Saggio, in lingua spagnola, sul pensiero cristologico di Antonio da Padova. L'autore, dei Sermones, analizza con particolare attenzione gli aspetti che riguardano l'incarnazione e la passione di Cristo. La letteratura pubblicata su sant'Antonio ha abbondantemente trattato gli aspetti piu importanti della sua vita e i suoi miracoli; i suoi scritti, i Sermones, sono stati invece studiati poco o in modo troppo generale. Il seguente volume offre un lavoro di fondo sul pensiero cristologico del Dottore Evangelico", centrato particolarmente su due momenti della Redenzione: l'Incarnazione e la Passione. L'opera e un notevole contributo alla conoscenza della cristologia medievale e propone una nuova e originale immagine del "Santo di tutto il mondo": Antonio da Padova. "
E' possibile che, nel clima ecumenico della riflessione ecclesiologica, ci sia stato uno sviluppo positivo e creativo del pensiero ortodosso riguardo l'autorita nella chiesa in generale e al primato in particolare? Quali prospettive si aprono per il futuro?
UNO STUDIO APPROFONDITO DELLA SAPIENZA" NELL ANTICO TESTAMENTO. " di ogni elogio" dell'antico testamento, l'autore offre un a lettura attenta e approfondita del testo e, attraverso una rilettura cristologica dei testi esaminati, evidenzia l'ap porto specifico di ogni singolo elogio alla formulazione dottrinale dei maggiori testi cristologici del nuovo testamento. Ne emerge un quadro estremamente interessante che, se utilizzato dai teologi, puo`contribuire ad arricchire e a dare unita al discorso cristologico e aiutare a guardare alla predestinazione di cristo, verbo incarnato, come alla piu`grande opera di dio e alla stessa ragion d'essere delle opere di "
UNO STUDIO SUL SENSO TEOLOGICO DEL DIRITTO CANONICO. L'OPERA SI ISPIRA ALL'AFFERM AZIONE DEL SINODO STRAORDINARIO DEI VESCOVI DEL 1985: L'EC CLESIOLOGIA DI COMUNIONE E`L' IDEA CENTRALE E FONDAMENTALE NEI DOCUMENTI DEL CONCILIO". IL CONCETTO DI COMMUNIO E`DA CONSIDERARE DUNQUE IL PRINCIPIO FORMALE DEL DIRITTO CANONICO E DELLA CANONISTICA IN QUANTO SCIENZA. COSI`SI SPIEGA L 'IMPOSTAZIONE TEOLOGICO-GIURI DICA DI QUESTA RICERCA, COME TENTATIVO DI APPROFONDIRE IL DIALOGO TRA LA TEOLOGIA E IL DIR "
Come riempire di "terra", di concretezza, di colori, suoni, sapori la conoscenza spirituale; nello stesso tempo, come rendere eterno il frammento spazio-temporale, dandogli un "cielo" e inserendolo come sillaba sonora dentro il "bellissimo canto" della storia: questo si prefigge la Dottrina dei sensi spirituali, indirizzando verso Dio, in un comune afflato conoscitivo, la sensorialità naturale, il senso, e lo spirito della persona.Nata in Oriente e successivamente arricchitasi del contributo dei Padri latini, la Dottrina raggiunge la sua espressione geniale in San Bonaventura, rappresentando un efficace punto di convergenza tra gnoseologia, antropologia, dottrina della grazia, mistica ed estetica.Il presente studio dedica i primi capitoli alla perlustrazione delle fonti, tracciando una storia della Dottrina nei floni orientale e latino e concentrandosi sul periodo immediamente precedente l'insegnamento di S. Bonaventura.
I capitoli centrali presentano i testi dottrinali del Dottore Serafico, mentre la terza parte del libro mostra sistematicamente la Dottrina tanto nel suo duplice fondamento (empirico e soprannaturale) quanto nell'oggetto di conoscenza. Il capitolo finale delinea il Poverello d' Assisi come icona del sentire, come Dottrina realizzata nella pratica della sua esperienza spirituale, là dove il tactus di Francesco è toccato dal digitus Dei vivi nel mirabile contactus delle stimmate.