A 50 anni dall'apertura dei lavori del Concilio Vaticano II, la questione dell'ermeneutica conciliare suscita ancora un profondo dibattito fra gli storici e i teologi.
A cura della CEI
Nuova edizione in brossura di tutti i documenti del Concilio Vaticano II. Si tratta di una riedizione di una prima versione uscita nel 2006, in formato tascabile ed economico.
Dalla presentazione:
Dentro il tempo presente - se lo scrutiamo - ci giunge la notizia d’una pioggia abbondante caduta in parte e che cadrà. E già compaiono nel terreno - se guardiamo - germogli d’una vegetazione che sarà lussureggiante...
I documenti del Concilio - come il cielo che si scruta, come il bimbo cui si guarda, come il campo che si miete - potranno forse alimentare il desiderio che abbiamo d’essere nella verità e di costruire il mondo...
Desiderare d’essere nella verità comporta innanzitutto situarci nella dimensione che ci è propria. E, per costruire il mondo, prima d’ogni altra cosa, occorre che si diventi pietre che il costruttore spacca e smussa, incide e posa.
Il tema della "recezione" del Concilio Vaticano II, materia così discussa e controversa nel dibattito teologico attuale è la scelta fatta dall'autore del presente volume come un contributo ed un apporto di un dossier, che si aggiunge ai tanti già pubblicati per testimoniare i passi di una chiesa locale viva, conciliare e missionaria. Come ben afferma, infatti, il Pastore L. Negri Vescovo di San Marino-Montefeltro: "La recezione del Magistero del Concilio Vaticano il nella tua Chiesa particolare. Il tema è arduo, sia a livello teologico come a livello culturale e pastorale; tu ti sei impegnato in una ricerca molto accurata e puntuale del Magistero, soprattutto del grande mons. Vairo, e poi hai seguito le scansioni del Magistero e della pastorale del grande vescovo Mano Padello, di cui sei stato e sei uno dei collaboratori principali. Uno studio attento dei documenti, un tentativo di leggere l'attesa che il popolo cristiano aveva di questi documenti, un'attenzione anche alla fatica di cercare di attuare nella vita pastorale le indicazioni che venivano dal Concilio. Mi sembra che tu ci abbia messo di fronte a un lavoro storico e teologico che attualizza, in modo pieno, la grande direttiva esegetica sul Concilio che Benedetto XVI ha formulato in questi ul timi anni e che riprende con molta precisione Tu utilizzi una ermeneutica della continuità fra ciò che precede il Concilio e ciò che segue il Concilio, rifiutando una rottura che è stata ed è di carattere ideologico.
Esponenti della cultura, non solo cattolica, riflettono sulla straordinaria figura di Giovanni XXIII. Il testo si presenta come una serie di interviste attraverso le quali si cerca di descrivere il pontefice da varie angolazioni: religiosa, politica, umana. Emergono vari aspetti del suo carattere, della sua opera di mediazione politica, della sua preoccupazione per l'umanità sofferente e divisa da fedi e religioni diverse.
Un vescovo e un giornalista si confrontano sui temi che coinvolgono la Chiesa di oggi: pace e rispetto del creato, giustizia e sviluppo sostenibile, la ricezione del Concilio, il rapporto con l’altro e l’emigrato, la complessa relazione tra fede, laicità, politica e ordine sociale. Un libro che è insieme un viaggio: «non itinerario attraverso luoghi e persone, ma cammino lungo i temi più importanti che un vescovo si trova davanti, nelle domande, nelle attese, nelle speranze dei suoi fedeli, ma anche di coloro che sono lontani dalla Chiesa».
Gli autori
Tommaso Valentinetti (1952) ha studiato a Roma e a Gerusalemme, dove ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura. Il 25 marzo 2000 viene nominato vescovo della diocesi di Termoli-Larino. Cinque anni dopo papa Benedetto XVI lo chiama ad essere arcivescovo metropolita di Pescara-Penne. Nel settembre 2002 il Consiglio permanente della CEI lo nomina presidente di Pax Christi Italia, incarico che gli sarà rinnovato per un secondo mandato fino al novembre 2009. Nel settembre 2005 diviene membro della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.A gennaio 2011 i vescovi di Abruzzo e Molise lo eleggono presidente della Conferenza Episcopale dell’Abruzzo-Molise. Dalla stessa data è membro della Consiglio permanente della CEI.
Fabio zavattaro, inviato speciale del Tg1, inizia la sua attività di giornalista professionista nel 1981, al quotidiano Avvenire, dove ha lavorato ininterrottamente dal 1979 al 1991, occupandosi di cronaca e politica estera e, dal 1983, di informazione vaticana. Nel 1991 entra in Rai, prima al Giornale radio (Gr2) e successivamente, dal 1995, al Tg1, occupandosi sempre di informazione vaticana. Come inviato dal 1983 segue tutti i viaggi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, in Italia e all’estero. È autore di libri, tra cui Un santo di nome Giovanni (Aliberti, 2011), La valigia di Papa Wojtyla (Iacobelli, 2011) e I santi e Karol (Ancora, 2004), e di numerosi video, tra cui Teresa di Calcutta e lo speciale Karol Wojtyla, un Papa nella storia, venduto in oltre 3 milioni di copie. Nel gennaio 2009 è stato insignito del Premio nazionale“Penna d’oro” per il giornalismo e del “Leone d’argento” assegnato dalla città di Servigliano.
In questa pubblicazione, fondata sul materiale della Pontificia Commissio Codicis Iuris Canonici Recognoscendo, incontriamo i consultori e i membri coinvolti nel processo di revisione del Codice pio-benedettino mentre stanno prendendo in considerazione le questioni che riguardano la formulazione dei canoni sulle conferenze episcopali. Vengono illustrate le diverse idee e correnti di pensiero che, con duro lavoro e attento studio, sono giunte ad amalgamarsi nel Codice vigente.
Descrizione dell'opera
La Chiesa cattolica sembra oggi attraversata da una linea di confine, quasi da un muro, come se fosse spezzata, divisa in due. Da una parte, una Chiesa che si sente depositaria esclusiva della verità che annuncia, segnata da un risorgente e pericoloso clericalismo, da un'autorità che degenera spesso in puro potere; dall'altra, la Chiesa «nata» cinquant'anni fa dal concilio Vaticano II, portatrice di tante novità e speranze, ma bloccata nella fase evolutiva dalle paure e dalle resistenze di una parte della gerarchia ecclesiastica.
Dal confronto tra queste due Chiese si deciderà il futuro del cattolicesimo, che sta vivendo una profonda crisi di fede ma anche di leadership, di uomini, di progetti, di strutture, di linguaggi, di rapporti con la modernità. È possibile - si chiede l'autore - che, al miliardo e più di battezzati che costituiscono la fitta trama della cattolicità nelle più diverse realtà del mondo, continui ad arrivare l'eco di scandali, conflitti, "Vatileaks" e non un rinnovato e vivificante annuncio del Vangelo?
Sommario
INTRODUZIONE. L'altra Chiesa. Profezia e coraggio. I. IL DOMINIO DEI CHIERICI. 1. Un male antico. 2. Dietro il Muro. 3. Ma quale crisi? 4. Il grido di Marie. 5. Il potere come «sistema». 6. Estirpare il clericalismo. II. IL «POPOLO DI DIO». 7. Quell'11 ottobre. 8. Se i vescovi «si convertono». 9. Una «rivoluzione» incompiuta. 10. Dov'è finito il «popolo di Dio»? 11. Quel miliardo di battezzati.
Note sull'autore
GIAN FRANCO SVIDERCOSCHI, giornalista dal 1959, ha seguito per oltre cinquant'anni le vicende della Chiesa cattolica. È stato testimone privilegiato di numerosi eventi, dall'avvicendamento di sei papi al concilio Vaticano II. Ha lavorato in agenzie di stampa, giornali, radio, tv e come sceneggiatore in due film su papa Wojtyla. È stato vice direttore dell'Osservatore Romano e ha scritto una quindicina di libri, tra i quali Lettera a un amico ebreo e, con il cardinale Stanislaw Dziwisz, Una vita con Karol. Ha collaborato con Giovanni Paolo II alla stesura di Dono e Mistero.
Il concilio Vaticano II (1962-1965) ha prodotto sedici documenti: quattro "costituzioni" - Sacrosanctum concilium, Lumen gentium, Dei Verbum, Gaudium et spes - seguite da nove "decreti" e da tre "dichiarazioni". La Dei Verbum occupa il vertice della piramide perché il ritorno alle sorgenti, cioè la Sacra Scrittura, è fondamentale per comprendere tutti i documenti conciliari. La Lumen gentium contiene le indicazioni indispensabili alla comprensione della natura della Chiesa, una natura che non può in alcun modo prescindere dalla riforma liturgica codificata nella Sacrosanctum concilium. Nella Gaudium et spes sono invece indicati i criteri per cogliere le trasformazioni della società moderna e il nuovo atteggiamento che la Chiesa intende assumere per svolgere la sua missione nel mondo contemporaneo.
Descrizione dell'opera
In che cosa credono i cristiani? Qual è il «contenuto» autentico della fede e come si può distinguere da ciò che non è essenziale?
Queste domande vengono poste da molti non credenti, ma anche da uomini di Chiesa preoccupati del «deposito da custodire» e della «sana dottrina», gli uni e gli altri alla ricerca di una solida e comprensibile trattazione, di un inventario chiaro e completo degli «strumenti» della fede e delle «verità da credere».
È ciò che propone il teologo Rey-Mermet nei primi tre volumi - qui riuniti per la prima volta - di una delle sue opere più importanti, pubblicata in Francia tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta del '900 e divenuta anche in Italia una specie di classico.
La fede del Simbolo apostolico, quella celebrata nei sacramenti e quella riproposta dal concilio Vaticano II costituiscono i tre pilastri di una riflessione che assume come presupposto la convinzione che «la fede non è tanto un fascio di credenze, quanto un legame personale e vitale con Gesù Cristo» che chiede di riformulare la domanda: quale buona notizia bisogna vivere? Quale vangelo bisogna gridare dai tetti agli uomini d'oggi?
Sommario
I PARTE. Introduzione. 1. Io credo in Dio. 2. Padre onnipotente. 3. Creatore del cielo e della terra. 4. E in Gesù Cristo. 5. Suo unico Figlio. 6. Nostro Signore. 7. Fu concepito di Spirito santo. 8. Nacque da Maria vergine. 9. Patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso. 10. Morì e fu sepolto. 11. Discese agli inferi. 2. Il terzo giorno risuscitò da morte. 13. Salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente. 14. Da dove verrà a giudicare i vivi e i morti. 15. Credo nello Spirito santo. 16. La santa chiesa cattolica. 17. La comunione dei santi. 18. La remissione dei peccati. 19. La risurrezione della carne. 20. La vita eterna. Amen! II PARTE. Prologo: Oggi i sacramenti? 1. Le fonti dei sacramenti. 2. La chiesa e i suoi sacramenti. 3. Il sacramento del battesimo. 4. La confermazione del battesimo. 5. Le tappe dell'iniziazione. 6. L'eucaristia: i simboli. 7. L'eucaristia: le preparazioni. 8. L'eucaristia: il compimento. 9. La celebrazione dell'eucaristia. 10. Il sacramento della risurrezione. 11. Il sacerdozio cristiano. 12. Il sacramento dell'ordine. 13. Il sacramento della riconciliazione. 14. Celebrare la riconciliazione. 15. Il sacramento dei malati. 16. Il sacramento del matrimonio. 17. Celibato e consacrazione. 18. Gli ultimi sacramenti. 19. La preghiera dei cristiani. 20. Pregate così: Padre nostro. III PARTE. 1. Comprendere il Vaticano II. 2. Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione - Dei verbum. A. La rivelazione. 3. La divina rivelazione. B. La rivelazione nelle Scritture. 4. Costituzione sulla sacra liturgia - Sacrosanctum concilium. A. Il mistero della sacra liturgia. 5. La sacra liturgia. B. La partecipazione alla sacra liturgia. 6. Costituzione dogmatica sulla chiesa - Lumen gentium. A. Il mistero della chiesa. 7. La chiesa. B. La chiesa: vescovi e laici. 8. La chiesa. C. La chiesa della santità. 9. Decreto sull'attività missionaria della chiesa - Ad gentes divinitus. 10. Decreto sull'ufficio pastorale dei vescovi -Christus dominus. 11. Decreto sul ministero e la vita dei presbiteri - Presbyterorum ordinis. - Decreto sulla formazione sacerdotale - Optatam totius. 12. Decreto sull'apostolato dei laici - Apostolicam actuositatem. 13. Dichiarazione sull'educazione cristiana - Gravissimum educationis momentum. 14. Decreto sul rinnovamento della vita religiosa - Perfectae caritatis. 15. Decreto sull'ecumenismo - Unitatis redintegratio. - Decreto sulle chiese orientali cattoliche - Orientalium ecclesiarum. 16. Dichiarazione sulle relazioni della chiesa con le religioni non cristiane - Nostra aetate. 17. Costituzione pastorale sulla chiesa nel mondo contemporaneo - Gaudium et spes. A. La chiesa e il mondo. 18. La chiesa nel mondo contemporaneo. B. La chiesa e l'uomo. 19. La chiesa nel mondo contemporaneo. C. La chiesa e la società. 20. Dichiarazione sulla libertà religiosa - Dignitatis humanae. - Decreto sui mezzi di comunicazione sociale - Inter mirifica. Due parole di conclusione. Citazioni. Indice analitico.
Note sull'autore
THÉODULE REY-MERMET (1910-2002), teologo, redentorista, ha insegnato Filosofia e Sacra Scrittura, animato ritiri e incontri in Europa, Africa, Stati Uniti e Canada e scritto numerose opere, tradotte in molte lingue. Per EDB sono apparsi in Italia i quattro volumi di Credere dedicati alla fede del Simbolo apostolico, alla fede celebrata nei sacramenti, alla fede riproposta dal Vaticano II e alla riscoperta della morale, pubblicati in Francia tra il 1976 e il 1985. Tra i titoli pubblicati in italiano ricordiamo anche Il santo del secolo dei lumi: Alfonso de' Liguori (1696-1787), Città nuova 1983, San Gerardo Maiella, il pazzerello di Dio, Materdomini 1992, Il ruolo della coscienza tra libertà e legge morale, Città nuova 1994, Giovanna Antida Thouret: abbiamo sentito la voce dei poveri, Città nuova 1999, Alfonso de Liguori, un uomo per i senza speranza, Città nuova 2004.
Questa pubblicazione rappresenta un compendio di importanza internazionale riguardo il tema dello spazio liturgico della Chiesa Cattolica dopo il Concilio Vaticano II. Imponente lavoro ricco di immagini a colori di alta qualità per gli studiosi del settore. Sono qui riportati gli studi, svolti dal 2005 al 2008 presso la Pont. Università Gregoriana, con i quali si prendevano in esame le direttive emanate dagli episcopati di cultura occidentale in materia di spazi celebrativi e arte liturgica, a partire dal Concilio, offrendone una lettura critica in chiave teologica.
Il cinquantesimo anniversario dell'apertura del Vaticano II (11 ottobre 2012) segna una tappa importante nel processo di ricezione del Concilio. Costituisce infatti una sorta di spartiacque tra la generazione che il Concilio lo ha 'fatto' (vescovi e teologi) e quella che ora lo eredita. Non si tratta di un passaggio facile. Infatti, le giovani generazioni conoscono poco del Vaticano II o non ne sono comunque particolarmente interessate. La distanza temporale comporta inevitabilmente uno scarto culturale e quindi anche un senso di estraneità rispetto all'epoca in cui il Concilio fu celebrato, così aperta al futuro e propensa all'ottimismo antropologico. E tuttavia il mutare dei tempi non rende obsoleto il Vaticano II, non pregiudica il suo essere realmente "la bussola sicura per orientarci nel cammino" di questo secolo, secondo una famosa espressione di Giovanni Paolo II. Al contrario, la tradizionalissima 'operazione' di ritorno alle fonti bibliche e patristiche, che costituisce l'anima più propria del Concilio, ha portato la Chiesa a una percezione maggiormente nitida della sua identità: quella di un popolo profondamente radicato nella storia umana, che va ascoltata e accompagnata con cordialità per poter proclamare fedelmente oggi il Vangelo di sempre. Come proporre il cristianesimo a questo tempo? È la domanda alla quale ci invita qui Gilles Routhier, uno dei massimi studiosi del Vaticano II. E che è stata, egli ci ricorda, proprio l'appassionato assillo dei Padri conciliari.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II fu indetto il 25 gennaio 1959, ma si aprì soltanto l’11 ottobre 1962. La sua preparazione fu infatti lunga e complessa. La commissione antepreparatoria, presieduta dal cardinale Domenico Tardini, consultò cardinali, vescovi, congregazioni, superiori generali, università cattoliche e facoltà teologiche, per chiedere suggerimenti sugli argomenti da affrontare. Nel 1960 fu poi nominata la commissione preparatoria, che elaborò gli schemi da sottoporre ai Padri conciliari. Proprio in questa fase del lavoro emersero i pensieri e le speranze di tanti cristiani, che ritenevano ormai necessario e urgente l’avvio di un processo di aggiornamento.
Dopo le convulse vicende della prima Sessione, che si concluse senza l’approvazione di un solo documento, e i primi passi della prima intersessione, la scomparsa di Giovanni XXIII (il 3 giugno 1963) e l’elezione del cardinale Giovanni Battista Montini al soglio pontificio segnarono una svolta nella vita del Concilio. Paolo VI, infatti, fin dalle prime settimane del suo pontificato si impegnò per superare le difficoltà, anche di carattere procedurale. Fino alla conclusione dei lavori (l’8 dicembre 1965), non si trattò tuttavia di un percorso semplice, visti i temi affrontati: dalla natura dell’Istituzione ecclesiastica al dialogo ecumenico, dal ruolo della Bibbia nella vita della Chiesa al rapporto tra quest’ultima e il mondo moderno…
Dalla completa ed esemplare ricostruzione delle vicende del Vaticano II effettuata da Riccardo Burigana in questo volume emerge con tutta evidenza quanto sia stata forte nei Padri la consapevolezza – pur con accenti diversi e talvolta confliggenti – di procedere a un rinnovamento della Chiesa per rendere sempre più efficace e vitale la sua missione in un mondo in rapida trasformazione, sia pure in piena continuità con il patrimonio della tradizione plurisecolare.
L'AUTORE
Riccardo Burigana è autore di numerosi libri e articoli sul Concilio Vaticano II e su temi legati all’ecumenismo. Ha collaborato al progetto internazionale per la storia del Concilio Vaticano II dell’Istituto di Scienze Religiose di Bologna e dal 1999 al 2008 è stato direttore del Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico Italiano a Livorno. Dal 2008 è Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia a Venezia e dal 2010 è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Giovanni Paolo II e collabora con «L’Osservatore Romano». Ha tenuto corsi presso diversi studi teologici e dal 2004 è docente invitato presso l’Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino (VE).