
La speranza è la grande assente dalla cultura odierna. Essa infatti rimanda essenzialmente a ciò che non è in nostro potere, alla fede, come ricorda giustamente la lettera agli Ebrei. Nello stesso tempo non se ne può fare a meno perché è indispensabile per vivere. Il libro indaga il significato e le caratteristiche di questa "piccola fanciulla impertinente" (Péguy), piccola ma ostinata nel ricordare cosa davvero conti per vivere una vita piena, degna di essere vissuta.
A pagina sinistra: una battuta fulminante. A pagina destra: una vignetta dall'inconfondibile tratto. È il libro di Gianni Chiostri, che affianca testo e immagine all'insegna di un umorismo arguto e incisivo.
Nella Domenica della Parola di Dio del 21 gennaio 2024 Papa Francesco affermava che non possiamo fare a meno della Parola di Dio, della sua forza mite che, come in un dialogo, tocca il cuore. Alle soglie del Giubileo della Speranza non possiamo rimanere sordi alla parola di Dio: cos'altro può dare speranza al nostro vivere se non ascoltare, custodire e pregare quel che Lui, domenica dopo domenica, ci racconta? Questo libro presenta non un semplice commento ai Vangeli delle domeniche e delle solennità dell'Anno C, ma una preghiera per ogni brano evangelico: una riflessione costante di quello che siamo, davanti alla grandezza dell'amore universale di Dio, nella nostra fragilità di essere umani.
Tornano i tradizionali "Auguri sotto l'albero" di Àncora, quest'anno dedicati alla speranza, in occasione del Giubileo del 2025, che inizierà ufficialmente il 24 dicembre 2024 con l'apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro.
Un intreccio "fatale" quello tra Moda e Morte, di cui l'autrice ci sprona a cercare le radici e le influenze nella nostra vita contemporanea. Fino a un passato non troppo lontano i soggetti macabri - nell'arte, nel discorso religioso e nella realtà quotidiana - erano esperienza comune, dando profondità e sostanza alla vita di ogni giorno con il loro memento mori. Dalle Danze macabre medievali alle moderne raffigurazioni horror nei film, nei comics, negli anime e nella moda, l'autrice ricostruisce l'evolvere della concezione della morte nel suo legame profondo con il corpo, in tensione dinamica tra sostanza e apparenza. In questo processo anche il look ha giocato un ruolo fondamentale, seguendo una riflessione presente già nella Bibbia e nei Padri della Chiesa, dove l'abito è simbolo di ambiguità e illusione, ma anche specchio verace della nostra natura mortale.
Minutina è una fata! Il primo libro dela serie ci svela come è nata: una stella cade nel terreno, sbuca un piccolo germoglio che si trasforma in un albero, l'albero delle fate. Età di lettura: da 3 anni.
In questa avventura la fata Minutina aiuterà il piccolo scoiattolo Gustavo. Quest'ultimo infatti ha nascosto tutta la sua scorta per l'inverno ai piedi di un cespuglio, non prevedendo il gelo! Adesso è impossibile per lui recuperare il cibo per l'inverno: come farà? Corre quindi in suo soccorso Minutina con le sue zuppe, un letto caldo dove riposare e... l'intervento di Emilio. Età di lettura: da 3 anni.
È la vigilia di Natale. Gli elfi sono indaffarati con gli ultimi preparativi e Babbo Natale pensa che questa volta non ci sarà nessun imprevisto quando... la renna Rudolph si schianta sul tetto dell'officina per colpa di un'acrobazia in volo! Sembra che questa volta non ci sia più nulla da fare e che bisogna cancellare il giorno di Natale e la consegna dei regali, quando un'elfa ha un'idea geniale... Età di lettura: da 3 anni.
Dall'esperienza del Gruppo vedovile della parrocchia San Francesco di Lecco - un gruppo di donne dai 45 agli 86 anni - nasce questo prezioso libretto, diviso in due parti. La prima è formata dagli "appunti" degli incontri del Gruppo: sono testi ricchi di intimità e di speranza. La seconda è un "piccolo salterio vedovile", con brani di Salmi accostati a brevi ma dense riflessioni. Uno strumento offerto a tutte le realtà simili e alle comunità che vogliano avviare un'esperienza del genere, ma anche a coloro che, pur non facendo parte di gruppi, vivono la condizione di vedovanza, per trovare parole di conforto e speranza.
Nelle omelie raccolte in questo volume è seminato il Vangelo predicato da don Renato Coronelli nelle domeniche e nelle feste dell'anno liturgico. Esse corrispondono, con solo qualche mancanza, all'intero ciclo triennale del lezionario festivo secondo il rito ambrosiano. Le omelie qui pubblicate non sono uscite come tali dalla penna di don Renato, che ha lasciato solo manoscritti da lui utilizzati come traccia per la predicazione orale. La forma letteraria sufficientemente definita dei suoi scritti ha però permesso una revisione e redazione che non ne mortificasse lo spirito, ma anzi gli permettesse di parlare ancora vivamente, consentendo ai lettori di scorgere la cura amorosa e l'efficacia comunicativa con cui don Renato ha annunciato la Parola di Dio.