
Duc in altum è un libro di preghiera per i più giovani. Per chi ancora non sa pregare e per chi vuole migliorare il suo rapporto con il Signore. Un personal trainer che accompagna passo passo nella meditazione, quella modalità di preghiera che don Pietro Margini (1917-1990, già riconosciuto "servo di Dio") ha insegnato a giovani e famiglie come metodo per crescere nella fede e nell'amore del Signore. Una preghiera che aiuta ad andare nella profondità della propria anima, là dove si incontra Dio faccia a faccia. Insieme con don Margini e a Pier Giorgio Frassati (il quale sarà proclamato santo il prossimo 3 agosto), la preghiera di ogni giorno percorre la Quaresima in un itinerario spirituale che conduce ad assaporare la pienezza della Pasqua.
Attraverso tredici interviste ad altrettante personalità di spicco di tradizioni politiche e culturali diverse, il volume intende mostrare come l'impulso messianico, cioè la presenza del regno di Dio nella vita concreta, e quindi anche nella politica, sia fortemente attivo lungo tutta la nostra storia, sebbene spesso sia stato mascherato o controfigurato. Gli intervistati sono: Fausto Bertinotti, Enzo Bianchi, Guidalberto Bormolini, Luigino Bruni, Chiara Giaccardi, Agostino Giovagnoli, Raniero La Valle, Mauro Magatti, Marinella Perroni, Geminello Preterossi, Paolo Ricca, Lucetta Scaraffia, Marcello Veneziani. Fra le tematiche affrontate: Dio e il capitalismo (Bruni); la differenza cristiana nell'agire politico (Bianchi); la missione dei cristiani oggi (Ricca); il rapporto tra cristianesimo e marxismo (Bertinotti).
Pierre Teilhard de Chardin è il teologo e lo scienziato che ha innovato come nessun altro la teologia del Novecento. Il suo pensiero religioso, che ha rivoluzionato il cristianesimo, può ancor oggi fare da traino a una Chiesa in cerca di universalità e di un linguaggio che sappia incontrare l'umano secolarizzato della Postmodernità. La teologia di Teilhard de Chardin è stata visionaria in molti ambiti: il rapporto con la scienza, la cosmologia, l'ecclesiologia, la sacramentaria, la soteriologia, la spiritualità, il dialogo interreligioso. Dalle sue intuizioni originali il cammino teologico della chiesa, agli inizi del suo terzo millennio, non può assolutamente prescindere. Il testo raccoglie allora quindici contributi, stesi dai massimi esperti italiani e internazionali dell'autore, che ne passano in rassegna l'eredità spirituale in diversi ambiti del sapere, dalla teologia naturale all'intelligenza artificiale.
Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), geologo e paleontologo di fama mondiale, è una delle figure più affascinanti della cultura cattolica del Novecento: presenta una visione dell'universo come sistema dinamico. Nella sua prospettiva, l'evoluzione è non solo biologica, ma spirituale: è orientata verso un punto finale che egli chiama "Omega", dove l'intero creato troverà la sua unione in Dio. Il centro della spiritualità teilhardiana risiede nel concetto di "Cristo cosmico", una forza divina che permea e guida tutto il processo evolutivo. La stessa materia, per il gesuita francese, non è separata dal sacro, ma è intrisa della presenza divina. In questo scenario, l'essere umano è chiamato a partecipare attivamente all'evoluzione, come co-creatore con Dio, contribuendo al progresso verso l'unificazione finale. L'abate Visintin, fisico nucleare e teologo, traccia con rapide pennellate un ritratto di Teilhard, il cui pensiero, offrendo un ponte tra scienza, filosofia e fede, stimola un dialogo e continua a ispirare riflessioni sul nostro posto nell'universo e sul destino ultimo del creato.
Guidato da un'assidua frequentazione della Sacra Scrittura Mario Antonelli, in questa fresca raccolta di meditazioni offre, in semplicità e con persuasiva passione , un vademecum sulla gioia cristiana e sul cammino quotidiano da intraprendere per raggiungerla. Dove cerchiamo la gioia? Cosa vuol dire cercare la gioia nel Signore? Una raccolta di meditazioni spirituali, ispirate agli Esercizi ignaziani e profondamente radicate nella Sacra Scrittura, che riflettono sulla gioia cristiana. Attraverso nove intense meditazioni, don Mario Antonelli esplora il passaggio dalla tristezza alla gioia, da molteplici punti di vista: personale, generazionale ed ecclesiale. Il punto di partenza è l'episodio di Emmaus, che rappresenta il percorso paradigmatico del cristiano, dallo sconforto al riconoscimento, proseguendo con riflessioni sulla gioia di Gesù, dei discepoli e di Maria. Ogni capitolo è introdotto e concluso da preghiere, arricchito da citazioni di esperienze missionarie e da figure ispiratrici come Madeleine Delbrêl e i monaci di Tibhirine. Il tema centrale è la gioia come linguaggio vitale della fede, un'esperienza profonda e paradossale, che emerge anche attraverso il dolore e le difficoltà della vita. Antonelli, con uno stile semplice e appassionato, invita i lettori a cercare la gioia nel quotidiano, mostrando come essa sia il fondamento di una vita cristiana autentica e missionaria.
Pietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice "creatura" e quindi "inferiore" al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia "alta" di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo "esserci-per-altri-. In una parola, la "pre-esistenza" del Figlio vista come "pro-esistenza", vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».
Una ricostruzione storica di insieme del tempo in cui le chiese cristiane sono passate dall'ostilità al dialogo e dalla separazione a forme di comunione. Una storia dell'ecumenismo inteso come movimento squisitamente novecentesco di genesi europea e di portata globale: una storia di personalità e gruppi, generazioni e assemblee, rapporti e programmi, teologie e azioni, nel desiderio di unità. Questo secondo volume si concentra sui decenni di ponte tra la fase pionieristica del movimento ecumenico, segnata dalle due guerre mondiali, e quella propriamente ecclesiale, affidata a colloqui, esperienze e progetti di comunione che hanno guidato il desiderio di unità dei cristiani attraverso una stagione carica di promesse. Saggi di: Matteo Al Kalak, Sandra Arenas, Nikolaos Asproulis, Gerhard Besier, André Birmelé, Nicla Buonasorte, Christophe Chalamet, Andrew Chandler, Bruno Cherubini, Keith Clements, Catherine E. Clifford, Will Cohen, Viorel Coman, Kisitu Davies, Peter De Mey, Joseph Famerée, Luca Ferracci, Étienne Fouilloux, Leonhard Hell, Dianne Kirby, Dino Knudsen, R. Simangaliso Kumalo, Dietz Lange, Frieder Ludwig, Adalberto Mainardi, Saretta Marotta, Alberto Melloni, Friederike Nu?ssel, Elisabeth Parmentier, Rodrigo Polanco, Michael Quisinsky, Silvia Scatena, Karim Schelkens, Christoph Theobald, Mauro Velati, Matthias Wirz, Jurjen A. Zeilstra, Peter Zimmerling.
Meditazione e silenzio sono due gemelli che nascono insieme, prima l'una o poi l'altro, e viceversa. Se tali dimensioni sembrano essere, in prima battuta, prerogative dell'Oriente, esiste invece un'ampia e ricca tradizione cristiana di meditazione silenziosa a partire già dai primi secoli. John Main, monaco benedettino John e una delle figure più significative del Novecento per la riscoperta della meditazione in Occidente, ci accompagna nelle affascinanti vie del silenzio che portano a riscoprire la presenza interiore di Dio, l'autentico tesoro di essere destinatari del suo amore, tanto da arrivare a lasciar andare ciò che non è essenziale, fino ad abbracciare il mondo intero. L'antologia, con Introduzione di Laurence Freeman, suddivisa in tre sezioni: «Lasciare andare», «Abbracciare il mondo» e «Cento pensieri sulla preghiera, Dio, l'amore», presenta alcuni testi rappresentativi dell'insegnamento di Main, portato avanti dalla Comunità Mondiale della Meditazione Cristiana (WCCM).
«In questi Esercizi ho consegnato me stesso ai miei fratelli». Le meditazioni svolte da monsignor Camisasca in occasione degli Esercizi annuali per sacerdoti proposti da Comunione e Liberazione sono frutto di una lunga e intensa vita sacerdotale. Esse offrono un prezioso approfondimento della parola comunione. Dal dono della comunione sgorgano fraternità e amicizia a cui sono dedicate pagine intense e chiarificatrici. Il volume è arricchito dai contributi di Davide Prosperi e di don Stefano Alberto e dalla testimonianza di Matteo Severgnini sull'impegno educativo nei confronti dei giovani, una priorità che emerge dalla vicenda personale e dalla storia di don Giussani e di tutto il movimento.
Per la prima volta, sua santità il Dalai Lama racconta la sua storia e le prove che lui e il suo popolo hanno dovuto sostenere. Sua Santità il Dalai Lama ha dovuto combattere contro le autorità cinesi per quasi tutta la vita. Aveva solo 16 anni quando la Cina ha invaso il Tibet, nel 1950, appena 19 quando incontrò per la prima volta il Presidente Mao e 25 quando fu costretto a fuggire in esilio in India. Nei sette decenni trascorsi da allora, ha affrontato i leader comunisti cinesi - Mao, Deng Xiaoping, Jiang Zemin e Hu Jintao - lottando per la libertà del Tibet e cercando di preservarne la cultura, la lingua, la religione e la storia, nonostante un governo che lo ha emarginato e demonizzato. Ora, a quasi 75 anni dall'invasione del Tibet, Sua Santità il Dalai Lama ricorda al mondo l'irrisolta lotta per la libertà del Tibet e le avversità che i tibetani continua ad affrontare. Condivide le sue riflessioni sulla situazione geopolitica della regione e racconta come è riuscito a preservare la propria umanità nonostante le profonde perdite subite e le minacce che tuttora gravano sul popolo tibetano. Questo libro ripercorre lo straordinario viaggio del Dalai Lama, dalla perdita della propria casa a causa di un invasore ostile alla difficile costruzione di una vita in esilio, nel tentativo di affrontare la crisi esistenziale di una nazione, del suo popolo, della sua cultura e della sua religione, e immaginare una via da percorrere in futuro. Una voce per chi non ha voce è la potente testimonianza di una figura di rilievo mondiale, che condivide sia le sue sofferenze sia la sua incrollabile speranza che il suo popolo possa riconquistare la dignità e la libertà.
La vocazione alla santità è rivolta a tutti coloro che, chiamati da Dio in modo gratuito e libero, accolgono, con fede e amore, la sua Parola, la custodiscono nell'intimo del loro cuore e della loro coscienza e s'impegnano, in modo responsabile, a vivere il dono della comunione con Dio e con i fratelli nella quotidianità del tempo e della storia. Questa vocazione interpella la persona nella propria individualità e nei suoi diversi ambiti di vita: la famiglia, la chiesa, il lavoro, la scuola, le differenti attività ricreative, culturali e sportive. Il cristianesimo non può essere ridotto a una proposta ideologica, rituale, confessionale, dottrinale o semplicemente etico-culturale; investe l'intera esistenza umana e sociale e si caratterizza per la sua rilevanza esistenziale.
Quando Pier Giorgio Frassati muore all'età di 24 anni, il 4 Luglio 1925, persone di ogni condizione si affollano davanti alla casa di famiglia a Torino per rendergli omaggio. Portato via da una poliomielite contratta visitando un mala to, questo giovane studente, membro dell'Azione Cattolica, della FUCI, del Terz'Ordine domenicano e delle conferenze di San Vincenzo, irradiava una carità ardente, attingendo a una fede profonda. Gioioso, sportivo, trascinante, immerso nella realtà e nella politica del suo tempo, vedeva nel prossimo il volto di Gesù e lo esprimeva con innumerevoli gesti d'amore. Dichiarato beato nel 1990 da Giovanni Paolo II e santo da papa Francesco nel 2025, giovani di ogni parte del mondo trovano in lui un'ispirazione per vivere in pienezza la fede e la loro età. È patrono degli sportivi, delle confraternite e delle Giornate mondiali della gioventù. La sua vita è simboleggiata dalla frase: Verso l'alto. "Noi non dobbiamo mai vivacchiare ma vivere" Pier Giorgio