In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, la Libreria Editrice Vaticana, propone in questo volume un ritratto non convenzionale del Papa polacco, rivolto in particolare ai bambini e ai ragazzi. L'autrice risponde alle molteplici curiosità dei ragazzi in modo mai superficiale e spesso divertente, facendo emergere aspetti insoliti e curiosi dell'umanità di Papa Wojtyla. Il libro è inoltre arricchito da disegni originali, da alcune tra le foto più suggestive del suo pontificato e infine da un'appendice biografica e da una scheda descrittiva del conclave.
Un conservatore o un riformatore? Un reazionario o un rivoluzionario? Attorno a Pio X (1903-1914), il papa che governò la Chiesa proprio all'esordio del secolo breve e morì pochi giorni dopo lo scoppio della Grande Guerra, continua a intrecciarsi un complesso nodo interpretativo, che dal passato si prolunga fino al presente, coinvolgendo storici, uomini di cultura ed ecclesiastici. Pio X fu infatti il pontefice che isolò il cattolicesimo dalla cultura moderna condannando il modernismo. Ma fu anche il papa che lo reinserì nel nostro tempo liberandolo dall'abbraccio mortale delle grandi potenze (con la soppressione del diritto di veto), che riformò radicalmente la Curia romana ridimensionando il ruolo della Segreteria di Stato, che blindò la Chiesa dentro un poderoso apparato giuridico (il Codex iuris canonici), preparandola al confronto con i regimi totalitari, che tenne il Vaticano lontano dalla politica internazionale e attenuò lo scontro con l'Italia originato dalla presa di Roma. E dunque: un nostalgico del passato o un anticipatore del futuro? Con questo lungo viaggio nella sua vita, dalle origini oscure nella campagna veneta fino ai fasti della corte romana, Gianpaolo Romanato risponde a tale domanda.
"Mi chiamo Jorge Bergoglio e quest'anno sarò il vostro professore di letteratura spagnola e di psicologia." Nel 1964 il Papa è impegnato nel suo periodo di noviziato. Ha ventisette anni ma ne dimostra meno. E i suoi studenti, allievi del Collegio dell'Immacolata di Santa Fe, il più antico del paese, non tardano a chiamarlo "carucha", "faccia di bimbo". Lui, in realtà, è uomo metodico, perseverante, che ha la ferma intenzione di tirar fuori il meglio da quei ragazzini. Di fronte allo spirito di ribellione adolescenziale, il giovane Bergoglio accetta la sfida educativa come una battaglia personale, con la quale spera di rivelare il lato migliore dei suoi allievi. Ma per lui questa è solo una parte della missione: pretende molto di più, vuole renderli testimoni di Fede. Spiegando in maniera dettagliata e convincente quello che Cristo ha fatto per gli uomini, è riuscito infatti a raggiungere il cuore degli studenti. E i ragazzi, racconta Jorge Milia, giornalista argentino e suo allievo, lo stimavano nel profondo perché era capace di orientare i loro comportamenti, dimostrandosi sempre molto chiaro con chi era alla ricerca di una risposta. Il bello di Bergoglio, ricorda l'autore, "è che non esistevano mai porte chiuse. Ricercare, curiosare, queste erano le parole d'ordine". Grazie a lui i ragazzi hanno conosciuto anche i film di Ingmar Bergman, le idee non proprio ortodosse di Teilhard de Chardin, i libri di Albert Camus, e hanno incontrato Jorge Luis Borges.
Ha spezzato l'immagine di una Chiesa matrigna, ha rifiutato la pompa imperiale, non conosce barriere tra credenti e non credenti, nessun pontefice europeo ha vissuto come lui la miseria degli emarginati, è vicino alle angosce di uomini e donne di ogni credo. È immerso nella modernità, pratica la tenerezza e la compassione. Ma in Vaticano crescono le resistenze ai suoi audaci programmi di rifondazione della Chiesa come la partecipazione dei vescovi al governo ecclesiale, l'inserimento di donne ai vertici decisionali, l'approccio nuovo a divorziati e omosessuali. Ripulire lo Ior e le finanze vaticane è una fatica immane. L'episcopato italiano è un problema per il papa argentino. La rivoluzione è agli inizi: l'esito è incerto e il tempo non è molto. "Francesco tra i lupi" è la storia, mai raccontata prima, delle sfide nascoste alla rivoluzione di Bergoglio e dell'opposizione al papa più popolare dei nostri tempi, con particolari inediti sulla sua elezione.
Il dono del creato e la sua custodia sarà il tema della nuova annunciata enciclica di Papa Francesco. Quello del creato e dell 'agire dell 'uomo in esso è un tema ad ampio raggio che la Chiesa, dagli anni del Concilio in poi, ha affrontato più volte con larga visione degli aspetti e dei problemi che si intersecano e interagiscono nel discorso sull 'ambiente. In questo tema ad ampio raggio, l'etica della responsabilità e della giustizia, non meno che lo slancio della carità, non potranno non essere il lievito che farà sviluppare interventi decisivi per un equilibrio generale della terra, a cominciare dall'eliminazione dello scandalo della fame, dalla distribuzione universale dei beni, dall'inclusione sociale dei poveri. Questo libro è una antologia ragionata dei testi che i Papi - da Giovanni XXIII a Francesco - hanno dedicato a questo tema e vuole offrire al lettore un percorso preparatorio alla prossima enciclica di Papa Francesco, che darà nuovo impulso alla riflessione di credenti e non credenti su una delle questioni più rilevanti del nostro tempo.
"La personalità carismatica di Giovanni Paolo II, la sua passione per l'uomo, la sua coraggiosa denuncia dei mali del mondo, la difesa e la promozione dell'umanità più povera e sofferente, la sua azione per rispondere alle attese e alle speranze dei popoli hanno attratto l'attenzione di un'ampia schiera di studiosi, giornalisti, teologi, storici, politologi, anche i più critici. Ben presto, la bibliografia su Giovanni Paolo II è andata assumendo vaste proporzioni. Biografie, brevi antologie di detti, studi su aspetti particolari del pontificato, testimonianze, intervista e dialoghi, ricordi, analisi storiche, politiche, sociali, spirituali, commenti alle encicliche, opere che trattano segmenti di carattere teologico... Pure, mancava un lavoro completo e compiuto sull'intero pontificato, in grado di presentare l'intero contenuto del magistero di Giovanni Paolo II, le sue linee direttrici, l'ispirazione di fondo, il pensiero teologico e filosofico, l'integrale azione pastorale e sociale, la spiritualità. Ebbene, questa lacuna ora viene colmata dall'opera 'Giovanni Paolo II: le linee di un pontificato', in due volumi, di Mario Agnes e di Michele Zappella." (Dall'introduzione del cardinale Crescenzio Sepe)
Alberto Melloni, uno dei maggiori conoscitori di papa Giovanni, ci fa entrare con una presentazione nel testo posto a fondamento di azioni e decisioni che hanno cambiato il corso della storia della Chiesa. Vera autobiografia spirituale del "Papa buono", "il Giornale dell'Anima" si colloca all'origine delle meditazioni fatte nel corso dei suoi ritiri. Un soliloquio, come lo chiama egli stesso utilizzando un termine caro a Sant'Agostino. Di fatto l'itinerario dai quattordici agli ottantadue anni di una vita cristiana serenamente radicata nella Bibbia e in una spiritualità sacerdotale dove il Vangelo vissuto prevale su ogni preoccupazione di ruolo o d'immagine. Come ci ricorda nella prefazione il cardinale Loris F. Capovilla, il Giornale "si legge, si rilegge, ci si sente afferrati, tirati fuori dal rumore, dalla confusione, dal pressapochismo del nostro tempo".
Nei cinque anni di episcopato trascorsi a Venezia, Angelo Giuseppe Roncalli chiamò a far parte della famiglia patriarcale, prima come pro-cancelliere, poi come cancelliere, don Sergio Sambin. Il rapporto di collaborazione che si venne a creare è documentato da lettere e atti ufficiali dai quali si possono riconoscere alcuni tratti della personalità del patriarca così come poteva apparire ai suoi più vicini collaboratori.
Dal 4 al 6 gennaio 1964 Paolo VI fu pellegrino in Terra Santa. Primo Papa nella storia a compiere questo viaggio, l'evento fu seguito dai giornali e dalle televisioni di tutto il mondo, in una sorta di "evento mediatico globale" ante litteram. Questo libro, che raccoglie alcuni degli interventi pronunciati in occasione di due convegni a 50 anni dalla storica visita (a Milano e a Concesio, paese natale di Montini), ripercorre non solo quei giorni concitati (attraverso gli stessi discorsi del Papa, immagini d'epoca e testimonianze), ma getta anche uno sguardo da un lato sulle settimane che li precedettero, fatte di febbrili preparativi e grandi attese, e dall'altro sulla loro eredità, soprattutto in ambito ecumenico. Al volume è allegato anche il documentario "Ritorno alle sorgenti. Con Paolo VI in Terra Santa" (durata 50'). Realizzato su iniziativa della Custodia di Terra Santa proprio durante il pellegrinaggio, fu proiettato in diverse sale cinematografiche italiane negli anni immediatamente successivi. In tempi recenti, dopo il lungo oblio, una copia della pellicola è stata ritrovata presso gli archivi del Centro di propaganda e stampa di Terra Santa di Milano. Restaurata e trasferita in formato digitale, viene ora riproposta al grande pubblico: un modo, a distanza di 50 anni, per ripercorrere quei momenti straordinari, e un'occasione unica per rivedere una Terra Santa inedita", oggi profondamente cambiata.
Questo libro raccoglie la puntuale ricostruzione del ricco e denso magistero dei papi sull'Azione cattolica dalle origini a oggi e che, per la prima volta, viene approfondito in modo organico. Il volume si compone di due parti: la prima contiene un'analisi del ricco e articolato magistero sull'Azione cattolica dei dodici pontefici che si sono succeduti alla cattedra di san Pietro negli ultimi 150 anni; la seconda è costituita da una raccolta di 24 studi e testimonianze su quel magistero, pubblicati in varie sedi tra il 1929 e il 2013. Riferimenti al pensiero e all'insegnamento dei papi sull'Azione cattolica si possono trovare in tutta la vasta letteratura storiografica sulla Chiesa e sull'associazionismo cattolico dell'Italia postunitaria, ma è la prima volta che un argomento di questo genere viene affrontato nel suo complesso e per un arco di tempo così ampio.
Con scritti di Paloma Gómez Borrero, Giorgio Costantino, Salvatore Izzo, Caterina Maniaci, Gianni Maritati, Enzo Romeo, Emanuele Roncalli, Angelo Scelzo, Gian Franco Svidercoschi, Marco Tosatti, Fabio Zavattaro Un patto mediatico che corre sul filo dell'umanesimo. È il patto che Karol Wojtyla ha stretto con i giornalisti di tutto il mondo e in particolare con i vaticanisti. Hanno vissuto si può dire con Karol Wojtyla per quasi 27 anni. Chi più chi meno. Il primo papa straniero dell'epoca moderna. Una scelta, anche questa, che sembra essere frutto della primavera conciliare. Una sfida in più per tutti perché, oltre i testi ufficiali, il pontificato di Giovanni Paolo II, si è sviluppato attraverso gesti e parole, non programmati, studiati, e spesso nemmeno mai scritti, "improvvisati" e forse per questo più efficaci. In questo Giovanni Paolo II ha fatto scuola, e oggi, che ci stiamo abituando alla informalità di papa Francesco, il pensiero dei vaticanisti "anziani" spesso corre a quelle improvvisazioni, al "ciclone Wojtyla" che davvero ha cambiato il mondo. Un compito spesso non facile ma sempre esaltante, una sfida professionale ed umana continua. Più che un lavoro, un'amicizia. Questo libro nasce proprio dalla volontà di rinnovare quella amicizia ora non più con un papa, ma con un santo. Un omaggio se volete, o piuttosto pagine di un diario che ognuno di noi porta nel cuore.