Un testo sul Regolamento dell'Apostolato della Preghiera in italia.
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? È un ostacolo da eliminare o elemento da approfondire? Si può vivere senza affetti? Cosa significa "valere"? E quali risvolti può comportare per la vita spirituale? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o degli alleati indispensabili? Perché hanno un rapporto così notevole con la speranza e la depressione? Che fare quando arriva il momento della crisi? È solo smarrimento o un'offerta di possibilità nuove? Perché il deserto, luogo di desolazione e morte, stranamente, è anche il simbolo-principe della crisi e della maturità spirituale? Il senso dell'umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l'amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio? In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.
La vita della Chiesa e le vicende del mondo "viste da Roma". Si presenta così l'ampio orizzonte dei temi e degli interessi che nutrono questo libro, una sorta di "diario di viaggio" del pontificato di Benedetto XVI scritto da P. Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Chiamato a seguire da vicino il ministero del Santo Padre, P. Lombardi ne commenta settimana per settimana, sin dalla elezione al soglio di Pietro (2005), atti e momenti significativi, sottolineando in particolare come Benedetto XVI non si stanchi di ricordare, a qualsiasi latitudine, che fatti e vicende di ogni popolo e persona trovano nel Vangelo la luce del loro compimento. Alla Chiesa sta profondamente a cuore il destino dell'umanità e il Papa lo testimonia incessantemente. È quel che anche questo libro ribadisce, con la generosa dedizione di una fede che cammina nella storia amando Dio e l'uomo.
Quando ci mancano le parole per dire quello che il cuore sente, ciò spesso è dovuto al fatto che abbiamo dimenticato il "suono del silenzio". Si, il silenzio è l'unica parola vera che dà significato al nostro parlare, la bellezza del nostro essere cristiani. Ma, il silenzio non s'impara dai libri: è solo frutto dell'esperienza del nostro stare davanti a Dio e del nostro sapere ascoltare la sua Parola.
Nel XXI secolo ha ancora senso parlare del Sacro Cuore? Molti, che sono alla ricerca del modo migliore di vivere e testimoniare il Vangelo, oggi si pongono questa domanda. Infatti, le sfide della secolarizzazione e le acquisizioni del Concilio Vaticano II hanno aperto prospettive nuove sia alla nuova evangelizzazione, sia alla presenza dei cristiani nel mondo. La devozione al Sacro Cuore, debitamente rinnovata, è destinata a divenire la spiritualità dei tempi nuovi, in quanto non è propriamente una "devozione", ma una "spiritualità", una strada privilegiata di fede e di carità che conduce alla "conoscenza sperimentale" del mistero stesso della rivelazione cristiana di Dio Amore. Il presente volume si divide in due parti. La prima raccoglie le relazioni tenute dall'autore al XVII Convegno Unitario dell'Apostolato della Preghiera (Sassone-Roma, 29 giugno-2 luglio 2011), in cui si parte dalla premessa che a dare forma e sostanza alla "devozione" al Sacro Cuore hanno contribuito, fin dall'inizio, non solo la spiritualità dell'amore, propria di san Francesco di Sales e della Visitazione, ma anche la spiritualità eucaristica e la spiritualità ignaziana e si conclude con una meditazione sulla parabola del figliol prodigo, a conferma che l'abbandono nella fede (o "consacrazione") all'amore misericordioso è il vertice a cui conduce la spiritualità del Sacro Cuore. La seconda parte del volume è un'antologia di scritti dell'autore.
L'accidia, "il male di vivere", sembra essere particolarmente diffuso nelle odierne società occidentali, nei paesi in cui l'ideale di una vita all'insegna della sicurezza e dell'abbondanza di beni è maggiormente praticato. Nel presente contributo si presentano le caratteristiche principali di questo "vizio capitale", rilevando come il malessere, anche psichico, che lo caratterizza, sia soprattutto la manifestazione di una mancanza di senso. Contrastare l'accidia significa perciò individuare un progetto sensato per la propria vita, mettendo a frutto il proprio potere di bene.
Il volume propone un esempio di primo annuncio ai ragazzi, particolarmente adatto ad avviare un percorso di iniziazione cristiana in prospettiva catecumenale. Il testo, oltre a offrire un'articolata riflessione sulla tematica dell'annuncio, presenta una serie di efficaci strumenti e suggerimenti di tipo operativo, utile ad attivare la partecipazione dei ragazzi al cammino proposto. Valorizzando i vissuti e le risonanze personali, il percorso promuove una progressiva educazione all'ascolto di sé, degli altri e della parola del Signore, favorendo la formazione e la crescita del gruppo. Attraverso numerose tracce di ascolto, nelle quali la narrazione biblica si intreccia con varie modalità formative, i ragazzi sono condotti a un incontro vivo e coinvolgente con il tesoro inestimabile, che è la persona di Gesù.
Il volume offre spiegazioni sui Vangeli di tutte le domeniche e feste dell’Anno liturgico B. Queste spiegazioni non sono prediche preparate. Vogliono aiutare ad ascoltare la parola del Vangelo, mentre cercano di ricavare il contenuto principale del suo messaggio. Così possono servire per la preparazione di un’omelia. Possono anche offrire uno stimolo per la meditazione e per la preghiera. Alla fine di ogni capitolo si trovano alcune domande. Esse vorrebbero avviare alla riflessione, richiamare l’attenzione sui punti principali, approfondire l’incontro con il messaggio del Vangelo. Esse devono mostrare che la pura lettura e ascolto del testo non basta; che occorre dedicarsi personalmente ad esso; che ogni lettore deve trovare e fare esperienza di quale luce e quale forza vitale gli siano offerte e di quali domande vengano poste a lui e alla sua condotta di vita.
P. Klemens Stock, S.I., professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, segretario della Pontificia Commissione Biblica, è autore di molte pubblicazioni bibliche presso l’AdP e altre case editrici.
Il problema dei vizi, ben lungi dall’essere scomparso dal panorama culturale odierno, diviene oggetto di trattazione anche da parte della cultura “laica”, in particolare la riflessione filosofica, psicologica e sociologica, che giungono a conclusioni analoghe a quelle della morale classica: indulgere al vizio conduce alla scomparsa del piacere. Alla radice c’è la mancanza di una visione unificata in grado di dare significato alle azioni umane. Il vizio può essere riconosciuto dal soggetto soltanto alla luce di un bene più grande che lo abita.
Giovanni Cucci è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo l’ingresso nella Compagnia di Gesù ha compiuto gli studi di teologia a Napoli presso la Facoltà S. Luigi e successivamente la licenza in psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha anche conseguito il dottorato in filosofia. Insegna etica presso lo studentato della Compagnia di Gesù a Padova ed è professore di filosofia e psicologia all’Università Gregoriana.
In questo breve scritto vogliamo esprimere due aspetti delle ricchezze inesauribili del Cuore di Cristo che sono particolarmente importanti e raramente spiegati, cioè il rapporto tra il Cuore di Cristo e la fondazione della Nuova Alleanza e, d’altra parte, l’atteggiamento fondamentale del Cuore di Cristo, quello dell’offerta sacerdotale per la salvezza del mondo. Nell’Ultima Cena il Cuore di Gesù, rendendo grazie al Padre, ha ricevuto in sé la forza di amore che l’ha reso capace di trasformare eventi che erano quanto mai negativi in sorgenti di grazie. Questa è stata la grande vittoria del Cuore di Cristo. Noi la dobbiamo accogliere, con rendimento di grazie, nella nostra vita.
Il card. Albert Vanhoye, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha insegnato sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: Le letture bibliche delle domeniche (3 voll. – anni A, B, C); Mistero di Cristo e vita del cristiano; Vivere nella nuova alleanza; Messa, vita offerta; Accogliere l’amore che viene da Dio. Nel 2009 una serie di opuscoli: Gesù modello di preghiera; La preghiera di Gesù nella Lettera agli Ebrei; Il mistero del Natale; La spiritualità sacerdotale dell’Eucaristia; Il cuore sacerdotale di Gesù; Voi siete corpo di Cristo. Nel 2010: Ministero pastorale e santità sacerdotale nel Nuovo Testamento; Il mistero della Pasqua; Cristo e l'uomo; La novità del sacerdozio di Cristo.