La conoscenza della persona di Cristo nell’opera del filosofo che per secoli ha costituito l’impianto fondamentale della teologia cattolica.
La cristologia è la conoscenza della persona di Cristo operata dalla scienza della fede: questo volume presenta in maniera semplice e alla portata di tutti un riassunto delle questioni dalla 1 alla 26 della Terza Parte della Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino, che per secoli ha costituito l’impianto fondamentale nello studio della teologia cattolica. Di simile conoscenza c’è grande bisogno, specialmente oggi che in molti seminari e facoltà teologiche lo studio dell’Aquinate è stato accantonato o relegato a un ruolo secondario in favore dell’insegnamento quasi esclusivo di teologie più recenti.
Il libro propone un viaggio in Terra Santa sui passi di Gesù guaritore: i suoi primi gesti a Cafarnao, la sua attività taumaturgica in Galilea, i prodigi da lui compiuti nei viaggi presso le regioni vicine, le poche ma importantissime guarigioni operate nella città di Gerusalemme. Gli autori aiutano a focalizzare l'attenzione sulle 17 guarigioni compiute da Gesù e raccontate dagli evangelisti e a conservare nel medesimo sguardo lo spessore umano dell'uomo di Galilea e il potere salvifico del suo ministero profetico, la compassione dell'uomo Gesù e la potenza del Cristo di Dio, la sua capacità affettiva di entrare in relazione con chi soffre e il suo potere di Redentore che dona una vita oltre la malattia e oltre la morte. Il tutto è accompagnato da preziose indicazioni geografiche, storiche ed esegetiche perché le guarigioni di Gesù descritte nei Vangeli sono sempre interventi di Dio nella storia dell'uomo e sono pur sempre dall'uomo raccontati e mediati.
Chi è Raimon Panikkar? Qual è stato il genio e la versatilità del pensiero e del suo successo teologico e letterario? La propensione aperta e mai conclusa verso la pienezza e l'integrazione, lo rende interprete suggestivo ed originale della nuova epoca post-razionalista e tecnocratica. L'intuizione qui presentata della visione «cosmoteandrica» della realtà - Dio-Uomo-Mondo - è il compimento e la luce inscritta della tradizionale cristologia storica mediterranea e del cristianesimo occidentale.
Una cristologia articolata in modo originale attorno al concetto di eredità: Gesù, il Figlio libero e adulto, ha ricevuto tutto dal Padre e lo vive nella libertà. Apre così uno squarcio imprevisto su una dinamica di figliolanza, di eredità e di libertà che coinvolge tutti.
Descrizione
Sulla scena si staglia un uomo. Un uomo libero. Propone un modo nuovo di rapportarsi con il Dio di Israele. Non si tratta di una novità totale, ma di una potente ripresa di temi già presenti nella tradizione del suo popolo, che lui spinge fino alle conseguenze più estreme: la paternità di Dio verso tutti e tutto, la dignità di sentirsi figli amati, il compito esorbitante di trattare gli altri da fratelli. È l’erede. Colui che sa ricevere e trasmettere ciò che ha ricevuto imprimendovi il suo tratto unico.
Da questa figura molti sono affascinati. Per altri tutto questo è semplicemente troppo: pericolosissimo dal punto di vista sociale e quasi blasfemo dal punto di vista teologico. Gli eventi precipitano senza che nessuno li controlli realmente e quest’uomo viene ucciso.
Tuttavia, proprio nella morte, questa figura sprigionerà la propria visione di Dio in tutta la sua forza. Una visione che da allora non smette di attrarre, di scandalizzare, di provocare la realtà. Oggi, come ieri. Da questa vicenda esce per sempre stravolta l’idea di Dio e con essa le forme del potere, della libertà, dell’identità umana.
Una visuale della cristologia innovativa, coinvolgente come lo può essere un romanzo.
La presente pubblicazione intende delineare i tratti caratteristici della spiritualità della figura eccezionale di Maria Bordoni, nel 2018 dichiarata Venerabile da papa Francesco, che molto prima del Vaticano II parlava di vivere da parte del popolo di Dio l’unico sacerdozio di Cristo, proponendo così una spiritualità ecclesiale da viversi marianamente. Nel disegno della Provvidenza si ebbe nella sua famiglia un’altra vocazione alla vita consacrata, quella del fratello, don Marcello Bordoni, che è stato uno tra i più importanti teologi del post-concilio per le sue ricerche nel campo della cristologia, le quali restano a tutt’oggi insuperate, certamente in Italia, ma non solo. Questo libro vuole indagare il nesso tra la spiritualità sacerdotale, ecclesiale e mariana della Venerabile Maria Bordoni e la riflessione teologica del presbitero e fratello, Marcello. Si è trattato di un sodalizio davvero eccezionale tra una mistica e un teologo, quale dono della Provvidenza divina, a beneficio della comunità ecclesiale.
Nicola Ciola, professore ordinario di Cristologia nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, dove è stato per lunghi anni decano, è membro della Pontificia Accademia di Teologia e socio dell’Accademia Fulginia di Lettere Scienze e Arti. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Gesù Cristo Figlio di Dio. Vicenda storica e sviluppi della tradizione ecclesiale (nuova edizione, EDB, Bologna 2017); Concilio Vaticano II e rinnovamento teologico (Lateran University Press, Roma 2013); Cristologia e Trinità (Borla, Roma 2010). Ha recentemente curato alcuni volumi che hanno visto confluire importanti ricerche interdisciplinari; tra questi: Il Concilio Lateranense IV a 800 anni dalla sua celebrazione. Una lettura teologica (Lateran University Press, Roma 2016); Ricerca storica su Gesù. Bilanci e prospettive (EDB, Bologna 2017); Passione per Dio. Spiritualità e teologia della Riforma a 500 anni dal suo albeggiare (EDB, Bologna 2018).
Soffrire non piace a nessuno e il dolore è umanamente incomprensibile e inaccettabile. Tuttavia Cristo si è fatto carico di questo mistero nella maniera più drammatica: ha accettato la Passione ed è morto per amore. La sua passione, morte e resurrezione è lo spartiacque che divide il non-senso da una sofferenza che può acquistare significato se unita a quella di Gesù. Anche noi siamo invitati a prendere parte alle sofferenze di Cristo, accettando la croce, le umiliazioni e le persecuzioni, fatti non casuali ma provvidenziali perché permessi da Dio per la nostra e altrui salvezza. Guardare a Gesù e imitarne l’umanità è la sola via tracciata davanti a noi per unirci anche alla sua gloria.
A fronte delle tante interpretazioni extra ecclesiali sviluppatesi in questi ultimi secoli, Billeci propone un ritorno ad una più equilibrata ma decisa interpretazione teologica, sorretta anche da una rinnovata ontologia, del mistero dell'unione ipostatica. L'Autore sottolinea come il passaggio da un'interpretazione ontologica a favore di quella biblica, con il prevalente uso del metodo storico-critico, ha sì portato importanti novità e arricchito le chiavi di lettura della figura di Gesù Cristo, con l'aiuto anche delle scienze umane, ma in diversi esiti si è tradotto nello sbilanciamento del mistero dell'Incarnazione a favore dell'uomo Gesù, non più inteso nel contesto della sua unione ipostatica con la divinità del Figlio di Dio Incarnato.
Esistono già studi monografici sulla cristologia del Quarto Vangelo che ne hanno rilevato i tratti fondamentali. Anche l'indagine sui personaggi giovannei in questi ultimi decenni è stata ampiamente approfondita. Nella straordinaria profondità del racconto di Giovanni rimane comunque possibile e perciò doveroso percorrere strade nuove. Questo studio è un tentativo a suo modo inedito di entrare dentro il Mistero di Gesù con lo sguardo, la voce e la sensibilità delle donne co-protagoniste della vicenda evangelica. Le loro parole e i loro gesti formano una testimonianza corale e al tempo stesso personalissima su Cristo elaborata sul doppio e complementare filo rosso del discepolato e della nuzialità. Si delinea in questo modo un punto di vista tutto femminile sull'apocalisse/rivelazione del Figlio di Dio, Maestro e Sposo della nuova umanità/Chiesa nata dallo Spirito e dal fianco di Lui, addormentato sulla croce. Un viaggio da Cana al sepolcro vuoto e dalle nozze annunziate a quelle celebrate negli eventi pasquali che rende possibile ricostruire una "cristologia delle donne" più profonda e coerente di quella che si può ricavare dai personaggi maschili.
Il Vangelo di Marco può essere letto come una iniziazione al mistero cristiano. Una iniziazione ricca di risvolti attuali, intelligente e generativa che si delinea come un progressivo viaggio verso il centro. Due domande affiorano in questo cammino: la prima, fondamentale, porta a chiedersi chi è Gesù. Ma ce n'è una seconda, a ruota, che si interroga su chi è il discepolo. Sono due facce del medesimo mistero: la via di Gesù è la via del discepolo. Venticinque brevi meditazioni che accompagnano il lettore a capire il Vangelo di Marco, ad assaporarne il messaggio nella concretezza della propria vita e libertà.
In questo libro-intervista, Monsignor Athanasius Schneider offre un incisivo e cristallino esame sulle controversie che infuriano nella Chiesa e sulle questioni più urgenti del nostro tempo, offrendo chiarezza e speranza ai cattolici sotto assedio. Egli affronta temi come la diffusa confusione dottrinale, i limiti dell’autorità papale, i documenti del Vaticano II, la Fraternità San Pio X, le ideologie anticristiane e le minacce politiche, il Terzo Segreto di Fatima, il Rito Romano tradizionale, il Sinodo sull’Amazzonia e molti altri. Come il suo patrono del quarto secolo, Sant’Atanasio il Grande, Monsignor Schneider dice cose che altri non dicono, seguendo senza paura il consiglio di San Paolo: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina” (2 Tm 4,2). Le sue intuizioni sulle sfide che oggi il gregge di Cristo deve affrontare, sono una lettura essenziale per coloro che sono, o che vogliono essere, attenti ai segni dei tempi. Ricordando il Rapporto Ratzinger del 1985, Christus Vincit sarà un punto di riferimento fondamentale per gli anni a venire.
«Gli Studi di cristologia raccolti in questo volume dell'Opera omnia di Giovanni Moioli ci presentano la "cristologia della 'singolarità' di Gesù" in statu nascenti. [...] Si configurano [...] come il ritorno al momento sorgivo con cui il grande teologo della Scuola di Milano ha elaborato il cuore della sua teologia, con il senso vivo della "centralità" di Cristo come "forma" della vita cristiana. La cristologia, tra teologia e antropologia, è il discorso in cui Dio e l'uomo s'incontrano nel fuoco incandescente in cui la differenza cristiana si dice dentro l'universale umano. Essa mette in comunione con il volto "cristiano" di Dio e dà "forma" all'umano nella storia. [...] Nell'arco temporale di appena quindici anni, [Giovanni Moioli] ha realizzato un'impresa gigantesca: dare volto "cristocentrico" al sapere teologico. Senza facili riduzioni né a un cristomonismo teologico, né a un antropocentrismo esistenziale. Egli ha saputo tenere nel crocevia dinamico della storia di Gesù la rivelazione trinitaria e la figura spirituale del credente, punto di sintesi dell'agire morale e della missione pastorale» (dalla Prefazione di Franco Giulio Brambilla).
Perché gli storici si interessano a Gesù di Nazaret? Che cosa significa credere in Gesù Cristo? Come si articola un dogma cristologico? Come si coltiva una spiritualità cristocentrica? Questo libro propone un avvicinamento progressivo alla persona e all'opera di Gesù Cristo attraverso l'accostamento e la sovrapposizione di sguardi diversi e complementari. La cristologia viene presentata come riflessione d'insieme sulla confessione di fede della Chiesa e il lavoro teologico non verte direttamente sulla persona e l'opera di Gesù, ma sul modo in cui la sua persona e la sua opera sono proclamate nella professione di fede del cristiano. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.