Il libro tratta del "segno" sotto il punto di vista del suo contenuto naturale e religioso nella letteratura biblica, quindi il segno/simbolo considerato sia soggettivamente, come mezzo posto tra il pensiero e la realtà, sia oggettivamente, come mezzo sensibile che rinvia a qualcosa d'altro. L'autore si propone si cogliere nel mondo biblico la dinamica ed il significato dei segni attraverso il tempo e le vicende del popolo ebraico e cristiano.
Questo libro, dice l'autore nella sua Introduzione, è un omaggio affettuoso e riconoscente al grande Aquinate, di cui abbiamo voluto mettere in risalto soprattutto il suo magistero dottrinale, sollecitati in questo da alcune affinità: il condividere lo stesso ideale di vita religiosa (l'ordine domenicano) che ha come programma apostolico la predicazione della verità; il fatto di svolgere la stessa attività di docenza e di ricerca teologica di cui egli è esemplare e sommo maestro; il trovare in lui una consonanza di metodo, di princìpi, di dottrina vivamente raccomandati dalla Chiesa, maestra di verità (p. 7).
Attraverso una raffinata conoscenza della cultura greca e delle sue opere classiche, l'autore presenta la persona e la missione di Cristo come quell'eroe che lascia dietro il mondo classico per apparire nella realtà del Dio incarnato, distruggendo con la sua morte e risurrezione i nemici dell'uomo, cioè il diavolo e la morte.
Illuminati dalla narrazione biblica, guidati dal magistero ecclesiale e con l'apporto del dibattito contemporaneo, diventa possibile parlare di Dio che vive, a modo suo, la sofferenza umana, e che fa diventare la propria Chiesa ripensata alla luce del Vaticano II - una comunità che è sacramento della compassione divina, 'luogo' di solidarietà, di giustizia, di liberazione e di esperienza viva del Dio compassione, popolo della condivisione del dolore e della vicinanza agli ultimi.
Sebbene Servais-Théodore Pinckaers (1925-2008) non fosse presente al Concilio Vaticano II, tuttavia fu scelto come esperto consultore durante le sessioni. Uno studio sul rinnovamento della teologia morale conciliare e post-conciliare non sarebbe completo senza fare il nome di Pinckaers.
Il libro è la ripresa, con qualche variazione, di un saggio dell'autore apparso in Divus Thomas, 116 (2013) sull'interpretazione di John Milbank, fondatore di Radical Orthodoxy, del pensiero di san Tommaso d'Aquino, aspirando a ricollocare il Maestro domenicano al centro dell'elaborazione teorica contemporanea, in quanto capace di oltrepassare il dualismo del pensiero moderno e postmoderno, che trova le sue radici nell'univocismo di Scoto e nel nominalismo di Ockham e la succedanea invenzione del concetto di secolare. L'oltrepassamento, secondo Milbank, viene dato da una rinnovata valorizzazione della nozione di partecipazione.
La possibilità di conciliare armoniosamente una vita professionale e scientifica con una vita di fede è provata da numerosi testimoni, come Copernico, Mendel ad altri. Tuttavia, nella vita ordinaria non è sempre facile mantenere stretto il legame tra scienza e fede. Esiste una maniera specifica di vivere concretamente la fede nei laboratori, nei centri di ricerca o nell'insegnamento? Quali difficoltà sorgono nel caso di un coinvolgimento vivo e profondo nella dimensione della fede? Come conciliare scienza e fede senza cadere nel "concordismo" o nel "discordismo"? Domande di questo tipo e molte altre di difficile risposta non si fermano alla discussione di come far dialogare scienza e fede, ma interrogano personalmente i credenti impegnati in ambito scientifico. La traduzione di questo libro offre al lettore italiano un ausilio per affrontare e discutere di quelle difficoltà che gli autori stessi hanno incontrato nell'esperienza sul campo; da questa deriva il rigore delle risposte che propongono con altrettanta modestia, per aiutare i credenti immersi nella ricerca o nell'insegnamento delle scienze, sempre nel rispetto di coloro che condividono la loro gioia di credere.
In questo libro l'autore tratta del contesto religioso, e specificamente liturgico e cultuale, nel quale è sorta e si è sviluppata la letteratura biblica. Così come le letterature antiche si formavano intorno ai palazzi reali e nelle zone dei templi, così la formazione della Bibbia si colloca soprattutto nell'ambito dei santuari e del tempio di Gerusalemme. Lo stesso NT trasmette le gesta e gli insegnamenti di Gesù in ambito ecclesiale, nel quadro di celebrazione sacre e liturgiche, che erano i nuovi riti rappresentati soprattutto dal Battesimo e dall'Eucaristia, sorti nelle origini cristiane, in seguito e in continuità-rottura con i riti ebraici.
Questo primo volume presenta sistematicamente i canoni sui giudizi in generale (cann. 1400 al 1500). Sono stati anche incorporati e commentati i canoni riguardanti le cause per la dichiarazione di nullità del matrimonio (cann. 1671-1685): Questa terza edizione è stata arricchita e aggiornata con le disposizioni dell'istruzione Dignitas Connubbi.
Il terzo volume presenta fra Pierre Benoit, esegeta e professore all'Ecole biblique et archéologique française di Gerusalemme, precursore nella riflessione biblica sull'Ispirazione e sulla Chiesa.