Dal controllo dei culti patronali ai riti di affiliazione fino alla promozione di un'immagine sacralizzata del capomafia: le organizzazioni criminali attingono spesso al repertorio devozionale cattolico. Il controllo dell'immaginario devoto consacra il ruolo dei boss come depositari di valori tradizionali, promuove un'immagine del capomafia che si fonda su un presunto rapporto privilegiato con il sacro, dimostra il suo potere sul territorio. Ma all'indomani della stagione dello stragismo mafioso, con la visita di Giovanni Paolo II in Sicilia nel maggio del 1993 e con l'assassinio di don Puglisi nel settembre dello stesso anno, la Chiesa cattolica ha intrapreso un'opera di riconquista e di risemantizzazione dello spazio devozionale che si è intrecciata con la formazione di modelli e riti di carattere civile. Questi i temi al centro del volume che nell'ultima parte si apre a scenari di comparazione attraverso l'avvio di un'analisi dei rapporti tra pratiche religiose e malavita organizzata nelle realtà messicana, russa e statunitense.
Per una frazione di modernità che, a grandi linee, va dal Cinquecento ai nostri giorni, in una parte d'Europa il cristianesimo ha assunto prevalentemente una forma confessionale. Ciò ha suscitato strutture sociali e organizzazioni che amministrano i mezzi di salvezza, consentendo alla religione di fungere da «infrastruttura statale» e di contribuire alla definizione dell'identità pubblica e alla legittimazione del potere politico, anche attraverso il contenimento delle espressioni eversive rispetto all'ordine sociale. Proprio la crisi di quella forma di cristianesimo - che è anche crisi di un'idea di religione e dello stesso Stato come perno di un particolare modello di ordine sociale - può essere assunta come punto di partenza per comprendere il quadro attuale, senza con ciò ipotecarne sviluppi, tempi e approdi; essa potrebbe evolvere ed eventualmente risolversi in tanti modi, forse anche in termini non neoconfessionali e più in generale neostatali. In questo contesto si apre la possibilità di esplorare le espressioni di insoddisfazione nei confronti della riduzione confessionale del cristianesimo, cogliere i segnali che invocano una ripresa della forma ecclesiale e approfondire le crescenti difficoltà delle Chiese a influenzare processi extrareligiosi.
Il cardinal Kasper e il vescovo evangelico-luterano Wilckens prendono spunto dalla commemorazione dei cinquecento anni della Riforma per lanciare un appello al movimento ecumenico e scuotere i cristiani di tutte le confessioni. Si può davvero fare memoria del passato solo se ci si lascia toccare dallo Spirito santo, riformando se stessi e testimoniando ai tanti non cristiani la realtà di Dio. Ognuno dei due autori prende la parola per pronunciarsi, certo, sulle differenze dottrinali - contrasti e antagonismi oggi non più così gravi - che finora hanno impedito l'accordo pieno e la comunione fra le chiese. Ma non dimenticano di guardare al distacco odierno dalle chiese: a quell'esodo silenzioso di molti cristiani che se ne vanno delusi e sfiduciati. Il libro esorta allora tutti i membri della chiesa a vivere con coraggio e autenticità la loro fede, a testimoniarla con gioia insieme agli altri cristiani di tutte le confessioni. Così, nell'unità ecumenica di tutti i fedeli di Cristo, sarà resa manifesta l'unica chiesa di Dio.
Uniti nel proporre un cristianesimo rinnovato, Lutero ed Erasmo appaiono in questo volume impegnati nell'offrire all'uomo, angosciato davanti alla fine imminente, solide basi cristiane di consolazione e di fiducia. I due teologi mettono a nudo le preoccupazioni, lo smarrimento, ma anche la speranza e la fiducia incrollabile in Cristo, da loro stessi avvertiti nel disporsi a «varcare l'ultima soglia». Con linguaggi diversi - più pastorale quello di Lutero, più filosofico-teologico quello di Erasmo - entrambi additano all'uomo in fin di vita l'icona del Redentore crocifisso, vincitore della morte, e quella incoraggiante della «comunione degli angeli e dei santi», partecipi nel suggerire l'unica vera fonte di beatitudine nell'ora finale: l'incrollabile fiducia nella misericordia del Padre, da chiedere con insistenza nella preghiera.
Editoriale: I. Bertoletti, L'elezione di Trump. Una risposta populista al paradosso di Böckenförde. Lapira, Gli Ebrei, La Terra Santa, a cura di Daniele Menozzi. D. Menozzi, Introduzione; B. Bocchini Camaiani, La Pira e gli ebrei. Nuove fonti e prospettive di ricerca; M. Simoni, Una storia di relazioni mancate. Giorgio La Pira e il conflitto israelo-palestinese; P. Stefani, Da Damietta a San Miniato al Monte; G. Conticelli, Tre questioni ancora da disputare. Giorgio La Pira e Fioretta; Mazzei, il lessico lapiriano e il negoziato nel diritto internazionale. Note E Rassegne: R. Maiolini, «La malinconia è l'inquietudine dell'uomo che avverte la vicinanza dell'infinito». Il tentativo di teologia della malinconia di Romano Guardini; E. R.A. Calogero Giannetto, "Canta(re) l'epistola" è introdurre al Vangelo. Note sulle possibili fonti neo-testamentarie della novella di Luigi Pirandello; S. Marcucci, Quando la letteratura diventa teologia. Il Giobbe di Karol Wojtyla e la ricerca del senso della sofferenza; P. Capelli, Sul Giorno della Memoria. Documenti: P. Ricoeur, Hannah Arendt. Dalla filosofia alla politica, a cura di I. Bertoletti.
Dalla quarta di copertina:
È possibile trovare una via d’uscita alla chiusura paradigmatica del logos occidentale, andare oltre l’idea auto-fondativa ed auto-referenziale della ragione che permetta di riscoprire il senso dialogico e relazionale della filosofia come incontro non polemico e non fagocitante con la verità dell’altro, che aspira ad essere esperienza viva e concreta di com-partecipazione delle rispettive “porzioni” di verità? È possibile riscoprire tale alterità come cifra essenziale della spiritualità ebraica e cristiana, come loro punto di incontro e svolta verso un pensiero della responsabilità per l’altro, antecedente ogni libertà e oltre ogni reciprocità,che funga da sprone per la ri-affermazione del valore etico dell’umano e la costruzione di rapporti autentici che ci facciano sentire non “monadi” isolate in balia degli eventi, ma individui che, proprio non nella consapevolezza di vivere tempi incerti e inquietanti, provino a ri-scoprirsi se non “fratelli”, almeno com-partecipi di un comune destino d’erranza?
Sull'autore:
Guido Bianchini laureato all’Università di Salerno. Da allievo di Vincenzo Vitiello ha approfondito il pensiero paolino e la questione del cristianesimo storico nella modernità e nel dibattito contemporaneo tra filosofia e teologia. Le sue recenti ricerche vertono sul problema teoretico ed etico dell’alterità nei pensatori della “modernità ebraica” come possibile punto di incontro con il cristianesimo. Tiene seminari di pensiero ebraico moderno presso lo Studio Teologico “Madonna delle Grazie” di Benevento.
Le persecuzioni sono quotidiane: discriminazioni nei luoghi di lavoro e studio, riduzione in schiavitù, sfruttamento sessuale, prelievo coatto di organi, prigionia e torture, sparizioni, furti di bambini, condanne a morte, pulizia etnica e massacri. Se in Medio Oriente o in alcuni paesi africani, come la Nigeria, cattolici e protestanti sono entrati nel mirino degli islamisti, in molte aree dell'Asia sono bersaglio dell'estremismo indù e buddista. Anche in America Latina i fedeli sono oggetto di minacce e violenza, mentre sacerdoti e operatori pastorali cadono sotto i colpi della criminalità organizzata e del narcotraffico. Questo reportage racconta quale sia la condizione di chi in ogni angolo del mondo viene discriminato, ostracizzato, vessato o ucciso per la sola ragione di pregare il Dio di Gesù Cristo, ma narra anche della resistenza nelle catacombe del terzo millennio, dei ragazzi che usano internet e i vecchi cellulari per comunicare senza farsi intercettare, degli "007 della fede", che attraversano illegalmente confini o si camuffano da turisti, studenti fuori sede, uomini d'affari, per mantenere i contatti e finanziare le comunità cristiane più isolate. Un'inchiesta durata oltre tre anni, che ha visto Nello Scavo viaggiare in incognito nei territori caldi - dalla Macedonia alla Grecia, fino alla Siria, dall'Asia all'Africa, fino al Sudamerica -, raccogliendo testimonianze sulle torture, i soprusi, i rapimenti a scopo intimidatorio. Papa Francesco ha sottolineato che i cristiani sono perseguitati "con il silenzio vergognoso di tanti". Questo libro alza il velo e si chiede: la religione è sempre l'unico movente delle persecuzioni o è piuttosto un pretesto per bieche operazioni di potere?
In occasione del dottorato honoris causa dell'Istituto Universitario Sophia "per il suo servizio all'unità della famiglia umana". A Loppiano il 26 ottobre 2015 il conferimento del Dottorato honoris causa in Cultura dell'Unità al Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I da parte dell'Istituto Universitario Sophia costituisce una pagina storica. Di essa ci è qui offerta la documentazione di prima mano: in particolare, l'intenso messaggio augurale di Papa Francesco e la lectio magistralis del Patriarca Bartolomeo, teso a promuovere un pensiero e una prassi di giustizia, di fraternità e di pace segnati dall'inscindibile equilibrio dinamico tra comunione e libertà/diversità.
In Italia, dove il potere della Chiesa per lungo tempo non è stato controbilanciato da quello di uno Stato in grado di arginarlo, sembra che l'unico atteggiamento possibile nei confronti di tutto ciò che riguarda la religione sia l'alternativa adesione/rifiuto. Tuttavia, prima di accapigliarsi sulle vere o presunte "radici cristiane dell'Europa", non sarebbe opportuno acquisire maggiore consapevolezza del ruolo del cristianesimo nella storia del continente e, soprattutto, dei cambiamenti che ha attraversato dalle origini ai giorni nostri? La Riforma protestante, nata dal pensiero e dall'opera di Lutero, è senza dubbio uno dei più importanti. Con quell'atteggiamento teso a comprendere, più che a giudicare, che Marc Bloch sosteneva essere una delle principali caratteristiche del lavoro storico, l'autore presenta la vicenda biografica di Martin Lutero e offre a un pubblico di non specialisti gli strumenti per comprendere le implicazioni più profonde e durature della Riforma iniziata con le sue novantacinque tesi. Nell'ultimo capitolo vengono passate in rassegna le interpretazioni della figura di Lutero, con una particolare attenzione alla cultura italiana.
Il rosario di Gesù è una preghiera che ci invita a meditare su alcuni importanti episodi della vita di Cristo. Riflettendo e pregando su ogni singolo mistero, nel silenzio interiore, veniamo introdotti nella profondità dell'orazione, per permettere alla Parola di Dio di parlare al nostro cuore e di trasformare la nostra vita.
Come possiamo vivere di gioia sempre, come ci invita a fare la divina Parola, cioè anche nel momento del dolore, della prova, della croce? È questo l?argomento che vogliamo approfondire e credo che sia un argomento che interessi tutti, in particolare per due motivi: abbiamo tutti, più o meno, bisogno di gioia, specialmente nell'epoca che stiamo vivendo, così colma di angustie, di angosce, di dispiaceri, di lotte, di guerre; la gioia cristiana è strettamente connessa ? anzi ne è parte integrante ? con le verità più profonde e consolanti della fede: appunto la fede, ma anche la speranza, l?amore (soprattutto l?amore), le beatitudini evangeliche, i doni dello Spirito Santo.
Il volume contiene una riflessione sulle trasformazioni sociali legate al processo di secolarizzazione, alla permanenza del sacro nella società contemporanea e ai cambiamenti che hanno interessato il cattolicesimo italiano. Si indaga sulle differenze di contenuti, obiettivi e stili di vita che caratterizzano i movimenti religiosi e che convivono sotto il grande ombrello della chiesa Cattolica. L'esperienza di credenti che militano in tre aggregazioni cattoliche - l'Azione Cattolica, l'Agesci e il Rinnovamento nello Spirito Santo - a cavallo tra il desiderio di Dio e la pura effervescenza comunitaria, portano a un'analisi comparativa che va oltre la comprensione del perché e come si continui a cercare, nei gruppi ecclesiali, la risposta alle domande di senso poste dalla vita quotidiana. Il mercato dell'offerta religiosa è visto come specchio per leggere, con maggiore consapevolezza, il disagio, le attese, le speranze che contrassegnano il cammino dell'uomo contemporaneo.