"Pavel Aleksandrovic? Florenskij è il pensatore che incarna, interpreta ed esprime come nessun altro sia la complessità e la varietà della cultura del XX secolo, sia l'anima del popolo russo nei suoi aspetti più profondi e specifici; è veramente una figura la cui esistenza può essere legittimamente considerata emblema degli splendori e delle miserie del Novecento." L'esegesi del pensiero di Florenskij ha rappresentato una tappa essenziale nelle riflessioni di Silvano Tagliagambe sul ruolo dell'arte e sulla relazione tra visibile e invisibile. In questo volume, il filosofo che fu allievo di Geymonat - specializzatosi in Fisica quantistica all'Università di Mosca - ci introduce all'opera di un personaggio dalla sorprendente versatilità che, prima di trovare la morte nel gulag, fu capace, per dirla con parole di Tagliagambe, di "frantumare ogni barriera tra filosofia, teologia, matematica, fisica, biologia, storia e critica dell'arte, muovendosi con rigore e competenza all'interno di ciascuno di questi campi".
Quest'opera, frutto di una vita di ricerche, offre un'introduzione completa e di chiara comprensione al complesso mondo simbolico paleocristiano, bizantino e altomedievale dando al lettore le necessarie chiavi di lettura ai fondamenti primi dell'intero simbolismo cristiano, «che cerca l'Invisibile nel visibile». Le prospettive tematiche sono quelle proprie del primo cristianesimo e vengono indicate nel sottotitolo Dio, cosmo, Uomo: il simbolismo teologico, che comprende le rappresentazioni di Dio; il simbolismo cosmologico, cioè le rappresentazioni del mondo (nella sua totalità e nelle sue singole parti); e il simbolismo antropologico, che riguarda l'uomo e le sue comunità.
Il celebre gesuita Matteo Ricci (1552-1610) aprì per primo la porta sul Celeste Impero, bruscamente richiusa poi dall'imperatore Kangxi nel primo Settecento. Il libro segue l'ascesa e la caduta dell'avventura missionaria in Cina, e ne rileva la grandezza ma anche i forti contrasti tra gli ordini religiosi, che al principio del Settecento ne causarono il tramonto, soffermandosi sulla «controversia dei riti cinesi» e sulla sopravvivenza del cristianesimo in Cina.
Di quanto sia fecondo e ricco il ministero della cura dei malati ci dà testimonianza questo scritto. Non una trattazione di pastorale sanitaria, ma una narrazione esistenziale, una spigolatura di esperienze concrete e toccanti, arricchite da riflessioni spirituali e dalla testimonianza di alcuni pazienti che hanno vissuto - nella luce della speranza cristiana - il momento della prova. In questo suo diario, o zibaldone, come padre Andrea Stefani lo definisce, si rincorrono storie e riflessioni che ci introducono nel mistero della malattia, della vecchiaia e della morte. Di fronte alla sofferenza più acuta e incomprensibile, il cristiano non conosce una strada per aggirare il dolore, conosce piuttosto la strada della compagnia: la "compagnia degli uomini" e la "compagnia di Dio". Perché la "notte oscura" della Croce non arriva quando giungono le prove, le malattie, le morti, ma quando chi soffre resta dimenticato e solo.
Il volume è il primo dei due dedicati alle Omelie sul Levitico di Origene, 16 discorsi pronunciati dal Maestro alessandrino a Cesarea di Palestina dopo il 245 e a noi giunti nella traduzione di Rufino del 400-404. Il corpus omiletico viene presentato in maniera complessiva nell'introduzione generale, che parte dalla contestualizzazione storica della predicazione origeniana e della traduzione rufiniana e dei rispettivi destinatari; individua i principi ermeneutici e le tradizioni esegetiche su cui si fonda l'interpretazione, talvolta complessa, di un libro biblico che poteva apparire come un elenco di inutili precetti; indaga i grandi temi che percorrono l'intera raccolta, ovvero sacrificio, sacerdozio e purità. Seguono traduzione e puntuale commento storico-filologico delle prime 7 omelie, mentre le restanti si potranno leggere nel secondo volume, la cui pubblicazione è prevista a brevissima distanza dal primo. Ciascuna delle 16 omelie viene, inoltre, spiegata dal punto di vista della struttura e dei contenuti in una breve introduzione mirante a inquadrarla.
Il celibato del clero è oggetto di discussione da secoli all'interno della Chiesa cattolica. In questo inizio del XXI secolo è tornato prepotentemente di attualità, non solo per gli scandali sessuali e i casi di abusi contro minori ma per un dibattito più ampio e necessario sul senso stesso del voto di castità. Marco Marzano ha raccolto in anni di ricerca le testimonianze di appartenenti al clero che hanno condiviso le esperienze personali dolorose, oneste, piene di dubbi e paure. Il quadro che emerge è uno spaccato della vita più intima di una comunità aperta al mondo ma anche profondamente costretta a tacere o nascondere una parte dell'esistenza invece che viverla pienamente. Questo saggio documentato che compare nella collana di saggistica diretta da Antonio Scurati fornisce spunti di riflessione per capire la condizione umana contraddittoria e talvolta difficile del clero cattolico.
«Grandi, il miglior comandante di uomini che abbia mai conosciuto» (Nuto Revelli). «Puoi essere certo capitano Grandi, puoi essere certo, nessuno ti dimenticherà mai. Il tuo testamento sarà rispettato. Gli alpini del tuo Reggimento, del tuo Battaglione, della tua Compagnia ti hanno tutti nel cuore, la tua mamma e colei che si ricorda "del suo primo amor", anche la tua montagna, anche le tue frontiere. Non solo. Ma il tuo eroismo ti ha consegnato per sempre alla storia degli alpini e della Patria...» (don Carlo Gnocchi). «A Luca dispiacque vedere andar via il capitano Grandi: egli non lo conosceva che di vista, ma senza di lui si sentiva in qualche modo impoverito, tanto quell'uomo sconosciuto gl'ispirava fiducia: un vero padre nel senso alpino» (Eugenio Corti).
Nel 1960, accompagnando l'ascesa alla Presidenza del primo cattolico, John Kennedy, sospetto in vasti settori dell'opinione pubblica protestante perché la Chiesa cattolica sembrava limitarne l'autonomia, il padre gesuita John Courtney Murray pubblicò We Hold These Truths - Catholic Reflections on the American Proposition, la raccolta dei propri scritti. In essa, a partire dal diritto costituzionale americano, proponeva di assumere pienamente la libertà religiosa come principio da valorizzare e non come male da tollerare. Kennedy si ispirò a Murray anche in un celebre discorso a Houston di quello stesso anno che ebbe particolare risonanza politica ed ecclesiale, anche ad anni di distanza. La prima apparizione italiana del testo (Morcelliana, 1965) intendeva accompagnare i lavori del Concilio Vaticano II ed in effetti ebbe un'influenza decisiva sulla Dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae anche grazie ai rapporti di lunga data dell'autore con Paolo VI. Oggi, in concomitanza con l'ascesa alla Presidenza di Joe Biden, secondo cattolico dopo Kennedy, vede la luce questa nuova edizione, con una premessa e una nota biografica e bibliografica di Stefano Ceccanti, nella convinzione che alcune intuizioni di fondo del testo e della Dichiarazione possano avere ancora un significato.
A partire dal Documento sulla Fratellanza umana, firmato ad Abu Dhabi da papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib il 5 febbraio 2019, il volume rilegge tale documento alla luce dei rapporti che la Chiesa cattolica ha stabilito con i musulmani, con particolare attenzione dall'inizio del pontificato di Francesco, promovendo comprensione e rispetto reciproci. Allo stesso tempo, vengono approfonditi i concetti di incontro e dialogo nella loro concreta fattibilità, affinché il Documento «diventi oggetto di ricerca e riflessione in tutte le scuole, università e istituti di istruzione e ricerca come contributo all'educazione delle giovani generazioni per il bene della pace e la difesa dei diritti degli oppressi e degli ultimi».
A partire dalla ricostruzione del culto alla 'Virgo sacerdos', il saggio propone uno studio su forme devozionali, ricerca spirituale, simbologie e pratiche di vita religiosa che a cavallo tra '800 e '900, soprattutto in Francia e Italia, hanno posto il problema del ruolo femminile nel sacerdozio cattolico, anticipando elementi del dibattito attuale. Insieme alla vicenda dell'indagine inquisitoriale cui fu sottoposto il piccolo ordine contemplativo delle Figlie del Cuore di Gesù della Deluil Martiny, il saggio tematizza esplicitamente la necessità del soccorso femminile di fronte all'inadeguatezza maschile nell'esercizio dei ministeri sacri, e mostra anche su questo piano un protagonismo femminile che resta in buona parte ancora da approfondire.