
«Lì dove ogni riconoscimento, anche minimo, della propria fragilità è considerata una debolezza, una vergogna e qualcosa da nascondere il più possibile, tra queste pagine vogliamo invece riprenderci in mano questo diritto. Ne va della nostra libertà, e in ultima analisi della nostra stessa identità. In un mondo in cui non c'è spazio per la fragilità, queste pagine vogliono essere un atto di realismo. Persino di coraggio, perché in esse vogliamo riflettere sull'unica realtà che ci rende veritieri. Quella fragilità che nessun filtro, nessun prodotto e nessuna palestra possono toglierci: in questo scritto cercheremo di capire cosa significa essere fragili, e perché questa è la migliore condizione esistenziale che ci dà la possibilità di guardarci davvero dentro per trovare l'unico che, di questa fragilità, non si spaventa affatto: Dio».
Un piccolo libro per la preghiera quotidiana da portare sempre con sé, nelle borse e nelle tasche. Un regalo economico e perfetto per invitare alla preghiera.
Non tutti possono mettere a disposizione il medesimo tempo nel proprio quotidiano per vivere la preghiera, la meditazione, la contemplazione. Ciascuno ha spazi diversi, tempi personali. Di fatto, nella storia, le modalità degli esercizi spirituali sono state diverse, ma l'unico obiettivo è sempre stato quello di giungere all'incontro personale con Dio: infatti, gli esercizi, nell'intuizione originaria di sant'Ignazio, hanno precisamente lo scopo di favorire la libera risposta dell'anima all'amore di Dio. In questo libro, l'autore, sapiente accompagnatore negli esercizi spirituali ignaziani, offre dei percorsi per chiunque voglia modulare il proprio cammino di preghiera secondo le sue possibilità di tempo e di esigenze interiori. La preghiera, infatti, non appartiene solo a chi può dedicare molte ore al giorno al suo rapporto con Dio, ma anche a chi ha tempo limitato, ma cuore aperto al cammino interiore.
La devozione al Sacro Cuore è una delle più antiche, nei suoi fondamenti, e delle più praticate lungo i secoli, da tutte le tipologie di credenti. Ci sono religiosi e religiose, contemplativi, missionari, teologi e biblisti. Tale devozione ha dato frutti nell'ordine francescano, in quello domenicano e soprattutto tra gesuiti, ai quali fu affidata la missione di diffonderla.
Dopo una parte dedicata ai fondamenti biblici del culto, don Massimo Sebastiani dà, nella sua accurata ricostruzione, come è naturale, molto rilievo alle rivelazioni avute da Santa Margherita Maria Alacoque, che ebbe come padre spirituale il gesuita san Claudio la Colombière. Sono poi evidenziati gli interventi di tre Papi: Leone XIII, che nel 1899 volle consacrare al Cuore di Cristo tutto il genere umano; Pio XI, che nel 1928 pubblicò l'enciclica Miserentissimus Redemptor sulla riparazione la consolazione al S. Cuore di Gesù; Pio XII, che nell'enciclica Haurietis aquas, promulgata il 15 maggio 1956, elabora una sintesi profonda e ricca di quanto la Scrittura e la tradizione, la riflessione teologica e le elevazioni dei mistici hanno detto sulla natura, la dignità il fine del culto al S. Cuore. Un libro che davvero si offre come una perfetta sintesi per chi voglia avere una completa conoscenza di una delle devozioni che fonda la stessa vita cristiana.
Le Regole e le Annotazioni (oggetto delle cosiddette Istruzioni, solitamente presentate da colui che dà gli esercizi insieme agli spunti per la preghiera) commentate in queste pagine occupano una buona parte del libretto degli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio di Loyola. Esse, cercando di fare chiarezza su questo tipo di esperienza, non intendono affatto imprigionare l'opera dello Spirito, ma piuttosto aiutare l'esercitante a rendersi maggiormente disponibile alla Sua azione e a riconoscerne la voce nelle varie situazioni della vita. La posta in gioco, come precisa lo stesso Ignazio, non è di poco conto: "Vincere se stesso e mettere ordine nella propria vita senza prendere decisioni in base ad alcuna affezione che sia disordinata".
Mai come oggi il tema della fragilità ci è sembrato tanto attuale. Gli eventi che negli ultimi anni si sono susseguiti (dalla pandemia, ai violenti cambiamenti climatici, alle guerre in atto di cui non vediamo la fine) ci hanno risvegliato da un torpore per quale tutto ci sembrava procedere in maniera serena e quasi scontata. Così, sempre più spesso, sentiamo le nostre esistenze sotto assedio. Ma per il cristiano, la fragilità non è semplicemente un dramma: è anche una risorsa consapevole. Il cardinale Matteo Zuppi, che in questi mesi sta lavorando per la pace, incontrando i leader del mondo, ci consegna in questo libro riflessioni che aprono alla speranza nei giorni difficili.
Il libro è arricchito anche da meditazioni di padre Renato Colizzi sj.
Nel 1975/76 l'allora padre Carlo Maria Martini sj tenne due riflessioni mettendo a tema l'importanza degli Esercizi Spiritual ignaziani per la vita dei credenti.
Martini, che sarebbe pochi anni dopo diventato arcivescovo e poi cardinale di Milano, raccoglieva in queste riflessioni il frutto di decenni alla scuola di Ignazio
ricchezza per il lettore odierno, che torna a a poter leggere un testo a lungo scomparso dal panorama editoriale italiano. Il libro è è una vera e propria guida per il credente che vuole incontrare il mistero di Cristo che si fa uomo, domanda la nostra conversione si propone t no1 in maniera sorprendente come il Risorto che cambia le nostre esistenze.
Leggendo il Libro della Genesi e ripercorrendo la storia dei progenitori e dei patriarchi ci troviamo di fronte a un racconta che non riguarda un’epoca antica e lontana da noi, ma in cui possiamo vede come la parola di Dio racconta i loro desideri e le loro angosce e, attraverso di loro, anche le nostre. Impareremo, così, come Dio si fa compagno di cammino dell’uomo per educarlo a leggere nella propria anima. Le storie i personaggi della Genesi saranno un prezioso specchio per conoscere noi stessi, i nostri vissuti e le nostre attitudini fondamentali rispetto al Signore che ci viene incontro e ci offre la sua alleanza.
Il Verbo di Dio si è fatto carne, si è fatto bambino e uomo fragile per portarci la vita in abbondanza, per portare la sua stessa vita divina in noi. Un dono che era inimmaginabile nella sua immensità per gli uomini. Il signore Gesù è entrato concretamente nel mondo e nella storia, è venuto in un contesto umano preciso. Ma da allora continua a venire e ogni Natale è per farne memoria viva. «Signore, abbiamo l'abitudine di abituarci a tutto ... Insegnaci a ricordare che Tu, Gesù Cristo, hai sempre rotto le coordinate del prevedibile...», ha scritto il padre gesuita Luis espinal camps. che possiamo non bituarci alla bellezza del mistero dell'Incarnazione che continuamente si rinnova, giorno dopo giorno, nella sua imprevedibilità dentro la nostra sistenza quotidiana. La preghiera in questo tempo di preparazione immediata al Natale ci dilati il cuore allo stupore e alla gratitudine per accogliere nel nostro oggi in pienezza il signore, della vita che continua a farsi come noi per farci come Lui.
La proposta di queste brevi meditazioni vorrebbe essere proprio questa: entrare sempre più profondamente nel mistero di Maria per ottenere dallo Spirito Santo l'immensa grazia di poterla rivivere, fino a diventare Lei una vera immagine. Essere una presenza viva di Lei nel mondo, facendo rilucere qualcosa della sua bellezza e della più grande Luce di Infinito di cui Ella è solo trasparenza.