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<font size='1'><table class='xdebug-error xe-warning' dir='ltr' border='1' cellspacing='0' cellpadding='1'>
<tr><th align='left' bgcolor='#f57900' colspan="5"><span style='background-color: #cc0000; color: #fce94f; font-size: x-large;'>( ! )</span> Warning: mysqli_error() expects exactly 1 parameter, 0 given in C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php on line <i>264</i></th></tr>
<tr><th align='left' bgcolor='#e9b96e' colspan='5'>Call Stack</th></tr>
<tr><th align='center' bgcolor='#eeeeec'>#</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Time</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Memory</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Function</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Location</th></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>1</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0003</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>247816</td><td bgcolor='#eeeeec'>{main}( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>0</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>2</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0187</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>333832</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->connect( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>36</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>3</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.1084</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>334680</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->oops( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>83</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>4</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.1084</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>334728</td><td bgcolor='#eeeeec'><a href='http://www.php.net/function.mysqli-error' target='_new'>mysqli_error</a>
( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>264</td></tr>
</table></font>
<table align="center" border="1" cellspacing="0" style="background:white;color:black;width:80%;">
<tr><th colspan=2>Database Error</th></tr>
<tr><td align="right" valign="top">Message:</td><td><b>WARNING:</b> No link_id found. Likely not be connected to database.<br />Could not connect to server: <b>5.135.208.142</b>.</td></tr>
<tr><td align="right">Date:</td><td>Friday, October 1, 2021 at 5:08:03 PM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978885930050">/demo/obtain_abstract.php?codice=978885930050</a></td></tr> </table>
<br />
<font size='1'><table class='xdebug-error xe-warning' dir='ltr' border='1' cellspacing='0' cellpadding='1'>
<tr><th align='left' bgcolor='#f57900' colspan="5"><span style='background-color: #cc0000; color: #fce94f; font-size: x-large;'>( ! )</span> Warning: mysqli_error() expects exactly 1 parameter, 0 given in C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php on line <i>264</i></th></tr>
<tr><th align='left' bgcolor='#e9b96e' colspan='5'>Call Stack</th></tr>
<tr><th align='center' bgcolor='#eeeeec'>#</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Time</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Memory</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Function</th><th align='left' bgcolor='#eeeeec'>Location</th></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>1</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0003</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>247816</td><td bgcolor='#eeeeec'>{main}( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>0</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>2</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.0187</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>333832</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->connect( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\obtain_abstract.php' bgcolor='#eeeeec'>...\obtain_abstract.php<b>:</b>36</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>3</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.1101</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>334912</td><td bgcolor='#eeeeec'>Database->oops( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>87</td></tr>
<tr><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>4</td><td bgcolor='#eeeeec' align='center'>0.1101</td><td bgcolor='#eeeeec' align='right'>334960</td><td bgcolor='#eeeeec'><a href='http://www.php.net/function.mysqli-error' target='_new'>mysqli_error</a>
( )</td><td title='C:\wamp64\www\demo\used_book\classes\db\Database.singleton2.php' bgcolor='#eeeeec'>...\Database.singleton2.php<b>:</b>264</td></tr>
</table></font>
<table align="center" border="1" cellspacing="0" style="background:white;color:black;width:80%;">
<tr><th colspan=2>Database Error</th></tr>
<tr><td align="right" valign="top">Message:</td><td><b>WARNING:</b> No link_id found. Likely not be connected to database.<br />Could not open database: <b>libreriacoletti</b>.</td></tr>
<tr><td align="right">Date:</td><td>Friday, October 1, 2021 at 5:08:03 PM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978885930050">/demo/obtain_abstract.php?codice=978885930050</a></td></tr> </table>
Cliccare è uno dei riti del vivere nelle giornate di milioni di persone. Un’azione tanto piccola quanto potente, un gesto con una storia giovane che intreccia però molte dimensioni. Basta un click per aderire a qualcosa, per incontrare qualcuno, per entrare in un mondo. Esplorare il cliccare significa interrogarsi sui significati dell’utilizzo delle tecnologie; ma anche lasciarsi provocare dal modo in cui la comunicazione contemporanea ci fa riscoprire l’esperienza di credere nel Dio “multimediale” dei cristiani.
Informazioni sugli autori
Lorenzo Voltolin, sacerdote della diocesi di Padova, è parroco presso la comunità di San Martino vescovo – Voltabrusegana e nella comunità della Natività della Beata Vergine Maria – Mandria. Ha proseguito il percorso accademico fino al conseguimento della Licenza in Teologia Spirituale. Questo libro costituisce la conclusione della ricerca di Dottorato, la cui tesi è stata difesa nel 2015 nella Facoltà Teologica del Triveneto. L’ambito di ricerca dell’autore muove dalle moderne forme di comunicazione multimediale per approdare alla questione epistemologica, considerando gli apporti che la stessa teologia può offrire all’indagine veritativa e all’esperienza spirituale.
Marco Sanavio, presbitero della diocesi di Padova, si occupa di comunicazione dal punto di vista pastorale e educativo, con particolare attenzione al mondo digitale, alla spiritualità e alla formazione. Nel 2018 ha promosso la Dichiarazione di Padova sull’etica digitale.
Il volume presenta quanto le reti sociali sono sempre oggi più luoghi “abitati” da una moltitudine crescente di persone: sono le community, forme del tutto nuove di aggregazioni nel territorio della rete, non più solo virtuali ma ancora non del tutto reali. Queste nuove realtà obbligano a ripensare anche il ruolo delle comunità territoriali.
Il libro propone approfondimenti su: Capire la cultura della rete – Una rete da “purificare” – Farsi prossimo nella rete
La prima guida a WordPress che integra, in una panoramica esaustiva in grado di toccare ogni aspetto fondamentale di questo strumento, contenuti di approfondimento che si sono sviluppati online e che spesso è difficile reperire con semplici ricerche sui motori. Questa seconda edizione abbraccia l'evoluzione inarrestabile del CMS che ha cambiato e sta cambiando il volto del Web, grazie alla sua missione di rendere sempre più democratico il processo di pubblicazione dei contenuti digitali. WordPress infatti non è più soltanto sinonimo di blogging, ma viene utilizzato ormai per pubblicare e gestire siti internet di ogni tipo, da parte di privati, professionisti, istituzioni, media e persino grandi aziende. Una nuova edizione che, coadiuvata da numerosi approfondimenti sul sito dedicato (wpgc.it), è stata integrata da una guida a 360 gradi ai plugin di WordPress, che da sempre costituiscono lo strumento chiave per espandere le possibilità di impiego del CMS. Come sempre, l'interazione con i lettori è incoraggiata e facilitata attraverso il sito, i profili e le pagine social che l'autore utilizza per segnalare aggiornamenti e novità, offrendo così la possibilità di mantenere nel tempo la validità delle informazioni presenti nel volume.
I cittadini italiani sono azionisti di maggioranza, a loro insaputa, della Rai, una delle più grandi televisioni pubbliche d'Europa: 13 canali televisivi, 10 canali radio, 11 sedi all'estero, per un totale di 13.000 dipendenti. Bene, nel corso degli anni, circa una settantina, questa proprietà è stata gestita senza cura, ha perso colpi sul mercato, non si è rinnovata come i tempi avrebbero richiesto e oggi ha i conti in rosso. Però gli italiani continuano a finanziarla. Dunque il Servizio pubblico è pubblico nel senso che è nostro, ne siamo proprietari. Ma non solo. La Rai resiste anche come una delle principali fonti di informazione del Paese: in anni in cui sembra che ci siano solo internet, social e app, è bene ricordare che il Tg1 delle 20 ha oltre 5 milioni di spettatori. È facile quindi intuire come, per entrambe queste ragioni, la Rai sia legata a doppio filo alla vita democratica del Paese. Carlo Verdelli è stato il primo direttore dell'informazione del Servizio pubblico tra il 26 novembre 2015 e il 3 gennaio 2017. Il progetto era ambizioso: un piano di riforma di 470 pagine suddivise in cinque volumi di analisi, confronti internazionali e proposte per "svecchiare la Rai, disinfestarla dai parassiti della politica e proiettarla nel mondo di oggi". Ma qualcosa non ha funzionato. Quali sono gli interessi che hanno impedito un rinnovamento così indispensabile e urgente? Perché e a chi conviene che le cose non cambino? Verdelli ci guida nelle stanze e nei corridoi di viale Mazzini, e spiega perché riformare il Servizio pubblico e sottrarlo alle sabbie mobili del potere romano è impossibile. La Rai mancata diventa così "un tassello non marginale di un puzzle complesso. Messo insieme ad altri pezzi, forma l'immagine di un tessuto svolazzante. Sinistro, più che di sinistra". E il problema dell'informazione si conferma essere più che mai cruciale per la nostra democrazia.
Che rapporto c'è tra la scuola e le nuove tecnologie? La risposta a questa domanda è risolta dallo studioso americano Neil Postman, che ha lasciato lavori fondamentali tra cui Ecologia dei media. La scuola come contropotere. Per rendere concreti il rapporto e la dialettica tra innovazione e tradizione, Postman ha sviluppato un confronto tra i due curricula, quello scolastico e quello dei media. Di qui la definizione attualissima data da Postman di Scuola come contropotere.
Auspicando un insegnamento come attività di conservazione la scuola non arretra ma recupera le radici cognitive ed eretiche su cui fondare il futuro dei nostri giovani.
È corretto che un bambino a due anni si intrattenga per ore davanti al tablet e a dieci anni abbia uno smartphone? I videogiochi vanno vietati o solo limitati? La tecnologia, insomma, farà male o farà bene? E siamo sicuri di avere gli strumenti per valutare le conseguenze, negative e positive, dell'utilizzo dei nuovi strumenti digitali da parte delle giovanissime generazioni? Attingendo alle ultime ricerche nei campi della psicologia, filosofia, economia e pedagogia, questo libro dimostra come grazie al digitale, ai videogiochi, a internet e ai social, i bambini saranno in grado di creare nuovi modelli di cittadinanza globale, di connessione e comunità. I genitori, gli insegnanti e gli educatori devono imparare a inquadrare questi cambiamenti epocali, modificando abitudini, schemi mentali e aspettative. Shapiro offre consigli concreti e pratici ai genitori su come educare i bambini in modo efficace e fornisce strumenti e tecniche per utilizzare la tecnologia in modo da coinvolgere i bambini e aiutarli a imparare e crescere. Confrontando il presente con le grandi rivoluzioni tecnologiche del passato, il libro ci restituisce un'immagine consapevole e ottimistica del futuro delle giovani generazioni, riconoscendo in loro la potenzialità per creare un mondo più aperto, iperconnesso, una prospettiva che gli adulti di oggi possono a stento immaginare.
Una guida utile per accompagnare ragazzi e adulti nell'uso consapevole delle tecnologie. Una raccolta di riflessioni e suggerimenti pratici per vivere in modo sano e sereno la dimensione social. Una confezione di pillole di consapevolezza digitale, con le indicazioni necessarie per muoversi nel groviglio caotico della Rete. Un libro a più voci per crescere insieme - genitori e figli, insegnanti e studenti - driblando i rischi del web per coglierne solo le opportunità.
Un libro che aiuta a comprendere la rivoluzione digitale, le sue conseguenze sulla vita di ogni giorno e sulle nuove generazioni, sino al modo che abbiamo di leggere noi stessi e il nostro rapporto con Dio. La riflessione parte dal suggestivo concetto di ”infosfera” – la globalità dello spazio delle informazioni – e acquista pagina dopo pagina maggiore profondità, indagando l’uomo nel tempo in cui si trova a vivere. Di fronte alle sfide di una contemporaneità impastata di tecnologia, questo saggio interviene con autorevolezza nel dibattito sulla rivoluzione digitale, portando al centro dell’analisi i temi della fede e della speranza, suggerendo spunti di riflessione pastorali ed educativi. Con la prefazione di mons. Angelo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica, e la postfazione di Luciano Floridi, ordinario di Filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab.
Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato, è noto, il modo di far politica, disegnando un quadro sicuramente innovativo e, per molti versi, allarmante. Tra falsi profili, propaganda selvaggia, disinformazione e problemi di sicurezza, la nuova politica digitale riveste oggi un ruolo centrale in ogni Stato. In questo libro sono affrontati i temi dell’uso spregiudicato dei big data, del "governo tramite gli algoritmi", della politica smart attraverso l’utilizzo di app e di grandi piattaforme consultive, della profilazione politica di tutti i cittadini (mostrato al mondo dal clamoroso caso di Cambridge Analytica), del "giocare sporco" online diffondendo fake news e attacchi gratuiti agli avversari e della sicurezza informatica dei dati e delle attività dei politici.
"Le tetradi perdute" nasce come continuazione di "Gli strumenti del comunicare" e di "La legge dei media". Nel corso del loro lavoro di aggiornamento e revisione, Marshall McLuhan e suo figlio Eric trovano uno strumento teorico completamente nuovo, che si manifesta in una forma assolutamente inusitata e che si applica tanto ai prodotti materiali (come gli occhiali) quanto a quelli astratti (come la repubblica) dell'evoluzione. Le nuove leggi scoperte dai McLuhan sono un metodo valido e rivoluzionario per la comprensione di ogni fenomeno umano. Sono le tetradi. Una tetrade raggruppa le quattro leggi che governano tutte le innovazioni umane: ogni innovazione amplifica, rende obsoleto, recupera e capovolge qualcosa. Questi processi hanno luogo in tutti i casi, senza eccezioni, ogni volta che un'innovazione si sviluppa e si diffonde nella cultura e nella società; perciò sono stati chiamati leggi. Sono le leggi dei media nella loro forma definitiva. Per esempio, il refrigeratore amplifica la gamma dei cibi disponibili, rende obsoleti il cibo fresco e il cibo essiccato, recupera il tempo libero di chi provvede alla cucina e si capovolge nell'omogeneità di sapore e consistenza. Oppure: l'orologio amplifica il lavoro, rende obsoleto l'ozio, recupera la storia come forma d'arte e si capovolge in un eterno presente. O ancora: la macchina fotografica amplifica l'aggressione privata, rende obsoleta la privacy, recupera il passato come presente e si capovolge nel dominio pubblico. Le tetradi perdute di Marshall McLuhan è l'opera che offre la cornice teorica conclusiva per l'analisi di ogni nuovo medium. E lo fa in una forma che trascende la forma tradizionale del discorso, la forma saggio, la forma comune di una comunicazione umanistica: una tetrade è una poesia, una strofe di quattro versi, presentata con un suo peculiare codice visivo. Qui accompagnata dalle spiegazioni di Eric McLuhan, che ci consentono di seguire il processo di invenzione e sviluppo delle tetradi nel suo farsi: ci consentono di assistere all'ultima rivelazione del grande filosofo dei media.