Il quarto volume della serie dedicata alle chiese della Roma moderna, nel periodo tra il 1860 e il 1960, si compone di tre sezioni distinte. Nella prima si analizza una selezione di costruzioni in prevalenza appartenenti a diverse Istituzioni religiose di culto cattolico (Congregazioni, Conventi, Prelature) e si esaurisce la panoramica degli edifici parrocchiali posti in zone "periferiche" della Capitale. Le altre due sezioni sono dedicate rispettivamente agli edifici cristiani di culto non cattolico costruiti nel periodo in esame e agli esempi più significativi di edifici sacri edificati dopo il 1960, allo scopo di rendere il più possibile approfondito il quadro generale dell'architettura religiosa della Roma moderna. Il volume presenta anche un'interessante appendice sui principali progettisti attivi nell'ambito dell'architettura, religiosa e non, del periodo in esame.
La presente edizione de I promessi sposi propone un commento ispirato a validi criteri di funzionalità didattica. La struttura filologico-ermeneutica segue il testo con una cadenza agile e discreta, ma puntuale e convincente, al fine di rendere il percorso di lettura agevole, chiaro e coinvolgente. Particolare attenzione è stata riservata all'analisi dell'impianto narrativo e delle tecniche espressive adottate dal Manzoni.
Il passato si manifesta sempre nel presente e, nel nostro tempo, ha costruito un mondo alienato, dove la follia dei mercati senza regole, l'iniquità sociale, la precarietà degli equilibri geopolitici, la guerra globale al terrorismo, il rischio nucleare, la distruzione dell'ecosistema, l'inarrestabile migrazione dei nuovi nomadi della terra, la mancanza di un nuovo ordine mondiale che disciplini l'economia globale e stabilisca un nuovo diritto della gente segnano il futuro delle giovani generazioni nel nuovo secolo. Esse sono il futuro, noi siamo il passato che distrugge il presente e pretende di fermare il tempo, di sottrarsi al divenire. Un'illusione. Di qui, in Occidente, l'esigenza di andare oltre, e di costruire un'economia altra e una società altra che diano un senso nuovo al mondo. Si dirà che una tale esigenza è utopia, ma è l'utopia del futuro che muove la storia del presente.