Proprio nelle sue profonde contraddizioni sta il fascino dell'età barocca: nasce la scienza moderna e si afferma il razionalismo filosofico, ma nel contempo infuria la caccia alle streghe e domina l'intolleranza religiosa; si sostiene l'origine divina del potere sovrano e intanto cade la testa del re d'Inghilterra; l'economia e la cultura si aprono verso un orizzonte mondiale e frattanto decadono i grandi imperi; novità e tradizione si serrano in un nodo inestricabile.
Un volume che esplora, in forma divulgativa e rivolgendosi a un pubblico molto vasto, una crisi lunga vent'anni, la storia dell'"entre deux guerres", e le ragioni politiche, sociali, economiche della sua instabilità.
L'Italia, confine tra Europa democratica e comunista, nei decenni della guerra fredda è stata sempre al centro dell'attenzione americana e la trasformazione politica che il nostro paese ha vissuto agli inizi degli anni Sessanta con l'ingresso dei socialisti nell'area di governo è stata seguita e discussa negli Usa, e ampiamente concordata in un fitto dialogo tra le due sponde dell'Atlantico. L'autore, sulla base di documenti inediti, intende seguire l'evoluzione americana nei confronti dell'"apertura a sinistra", accettata da Kennedy contro le perplessità della sua stessa amministrazione e il sotterraneo lavoro di una diplomazia ufficiosa composta di intellettuali italiani e americani che contribuì a sdoganare il PSI.
Usare le posate per mangiare, non sputare nel piatto, soddisfare in privato i bisogni fisici sembrano comportamenti del tutto naturali. Ma sono davvero tali o sono invece il risultato dell'evoluzione culturale?
Un profilo di storia e civiltà etrusche, dai secoli bui della protostoria all'età romana. Partendo dal discusso problema delle "origini", Torelli racconta la formazione e le vicende dell'assetto sociale e politico, l'evoluzione del sistema economico e dei rapporti commerciali e infine il progressivo tramonto della potenza e della cultura etrusche, di fronte all'affermarsi della leaderschip romana sulla penisola. In un quadro così storicamente articolato l'arte, la letteratura, la religione, i costumi e tutto ciò che ancora ci affascina di quell'antico popolo acquistano un risalto particolare, grazie anche alle numerose illustrazioni.
Un lento viaggio lungo le rive del fiume Don, alla ricerca di ciò che rimane nella memoria di chi ha conosciuto i soldati italiani che vi combatterono una guerra folle e disperata. Durante l'inverno 1992, una troupe della rivista "Airone" viene inviata sul grande fiume russo per un reportage sui luoghi dove cinquant'anni prima erano schierati i soldati italiani. Fredo Valla, scrittore, e l'autore, accompagnati dall'interprete Igor Bandyrski, percorrono a piedi il fronte italiano dell'Armir in venti giorni, attraversando villaggi in cui dal 1942 nessuno straniero aveva messo piede, trovando ospitalità nelle case di contadini e pescatori.
Entro il quadro storico dello sviluppo del costituzionalismo moderno, l'autore ricostruisce il clima politico e intellettuale nel quale ha preso forma la nostra Carta fondamentale del 1948. Oggi che cosa è cambiato? Perché si è aperto un processo di riforma costituzionale? Secondo l'autore la crisi della costituzione italiana coincide con la crisi dei partiti che hanno lasciato un vuoto riempito dal ruolo crescente assunto dai giudici e dalla Corte costituzionale. Ma, poiché è impensabile che la costituzione possa vivere solo attraverso l'interpretazione delle corti, le riforme che il Parlamento si appresta a discutere sono l'occasione per ridefinire il patto costituzionale nel rispetto dei diritti fondamentali giurisdizionalmente tutelati.
Taviani, ministro della Difesa dall'agosto 1953, visse da vicino la fase finale della questione di Trieste; il suo diario offre in presa diretta, e con il corredo di documenti inediti, la cronaca giorno per giorno di quel periodo che precedette il ritorno della città all'Italia. Accanto alla questione di Trieste sono però registrate nel diario altre vicende cruciali dell'Italia di allora: le trattative del CED (Comunità Europea di Difesa), il caso Pisciotta, il caso Montesi con le sue ripercussioni nella DC sicché il libro si presenta come una testimonianza ad ampio raggio su un anno cruciale e denso di avvenimenti del nostro dopoguerra.