Comune a tutte le religioni, la preghiera può essere considerata un’attività tipica dell’essere umano, in quanto espressione della sua natura spirituale. La preghiera, quando è vera, produce frutti che si manifestano nella nostra vita quotidiana; viceversa la concretezza della vita con le sue pene, le sue gioie, le sue fatiche e le sue stagioni ci spinge a pregare, alimenta e dà forma alla nostra preghiera. In realtà la nostra preghiera è sempre una risposta ad una iniziativa di Dio, che ci chiama ad entrare in dialogo con Lui, per mezzo dello Spirito. Il vero protagonista della preghiera infatti è lo Spirito Santo che come afferma S. Paolo prega nei nostri cuori «con gemiti inesprimibili» (Rm 8, 26). La tradizione ecclesiale ha elaborato un enorme patrimonio di espressioni e formule di preghiera, che mette a nostra disposizione per insegnarci a pregare. È un patrimonio che va accolto con gioia e assimilato per farlo nostro. Nel mondo d’oggi, è più che mai importante custodire questo patrimonio, salvarlo dall’oblio e trasmetterlo alle nuove generazioni. In questa prospettiva ci è parso opportuno riproporre, questa raccolta di preghiere, realizzata a suo tempo dal compianto p. Luigi Filosomi, e aggiornata da sr. Rosangela Bruzzone.
Queste pagine testimoniano «la luce e la fiamma che si sprigionò dal cuore del Santo, per illuminare e infiammare anche altri cuori».
Il Rosario è una preghiera antica, molto in uso oggi. Ci sono molti modi per recitare il Santo Rosario, quale il migliore? Per molti, è quello di meditare i vari misteri, contemplando Gesù o Maria o entrambi in ognuno di essi. Lo scopo di questo libretto è proprio quello di aiutarti a contemplarne i misteri. In questo libretto sono descritte le quattro serie dei cinque misteri: i Misteri Gioiosi, Luminosi, Dolorosi e Gloriosi.
In occasione della prossima beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il 1° maggio 2011, ci sembra opportuno e doveroso ricordare e rileggere alcuni passaggi del suo ricco insegnamento, per ciò che ci riguarda più direttamente come Apostolato della Preghiera. A tale scopo, abbiamo selezionato una piccola antologia, come una collana di perle preziose, che Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato in eredità. La nostra raccolta di testi inizia con una stupenda e profonda meditazione biblica sul costato aperto, si sviluppa nella preghiera con i commenti alle singole litanie del Sacro Cuore, per estendersi con le applicazioni pastorali e il richiamo all’attualità del culto al Cuore di Cristo. In conclusione, riportiamo uno stralcio dell’ultimo testo di Papa Giovanni Paolo II, letto il giorno dopo la sua morte.
Il decalogo e le beatitudini sono tra i passi più noti della Sacra Scrittura e rappresentano la morale biblica, manifestandone il tratto più caratteristico: il dono di Dio precede sempre il comandamento di Dio e ne costituisce il fondamento. Per ogni persona umana vale ed è essenziale il fatto di essere creatura di Dio, cioè dono di Dio, e che Dio le mostra mediante il comandamento il cammino alla comunione con Lui.
P. Klemens Stock, S.I., professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, segretario della Pontificia Commissione Biblica, è autore di molte pubblicazioni bibliche presso l’AdP e altre case editrici.
Il sacerdozio comune dei cristiani secondo san Pietro e nella Lettera agli Ebrei è il tema di due conferenze che il card. Vanhoye ha tenuto nel XVI Convegno dell’Apostolato della Preghiera (Sassone-Ciampino, 8-11 settembre 2010). Secondo San Pietro, i cristiani devono avvicinarsi a Cristo, lasciarsi trasformare da lui, pietra viva, in altrettante pietre vive, entrare nella costruzione della casa spirituale, che è fondata da lui, e fare le loro offerte per mezzo di lui. Per la Lettera agli Ebrei il sacerdozio dei cristiani è una realtà esistenziale, che coinvolge tutta la vita dei cristiani e che presenta due aspetti: quello della relazione intima con Dio, grazie alla piena libertà di entrare nel santuario, e quello dell’offerta dei sacrifici, rendimento di grazie e vita di carità.
Il card. Albert Vanhoye, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha insegnato sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: Le letture bibliche delle domeniche (3 voll. – anni A, B, C); Mistero di Cristo e vita del cristiano; Vivere nella nuova alleanza; Messa, vita offerta; Accogliere l’amore che viene da Dio. Nel 2009 una serie di opuscoli: Gesù modello di preghiera; La preghiera di Gesù nella Lettera agli Ebrei; Il mistero del Natale; La spiritualità sacerdotale dell’Eucaristia; Il cuore sacerdotale di Gesù; Voi siete corpo di Cristo. Nel 2010: Ministero pastorale e santità sacerdotale nel Nuovo Testamento; Il mistero della Pasqua; Cristo e l'uomo; La novità del sacerdozio di Cristo.
In questo volume l’autore intende innanzitutto mostrare la decisione nel cuore della vita di Ignazio: come egli è stato condotto a prendere decisioni nel corso della sua vita, soprattutto nel periodo degli studi, cercando la volontà di Dio assieme ai suoi compagni. È un itinerario di conversione da una decisione presa (in modo volontaristico) a una decisione ricevuta (nel discernimento della volontà di Dio). Poi vengono presentati dei riferimenti per prendere decisioni, per mettere in pratica questa arte della decisione secondo sant’Ignazio, in modo giusto e non disordinato. Innanzitutto le condizioni: come uscire dalla confusione dell’indecisione, scoprire il proprio desiderio profondo, eludere le trappole dell’immaginario, di cui quelle che si presentano sotto apparenza di bene non sono le meno pericolose. Poi i mezzi: come imparare a fermarsi in mezzo alle molteplici attività per stabilire le priorità, come imparare a rileggere la propria vita, ad agire avendo il senso ecclesiale, ad aver fiducia in Dio e in se stessi…
Jacques Fédry, gesuita, è missionario in Africa da 35 anni: dapprima nel Tchad, dove è stato insegnante in un Collegio, rettore del Seminario maggiore, direttore di un Centro spirituale; in seguito è stato nel Cameroun come insegnante e poi preside alla Facoltà di Scienze Sociali e di Gestione dell’Università cattolica di Yaoundé. È stato assistente nazionale delle CVX nel Cameroun. Ha pubblicato molti articoli nella rivista Vie chrétienne e i libri Anthropologie de la parole en Afrique; Lectures choisies sur devenir Afrique; Prières traditionnelles du pays sara.
L'adorazione eucaristica coinvolge mente e cuore nel dinamismo di una preghiera che si nutre di momenti di riflessione sulla Parola di Dio e si apre a un più profondo gesto di contemplazione e lode. Personale o comunitaria, la preghiera davanti all'Eucaristia raccoglie il credente nel centro della sua vita e lo apre agli orizzonti sconfinati della santità di Dio, della vocazione cristiana, della comunità degli uomini. Le tracce per l'adorazione qui proposte si ispirano ad alcuni momenti dell'esperienza di San Paolo, apostolo del Vangelo della grazia e della libertà. Essere di Cristo, testimonia San Paolo, significa vivere nella libertà di un Amore che ci genera e rigenera ogni giorno. La preghiera ci riporta e riaffida alla grazia di questa vocazione, le tracce di adorazione qui proposte ne scandiscono i momenti e ne richiamano l'orizzonte.
Una sete inestinguibile di felicità perfetta e di vita senza limiti arde in ogni persona umana. Ma tutti i beni della terra non sono in grado di placarla e la morte toglie inesorabilmente quel poco di vita e di felicità di cui si gode. È proprio il senso e la potenza della fede in Gesù ad aprirci la porta alla pienezza della vita e della felicità senza tramonto. Gesù dice: «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10).
P. Klemens Stock, S.I., professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, segretario della Pontificia Commissione Biblica, è autore di molte pubblicazioni bibliche presso l’AdP e altre case editrici.
In questo mondo estremamente ricco di potenzialità, ma confuso e segnato da profonde ferite, con un immenso bisogno di guarigione e di riparazione, l’AdP intende rispondere al desiderio d’interiorità e di concretezza avvertito oggi da molti uomini e donne, indicando un cammino di integrazione fra la contemplazione e l’azione, affinché tutta la vita possa trasformarsi in preghiera, e cresca l’attenzione consapevole verso la realtà e l’impegno responsabile per la salvezza di tutti gli uomini. Operando in ogni parte del mondo per una comunione universale di preghiera, l’AdP costituisce nella Chiesa uno strumento planetario, umile ma potente, poiché ha la capacità di innescare un benefico e auspicabile processo di globalizzazione, in grado di riunire tutti i popoli della terra intorno alla sorgente perenne dell’amore e della grazia, che è il Cuore di Cristo.