
Dodici domande, inviate per posta elettronica, a quindici monasteri femminili di clausura sparsi per l’Italia: con questa mossa discreta ha preso il via l’esplorazione di una realtà poco conosciuta dai più, inclusi molti cattolici praticanti: la vita “oltre le grate”. In questa sorta di “parlatorio digitale” ascoltiamo voci di donne che si sono ritirate dal mondo, ma non sono certo fuggite. Come afferma una di loro, « la clausura, apparentemente, è una separazione dal mondo, ma in verità è un “rientro” in esso in maniera diversa e più vera, come il cuore, che esternamente non si vede, ma è essenziale perché l’organismo viva ». Pagina dopo pagina scopriamo che in queste “case del silenzio”, « con i piedi ben piantati sui pavimenti delle celle, del coro, del refettorio e di ogni altro ambiente, ci s’impegna giorno e notte per la “manutenzione” di un ponte di preghiera, d’intercessione, gettato fra l’umanità e il Regno dei Cieli » (dalla Prefazione di Marco Beck).
I testi pubblicati in questa raccolta sono l’esatta trascrizione di conferenze, di relazioni al clero e altro materiale di natura pubblica di monsignor Giuliano Bertoli, per quasi trent’anni (1967-1996) rettore del Seminario Patriarcale di Venezia. Innanzitutto vengono messi in luce il pensiero e l’azione di mons. Bertoli nel suo lungo rettorato circa le questioni cruciali della formazione seminaristica e della pastorale vocazionale.
Durante una delle loro missioni evangelizzatrici, Giacomo e Filippo, francescani, giunsero a Bevagna presso Foligno, in quel tempo sotto il dominio del tiranno Trincia, il quale, sospettando che i bevanati tramassero congiure e ribellioni contro di lui, mandò la sua truppa per punire il paese. Giacomo e Filippo presero coraggiosamente le difese della gente inerme. Per tutta risposta i due frati furono malmenati e uccisi.
Ricostruzione della vicenda dei martiri di Pariacoto, Perù 1991: l'uccisione di Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, frati conventuali polacchi di 33 e 31 anni, missionari a Pariacoto, sulle Ande peruviane. A distanza di vent'anni dall'eccidio nel parla l'unico superstite.
Accompagnare le persone nella crescita psico-spirituale non significa solo aiutarle a conoscersi, ma anche a dare ordine e unità a ciò che ruota attorno al centro vitale che ognuno si è dato per libera scelta. È un'attività che richiede una teoria, una strategia e una serie di tecniche. Sulla scia di elementi teorici essenziali, il volume illustra nel dettaglio e con esempi concreti i metodi più comuni per questo particolare tipo di intervento: come iniziare i colloqui, come raccogliere i dati, come affrontare le resistenze. L'obiettivo è duplice: intercettare le domande che si nascondono nella cronaca e familiarizzare con la complessità della dimensione interiore degli uomini. "L'accompagnamento - spiega l'autore - tende a un'integrazione psico-spirituale che non va intesa come meta per il domani, ma come processo dell'oggi, non come armonia, ma come dilatazione del cuore che può permettersi la gioia di restare ambivalente senza per questo perdersi. È la piacevole libertà di rimanere semplicemente umani e di notare che, proprio in questa semplicità, talvolta anche Dio scrive".
Senza offrire ricette a buon mercato, l’autore presenta l’esistenza sacerdotale come un dono per la glorificazione di Dio e ne indica il centro permanente: l’amicizia con Gesù Cristo, anzi la passione per lui, e il servizio alla sua chiesa.
«Un libro che unisce una grande esperienza personale a una matura riflessione teologica, irradiando gioia ed entusiasmo» (Walter Kasper).
Descrizione
Questo libro incoraggia a essere sacerdoti, e a esserlo gioiosamente. Non propone affatto una qualche immagine aggiornata del sacerdote, una sua nuova spiritualità o una nuova concezione della pastorale.
Richiama semplicemente alla coscienza il centro immutabile della vocazione sacerdotale: è decisivo rivolgere lo sguardo, con fede, a Gesù Cristo e tenere davanti agli occhi il nucleo permanente della concezione cattolica della natura della chiesa. Intendere così il ministero presbiterale come un dono per la glorificazione di Dio renderà possibile organizzare bene la vita del sacerdote e della comunità ecclesiale, mantenendo sullo sfondo i dibattiti contemporanei sull’argomento.
«Il libro unisce una grande esperienza personale a una matura riflessione teologica. Senza limitarsi alle cose superficiali e senza offrire ricette a buon mercato, Augustin porta alla luce tesori sotterrati e ampiamente dimenticati, e li fa di nuovo brillare; indica il centro del ministero sacerdotale, costituito dall’amicizia con Gesù Cristo; parla della partecipazione alla vita di Dio, anzi di una nuova passione per Dio. Per queste ragioni il suo libro irradia entusiasmo» (dalla Prefazione del card. Walter Kasper).
Il prete, protagonista del racconto, nella notte tra il mercoledì e il giovedì santo, si trova in una profonda crisi riguardo al suo rapporto affettivo con un Dio che non sente più, con gli altri e con se stesso, tentato di mettere fine a un cammino che credeva autentico e invece si rivela non più percorribile, addirittura sterile. Il testo ha un potere terapeutico: in un'epoca in cui i legami, sempre più fragili, generano debolezza, questa narrazione insegna ai giovani la bellezza di amarsi e scegliersi in Cristo e agli adulti la forza di perseverare nella scelta.
Il volume raccoglie i 50 messaggi Pontifici per la Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni; è corredato da un'Introduzione teologica, schede di lettura, indici tematici, e si offre come una ricca antologia sulla vocazione e sulla pastorale per le vocazioni. Ogni anno, nella quarta domenica di Pasqua - domenica del Buon Pastore - le comunità cristiane si trovano spiritualmente unite per implorare da Dio il dono di sante vocationi. Da 50 anni, da Paolo VI (che ha istituito la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni) a Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI, un Messaggio pontificio indica nuove vie di pastorale vocazionale, e ricorda a tutti il dovere della preghiera per le vocazioni.
Il primo di dodici volumi di una collana in cui si affida il compito, ad alcuni membri del Collegio cardinalizio, di commentare le Costituzioni e i documenti Conciliari. Questo primo volume esamina il descreto 'Presbyterorum Ordinis'.
"Clausura" è un viaggio attraverso il mistero, l'Invisibile, la preghiera costante, la condivisione totale di un Ideale. Un viaggio fatto di interviste, confessioni e diari aperti che, a più di cinquant'anni dall'omonimo documentario di Sergio Zavoli, si accosta alla realtà della nuova clausura, senza la pretesa di dare delle risposte, ma nell'intento di porre una domanda - necessaria per ognuno di noi - sul mistero della vita spirituale nella società dei mass media e della Rete. Frutto di una ricerca durata quattro anni, questo libro rivela il perché di una scelta, in realtà una Chiamata speciale, e spalanca per il lettore le porte dei monasteri. Tra le parole di oltre quaranta monache è custodito il segreto che può portarci a comprendere il perché della Vita donata a Dio e ai fratelli: la fede cieca, l'amore assoluto, il servizio a Dio e agli uomini. Nel silenzio di un cuore che si espande fino a toccare l'Umanità e la Terra. Con una prefazione di Sergio Zavoli, un'intervento di Susanna Tamaro e le testimonianze di Tonino Guerra e Anna Maria Campi.
Se la testimonianza rende credibile il cristiano, il servizio rende credibile il diacono. La Chiesa gli chiede di seguire Gesù, che “è venuto per servire e non per essere servito”. Evangelizzazione, liturgia e carità, i principali ambiti operativi. Ma la ricerca dell’autore è particolarmente orientata a riscoprire il fondamento biblico del diaconato, riletto attraverso il ministero ventennale. In appendice, l’omelia pronunciata dal vescovo Tonino Bello – grande promotore del diaconato permanente – durante il rito di ordinazione di Mario D’Elia.
Una antologia di interventi che il Card. Carlo Maria Martini ha dedicato ai Consacrati e alle Consacrate nel corso del suo lungo ministero pastorale. Nessuno può prevedere ciò che Dio sta facendo nascere attraverso le doglie della nostra travagliata storia contemporanea, tuttavia i religiosi sanno bene che cosa è chiesto loro di essere, come suggerisce il titolo del volume: Per amore, per voi, per sempre. Essere vite donate per il servizio dell’uomo, fraternamente radicate nell’amore di Cristo e capaci di una fede risplendente come lampada in una società talora confusa e dimentica dei valori essenziali.