Il Concilio Vaticano II,la pace internazionale,la minaccia nucleare,i rapporti della Santa Sede con Stati Uniti e Unione Sovietica, il ruolo e il rilievo di Amintore Fanfani nella politica italiana e internazionale, l’apertura verso il mondo mediterraneo,la decolonizzazione,il conflitto arabo-israeliano… questi alcuni dei temi principali che percorrono la presente raccolta di lettere del sindaco di Firenze Giorgio La Pira a Giovanni XXIII dal 1958 al 1963.Si tratta di documenti di notevole valore storico che consentono al lettore di spaziare nel panorama della situazione politica e religiosa italiana e internazionale nel periodo a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.Ma la loro importanza non si ferma qui: le lettere consentono di scorgere, come in filigrana, lo slancio, il fervore e la passione per l’uomo del servo di Dio Giorgio La Pira.Si tratta di una specie di diario,concreto e spirituale,di La Pira,connesso a eventi,viaggi, fatti,soprattutto alla lettura della vicenda di quegli anni e alle prospettive per il futuro dell’Italia,della Chiesa e del mondo.La Pira sente imminente una svolta storica,che conduca fuori il mondo dalla situazione congelata e bloccata del tempo della guerra fredda.Le scelte del papa confermano questo suo sentire: per lui Giovanni XXIII è il protagonista di questa nuova stagione.
LE LETTERE DI GIORGIO LA PIRA A GIOVANNI XXIII. UNO SPACCATO DELL’ITALIA E DEL MONDO A CAVALLO TRA GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA.
CURATORI
Augusto D’angeloinsegna Storia dei Partiti nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma «La Sapienza». Si è occupato di storia religiosa affrontando tematiche relative all’episcopato, al clero e alle congregazioni. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca sul rapporto tra potere politico e autorità religiosa con diversi contributi e con i volumi De Gasperi, le destre e l’«operazione Sturzo» (2002); Moro, i vescovi e l’apertura a sinistra (2005). Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Don Andrea Santoro. Un prete tra Roma e l’Oriente (2006) e, in collaborazione con Michela Carrozzino,Quelle di nessuno(2008).
Andrea Riccardi ordinario di Storia contemporanea presso la Terza Università degli Studi di Roma, studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea e fondatore, nel 1968, della Comunità di Sant’Egidio, è una delle voci laiche più autorevoli del panorama religioso internazionale. Parecchi dei suoi studi vertono sul tema del rapporto fra mondi religiosi differenti e sulla coabitazione fra essi, in particolare nell’area mediterranea tra il XIX e il XX secolo.Numerose le pubblicazioni,tra cui, per le Edizioni San Paolo: Le politiche della Chiesa (1997), Sant’Egidio, Roma e il mondo (1997),Vescovi d’Italia (2000),Dio non ha paura (20032),La pace preventiva (2004).
In questo volume sono raccolti i discorsi sulla Scienza che i Papi hanno tenuto nel corso degli ultimi cento anni; si tratta degli interventi che alla Pontificia Accademia delle Scienze i Papi Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno rivolto a fisici, astrofisici, biologi, neurologi, medici, matematici e altri studiosi, lì convenuti in rappresentanza delle principali aree scientifiche e geografiche del mondo. In aggiunta, sono presenti i discorsi che, dal 1994, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno rivolto annualmente alla nuova Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Le Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali sono luoghi di dialogo internazionale di altissimo profilo che raccolgono scienziati, economisti, sociologi, giuristi senza alcuna discriminazione né religiosa né razziale. I discorsi dei Papi qui riuniti ci danno il quadro dell’attenzione che i Pontefici hanno riservato alle scienze e alle scienze sociali nel secolo scorso e all’inizio del nuovo millennio. I discorsi dei Papi hanno un interesse sia per il lettore comune, sia per gli specialisti e forniscono risposte ai nuovi bisogni e alle nuove sfide del mondo contemporaneo. Naturalmente, con il passare dei decenni, sono cambiate le forme linguistiche impiegate, mentre una diversa enfasi è stata posta sui vari problemi e sulle molteplici questioni. Tuttavia, ciò che resta immutato è l’interesse riservato al lavoro scientifico e alle dimensioni teologiche, filosofiche, etiche, politiche, culturali e, in definitiva, antropologiche che tale attività implica. Spesso i Papi hanno anche precorso i tempi, cogliendo l’importanza di nuovi ambiti del sapere, oppure percependone i possibili pericoli e individuandone i limiti, o anche proponendo iniziative utili al confronto e alla ricerca
In un elegante cofanetto,i due volumi del Card.Comastri,che costituiscono un progetto unitario: Ti chiamerai Pietroe San Pietro. In cammino verso la tomba dell’Apostolo. Un prezioso compagno di viaggio per visitare la Basilica di San Pietro “in compagnia” del suo Arciprete e per coglierne la ricchezza simbolica,storica e spirituale. Il volume sull’Apostolo Pietro, poi, consente di approfondire la figura del Santo a cui la Basilica è intitolata.
AUTORE Angelo Card. Comastri, arciprete della basilica papale di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano,è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Non uccidete la libertà! (2005), Prepara la culla: è Natale! (2005), Dov’è il tuo Dio? (20074), La firma di Dio (20073), Prega e sarai felice! (20072),Via della Croce di Cristo e del cristiano (20072), La sposa bella. Vi racconto la Chiesa(2007), L’angelo mi disse (2007), Dio è amore! (20084),Come andremo a finire?(20083), Nel buio brillano le stelle (20082), Gesù… e se fosse tutto vero?(2008).
Con il suo stile piano e accattivante, il cardinale lascia che san Pietro ripercorra la sua sequela di Cristo dal primo incontro fino alla confessione alle porte di Cesarea.Seguirà poi il triplice rinnegamento all’inizio della passione,ma anche il triplice invito di Gesù dopo la Pasqua:«Pasci i miei agnelli». Il compito di Pietro non termina,dunque,con la sua morte,ma prosegue nei suoi successori,i papi. L’opera,che si propone di rinnovare la devozione all’apostolo e di favorire il pellegrinaggio alla sua tomba, è accompagnata da una guida spirituale della basilica di San Pietro,di cui il cardinale Comastri è arciprete.
AUTORE Angelo Card. Comastri, arciprete della basilica papale di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano,è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Non uccidete la libertà! (2005), Prepara la culla: è Natale! (2005), Dov’è il tuo Dio? (20074), La firma di Dio (20073), Prega e sarai felice! (20072),Via della Croce di Cristo e del cristiano (20072), La sposa bella. Vi racconto la Chiesa(2007), L’angelo mi disse (2007), Dio è amore! (20084),Come andremo a finire?(20083), Nel buio brillano le stelle (20082), Gesù… e se fosse tutto vero?(2008).
Un contributo alla verità storica su Pio XII dagli scritti di Giovanni Maria Vian, Paolo Mieli, Saul Israel, Andrea Riccardi, Rino Fisichella, Gianfranco Ravasi, Tarcisio Bertone, Benedetto XVI.
Con questo nuovo volume Suor Margherita Marchione, oltre a ricordare il 70° anniversario dell'Incoronazione di Pio XII, sottolinea come questa figura, con le sue parole di pace, fu un testimone di amore e il Servo dei servi di Dio. Con quest'opera, che è la continuazione de La verità ti farà libero (Libreria Editrice Vaticana, 2008), l'autrice lancia una nuova, ennesima sfida, affinché si capisca la verità attorno a Papa Pacelli. Definito come magnus opus dal Rabbino Eric Maier nella sua prefazione, questo libro, scritto in italiano ed inglese, mira a togliere qualsiasi dubbio sulle questioni riguardanti la canonizzazione di Papa Pio XII.
Grazie all'approccio interdisciplinare, i curatori del volume riescono a indagare efficacemente sulla figura di Gregorio XVI nella sua veste di promotore delle arti e della cultura. Fino a oggi mancava un'analisi recente, specificatamente dedicata agli interessi culturali che questo pontefice dimostrò in ambiti e forme molteplici. Infatti, dopo la pubblicazione del volume a cura dei Padri Camaldolesi del Celio, "Gregorio XVI Miscellanea Commemorativa" del 1948, incentrato sull'intera attività del suo pontificato, nessuno studio recente aveva focalizzato l'attenzione sugli anni di regno di papa Cappellari e sui suoi specifici interessi antichistici e, più in generale, culturali.
Secondo volume, riccamente illustrato, della serie di catechesi di Benedetto XVI sui Padri della Chiesa. Dopo i testi 'APOSTOLI', 'PAOLO E I PRIMI DISCEPOLI' e 'I PADRI DELLA CHIESA VOL.1', questo è il quarto volume della serie di catechesi di Benedetto XVI presentate in un volume riccamente illustrato.
Il volume L’educazione salesiana in Europa negli anni difficili del XX secolo è frutto del coinvolgimento diretto della Congregazione Salesiana (SDB) e delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) nella ricerca promossa dall’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana e sostenuta dall’Istituto Storico Salesiano. Il ’900 è stato attraversato da movimenti culturali e politici forieri di incisive ripercussioni sulle istituzioni educative e sulle congregazioni che avevano connotato la presenza della Chiesa nei diversi Stati.
In momenti diversi, in Europa fu richiesta capacità di iniziativa e prontezza di fronte alle situazioni, fedeltà vocazionale a tutta prova, per non rinunciare alla missione educativa tra i giovani. L’incertezza non riguardava solo le opere, ma innanzitutto la formazione delle nuove vocazioni. Se per i decenni si era assistito alla collegializzazione, ora si trattava di spostare l’educazione cristiana attenta alla formazione integrale, senza la sicurezza delle strutture salesiane classiche.
Tra tempi difficili diversi per tanti motivi nei differenti Paesi, si fa riferimento a quelli che hanno attentato maggiormente alla possibilità di proseguire le attività educative avviate dalle due congregazioni nel solco del sistema preventivo di don Bosco. La radicale passione educativa spinse e i due Istituti ad affrontare gli ostacoli e a rischiare in prima persona e come comunità, senza piegarsi passivamente alle situazioni. Si potrebbe ipotizzare che la flessibilità necessaria per sopravvivere da educatori ed educatrici sia stata la prima forma di resistenza istituzionale alle ingiustizie e una preziosa risorsa della congenita attenzione alla realtà concreta. Le denunce dirette, infatti, non avevano altro effetto che far chiudere le opere e disperdere i religiosi. L’apoliticità tradizionale si tradusse nella scelta di cercare il modo di lavorare adattandosi e cercando gli interstizi informali per trasmettere alle giovani generazioni i valori tipici del “buon cristiano e onesto cittadino).
Esercitandoci a una lettura attenta della Bibbia, sulla scia di Giovanni Paolo II, questo libro coglie e sviluppa il significato positivo della misericordia, spiegando come essa caratterizzi il pontificato di papa Wojtyla. Lungi dall'umiliare o dall'offendere, la misericordia fa passare dalla morte alla vita, rivaluta e promuove ogni uomo, stabilisce una relazione fra «fratelli». È chiamata a tessere i rapporti sociali fra gli uomini nel corso di questo terzo millennio, per l'avvenire della pace
Un cristiano sul trono di Pietro, cosí aveva scritto Hannah Arendt. Non a torto, perché Angelo Giuseppe Roncalli volle essere esattamente questo: un cristiano che si lascia scolpire dalle fonti e dalla storia. E un papa convinto che la chiesa avesse bisogno di riforma per conservare al Vangelo la sua eloquenza.
È davvero un mistero il modo in cui un uomo come Angelo Giuseppe Roncalli, cosí intriso della tradizione della grande Chiesa che si respira nei secoli e non in un fazzoletto di intransigenza papale, pensa la sua vita di cristiano e promuove un concilio per il rinnovamento ecclesiastico nel segno dell'unità dei cristiani, dei credenti, del genere umano? Alberto Melloni risponde di no. E con questo libro muove dalla cultura di Giovanni XXIII, dalle sue esperienze e dalle sue aspirazioni. Spiegando perché egli volle il concilio Vaticano II come un «balzo innanzi» nella comprensione del Vangelo e nell'oggi della fede.
«Dopo decenni nei quali il papato romano aveva preteso di attingere autorevolezza dall'uso dell'autorità e su questa esigeva e otteneva devoto plauso, Angelo Giuseppe Roncalli attingeva alla dimensione spirituale e su questa costruiva un consenso "miracoloso". Quello che era stato per quasi trent'anni uno dei piú efficaci diplomatici della Santa Sede, faceva della "santità" del papa non un attributo intimo e distinto dal potere di governare e d'insegnamento, ma la sostanza della professione cristiana e della funzione di vescovo.
Nessuno lo sapeva, ma dietro questo rilievo della dimensione spirituale stava una scelta e uno stile: ciò che aveva tenuto vivo da quasi settant'anni il fascicolo di appunti, esercizi ed esami di coscienza raccolti poi ne Il Giornale dell'Anima, i lunghi diari e le agende che sono una quotidiana verifica del proprio stile.
È da questo stile che nasce l'obbedienza del concilio, apparso inatteso fra le cose (un segretario di Stato, la lista dei cardinali e una santamorte) che tutti si aspettavano da lui».