
Un testimone e protagonista di cinquant'anni di giornalismo italiano racconta la storia del giornale, il mestiere di chi lo fa e come, con l'arrivo del marketing, si siano trasformati il prodotto e l'autore. In questa nuova edizione, ampiamente riveduta e aggiornata, viene in particolare proposto un nuovo "diario" del lavoro settimanale di alcune testate nel corso del gennaio 2002, e sono esaminate le conseguenze della recente crisi degli introiti pubblicitari.
Serve ancora la sinistra nel nuovo mondo globalizzato? E' la domanda che fa da filo conduttore a questo libro di Giuliano Amato. In questi anni tutto è cambiato, ma soprattutto sono entrate in crisi le istituzioni fondamentali, come gli Stati nazionali, i partiti, i sindacati. Ciò che conta è tenere il bandolo del cambiamento, saper governare il nuovo mondo globalizzato. Ecco allora che la sinistra ha davanti a sé un grande compito: quello di scendere in campo aperto e affrontare con coraggio la sfida di costruire le strutture portanti del nuovo mondo.
Il libro si apre con una citazione che evidenzia il paradosso con cui la psicologia è costretta a confrontarsi: a dispetto del senso comune che la immagina come studio dell'esperienza umana e dei significati, la psicologia ha, per molto tempo, intenzionalmente escluso questi temi dal suo campo di lavoro. Quali sono le ragioni profonde di questo rifiuto? E quali le opposte ragioni dell'attuale svolta verso la ricerca del significato? Questi interrogativi sono affrontati attraverso un'introduzione ragionata ai nuovi orientamenti della psicologia che rifiutano il paradigma naturalistico e le sue metodologie per proporre l'alternativa di una scientificità più incerta, ma più aderente all'esperienza umana.
Il volume fornisce agli insegnanti (anche attraverso un repertorio di schede operative) gli strumenti pedagogico-didattici per poter progettare e costruire il triangolo curricolare della scuola dell'autonomia: il "curricolo di studio" (compito del collegio dei docenti), il "curricolo di classe" (compito dei docenti della classe) e il "curricolo disciplinare" (compito del docente titolare della materia di insegnamento).
La società contemporanea è esposta oggi ad una doppia possibilità: quella dell'incontro, ma anche quella del conflitto distruttivo tra popoli, culture e valori. Il volume intende fornire spunti di analisi e di progettazione pedagogica e didattica nell'ottica del ruolo che la formazione e la scuola hanno rispetto alla costruzione di pensieri e di personalità capaci di relativizzare i propri punti di vista.
Nella scuola non poche volte gli affetti sono stati trascurati, censurati, sopiti e per questo non accreditati come forze in grado di caratterizzare il conoscere, il volere, il sentire, il convivere, l'apprendere dell'alunno. Il volume esamina il singolare contributo che la scuola è in grado di offrire all'impresa della formazione affettiva, oggi più di ieri da difendere e perseguire.
Segreta e appartata, Cristina Campo scomparve nel 1977, nel silenzio quasi generale di una società letteraria che non era ancora in grado di capirla. Oggi critici e pubblico sembrano averla riscoperta, e la sua parabola esistenziale sommessa ma decisiva impone qualcosa di più, che vada al di là dei frettolosi stereotipi. Questa biografia, ricca anche di immagini, raccoglie le poche testimonianze edite e le moltissime inedite e sorprendenti - tratte da lettere, testimonianze e dal preziosissimo e finora sconosciuto diario del padre - sulla più misteriosa delle scrittrici italiane.
Imparare ad osservare non consiste in un fuggevole vedere, bensi in un immergersi nell'evento, accoglierne le vibrazioni sensoriali, sentire le emozioni e denominarle. Il libro sviluppa ed approfondisce l'osservazione infantile in condizioni naturali come processo formativo del futuro psicologo e non solo come strumento di conoscenza del bambino. L'universita italiana, fino ad oggi, ha inteso l'apprendimento come un'attivita puramente cognitiva, ove il docente da informazioni che lo studente riceve ed eventualmente rielabora. Una concezione simile dei processi di apprendimento conduce all'ipervalutazione dei processi di pensiero denegando gli elementi affettivi e relazionali. Il sapere diventa quindi un oggetto morto", autoreferenziale, chiuso in un insieme di concetti e di formule. Apprendere dall'esperienza ed attraverso l'osservazione significa, in primo luogo, imparare che osservare non consiste in un fuggevole vedere, bensi in un immergersi nell'evento. "