Dopo una prima parte più teorica, in cui vengono definiti e messi a fuoco concetti cardine come l'ipertestualità, la biblioteca ibrida e virtuale, i documenti digitali, le risorse elettroniche e la natura dell'intermediazione bibliotecaria, il volume affronta, alla luce del paradigma ipertestuale, tutti gli aspetti pratici della gestione e della fruizione delle biblioteche digitali: dagli open archive al print on demand, dai periodici elettronici agli e-book, dalla selezione alla conservazione. Seguono una panoramica sulle principali questioni aperte relative al futuro delle biblioteche e dell'universo documentario (web semantico, open access, reference linking, deposito legale digitale, rapporto fra lettura e scrittura) e la proposta di alcune soluzioni innovative in tali ambiti.
Il libro parte da argomenti teorici (quali la bibliografia teorica con i suoi fondamenti intellettuali e culturali) per passare poi a quelli metodologici o tecnici (i metodi e le tecniche di compilazione di liste di lettura) e infine a quelli pratici (conoscenza e valutazione, studio e uso dei repertori bibliografici). Rispetto alle precedenti edizioni è stato aggiunto un capitolo su significato e forme della bibliografia in rapporto a Internet e ambiente digitale. Tra le appendici, la novità è rappresentata da una serie di simulazioni di ricerche bibliografiche, di varia natura e di diversi livelli, desunte dalla pratica effettiva di importanti biblioteche con differenti caratteristiche, finalità e utenti.
Il volume affonda le sue radici in un fertilissimo terreno di riflessioni teoriche e di cultura professionale, che giustifica il suo impianto di 138 voci affidate alla cura di settantasette redattori diversi, docenti universitari ed esperti bibliotecari, che analizzano l'universo bibliografico e la biblioteca nella varietà delle conoscenze e delle competenze e nella pluralità dei punti di vista. Questa guida tematica si rivolge ai bibliotecari, agli studenti dei corsi di laurea nelle discipline archivistiche, librarie e della documentazione, e più in generale a tutti coloro che desiderino avere un approccio introduttivo, ma al contempo rigoroso, alla biblioteconomia. L'opera tenta una strada originale, affidando al sistema di classificazione Dewey il compito di organizzare logicamente una visione della biblioteconomia che ospiti l'incontro e il confronto con altri domini della conoscenza e con altre pratiche professionali. La struttura del volume invita sia a una lettura sequenziale che a una lettura modulare, che prevede l'autonoma definizione di differenti percorsi di studio e approfondimento, guidati e supportati dall'indice dei soggetti e dall'indice classificato dei soggetti.
Il volume intende esplorare le forme in cui si è articolato il percorso di avvicinamento dei lettori ai servizi e alle raccolte della biblioteca, prendendo in esame le tappe storiche dell'"istruzione dell'utente", a partire dalle biblioteche universitarie statunitensi dei primi anni del Novecento, per approdare al più recente concetto di "information literacy". Se nelle biblioteche dei college americani e inglesi i corsi di orientamento e istruzione degli utenti hanno trovato ampio spazio sin dalla prima metà del secolo scorso, soltanto negli ultimi decenni si sono avviate, anche in Italia, le prime esperienze da parte di biblioteche che hanno cominciato a porsi l'obiettivo di familiarizzare il proprio pubblico con i documenti, gli strumenti per l'accesso, gli spazi e l'organizzazione dei servizi. Questo studio si sofferma sull'esame delle più recenti e innovative tecniche di istruzione, della "literacy" come alfabetizzazione lungo l'arco della vita, nella quale diverse biblioteche hanno investito negli ultimi anni risorse umane e tecnologie, utilizzando al massimo le potenzialità e le funzioni dell'apprendimento a distanza, dell'elettronica e della rete.
La Biblioteca nazionale centrale di Firenze con questo strumento presenta il prototipo di un nuovo sistema di indicizzazione per soggetto. Il lavoro interessa non solo chi opera nel mondo delle biblioteche, ma anche coloro che presso archivi, musei, mediateche, centri di documentazione, si occupano di rendere disponibili risorse semantiche relative a documenti cartacei e digitali. Il soggettario è costituito da un volume a stampa che contiene la guida al nuovo sistema di indicizzazione per soggetto e da un CD-ROM che, oltre alla guida in formato pdf, contiene la chiave di accesso al Thesaurus su web. Il volume rende inoltre accessibile su web, tramite il CD-ROM allegato, l'archivio digitale in cui sono cumulati tutti i termini (voci principali e suddivisioni) del Soggettario del 1956 e delle Liste di aggiornamento 1956-1985. In aggiunta al patrimonio lessicale del nuovo soggettario, saranno dunque rintracciabili anche i termini contenuti nei precedenti strumenti.
Acolit considera le opere liturgiche dei riti latini della Chiesa cattolica. La loro particolare fisionomia, legata alla funzione, e la prevalente redazione in lingua latina, rimasta in vigore fino agli anni Sessanta del XX secolo, richiedono un approccio specifico e un'approfondita conoscenza della loro variegata tipologia. L'evoluzione delle forme della liturgia ha comportato una rilevante redazione di testi, prima manoscritti e poi a stampa: dalle opere liturgiche del Medioevo a quelle emanate dopo il Concilio di Trento. La riforma seguita al Concilio Vaticano II ha determinato l'abbandono progressivo del latino a favore delle lingue nazionali, con la conseguente moltiplicazione delle denominazioni delle opere in numerose lingue.
Acolit è un'authority list di nomi di autori (personali e collettivi) e di titoli di opere anonime di argomento religioso formulati secondo le convenzioni attuali. Questo volume riguarda gli ordini monastici, gli ordini canonicali e conventuali, gli ordini apostolici, le congregazioni. Esclude gli ordini militari e cavallereschi, le pie unioni di diritto diocesano, le federazioni degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica, i nomi dei monasteri, che compariranno nel volume dedicato agli enti. La forma standard del nome degli istituti di vita consacrata di antica istituzione si basa sulla formulazione che compare nell'Annuario pontificio e nel Dizionario degli istituti di perfezione.