I sacramenti sono segni della presenza di Gesù che con il suo Spirito rende possibile vivere come lui, amare come lui, pregare come lui, morire come lui e risorgere come lui. Rende possibile tutto questo, ma non lo rende automatico. Gesù chiama ciascuno a vivere della sua vita e con i sacramenti ci dà la grazia per questo. Quello che voglio proporre con questa lettera è di vivere esperienze per rendersi conto che i nostri sensi sono adatti a entrare in comunione con Dio, per potenza di Spirito Santo. Di solito si dice che i nostri sensi sono cinque: vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Vorrei quindi proporre di applicarsi a sperimentare che attraverso questi sensi noi non soltanto conosciamo le cose, il mondo materiale, ma impariamo una strada per conoscere anche il mondo spirituale, cioè, attraverso lo Spirito di Gesù, il mondo di Dio. Non voglio proporre una lezione da imparare, ma qualche esperimento o, meglio, qualche esercizio da praticare, insieme e in privato, per pregare, conoscere, prendersi cura, provare gioia e compassione, cioè vivere i sentimenti di Gesù. Del resto in molte pagine del Vangelo e della Sacra Scrittura proprio per parlare delle cose di Dio si usano i sensi della persona umana. Potresti anche fare una ricerca per trovare queste pagine. Ti invito a leggere questa lettera, a provare a fare qualche esercizio e a parlarne con gli altri. Il giorno della Cresima, con il segno del crisma e le parole del celebrante potrai decidere di praticare ogni giorno gli esercizi per vivere come Gesù: le emozioni di quel giorno non sono tanto importanti. Importante è che tu con il dono dello Spirito decida di vivere la vita di Gesù, in tutti i sensi.
Amore, carità, misericordia, tenerezza... i nomi della prossimità di Dio verso di noi e quelli della nostra prossimità vicendevole sono infiniti, poiché infinite sono le sfumature della passione che ci accomuna nell'incontro con l'Altro e con gli altri. In Papa Francesco, questi nomi sono tutti riscontrabili e ricorrenti, quasi come un refrain della sua predicazione. Come altre parole-chiave del suo pontificato (perdono, gioia, cammino, vita...), anche queste rimangono fondamentali per incontrarne la profonda spiritualità, radicata nel Vangelo e nella tradizione della Chiesa.
Il tema del coraggio, che è al centro di questo libretto, è una costante del pensiero e della predicazione di Papa Francesco, fin dall'inizio del suo pontificato. Si tratta, volta per volta, del coraggio che ci manca come uomini; del coraggio che inseguiamo nella fatica del quotidiano; del coraggio che le sfide del mondo ci impongono... Tutto e sempre in riferimento al coraggio che fonda la vita credente: quello di Cristo di fronte alla croce, testimonianza di una possibilità che ci è data per trasformare il male in bene. Da questo "coraggio di Cristo- viene il coraggio fedele delle donne e degli uomini che, nella storia, hanno dato testimonianza di amore.
«Siamo membra gli uni degli altri» (Ef 4,25). Dalle community alle comunità. Il tema sottolinea l’importanza di restituire alla comunicazione una prospettiva ampia, fondata sulla persona, e pone l’accento sul valore dell’interazione intesa sempre come dialogo e come opportunità di incontro con l’altro. Si sollecita così una riflessione sullo stato attuale e sulla natura delle relazioni in Internet per ripartire dall’idea di comunità come rete fra le persone nella loro interezza. Alcune delle tendenze prevalenti nel cosiddetto social web ci pongono infatti di fronte a una domanda fondamentale: fino a che punto si può parlare di vera comunità di fronte alle logiche che caratterizzano alcune community nei social network? La metafora della rete come comunità solidale implica la costruzione di un “noi”, fondato sull’ascolto dell’altro, sul dialogo e conseguentemente sull’uso responsabile del linguaggio. Già nel suo primo Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali, nel 2014, Il Santo Padre aveva fatto un appello affinché Internet sia “un luogo ricco di umanità, non una rete di fili ma di persone umane”. La scelta del tema del Messaggio del 2019 conferma l’attenzione di Papa Francesco per i nuovi ambienti comunicativi e, in particolare, per le Reti Sociali dove il Pontefice è presente in prima persona con l’account @Pontifex su Twitter e il profilo @Franciscus su Instagram.
Una raccolta di contributi a firma di studiosi autorevoli e qualificati a commento del documento Oeconomicae et pecuniariae quaestiones. Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario della Congregazione per la Dottrina della Fede e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Il documento, «frutto di una feconda collaborazione tra i due dicasteri, ha inteso rispondere ad una crescente e anche preoccupata esigenza di orientamento etico, in un campo, come quello economico-finanziario, che negli ultimi anni ha subito trasformazioni e sviluppi per certi aspetti drammatici, coinvolgendo ampie fasce della popolazione e non solo gli operatori del settore» (dalla Prefazione di Mons. Giacomo Morandi).
NOTIZIE SULL’AUTORE
Riccardo Bollati, nato nel 1962, è presbitero della Diocesi di Roma. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università Lateranense, insegna Dottrina Sociale della Chiesa nella facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Dal 1995 è a servizio della Santa Sede presso la Congregazione della Dottrina della Fede. Nel 2015 diventa Segretario Aggiunto della Commissione Teologica Internazionale.
Collabora inoltre con diverse riviste di teologia.
«Santità per tutti» non significa santità in svendita e nemmeno una sua democratizzazione secondo il pensiero corrente; significa piuttosto che su ogni uomo che viene a questo mondo Dio ha un progetto di felicità che è possibile realizzare mettendo a frutto il dono di grazia e camminando al ritmo del santo popolo fedele di Dio. L'esortazione apostolica "Gaudete et exsultate" non fa che ribadire, dalla prima riga all'ultima, questa convinzione, mostrando una santità non complicata, non elitaria, non disumanizzante, ma alla portata di tutti, realizzabile nonostante le cadute, le molte zone grigie dell'esistenza che spesso rimangono tali; per cui, più che esenzione dal peccato, la vera santità è tensione verso il bene con la totalità del nostro essere, così come ne siamo capaci.
In questo testo di don Massimo Astrua, fondatore dell'editrice Mimep- Docete resa tuttora intatto lo spirito culturale e interpretativo del pensiero della chiede attraverso i suoi documenti a riguardo del valore della persona, dei rapporti sociali e della costruzione della società civile.
La Famiglia Salesiana riprende e sviluppa in chiave educativo-pastorale il messaggio di Papa Francesco in ''Evangelii gaudium'', la sua prima esortazione apostolica: sacerdoti, Figlie di Maria Ausiliatrice, cooperatori ed ex allievi analizzano punto per punto l’esortazione, trovando nuove chiavi di lettura per applicare il Vangelo nei diversi contesti sociali. Il volume offre il testo completo di ''Evangelii Gaudium'', insieme a una raccolta di commenti firmati da 25 membri della Famiglia Salesiana, che si soffermano su argomenti fondamentali come la crisi dell’impegno comunitario e la dimensione sociale dell’evangelizzazione. Chiudono il libro tre testimonianze basate su esperienze vissute in altrettanti ambienti educativi: l’oratorio, la scuola e il carcere minorile.
Connessi gli uni agli altri, non per questo siamo davvero interessati ai destini di chi ci è prossimo. Al contrario, l'umanità sta attraversando una gravissima crisi di solidarietà. Ciascuno pensa a se stesso. Si è passati dal giusto riconoscimento dei diritti dell'uomo a una sorta di 'egocrazia'. Il risultato è un vuoto insostenibile. Tanti sono i sintomi di un malessere esteso, che testimoniano la richiesta di ascolto e di aiuto. Attraverso una lettura del presente che trae spunto dalla ricca esperienza pastorale e intellettuale dell'autore, questo libro ci parla di una nuova cultura, di un nuovo sogno, di una nuova visione fondata sul riconoscimento dell'importanza del bene comune.
I signori del Vaticano non dicono che lo scopo di aver un accordo è di favorire l’evangelizzazione della grande nazione? Si ricordino che il potere comunista non è eterno! Se oggi vanno dietro il regime, domani la nostra Chiesa non sarà benvenuta per la ricostruzione della nuova Cina. In questo momento tutto il mondo vede un terribile peggioramento per la libertà religiosa in Cina. C’è da sperare qualche guadagno nel venire a patti con questo governo? Quando dico che è quasi come sperare che San Giuseppe possa ottenere qualcosa da un dialogo con Erode, non è una battuta. Allora cosa dobbiamo fare? Tornare alla lettera di Papa Benedetto, all’inizio della quale egli prega il Signore perché “abbiate una piena conoscenza della sua volontà...rafforzandovi con ogni energia secondo la sua gloriosa potenza per poter essere forti e pazienti in tutto” (Inizio lettera ai Colossesi).
Con una preoccupazione principalmente pastorale, i cinque contributi di questo libro riflettono sul documento Iuvenescit Ecclesia, che la Congregazione per la dottrina della fede ha offerto all’intero episcopato cattolico. Al centro dell’analisi c’è la relazione tra i doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa nel mondo di oggi.
Il presente "Quaderno stenoniano" raccoglie gli Atti delle Conferenze tenute sul tema "Energia, lavoro e cura della casa comune" organizzate dal gruppo MEIC di Pisa nell'ambito del Servizio Diocesano "Cultura e Università" per l'anno accademico 2017-2018, con l'adesione dell'UCIIM di Pisa. Il ciclo di conferenze ha trovato il suo principale motivo ispiratore nella lettera enciclica di Papa Francesco "Laudato si'" e nel conseguente intento di contribuire a promuovere una educazione rivolta a "creare una cittadinanza ecologica". Le conferenze hanno avuto luogo in parte presso l'Arcivescovado di Pisa e in parte presso i Dipartimenti della Università di Pisa più interessati alla interconnessione delle tematiche rattate che riguardano l'uso dell'energia nella società moderna, il tipo di attività umane (lavoro) che il flusso di energia sostiene e l'impatto socio-ambientale che ne deriva. Contributi di Ambrosini Walter, Bonaccorso Renato, Burbi Livio, Caporali Fabio, Franco Alessandro, Luzzati Tommaso.