La teologia cristiana riconosce alla «grazia» di Dio quasi esclusivamente il senso di «dono» e «perdono», trovandosi non di rado in seria difficoltà nell'articolare la generosità di Dio e l'effettivo contributo della libertà umana. Il libro segue un'altra corrente della teologia biblica della grazia, per nulla alternativa ma diversa e complementare a quella che confluisce nell'epistolario paolino. Essa passa per il Libro di Giosuè, l'Esodo, la Genesi, i libri storici, profetici e sapienziali, attraversa i quattro Vangeli, la Lettera agli Ebrei (e molti altri testi), per sfociare nell'ultima riga della Bibbia: «La grazia del Signore Gesù sia con tutti». Tale «corrente» del grande fiume biblico scorge nel «potere di muoversi» e nel «senso pratico», il primo dono dato da Dio all'uomo; la grazia non si compirebbe dunque nel dono poiché trattandosi del «dono di un potere» provoca ed esige l'effettivo esercizio. Solo se tale potere viene praticato in maniera congruente alla realtà uscita dalle mani del Creatore diviene savoir-faire, portamento e comportamento garbato, sapiente, giusto, ag-graziato, cioè grazia. Non per nulla l'ebraico biblico adotta le espressioni «goffo» e «maldestro» per definire l'empio, l'insipiente e l'ingiusto. Prefazione di Gianfranco Ravasi.
Paolo ha parlato in vari modi della salvezza e della trasformazione rese possibili mediante Cristo. Dio può a ragione dichiarare giusti i peccatori soltanto perché Cristo ne ha preso su di sé i peccati, espiando per loro con la sua morte sacrificale. Il volumetto di Stephen Westerholm è una chiara e ordinata illustrazione di questo principio, e introduce a questa problematica biblica e teologica confrontandosi passo per passo con la ricerca più recente e con i tentativi di eliminare quella che viene chiamata anche "teoria della giustificazione". Sempre nella consapevolezza che la giustificazione per fede non è che uno dei modi con cui Paolo parla della salvezza e della trasformazione degli esseri umani, ossia dell'evangelo. E l'assenso al vangelo messo in atto da Dio è la fede, che è tutt'altro che la scelta razionale di individui alla ricerca del proprio interesse.
"A partire dalla misericordia di Dio, che tutti cercano, è possibile anche oggi interpretare daccapo il nucleo fondamentale della dottrina della giustificazione e farlo apparire ancora in tutta la sua rilevanza", così si esprime Benedetto XVI nell'intervista pubblicata insieme ad altri contributi nel presente volume. In esso, partendo dalla messa a fuoco biblico-teologica dei fondamenti della dottrina della giustificazione e confrontandosi con quanto nell'esperienza può condizionarne la corretta comprensione, si approda a una purificazione dell'immagine di Dio, la cui salvezza in Gesù Cristo gli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio, considerati come una via pratica (mistica), si propongono di fare "sentire e gustare intimamente".
La speranza fa parte dell'essenza stessa dell'uomo; si manifesta nei desideri, nel senso di sproporzione tra il sé e l'Altro, nell'anelare alla pace e a qualcosa che non si esaurisce nel presente. Il cristiano, in più, sa di poter contare su un'esperienza ben precisa: la fede. Perché è nella fede che ha origine la speranza cristiana. Da queste prime riflessioni parte Luigi Maggiali per tratteggiare, in pagine cariche di tenerezza e di slancio, il volto cristologico del dono e della responsabilità della speranza cristiana. Il volume rappresenta così una sorta di "manuale" della speranza in cui risuonano i mille echi di questa parola tra le pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento e nel Magistero della Chiesa. Fino al forte invito di papa Francesco: "Non lasciamoci rubare la speranza!".
Al cuore della fede cristiana. Il Credo della Messa spiegato e commentato. "Quando si vuole attraversare un braccio di mare, diceva sant'Agostino, la cosa più importante non è starsene sulla riva e aguzzare la vista per vedere cosa c'è sulla sponda opposta, ma è salire sulla barca che porta a quella riva. La barca per noi è la fede della Chiesa sulla quale siamo saliti al momento del battesimo e che in queste pagine impareremo, spero, a conoscere meglio."
Un invito a contemplare, fra teologia e spiritualità, la storia della salvezza alla luce delle molte espressioni dell'arte. "Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. È un indizio, questo, di come oggi più che mai, nella civiltà dell'immagine, l'immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola". È quanto ha scritto Joseph Ratzinger introducendo il Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica. Le sue parole sono quanto mai attuali ed efficaci per spiegare il contenuto di questo studio che intreccia teologia e spiritualità. Un testo che ci aiuta a contemplare la storia della salvezza accompagnandoci ad alcuni artisti e a molte opere d'arte.
Il presente volumetto ha uno scopo informativo (livello storico) e formativo (educazione alla fede). Al suo interno vengono presentati: "L'origine e l'evoluzione del Sant'Uffizio; Le riforme del primo Novecento; La Congregazione per la Dottrina della Fede; Il Dicastero secondo la costituzione apostolica Pastor bonus". Al suo interno sono contenute informazioni sulla struttura e l'organizzazione sia della Congregazione per la Dottrina della Fede (personale, uffici, procedure, esame delle dottrine, normative) sia degli organismi ad essa collegati "la Pontificia Commissione Biblica, la Commissione Teologica Internazionale e la Pontificia Commissione Ecclesia Dei". In Appendice è presente la documentazione inerente alla Serie dei Cardinali Segretari (1602-1966) e Prefetti (dal 1966), la Lettera apostolica sotto forma di motuproprio Itegrae servandae e la Costituzione apostolica Pastor bonus (articoli 48-55).
Il presente volumetto ha uno scopo informativo (livello storico) e formativo (educazione alla fede). Al suo interno vengono presentati: "L'origine e l'evoluzione del Sant'Uffizio; Le riforme del primo Novecento; La Congregazione per la Dottrina della Fede; Il Dicastero secondo la costituzione apostolica Pastor bonus". Al suo interno sono contenute informazioni sulla struttura e l'organizzazione sia della Congregazione per la Dottrina della Fede (personale, uffici, procedure, esame delle dottrine, normative) sia degli organismi ad essa collegati "la Pontificia Commissione Biblica, la Commissione Teologica Internazionale e la Pontificia Commissione Ecclesia Dei". In Appendice è presente la documentazione inerente alla Serie dei Cardinali Segretari (1602-1966) e Prefetti (dal 1966), la Lettera apostolica sotto forma di motuproprio Itegrae servandae e la Costituzione apostolica Pastor bonus (articoli 48-55). La Prefazione del volume è a cura del cardinale Prefetto Gerhard Müller.
Quali sono le verità della fede che un cristiano deve credere per conseguire la vita eterna? In un momento contrassegnato da dubbi, da ripensamenti e persino da confusione riguardo al patrimonio della fede, è necessario che il cristiano abbia la certezza su ciò che è necessario credere. È a partire da una chiara identità cristiana che sarà possibile una efficace testimonianza di fronte al mondo e un dialogo fruttuoso con le religioni non cristiane. Nell'esposizione del "Credo" viene illustrata, con chiarezza e semplicità, la dottrina cattolica, facendo costante riferimento alle fonti della divina Rivelazione e al Magistero vivo della Chiesa, in particolare a quello straordinario dono di Dio che sono i Documenti del Concilio Vaticano II e il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Non è, questo lavoro, un semplice sunto del Catechismo della Chiesa Cattolica, pur seguendone lo schema. È un ripensamento - in termini pastorali, esperienziali e più ancora esistenziali - del Credo, per farne riemergere tutta la valenza storica, ecclesiale e vitale dei suoi contenuti. L'autore non nuovo a questi saggi di approfondimento teologico - corrobora la verità di fede contenute del Simbolo con numerosissimi riferimenti biblici, patristici e della tradizione ecclesiale, che lasciano emergere la valenza delle verità stesse, facendole gustare alla ragione e inducendo il cuore ad una adesione ad un tempo motivata e convincente.
Le pagine del volume affrontano, anche per lettori non specialisti, i maggiori temi della Dei Verbum, la costituzione dogmatica del concilio Vaticano II sulla divina rivelazione. Al suo interno sono state evidenziate quindici tematiche che riguardano non solo la riflessione teologica, ma anche la pratica biblica e la dimensione pastorale. L’intento è riproporre le principali domande che accompagnano chi desidera iniziare la lettura della Bibbia, in particolare il suo contenuto e l’interpretazione che ne hanno dato la tradizione e la dottrina cattolica.
Dopo un’introduzione storica sul «movimento biblico» che ha condotto al Concilio, sulla stesura della Dei Verbum durante il Vaticano II e sulla recezione del documento nell’ultimo mezzo secolo, il libro suggerisce «quindici passi» nei grandi temi, come la rivelazione di Dio all’uomo, l’Ispirazione, l’interpretazione scientifica del testo sacro, la verità teologica che la Bibbia contiene, la sua potenza e il suo valore in quanto Parola di Dio e parola umana, il dialogo tra scritture ebraiche e scritture cristiane. E, infine, il «compimento» di ogni attesa e speranza in Gesù, nella sua vicenda storica e nel suo mistero.
Sommario
Premessa. Introduzione. I. In religioso ascolto (DV 1). II. Parla agli uomini come ad amici (DV 2). III. Gesù compimento della rivelazione (DV 3-4). IV. Una fede libera e intelligente (DV 5-6). V. Gli apostoli e la Tradizione (DV 7-8). VI. Scrittura, Tradizione e magistero (DV 9-10). VII. Ispirazione e interpretazione
(DV 11-12). VIII. Parola come corpo (DV 13). IX. Scritture ebraiche (DV 14-15). X. L’uno e l’altro Testamento (DV 16). XI. Eccellenza e storicità del Nuovo Testamento (DV 17-20). XII. Un «largo accesso» alla Scrittura (DV 21-22). XIII. Anima della teologia e dell’apostolato (DV 23-24). XIV. I «lettori» della Bibbia (DV 25).
XV. Il Verbum abbreviatum. Appendice. La costituzione dogmatica Dei Verbum
Note sull'autore
Guido Benzi è docente di Antico Testamento all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini e all’Università Pontificia Salesiana. Per EDB ha pubblicato: Ci è stato dato un figlio. Il libro dell’Emmanuele (Is 6,1–9,6): struttura retorica e interpretazione teologica (EDB 2007) e La profezia dell’Emmanuele. I testi di Isaia 6–9 tra attesa e avvento della salvezza (EDB 2014).
L'annuncio di Papa Francesco di indire un Giubileo della Misericordia ha colto tutti di sorpresa. Un Anno Santo straordinario sulla misericordia, tuttavia, non poteva essere una sorpresa conoscendo il pensiero del Papa. La misericordia è un punto di riferimento permanente per Papa Francesco. L'indizione di un Anno Santo straordinario, quindi, è la felice conseguenza di questa attenzione e della testimonianza che quotidianamente egli offre alla Chiesa e al mondo. Il Giubileo è un'occasione straordinaria per dare forza e vigore a ciò che costituisce la vita ordinaria della Chiesa e di ogni cristiano: essere segno della vicinanza e della tenerezza di Dio. Il Giubileo intende ricordare ad ognuno la bellezza della fede che pone al suo centro l'amore misericordioso del Padre reso visibile nel volto di Cristo e sostenuto dallo Spirito che guida i passi dei credenti nelle vicende della storia.