La ricchezza del commento rende il volume uno strumento indispensabile per valorizzare al meglio il messaggio biblico della liturgia domenicale.
L'anno C del ciclo triennale del lezionario festivo romano privilegia il vangelo di Luca, le cui figure sono note e care. Zaccheo era ormai rassegnato ad assistere come spettatore estraneo al passaggio rapido di Gesù per le strade di Gerico. Già quella città pareva per se stessa destinata ad essere sempre e solo città di passaggio; lui poi, pubblicano, era straniero anche in una città. Con sua grande sorpresa Gesù lo invitò a scendere dall'albero e ad accoglierlo in casa; scese in fretta, tutto contento, e si senti dire che non si trattava soltanto di un rapido passaggio; in quel giorno entrava in casa sua la salvezza; anche lui era figlio di Abramo. Marta era amica di Gesù; accoglierlo in casa doveva essere per lei cosa meno straordinaria; e tuttavia rimaneva evento che le dava molto da fare e la metteva in grande agitazione; Gesù la incoraggiò a fermarsi. Il figlio prodigo della parabola si decise alla fine a tornare a casa dal padre, ma soltanto come un servo, come estraneo dunque; si vide accolto come un figlio, con gran festa. In molti modi il vangelo di Luca, il vangelo della misericordia, ci incoraggia a contare sulla dimestichezza con il Signore Gesù. Appunto tale messaggio le presenti omelie cercano di rendere familiare.
La Parola di Dio ogni giorno 2010 è il nono volume di questa serie che, di anno in anno, accompagnano la preghiera quotidiana attraverso l’ascolto della Sacra Scrittura. L’intento è quello di aiutare ad incontrare l’intera Bibbia con la lettura continuata dei diversi libri che di volume in volume vengono proposti. Tutta la Scrittura infatti è nutrimento per la nostra vita. L’apostolo Paolo lo ricorda a Timoteo: “Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2 Tm 3, 16-17). Attraverso l’ascolto di quelle pagine possiamo crescere come uomini di Dio “completi e ben preparati per ogni opera buona”. Non si tratta ovviamente di una semplice lettura come può accadere con gli altri libri. Alla Bibbia ci si accosta con l’atteggiamento interiore di chi vuole ascoltare una parola che riscalda e cambia la propria vita. Benedetto XVI, aprendo il Sinodo dei Vescovi, affermava: “La Parola di Dio è il fondamento di tutto. È la vera realtà. E per essere realisti, dobbiamo proprio contare su questa realtà… Solo la Parola di Dio è fondamento di tutta la realtà, è stabile come il cielo e più che il cielo, è la realtà”.
Testo utile per la preparazione dell'omelia domenicale e festiva; per avere spunti di riflessione nell'animare gruppi di adolescenti e di giovani, e nella catechesi degli adulti. Il Vangelo non è affatto un codice di facile esecuzione; esige sforzo e fedeltà. E, tuttavia, è urgente tornare al Vangelo, che è la fonte autentica per la conoscenza di Cristo. I commenti al Vangelo per il ciclo C si propongono appunto di trasformare il Vangelo in azione, perchè il cristiano sappia fermentare dal di dentro le varie realtà in cui vive. Un comento alla Parola di Dio caratterizzato da una concisione pregnante e da chiarezza e semplicità.
Commento alle letture festive.anno c
Ciascun fedele ha il diritto e l’obbligo a leggere la Bibbia, studiarla e metterla in pratica;essa mentre ci mostra il volto di Dio, svela a noi anche il nostro volto. Chi legge le pagine della Scrittura, apprende piano piano a leggere se stesso. La Sacra Scrittura è come un tesoro che ogni comunità deve custodire, gustare e comunicare.
Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia, da sempre impegnato nella diffusione della parola di Dio in Italia, offre una guida per prepararsi all’ascolto della parola di Dio della Domenica.
Destinatari
Operatori Pastorali Gruppi parrocchiali.
L’autore Vincenzo paglia è vescovo di Terni-NarniAmelia e presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale. Collabora a quotidiani e riviste, oltre che a trasmissioni radio e televisive. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Rinascere. Il Vangelo di Giovanni in un tempo di crisi (1995); Il Vangelo ogni giorno (1997); All’alba del nuovo millennio (1999); La domenica salva il mondo (2000); «Duc in altum» (2001); Il nuovo Rosario per le famiglie (2003); Via Crucis per l’uomo del nostro tempo (2005); L’amore cristiano (2006); Domenica è festa (2007); Il vescovo e la sua diocesi (2007); Ecco l’agnello di Dio (2007); Maestro, è bello stare qui (2008); Tu sei la mia roccia.Voci e immagini dai Salmi (2008); Fenomeno Bibbia. Una sorprendente inchiesta sul libro più letto del mondo (2009); I Salmi. Le preghiere suggerite da Dio (2009).
«Suo Padre uscì a supplicarlo» (Lc 15,38), citazione tratta dalla parabola evangelica del figlio prodigo, dà il titolo a questo libro perché esplicita l’intento degli Autori: dire ai “fratelli maggiori”, che si considerano buoni e giudiziosi, di lasciar andare l’alterigia e la prosopopea da primi della classe e di accogliere le suppliche di questo Genitore che sogna che i nostri cuori emigrino definitivamente verso le acque calde della compassione e dell’accoglienza.
Sergio Messina è un assistente religioso ospedaliero di Torino. Da oltre vent’anni è presidente dell’associazione «L’Accoglienza», che segue a domicilio i malati terminali e che ha in programma, per il 2008, l’apertura e la gestione di un hospice che è in fase di realizzazione nel comune di Caselle Torinese. Don Messina tiene inoltre corsi e dibattiti sul tema «Vivere il morire», suscitando ovunque interesse e coinvolgimento. Presso la nostra casa editrice ha già pubblicato Vivere il morire, Senza rancori, rimpianti e rimorsi. Riflessioni per «vivere il morire» e, con Pierfortunato Raimondo, Abbiate sale in voi stessi. Commento al Vangelo dell’anno B; Avvenga secondo la vostra fede. Commento al Vangelo dell’anno A
Pierfortunato Raimondo, ex bancario, è insegnante di religione in una scuola secondaria della provincia di Torino. Si è occupato di animazione, formazione degli educatori e politiche giovanili a livello ecclesiale, associazionistico e comunale.
Il vangelo di Luca, privilegiato nelle letture festive dell’anno C, utilizza in modo del tutto particolare l’avverbio “oggi”: la realtà della vicinanza di Dio agli uomini in Gesù Cristo caratterizza il tempo presente come l’“oggi” della salvezza; non si tratta soltanto del tempo in cui si collocano gli eventi narrati, ma anche di quello di chi legge o ascolta il vangelo. Ogni liturgia domenicale ripropone questo “oggi”, facendoci incontrare il Cristo nella Parola e nell’ Eucaristia. Perché l’incontro non sia superficiale è necessario un ascolto attento a cui questi commenti vogliono introdurre. Non rinunciando alla precisione e correttezza esegetica, sono stati scritti in un linguaggio il più possibile chiaro e accessibile. Si vuole così offrire un aiuto all’approfondimento dei testi a chiunque è interessato a far risuonare la Parola nella propria vita e nella propria comunità.
Le spiegazioni delle letture domenicali scritte tenendo in considerazione soprattutto il brano evangelico.
Destinatari
Operatori Pastorali Gruppi parrocchiali
L’autore
Filippo serafini ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico. È professore di Sacra Scrittura all’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare (Università della Santa Croce) e insegna ebraico biblico all’Università Gregoriana. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Corso di greco del Nuovo Testamento; Corso di ebraico biblico; ABC per capire il mondo di Gesù (insieme alla moglie R. Taverna); ABC delle mappe bibliche (con G. Perego). Con altri editori: Atlante storico della Bibbia (con E. Galbiati), Jaca Book; L’alleanza levitica, Cittadella.
Da che palpito viene la predica un prete si racconta
di Paolo Tammi Giampiero Guadagni Prefazione di mons. Diego Coletti
Il libro racconta i 27 anni di esperienza sacerdotale di Don Paolo Tammi (parroco a Roma), tutti trascorsi nella pastorale e nell’insegnamento. Il racconto, in effetti, è l’occasione per descrivere sentimenti e emozioni, azione pastorale, tentativi, timori, aspirazioni e progetti.
E soprattutto per esprimere il proprio «vissuto» in riferimento a: Gesù, il vangelo, la vita spirituale, la fede, la relazione con gli altri, la Chiesa, l’omelia, la catechesi, il laicato, il tempo, l’amicizia. Per esprimere il proprio «pensiero» e le proprie «valutazioni» su: il celibato, la pedofilia, i giovani, la politica, la società, l’immigrazione, la domenica, la morte.
Un amore palese di Don Paolo? L’Africa. Per la sua povertà e per la sua ricchezza, per la sobrietà dello stile di vita, per l’entusiasmo contagioso della sua gente.
sono prete per grazia. una serie di circostanze, non razionalmente sostenibili, mi ha condotto a desiderare di esserlo e a diventarlo. e la stessa grazia mi ha sostenuto in questi oltre ventisette anni... Mai mi sono pentito e mai ho dato, almeno spero, la sensazione di un prete rammaricato e obbligato a svolgere il proprio ministero.
punti forti
L’anno sacerdotale. Qui emerge una figura di sacerdote estremamente positiva.
Aiuto per un’azione pastorale che si pone nella concretezza della realtà
destinatari
Sacerdoti Largo pubblico
autori Paolo Tammi è prete e parroco romano.Nato nel 1956 a Roma, è stato ordinato sacerdote nel 1982. Ha conseguito due lauree nell’Università «La Sapienza»di Roma e il dottorato in teologia alla Pontificia Università Lateranense. Da 27 anni, cioè da quando è prete, ha sempre svolto il ministero in quattro differenti parrocchie ed ha insegnato per dieci anni bioetica in una scuola dell’Università cattolica. Da 13 anni è insegnante di religione nei licei. Giampiero Guadagni: nato a Roma nel 1964, sposato, ha due figli. Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista. Capo servizio a Conquiste del lavoro, quotidiano della Cisl; collabora con Radio vaticana come notista politico; e con Avvenire, per l’inserto settimanale «èLavoro». Ha collaborato con Nova Radio Roma, del Circuito Marconi.
Oltre il deserto.
«...parlerò al suo cuore» anno c commento liturgico-pastorale al Vangelo di Luca di Lorenzo Piva.
«Una chiesa che dimentica i suoi martiri non è degna di vivere» (Mgr. Pedro Casaldàliga, vescovo di São Félix, Brasile). La Chiesa ha un debito di gratitudine verso quei missionari che, lasciata la propria terra, sono stati testimoni miti, ma audaci del vangelo. Questo il fil-rouge che accompagnerà i commenti alla Parola dell’Anno C, dedicato all’evangelista Luca.
I tempi e i luoghi del loro estremo sacrificio sono diversi, come pure i nomi dei loro carnefici, ma le ragioni della loro condanna capitale sono simili: l’avversità al vangelo e il disprezzo della fede. Nessuno di loro nasce eroe: «Ho paura» – ha confessato in tutta onestà padre Egidio Ferracin, missionario in Uganda, dopo essere scampato a un’intimidazione –, «perché la parte dell’eroe non mi si addice». «Come granellini di sale lasciamoci gettare da Gesù dove egli vuole, per spargere il suo sapore e non i nostri profumi» (don Andrea Santoro, martire in Turchia).
destinatari
Fedeli laici e sacerdoti, comunità cristiane
autore
Lorenzo Piva, sacerdote della diocesi di Padova, è nato a Limena (PD) nel 1948. Licenziato in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana, si è laureato in teologia, con specializzazione in ecclesiologia, presso la medesima università, con una tesi sulla carismatica figura di Giorgio La Pira. Dal 1987 al 1995 ha ricoperto l’ufficio di assistente del Laicato missionario e di consulente ecclesiastico del Volontariato internazionale (Focsiv) per la Conferenza Episcopale Italiana. Dal 1995 esercita il proprio ministero presso la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. È docente di ecclesiologia ed escatologia. Ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo: Giorgio La Pira. L’eterno nel tempo, l’utopia del Regno per trasformare la storia (1997); Il respiro di Dio. Guariti dalla Parola che salva. Commento liturgico-pastorale al Vangelo di Matteo Anno A (2007); L’acqua della sorgente. «Di te ha sete l’anima mia». Commento liturgico-pastorale al Vangelo di Marco Anno B (2008).
Descrizione dell'opera
Le omelie raccolte nel volume sono il frutto di dieci anni di predicazione alla messa festiva in Santa Maria del Fiore, cattedrale di Firenze. Esse costituiscono «sicuri suggerimenti su come accostarsi ai testi biblici proposti dalla liturgia e su come tradurli in forme omiletiche attente sia alla verità della Parola sia alla sua plasmabilità in una comunicazione capace di cogliere le inquietudini e le speranze del cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo» (dalla Prefazione di mons. G. Betori).
L'autore è molto attento a interrogare i testi biblici della liturgia del giorno, facendo parlare la Parola, in maniera che i brani proposti possano essere anzitutto interpretati nel loro più autentico senso teologico e spirituale. Un secondo criterio che lo guida è quello di proporre l'annuncio gioioso e liberante di Cristo, evitando i toni opprimenti del pessimismo moralistico.
Egli tenta poi di tenere presente la cultura di oggi, la sensibilità dell'uomo contemporaneo, attraversato e talora sopraffatto dal dubbio, incapace di credere, fidarsi, affidarsi. A tal fine spesso affianca da una parte la testimonianza della ricerca umana, dall'altra la proposta umanizzante della Rivelazione.
Le sue parole si arricchiscono di frequente del magistero autorevole dei Padri e dei santi.
Sommario
Prefazione (mons. G. Betori). Introduzione. Tempo di Avvento. Tempo di Natale. Tempo di Quaresima. Tempo di Pasqua. Tempo ordinario. Solennità e feste.
Note sull'autore
Dante Carolla, sacerdote della diocesi di Firenze dal 1966, è stato direttore dell'ufficio di pastorale scolastica e delegato arcivescovile per le scuole cattoliche. Attualmente è direttore dell'ufficio catechistico, direttore spirituale ausiliare del seminario maggiore e canonico della cattedrale. All'attività pastorale diretta in parrocchia ha unito un'attenzione particolare al mondo dell'educazione. Ha pubblicato, insieme a Renzo Bonaiuti, un sussidio per l'IRC nelle scuole elementari e materne: Dalla Bibbia alla scuola, Le Monnier, Firenze, 2002; con le EDB i due volumi Solo l'amore conosce. Omelie per le domeniche e le feste. Anno A (2007) e Anno B (2008).
I testi raccolti nel presente volume vogliono essere uno strumento utile per quelle parti della celebrazione eucaristica che l'ordo liturgico affida alla creatività intelligente, discreta e responsabile di chi presiede l'assemblea o di quanti animano la celebrazione stessa. Oltre all'utilizzo nella liturgia, i testi qui proposti potranno aiutare la meditazione personale, sia come preparazione alla celebrazione comunitaria sia come ripresa e approfondimento di quanto vissuto nell'assemblea eucaristica. L'intento primo di questi testi è di far convergere i diversi interventi che si susseguono all'interno della celebrazione sul vangelo del giorno, che diviene così il testo ispiratore e unificatore di tutta la liturgia. Tale convergenza è ordinata all'ascolto e all'assimilazione della Parola di Dio proclamata in ogni Eucaristia, specie della pagina evangelica, a partire dalla quale è stato scelto sia il brano dell'Antico Testamento sia, nei tempi forti e nelle feste, quello dell'Apostolo. Suggerita dunque dallo stesso lezionario, questa convergenza potrà consentire di evitare ogni dispersione o frammentazione dei contenuti del messaggio biblico e, al tempo stesso, educare la comunità cristiana a una preghiera liturgica e personale nata dall'ascolto della Parola di Dio, così che liturgia sia la prima pedagoga della preghiera dei cristiani e, in particolare, la sinassi eucaristica domenicale assuma i tratti di un'autentica scuola di preghiera.
Nel suo Vangelo Luca racconta Zaccheo, dopo aver incontrato Gesù, "lo accolse con gioia". E' il gesto di chi apre la sua casa, simbolo di una vita intera che accetta di essere trasformata dall'interno. Il volume vuole essere di aiuto per accompagnare, di domenica in domenica, l'ascolto della Parola suggerendo una riflessione che interpella il rapporto tra il messaggio biblico e la vita di ciascun fedele laico.