Questo breve compendio delinea la natura della teologia spirituale.
Raccogliere le ultime parole di un maestro è come custodire un messaggio, una raccomandazione, un importante insegnamento. Le riflessioni si snodano attorno al tema della "secolarità cristiana", cioè del modo credente di assumere la realtà, nel divenire della storia. Così l'autore definisce la "secolarità secondo lo spirito" come l'esperienza di chi, nella prospettiva della fede, legge e interpreta le diverse situazioni della vita e della storia secondo il discernimento della sapienza e della scienza.
Nella convinzione che parlare di spiritualità della famiglia non vuol dire fare grandi ragionamenti su princìpi dottrinali, ma semplicemente rendersi conto che «là dove c’è amore, c’è Dio», l’autore, dopo aver commentato alcuni passi della Bibbia e aver riportato le risonanze che essa suscita in lui, dà spazio alle testimonianze: «magistero delle coppie», dei battezzati, delle persone che si sforzano di vivere la loro esistenza, pure in mezzo a tante difficoltà, con la certezza di non essere sole, in quanto animate dall’amore.
La famiglia è presentata come palestra di serenità, ammortizzatore dei mali sociali, piccola Chiesa, culla in cui si salvano i valori del cielo e della terra; luogo nel quale si impara e si insegna «l’alfabeto dell’amore».
«Quando in una famiglia si respira l’amore, lì, nelle persone che vivono la loro esistenza da innamorate, abita dio; proprio in quelle persone che fanno le cose di tutti i giorni, animate da un fuoco interiore, che rende bello l’alzarsi al mattino e fa dire:“Ho un’altra giornata per poter amare!”. lavorano con la volontà di trasformare le cose più semplici e ordinarie in tanti segni d’amore».
Destinatari
Coppie di sposi/ Famiglie.
Autore
Valentino Salvoldi, già docente di filosofia e teologia morale all’Accademia Alfonsiana in Roma e in varie facoltà teologiche dell’Africa, America Latina e Asia, è incaricato dalla Santa Sede (Propaganda Fide) per la formazione del clero delle giovani Chiese. Ha creato attorno a sé un vasto movimento di solidarietà con i popoli del sud del mondo. Ha fondato «Shalom», un’organizzazione non lucrativa avente come finalità la crescita morale e culturale dei giovani in Italia e nei paesi impoveriti. I suoi numerosi libri, scritti con stile semplice e tradotti in molte lingue, nascono dalla vita e tornano tra la gente per dare speranza, per rendere il mondo più giusto e fraterno, più vicino al regno del Dio fatto Uomo.
Come vivere l'identità cristiana nel mondo? Anziché attardarsi a stilare un elenco di consigli dettagliati o di singole massime operative, G. Greshake da teologo di lungo corso - propone una riflessione "alta" su alcuni atteggiamenti di fondo della vita cristiana e delinea una "topografia" spirituale sui contesti importanti in cui dare realizzazione alla vita di fede. Come possiamo e dobbiamo vivere da cristiani nel mondo? All'insegna di questa domanda-guida, Gisbert Greshake propone una riflessione teologica su alcuni atteggiamenti fondamentali della vita cristiana e su luoghi e contesti importanti in cui dobbiamo vivere la nostra fede: la questione del senso della nostra vita sulla terra; l'ascolto della chiamata di Dio; il senso della vita quotidiana e della festa; dove e come possiamo trovare Dio nella nostra vita e nel mondo; come l'essere umano deve comportarsi con la finitezza della propria vita; la preghiera. Il libro offre, attraverso l'approfondimento di questi temi fondamentali alla base delle diverse spiritualità, un aiuto per realizzare spiritualmente la propria identità cristiana.
Coloro che si interessano al discorso teologico spirituale sentono in questi ultimi anni in modo crescente l'esigenza di una comprensione adeguata dell'identità e del metodo di questa disciplina. Il volume costituisce un contributo al dibattito, avendo a tema l'identità e il compito della teologia spirituale oggi, confrontandosi con gli sviluppi interni a questa disciplina, con particolare riferimento al tempo successivo al Vaticano II. Il testo propone gli interventi che hanno animato l'annuale giornata di studi promossa dall'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum, celebrata in occasione dei suoi quarant'anni di attività.
Manuale di esercizi concreti, con obiettivi e possibili soluzioni, per la guida spirituale e personale. Adatto anche a psicologi e counselor che cercano uno strumento utile e semplice per l'accompagnamento.
In questo volume Jean Delumeau, storico tra i più conosciuti e apprezzati, tratta l’idea di paradiso e delle sue rappresentazioni nel cristianesimo occidentale. L’opera è divisa in due parti: la prima ripercorre il tentativo, durato vari secoli, di localizzare il luogo fisico del paradiso terrestre dal quale, secondo il racconto della Genesi, vennero cacciati Adamo ed Eva. La seconda affronta la tematica del punto di vista della trascendenza.
L’ampia documentazione presente nel volume è funzionale a una meditazione, su base storica, del tema della speranza. Il cristianesimo ha sempre contrapposto alle incomprensioni e ai conflitti del mondo l’anelito a un avvenire d’amore e di comunione. Il paradiso è il luogo del riconoscimento e dell’amore dei nostri cari davanti a Dio. Questa speranza ha saputo resistere al crollo di popoli e di civiltà ed è insita nella fede cristiana nella resurrezione, ma è anche presente nel cuore di ogni uomo.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Jean Delumeau. Nato nel 1923, storico della mentalità religiosa in Occidente, ha indagato in modo particolare sui temi della paura, del bisogno di sicurezza, del perdono e del paradiso. La sua vasta opera è stata tradotta in numerose lingue.Tra i suoi libri ricordiamo: Quel che resta del Paradiso (Mondadori, 2001) e Il peccato e la paura. L’idea di colpa in Occidente dal XII al XVIII secolo (Il Mulino, 2006). Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato La confessione e il perdono. Le difficoltà della confessione dal XIII al XVIII secolo (1992).
Un'opera profonda, arguta e vivace sulle opere di misericordia spirituale, conforto e salvezza nella vita di tutti i cristiani. Le opere di misericordia spirituale sono considerate in questo libro con uno stile originale: profondo, ma arguto e vivace allo stesso tempo, teso a mostrare quanto certi insegnamenti su Dio e sull'uomo non passino mai di moda. Non si può, infatti, essere davvero cristiani se non lasciamo vivere in noi, anche oggi, gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù.
Molti uomini, molti cristiani, chiamano pace la tranquillità, gioia la risata fragorosa, felicità il piacere o il successo effimero: sono prigionieri di un orizzonte povero; sono "tiepidi". La tiepidezza è quella malattia dell'anima che ha per sintomi la svalutazione della preghiera e del sacrificio quotidiani, il pensare soltanto a sé stessi, il capriccio, la comodità... Perdendo la prontezza e la gioia della donazione la fede si assopisce, proprio perché si è raffreddato l'amore, e mette radici la tristezza. Il libro insegna, nella pratica della vita ascetica, come prevenire ed eventualmente curare questo stato di mediocrità, ricollocando Dio al centro della vita del cristiano.
Nel XXI secolo ha ancora senso parlare del Sacro Cuore? Molti, che sono alla ricerca del modo migliore di vivere e testimoniare il Vangelo, oggi si pongono questa domanda. Infatti, le sfide della secolarizzazione e le acquisizioni del Concilio Vaticano II hanno aperto prospettive nuove sia alla nuova evangelizzazione, sia alla presenza dei cristiani nel mondo. La devozione al Sacro Cuore, debitamente rinnovata, è destinata a divenire la spiritualità dei tempi nuovi, in quanto non è propriamente una "devozione", ma una "spiritualità", una strada privilegiata di fede e di carità che conduce alla "conoscenza sperimentale" del mistero stesso della rivelazione cristiana di Dio Amore. Il presente volume si divide in due parti. La prima raccoglie le relazioni tenute dall'autore al XVII Convegno Unitario dell'Apostolato della Preghiera (Sassone-Roma, 29 giugno-2 luglio 2011), in cui si parte dalla premessa che a dare forma e sostanza alla "devozione" al Sacro Cuore hanno contribuito, fin dall'inizio, non solo la spiritualità dell'amore, propria di san Francesco di Sales e della Visitazione, ma anche la spiritualità eucaristica e la spiritualità ignaziana e si conclude con una meditazione sulla parabola del figliol prodigo, a conferma che l'abbandono nella fede (o "consacrazione") all'amore misericordioso è il vertice a cui conduce la spiritualità del Sacro Cuore. La seconda parte del volume è un'antologia di scritti dell'autore.
E’ il primo volume della collana “l'uomo spirituale” che presenta i presupposti necessari per iniziare un cammino nella vita spirituale.
I volumi a seguire tratteranno della chiesa, dei sacramenti, della liturgia e della mistica.
Esso è nato come un'opera tesa a sussidiare lo studio della teologia spirituale speciale, è anche un ottimo sussidio per chi nella Chiesa vuole approfondire la conoscenza delle radici del vissuto spirituale cristiano.
Noi siamo quello che abbiamo pensato o vissuto in questa o in altre vite: secondo la teoria della rinascita, basata sulla legge di causa-effetto, tutto ciò che ci capita, ogni incontro, ogni paura, ogni conflitto, ogni relazione ha la sua origine in un passato lontano, e cioè in una delle nostre esistenze precedenti. Per l'anima, e per l'inconscio, non c'è il tempo, ma un eterno presente, dove coesistono tutte le nostre esperienze. L'autrice ipnologa e ricercatrice spirituale, che da oltre trent'anni pratica la regressione ipnotica, affronta in questo libro le tematiche più affascinanti del karma attraverso le storie intriganti emerse durante il suo percorso di ricerca, che ci mostrano come la regressione sia un'esperienza che permette di scaricare le tensioni e i conflitti, di risolvere le paure, soprattutto quella della morte, per affrontare la vita e le difficoltà con una visione più ampia e propositiva.