In una casa d'aste di Parigi, il geologo Philip Mercer riceve in dono da un vecchio amico un prezioso diario, scritto all'epoca in cui i francesi cercarono di scavare il canale di Panama. Ma Mercer non è il solo a desiderarlo: tre sicari cinesi, incaricati di recuperarlo, lo costringeranno a giocare al gatto e al topo dando il via così ad una frenetica fuga. Mercer capisce di trovarsi al centro di un piano complesso messo a punto dai cinesi per sovvertire gli equilibri di potere a livello mondiale. Solo il coraggioso geologo, con l'aiuto della bellissima ufficiale dell'esercito statunitense Lauren Vanik, un reparto speciale della Legione straniera francese e uno scontroso capitano di mare in pensione di nome Harry White, può salvare le sorti del mondo.
Assumere l'identità di Ildegarda, viaggiare attraverso di lei, essere lei è un'esperienza che non lascia immutati. Ildegarda cambia chi le si accosta: ma, se una persona è in grado di cambiare gli altri a distanza di quasi un millennio, significa che ha vissuto la sua vita in modo da immettersi nel «vento» dell'eternità. Questa donna, nata nel 1098, entra nel monastero benedettino di Disibodenberg nel 1106, a soli otto anni: non significa che fosse destinata a diventare monaca, ma solo che vi compiva i suoi studi, com'era in uso fra le ragazze di buona famiglia del tempo. Sceglie liberamente di prendere i voti, e trascorre in monastero tutta la sua esistenza, con l'eccezione dei viaggi di predicazione che compirà in età matura. Dal 1148, anno in cui viene resa pubblica per la prima volta una parte della sua opera, inizia una carriera straordinaria anche per un leader religioso dei nostri tempi. È mistica visionaria, grande scrittrice, profetessa, predicatrice, musicista, medico e alchimista, studiosa enciclopedica, capo spirituale di una comunità religiosa che è nello stesso tempo centro d'arte e di cultura. Fonda due monasteri, percorre predicando tutta la Germania, è in contatto con re, imperatori, papi, abati e badesse. Scrive poesie, composizioni musicali e un vastissimo epistolario. È anche un imprenditore che amministra terreni e beni immobili e dà lavoro a intere famiglie di contadini e artigiani. Ildegarda, che si definiva «creatura umana di forma femminile» è stata ogni cosa possa essere una creatura umana.
In un mondo sempre più arroventato da una febbre violenta, la meditazione nata in Oriente sembra essere la via più efficace per promuovere quei valori della calma, dell'armonia, della non-aggressività ora più che mai necessari. La sua pratica si sta infatti sempre più diffondendo anche nel nostro paese. Questo volume illustra le principali tecniche della meditazione orientale secondo l'insegnamento delle grandi scuole del passato - dal taoismo allo zen - o dei maestri del presente, come Ramakrishna o Krishnamurti, senza dimenticare un accenno anche allo sciamanismo o ai metodi meditativi di cristianesimo, ebraismo e Islam: vie diverse che giungono alla stessa meta. All'interno di queste tradizioni spirituali e religiose, che differiscono per fattori storici e culturali ma che racchiudono un nucleo comune, Claudio Lamparelli va alla ricerca di un metodo per raggiungere la serenità dell'animo.
Che cosa è stata la magia nei secoli, in particolare in quel periodo ritenuto magico per eccellenza, ossia il Medioevo? Quali le relazioni tra magia, scienza e religione, illusione e realtà? Che cosa si intende per magia? Qual è il ruolo del Demonio nella magia? A questi interrogativi il lettore potrà trovare in quest'opera articolati chiarimenti secondo un tracciato storico individuato su documenti e testi poco noti di autori dei secoli XIII e XIV. Una storia della magia che si configura pertanto come una storia della filosofia, della scienza e dell'occultismo nel periodo maturo del pensiero medievale.
L'Italia è stata per quasi metà del Novecento una monarchia. Eppure dei Savoia nei libri di storia si racconta pochissimo. La dinastia si è fatta conoscere di più dopo l'esilio, con gli ultimi eredi che hanno fatto parlare di sé occupando per decenni le pagine dei settimanali popolari e prestando il fianco alle cronache rosa e nere. Questo libro tenta di ricomporre due facce dello stesso nome: quella del figlio del re che celebra, incontrando Garibaldi, la raggiunta unità nazionale, e quella di un Emanuele Filiberto che trionfa sul palco di Sanremo al fianco di Pupo. Bisogna ammettere che si tratta di un salto notevole, tanto da giustificare un dubbio: ripensando allo slalom degli ultimi centodieci anni, avranno forse i Savoia sbagliato a ogni bivio?
Il sapere dei segni è antico quanto l'uomo. Muovendo dalle primordiali incisioni sulle pietre e dalle figure delle divinità arcaiche, il percorso del libro frequenta luoghi singolari ed emblematici, come la pratica poetica dell'ideogramma, le immagini musicali dei chiostri, i giochi formativi della coscienza infantile, la comunicazione gestuale della lingua dei Segni. In ogni tappa del cammino il sapere emerge come replica e figura dell'inconcepibile, come ritmo della vita che si confronta con la metamorfosi e il ritorno, con la perdita e la restaurazione, con la memoria e l'oblio. In questo confronto tra la verità e la vita il sapere dei segni scopre il destino che da sempre lo lega alla figurazione provvisoria e al segreto musicale del ritmo, in quanto aritmetica prima dell'esperienza; e poi comprende l'opera selettiva della morte: la grande creatrice dei segni come figure transitanti della verità.
"L'Italia invasa" è la storia raccontata in tutti i suoi risvolti della più grande battaglia mai combattuta sul suolo italiano: la campagna militare sostenuta dalle forze alleate contro le truppe tedesche dal luglio del 1943 alla primavera del '45. Descritta in tutti i suoi dettagli, si snoda la storia di una campagna imposta da Churchill ai riluttanti americani, con i suoi eroismi, le sue infamie, le occasioni mancate, le ripicche fra generali e politici, e il molto sangue versato di militari e civili nelle drammatiche battaglie (Anzio, Salerno, Cassino) e nei bombardamenti sulle città. Risaltano le figure dei "signori della guerra": Eisenhower, Alexander, Clark, Patton, Montgomery, Kesserling. E sullo sfondo di un'Italia che morì e tornò a vivere in quegli anni dove accadde di tutto: dalla caduta di Mussolini alla Repubblica di Salò, dalla guerra partigiana alle deportazioni nei lager tedeschi di centinaia di migliaia di soldati italiani.
Ci sono nella vita momenti di massima intensità percettiva in cui guardiamo il mondo e noi stessi con occhi diversi, pieni di stupore, interesse e meraviglia. Purché si sappia entrare nello spirito giusto, la vita quotidiana offre in ogni istante infiniti luoghi e occasioni per una «chiara visione», per delle «piccole illuminazioni». In queste pagine, ispirandosi alla grande tradizione mistica soprattutto orientale, ma anche alla propria esperienza personale, Claudio Lamparelli offre a tutti un aiuto per imparare a trasformare ogni momento della vita in un'opportunità per meditare, recuperando così la freschezza dello sguardo e l'intensità della consapevolezza dei grandi saggi.
La serenità può essere definita la chiave di volta del nostro benessere psicofisico, in quanto nasce dal naturale equilibrio fra interiorità ed esteriorità. Come si può mantenere o riacquistare in caso si sia persa? Partendo dalle riflessioni dei saggi di tutti i tempi, Lamparelli identifica le cause che fanno perdere la serenità ed elabora una particolare specie di difesa e di terapia, quella che un tempo si chiamava «cura dell'anima».
Come percepiva Gesù se stesso? E come vedeva il mondo e gli altri? Che idea aveva delle sue origini e della sua missione? Si possono ricostruire i meccanismi psicologici dietro all'inaudita pretesa di farsi simile a Dio e alla decisione di morire in nome di questa scelta? Baima Bollone propone un percorso analitico che parte dallo studio dell'autocoscienza di Gesù e delle sue relazioni con le persone che incontra e con cui si confronta, sempre sullo sfondo storico-culturale della Giudea. Eppure, indagare sulla "vera umanità" di Gesù, insieme alla sua essenza di "vero Dio", pone diverse basi di ricerca e ipotesi interpretative, come quella delle personalità multiple e della dissociazione. Si giunge così alla costruzione di un quadro clinico attendibile e complesso che emerge dai Vangeli, mettendo in luce la sua straordinaria unicità umana e la corrispondenza tra i suoi insegnamenti e alcune acquisizioni psicoanalitiche moderne.