutare altri a proseguire sul cammino iniziato, per una maggiore intelligenza del grande mistero che è la vita in relazione con Dio, così come essa si esprime nella celebrazione liturgica.
Giovanni Zaccaria (1979) insegna Teologia dei sacramenti presso l’Istituto di Liturgia della Pontificia Università della Santa Croce ed è direttore della collana Biblioteca di iniziazione alla Liturgia. Oltre a diversi articoli su temi liturgici, tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Liturgia. Un’introduzione (Roma 2016, in collaborazione con J.L. Gutiérrez Martín), La Messa spiegata ai ragazzi (e non solo a loro) (Milano, 2018), Immitte Spiritum Paraclitum. Teologia liturgica della confermazione (Città del Vaticano, 2019), Sacerdoti, re profeti e martiri. Teologia liturgica della Messa crismale (Roma 2022).
Il lavoro, attraverso un metodo analitico e comparativo, dopo un attento status quaestionis, analizza innanzitutto i vari elementi strutturali, teologici, liturgici e spirituali che contraddistinguono il Breviario di Quiñones (1535) e portarono alla sua pubblicazione. Il processo successivo è stato quello di mettere la riforma del cardinale di Santa Croce a confronto con le altre riforme avvenute in precedenza e successivamente la pubblicazione dello stesso. Si analizzano le successive riforme inserite nel loro orizzonte storico valutando in che misura siano state influenzate dal Breviarium Sanctae Crucis e se, e fino a che punto, il suddetto breviario possa essere realmente considerato una delle fonti della Liturgia Horarum di Paolo VI, come asserito da qualche studio precedente al presente lavoro. Secondo questa prospettiva, dunque, l'autore analizza la riforma della Liturgia Horarum di Paolo VI giungendo a delle conclusioni che certamente, insieme alle ricerche portate avanti, costituiscono l'originalità del presente lavoro.
Questo libro è stato scritto già due volte. Una prima, nel 1998, e una seconda, nel 2011. Ora, con profondi cambiamenti, ha ritrovato la originaria stringatezza e più chiaramente identifica il problema della "questione liturgica" come aspirazione a una "liturgia fondamentale", non senza una relazione strutturale con il sapere sistematico. Il modello teorico di lettura del rapporto tra teologia e rito attraversa tutto lo spettro della storia della Chiesa latina, nella quale alla categoria di officium si affianca la categoria di segno-causa, fino ad arrivare alla categoria di rito, che inaugura la elaborazione degli ultimi due secoli. Una accurata ricostruzione teorica e storica del ruolo teologico della liturgia è la premessa inaggirabile per comprendere la Riforma Liturgica e la sua complessa ricezione nella Chiesa cattolica di oggi e di domani. Il volume si presenta, allo stesso tempo, come un manuale per la scuola di teologia e come uno studio sulla nascita di una disciplina nuova.
Si può facilmente constatare come abbiamo perso, nel nostro tempo confuso, la capacità di vedere, sentire, gustare il bello: la bellezza non è il lusso ma una necessità, e certamente non appartiene al novero delle cose superflue. Cristo è la "bellezza di ogni bellezza", e per questo la Liturgia della Chiesa si offre in modo singolare come la via della Bellezza che libera e salva. Ma anche l'esperienza mistico-contemplativa dovrebbe essere riconsiderata nella Liturgia e non soltanto a partire dalla Liturgia. Questo libro cerca di cogliere le connessioni tra bellezza, liturgia ed esperienza spirituale che il credente è chiamato a vivere in modo attivo e consapevole, valorizzando quelli che la grande Tradizione chiama i "sensi spirituali".
È il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e della Liturgia delle Ore per tutto l'anno 2022.
È il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e della Liturgia delle Ore per tutto l'anno 2023.