L’affermazione audace di san Paolo: «Voi siete Corpo di Cristo» (1Cor 12,27), è di una profondità straordinaria. Essa è in stretto rapporto con il mistero pasquale di Cristo, che rappresenta la vittoria completa del suo amore su tutte le forze del male e della morte. Poiché noi siamo Corpo di Cristo, siamo pervasi dall’amore e chiamati a vivere questo amore nella nostra vita concreta.
Il card. Albert Vanhoye, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha insegnato sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: Le letture bibliche delle domeniche (3 voll. – anni A, B, C –, 2003, 2004, 2005); Mistero di Cristo e vita del cristiano (2004); Vivere nella nuova alleanza (2a ed., 1966); Messa, vita offerta (2007); Accogliere l’amore che viene da Dio (2008); e nel 2009 una serie di opuscoli: Gesù modello di preghiera; La preghiera di Gesù nella Lettera agli Ebrei; Il mistero del Natale; La spiritualità sacerdotale dell’Eucaristia; Il cuore sacerdotale di Gesù; Voi siete corpo di Cristo.
L’adorazione è vivere l’esperienza del nostro rapporto con Dio: è un rapporto che entra nell’intimo del cuore, trasformando la nostra stessa esistenza, un rapporto che lascia il segno di quello spirito profetico, del quale i profeti sono testimoni. Ci accompagna in questo tempo di adorazione la Parola che Dio ha detto attraverso la bocca del profeta Sofonia e del profeta Aggeo. I profeti vivono l’esperienza di questo rapporto che distrugge e rinnova. Anche noi siamo chiamati a vivere questa esperienza, perché questo è il senso dell’adorazione. Adorare è affermare l’esperienza di fede che rivela e realizza la presenza di un Dio che si comunica all’uomo, un Dio che non si ferma a quello che ho fatto o faccio, ma a quello che sono. Stare davanti a Lui è come vivere l’esperienza di un terremoto che mette sottosopra la nostra vita interiore, ci fa prendere coscienza della nostra pochezza, dello sgomento e della paura che ci attaccano. La pace, però, è sempre alla fine di questo rapporto. E’ così l’esperienza racchiusa in questa preghiera di adorazione.
Don Luigi Oropallo, nato a Firenze il 19 marzo 1949, dopo gli studi compiuti presso l’Università di Firenze nella Facoltà di Matematica, nel 1972 è entrato nel Seminario diocesano ed è stato ordinato sacerdote il 12 aprile 1979. Ha esercitato il ministero pastorale in diverse parrocchie della diocesi fiorentina; nel 1966 è stato nominato canonico della basilica di San Lorenzo e attualmente è preposto e parroco del Santuario Mariano della diocesi nella basilica di Santa Maria dell’Impruneta. Dal 1995 è direttore dell’Apostolato della Preghiera ed è impegnato nella predicazione di ritiri, esercizi e ore di adorazione eucaristica. Presso le Edizioni AdP ha già pubblicato Tu sei la nostra vita; Davanti al Signore e Vogliamo vedere Gesù; Il Rosario, oltre a numerosi articoli su e Il Messaggio del Cuore di Gesù.
L’attenzione che dedichiamo in questo Anno sacerdotale, proclamato da Benedetto XVI, alla riscoperta del sacerdozio ministeriale comporta l’esigenza di una riscoperta anche del sacerdozio dei fedeli, che è una dimensione della vita cristiana non valorizzata ancora a sufficienza. Questo volume intende chiarire e approfondire gli aspetti del sacerdozio dei fedeli che incontriamo nell’Apocalisse e nella Prima Lettera di Pietro, gli unici scritti del Nuovo Testamento che trattano esplicitamente di questo tema.
Ugo Vanni, gesuita, insegna esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico e all’Università Gregoriana. Ha pubblicato: La struttura letteraria dell’Apocalisse, Brescia, Morcellania, 21980; Apocalisse, Brescia, Queriniana, 111982; Lettere di Pietro, Giacomo e Giuda, Brescia, Queriniana, 1986; L’Apocalisse: ermeneutica, esegesi, teologia, Bologna, Dehoniane, 52005; Intervista sull’Apocalisse, Bologna, Dehoniane 1009; Apocalisse, libro della Rivelazione, Bologna, Dehoniane 2009; L’opera creativa nell’Apocalisse, Roma, AVE, 1993; Lettere di Pietro, Giacomo e Giuda. Versione, introduzione e note di U. Vanni, Roma, Paoline, 81995; Accogliere lo Spirito nel pensiero di Paolo e Giovanni, Milano, Paoline, 1998; L’ebbrezza nello Spirito. Una proposta di spiritualità paolina, Roma, AdP, 2000; Con Gesù verso il Padre. Per una spiritualità della sequela, Roma, AdP, 2002; «Divenire nello Spirito». L’Apocalisse guida di spiritualità, Roma, AdP, 32007; L’uomo dell’Apocalisse, Roma, AdP, 2008.
Questo svelto volumetto - che costituisce un tributo personale dell’Autore al P. Pedro Arrupe S.I. in occasione del centenario della sua nascita - è innanzitutto una risposta alla richiesta fatta dal Segretariato per la Promozione della Spiritualità ignaziana presso la Curia Generalizia dei Gesuiti per offrire una sostanziale visione d’insieme della famosa trilogia di discorsi del P. Arrupe ai partecipanti ai Corsi annuali ignaziani del 1979, 1980 e 1981. A questa risposta l’Autore si è sentito spinto interiormente a collegare un tributo lungamente desiderato alla memoria del P. Arrupe, cogliendo l’invito formulato dallo stesso P. Arrupe alla fine del discorso del 1980 sulla Ispirazione trinitaria del Carisma ignaziano, rivolto agli studiosi della Spiritualità ignaziana, di ampliare ed approfondire la sua analisi del carisma dei Gesuiti/ignaziano. Questo tributo personale culmina in un penetrante sguardo sul cuore del P. Arrupe, intitolato: Il Cuore di Pedro Arrupe, il Cuore di Ignazio di Loyola, il Cuore di Gesù Cristo.
Herbert Alphonso, gesuita indiano, è stato per 12 anni Direttore del Centro Ignaziano di Spiritualità (CIS) nella Curia Generalizia della Compagnia di Gesù in Roma. Dal 1993 al 1999 è stato Preside dell’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana a Roma. Attualmente, come Professore emerito di Teologia Spirituale e di Spiritualità ignaziana nello stesso Istituto continua il suo ministero dello Spirito attraverso lo studio e lo scrivere, e attraverso corsi, seminari e ritiri. Prima di venire chiamato a Roma nel 1979, era stato Maestro dei Novizi a Bombay, India; poi, Rettore e Professore al St. Mary’s College, il teologato dei Gesuiti in Kurseong ai piedi dell’Himalaya; ed in seguito Rettore e Professore del Jnana-Deepa Vidyapeeth (Ateneo Pontificio) in Puna, India.
Due aspetti sembrano particolarmente importanti nell’istituzione dell’Eucaristia da parte di Gesù: l’atteggiamento di apertura, nell’azione di grazie, alla corrente di amore che viene da Dio e l’offerta di se stessi per una vittoria dell’amore sul male e sulla morte. La spiritualità sacerdotale dev’essere anzitutto una spiritualità di azione di grazie, che ci unisce al Cuore del Figlio, pieno di gratitudine verso il Padre. La spiritualità sacerdotale deve prendere meglio coscienza che l’istituzione dell’Eucaristia, il giovedì santo, è stata una straordinaria vittoria dell’amore sul male e sulla morte. Quando celebriamo l’Eucaristia, siamo invitati ad accogliere, con azione di grazie, l’amore divino che viene a noi per mezzo di Gesù e a metterci a disposizione di questo amore in tutta la nostra vita, per la sua vittoria continua.
Albert Vanhoye, cardinale dal 2006, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: "Per progredire nell’amore", "Vivere nella nuova Alleanza", "Mistero di Cristo e vita del cristiano" (2004), "Le letture bibliche delle domeniche. Anno A,B,C" (3 voll.), "Messa, vita offerta", e per ultimo, "Accogliere l’amore che viene da Dio".
Il Nuovo Testamento rivela in molti modi il cuore sacerdotale di Cristo, fonte e centro della nuova alleanza, e ci invita ad accogliere in noi questo cuore sacerdotale, perché esso è stato creato per essere accolto in ciascuno di noi, in modo da realizzare in ciascuno di noi la nuova alleanza, che Dio ha annunciato dicendo: «Vi darò un cuore nuovo» (Ez 36,26). Il cuore nuovo è il cuore di Cristo reso nuovo dalla sua passione e dalla sua risurrezione, cuore sacerdotale che ci fa partecipare al sacerdozio di Cristo.
Albert Vanhoye, cardinale dal 2006, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: "Per progredire nell’amore", "Vivere nella nuova Alleanza", "Mistero di Cristo e vita del cristiano" (2004), "Le letture bibliche delle domeniche. Anno A,B,C" (3 voll.), "Messa, vita offerta", e per ultimo, "Accogliere l’amore che viene da Dio".
«Accogliamo l’annuncio della nascita di Gesù come Cristo Salvatore, Cristo Signore. Dobbiamo ravvivare la nostra speranza, perché Dio ormai è presente nel mondo e quindi, anche nelle circostanze più umili e dolorose della nostra vita, abbiamo il “Dio con noi”, l’Emmanuele, Gesù che si è fatto bambino per condividere tutta la nostra esistenza e accompagnarci nel nostro cammino».
Albert Vanhoye, cardinale dal 2006, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: "Per progredire nell’amore", "Vivere nella nuova Alleanza", "Mistero di Cristo e vita del cristiano" (2004), "Le letture bibliche delle domeniche. Anno A,B,C" (3 voll.), "Messa, vita offerta", e per ultimo, "Accogliere l’amore che viene da Dio".
O Gesù, in questi giorni di attesa del tuo Natale ci raccogliamo intorno al tabernacolo perché tu stesso disponga i nostri cuori e li arricchisca della tua pienezza. Sentiamo infatti risuonare dentro di noi la tua voce.
Da qualche decennio, durante il periodo estivo, occupiamo parte del nostro tempo nel dare gli Esercizi Spirituali, in relazione ai quali abbiamo voluto portare la nostra attenzione anche sull’Autobiografia di Sant’Ignazio. Ne abbiamo perciò fatto oggetto di studio e di preghiera e abbiamo strutturato su di essa un corso di Esercizi. A conclusione di detto corso, che abbiamo dato a diversi gruppi, gli esercitanti hanno espresso il desiderio di avere il testo delle meditazioni. In tal modo – essi dicevano – avrebbero potuto riprendere, anche lungo l’anno, l’itinerario ignaziano nel suo complesso e ritornare su alcune tematiche particolari, in cui avevano sentito maggiore consolazione o desolazione (cfr. Esercizi Spirituali, n. 62). Abbiamo creduto opportuno rispondere positivamente a un tale desiderio: così ci è stata offerta anche la possibilità di prolungare nello spazio e nel tempo l’occasione di fare del bene. L’augurio che formuliamo a chi prenderà in mano le meditazioni di questo corso di Esercizi Spirituali è che possano servire a conoscere, in profondità, l’itinerario ignaziano e, sul suo esempio, ricavare qualche frutto per il proprio cammino di perfezione. In tal modo sarà poi facile, per ogni esercitante, discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto (cfr. Rm 12,2).
Padre Dionigi Spanu S.I. è nato a Dorgali (Nuoro) nel 1939.
Nel 1960 entra nella Compagnia di Gesù dove, nel 1971, viene ordinato sacerdote.
Nel 1976 consegue, presso la Pontificia Università Gregoriana, il Dottorato in Teologia con la specializzazione in Spiritualità.
Attualmente è docente di Teologia Spirituale presso la Pontificia Facoltà di P. Dionigi Spanu nasce a Dorgali (Nuoro) nel 1939. A ventun anni entra nella Compagnia di Gesù, dove, nel 1971, viene ordinato sacerdote. Nel 1976 consegue, presso la Pontificia Università Gregoriana, il dottorato in teologia spirituale. È docente di tale disciplina nella Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, della quale è anche Segretario generale. Tra le sue pubblicazioni: Inviati in missione. Le istruzioni date da Sant’Ignazio, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, Roma 1979; Guida all’esame di coscienza secondo il metodo di Sant’Ignazio, AdP, Roma 2006; Temi di vita spirituale nelle lettere della Beata Maria Gabriella Sagheddu, Valveri, Cagliari 2007.
La necessità e l’urgenza di una sana direzione spirituale sono oggi messe in risalto da autorevoli interventi del Magistero, da numerose pubblicazioni e dalla persistente richiesta di illuminazione e di chiarificazione del tema da parte di varie componenti del Popolo di Dio. Il presente studio vuole offrire un contributo specifico alla riflessione in atto, prendendo le mosse da studi condotti per lezioni, conferenze e corsi, e, ancor più, dalla riflessione sull’esperienza di direzione spirituale fatta e ricevuta. Il lettore è condotto a rileggere la direzione spirituale soprattutto alla luce del discernimento spirituale, come «momento forte» per apprenderla ed esercitarla meglio. Questa quarta edizione si presenta arricchita per più di un quinto dell’opera: le novità riguardano non solo temi inediti, ma anche precisazioni e puntualizzazioni di contenuti già precedentemente trattati.
P. Maurizio Costa, nato a Genova nel 1937, è entrato nelle Compagnia di Gesù nel 1955; ha conseguito il dottorato in teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. Dopo l’Ordinazione (Chieri, 1965) ha esercitato il ministero prevalentemente nel campo della Pastorale (Esercizi Spirituali, Direzione Spirituale, animazione di gruppi, ecc…) e in quello dell’insegnamento. A Roma, all’Università Gregoriana, è stato direttore del Centro Interdisciplinare per la formazione dei Formatori nei Seminari (CIFS) e professore di spiritualità. Attualmente risiede a Milano presso il Collegio Leone XIII con compiti prevalentemente pastorali. Tra le principali pubblicazioni: Legge Religiosa e Discernimento Spirituale, Brescia 1973; Voce tra due silenzi: La preghiera cristiana, Bologna 1998; Tra identità e formazione: la spiritualità sacerdotale, Roma 2003 e vari articoli soprattutto sulla spiritualità degli Esercizi Spirituali e della Compagnia di Gesù, sul Discernimento spirituale, e su problemi del sacerdozio e della vita consacrata. Inoltre ha curato un Commento all’Autobiografia di S. Ignazio di Loyola, Roma 1994.