Nel presentare la dottrina sul giudizio di Dio nei confronti dei dannati e dei beati, il francescano Giovanni Duns Scoto elabora una risposta concettuale che fa uso di una nuova teoria della modalità, grazie alla quale trova coerente spiegazione l’apparente contraddizione tra prescienza divina e libertà umana.
Ernesto Dezza è professore di metodologia generale e di storia della filosofia medievale presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum nonché professore di teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Un nuovo manuale di teologia sacramentaria, caratterizzato da una prospettiva specifica: quella liturgico-esistenziale, per riscoprire la liturgia attraverso il sacramento e il sacramento attraverso la liturgia, come una realtà dinamica, e comprendere la lex orandi come quel terreno fertile in cui la lex credendi possa crescere in modo fruttuoso, per una rinnovata lex vivendi.
Ezio Casella è docente di liturgia e teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e l’Istituto Teologico di Assisi.
Un'ermeneutica della Divina Commedia che propone la lettura dell'opera a partire dalle categorie metafisiche del cosiddetto Platonismo di Tubinga. Il nucleo fondamentale della proposta concerne la presenza di una scienza del bene e del male, che viene progressivamente acquisita nel corso del viaggio dantesco. Questa scienza - uno dei cardini del pensiero metafisico di Platone - viene sorprendentemente espressa nell'esperienza dantesca in modalità assai simili a quelle del filosofo greco. Da qui la ricerca di un nesso tra i due autori, che non sia esente da una riflessione di stampo ermeneutico e storico sugli influssi della tradizione platonica di Dante.
I protagonisti moderni della missione, preoccupati dal problema di superare le barriere, si impegnano nella trasmissione dei contenuti; quelli medievali, nel caso specifico i francescani, sono concentrati sul tema della presenza nello spazio e concepiscono l'attività evangelizzatrice non come trasmissione di contenuti, bensì come presenza negli spazi, quelli estremi, i fines terrae. Alla Cina-finis terrae il frate Minore attribuisce un valore spirituale, quasi mistico, così come spirituale e mistico è il rapporto con l'Oriente, al quale il francescano aspira anche in seguito all'approdo nelle Indie occidentali, meta temporanea ed accidentale. L'Oriens, cioè la luce, vero nome della città natale di Francesco secondo il Poeta, costituisce il perno della riflessione sull'identità missionaria del frate Minore, la stessa che Giotto si impegna a riprodurre nella basilica superiore di Assisi mediante la scena di Beniamino, il fratello minore, prigioniero in Egitto. Nel regno dei faraoni, Beniamino è presenza nascosta e subalterna, così come la coppa della saggezza, appartenente al sapiente Giuseppe, giace nascosta nel suo sacco. Il frate Minore John of Wales, interprete coevo del medesimo brano biblico, spiega infatti: "Cosa significa che Beniamino scende in Egitto, se non che egli è chiamato a portare nel mondo delle tenebre la luce della contemplazione delle cose celesti, la luce trascendente nel mondo temporale, il cielo alla terra?".
Con il volume l'Autore mira a: introdurre e orientare nella pratica della metodologia; presentare i temi fondamentali della riflessione sistematica sul mistero di Gesù Cristo Figlio di Dio; favorire una formazione integrale con l’interazione di attività intellettuale, esperienza spirituale e impegno pastorale.
Vincenzo Battaglia, Presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, è professore ordinario di cristologia presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum ed è autore, tra le altre cose, di Cristologia e contemplazione: orientamenti generali, EDB, Bologna, 1997; Il Signore Gesù sposo della Chiesa: cristologia e contemplazione, EDB, Bologna, 2001; Sentimenti e bellezza del Signore Gesù: cristologia e contemplazione, EDB, Bologna, 2011.
Questo manuale è stato scritto quale aiuto e punto di riferimento per avviare e accompagnare quanti desiderano accogliere la sfida di nutrire il mondo scientifico con un proprio contributo personale originale scritto. Dopo una breve introduzione sull'universo della conoscenza, della comunicazione e dello studio, si esamineranno i criteri che determinano la scelta del tema del lavoro scientifico, la raccolta del materiale di studio, lo studio delle fonti, la composizione delle schede bibliografiche e di contenuto, lo svolgimento del tema, l'inserimento delle citazioni, la compilazione delle note, la revisione del testo, la stesura dell'introduzione e della conclusione, la bibliografia e l'indice.
I Vescovi di Roma e il governo temporale da Sabiniano a Zaccaria (604-752). Se la 'Donazione di Costantino' è chiaramente un falso, nondimeno lo spostamento della capitale dell'Impero a Costantinopoli avviò un processo di enorme importanza che manifestò pienamente nel VII e VIII secolo d.C. Le sue conseguenze. Come appare dall'analisi della 'Liber pontificalis', la lontananza del potere imperiale generò una situazione nella quale Roma con il territorio circostante si strinse sempre più intorno all'autorità pontificia.
Il profilo cristiforme di Francesco d'Assisi nel De Conformitate di Bartolomeo da Pisa. L'obiettivo del presente studio intende verificare, attraverso un'analisi oculata della grande struttura del De Conformitate di Bartolomeo da Pisa, la modalità e la logica con cui il Magister pisanus, sul finire del XIV secolo, sviluppa in maniera fenomenologica e tematica l'iter conformativo di Francesco d'Asssisi a Cristo.