Sebastian Barnes non è solo un uomo ricco, colto, attraente e sempre all'altezza della situazione: è anche un fotografo di grandissimo talento, abituato a spogliare le donne con lo sguardo, a dominarle attraverso l'obiettivo. Ed è capace di scoprire la bellezza dove si cela inconsapevole. Regina inconsapevole lo è del tutto. Nasconde le sue forme dietro vestiti scialbi e l'unica cosa che le interessa è farsi apprezzare sul lavoro, alla New York Public Library, dove è riuscita a diventare bibliotecaria, realizzando il suo sogno di bambina. Ma appena Sebastian posa gli occhi su di lei viene conquistato dalla sua incredibile somiglianza con Bettie Page, la più celebre pin-up degli anni Cinquanta. Nelle sue mani, grazie al suo sguardo, Regina scopre a poco a poco la propria sensualità e si concede a tutte le sue fantasie. Tutte tranne una: non vuole posare nuda per lui. Sebastian, che concepisce come unica forma di relazione il dominio ed è abituato al comando nella vita e in camera da letto, deve fare i conti con una donna forte e intelligente, che ha su di lui un grande potere: la desidera, più di chiunque altra mai. E se i ruoli si invertissero? È pronto Sebastian a trasformarsi da dominatore in dominato?
"'Ufficiali e gentiluomini' è il secondo episodio della trilogia "Sword of honour", 'Spada d'onore'. La preoccupazione principale dei personaggi riguarda ancora una volta come accaparrarsi la migliore sistemazione nel quartier generale o un pranzo di almeno tre portate, ma la tragedia del conflitto bussa alla porta. Il protagonista, Guy Crouchback, fugge su una zattera dall'attacco tedesco a Creta e solo miracolosamente approda sulla costa nordafricana controllata dalle truppe britanniche. Durante la convalescenza in un ospedale militare del Cairo, Guy ritrova la stessa imperturbabile vacuità, lo stesso cinismo di sempre, impersonati adesso da una ricca e potente coppia inglese. Rieccoci con una giravolta dentro quella raffinata e vagamente svampita upper class britannica che probabilmente salverà il mondo dalla barbarie nazista, ma, verrebbe da dire, solo perché vuole continuare a vivere come ha sempre fatto, e insomma perché deve salvare se stessa." (dalla prefazione di Mario Fortunato)
"'Resa incondizionata', terzo e conclusivo episodio della trilogia 'Sword of honour', 'Spada d'onore', esce in Inghilterra nel 1961, a nove anni di distanza da "Uomini alle armi" e a cinque da "Ufficiali e gentiluomini". Il protagonista Guy Crouchback è approdato in una Londra definitivamente estranea, privo di incarichi, emarginato nel suo stesso corpo degli Alabardieri. In città ritrova sua moglie Virginia, una donna scapestrata e piena di vita, che nel frattempo si è risposata due volte. Conduce la vita di sempre, sia pure sotto le bombe e con molti meno soldi a disposizione. Cocktail, cappellini, poco amore e molto sesso. Finché non scopre di aspettare un bambino dall'odiatissimo Trimmer, il finto eroe di guerra. Nel frattempo, il protagonista di questa moderna odissea tragica e comica insieme è partito per la sua ultima missione in Jugoslavia; qui tenta in ogni modo di aiutare un gruppo di ebrei, ma i suoi sforzi avranno un esito paradossale, come paradossale è l'esito di ogni guerra e forse di ogni azione umana." (dalla prefazione di Mario Fortunato)
Cinque racconti come un romanzo sul male di vivere. Infanzia e memoria, sentimento e comprensione sulle storie atroci e dolcissime di bambini soli e molto infelici. È un libro che accompagna alla maturità del sentire, alla rivelazione di una verità e alla possibile rinascita. Con una nuova introduzione dell'autrice.
"Siamo un inno alla precarietà e un invito al male, a compierlo vicendevolmente gli uni sugli altri... Ti uccido per vivere. Ti uccido per possedere. Ti uccido per liberarmi di te..." Così riflette Rosa, la protagonista del primo racconto, in una notte d'agosto, confusa davanti alla più difficile decisione della sua vita. E anche le altre due storie che compongono questo trittico sembrano girare intorno agli stessi quesiti. Siamo dannati o possiamo salvarci? Da chi dipende la nostra redenzione? Possiamo farcela da soli o abbiamo bisogno di Qualcuno che ci indichi la strada? Un libro sulla responsabilità e sulla difficile presa di coscienza che ognuno di noi deve raggiungere per scoprire il significato più profondo della vita. Con una nuova introduzione dell'autrice.
La vita ogni tanto è una fiaba che merita un lieto fine. Anselma è una maestra in pensione, vedova, anziana, sola, confinata da anni - prima dal marito, poi dai figli - in un'esistenza grigia che non sembra nemmeno vita. Poi, in un'afosa sera d'estate, scorge accanto a un cassonetto dei rifiuti un magnifico pappagallo abbandonato, e decide d'impulso di portarselo a casa. Da quel momento tutto cambia: se prima l'incantesimo di un mago malvagio pareva aver imprigionato lei e il suo mondo in una morsa di gelo, adesso il ghiaccio che era sceso nel suo cuore si scioglie, e mentre Anselma si occupa dell'ospite inatteso riaffiorano ricordi che credeva perduti. L'affetto per l'amica del cuore dell'adolescenza, le illusioni e il disinganno del matrimonio, gli entusiasmi - e la brusca conclusione - della sua carriera di maestra. Grazie al pappagallo Luisito, Anselma ritrova la voglia di vivere che il mondo aveva cercato di farle dimenticare. Ma dovrà difendersi dai soprusi di chi non sopporta, per indifferenza o per animo malevolo, la sua felicità. Con una nuova introduzione dell'autrice.
Cosa ne è stato della nipote di Olga, la nonna protagonista di "Va' dove ti porta il cuore?". È tornata dall'America in tempo per riappacificarsi con la nonna o ha trovato solo la lunga lettera diario a lei indirizzata? E se il destino le avesse riservato invece una terza ipotesi che esclude le precedenti? Se, vagando per le stanze di quella grande casa, la solitudine l'avesse spinta a salire in soffitta a cercare tracce delle due uniche persone che davvero avrebbe voluto conoscere: sua madre e suo padre? Chi erano? Qual è stata la loro storia? È davvero figlia di un principe turco, come le raccontava la nonna da bambina, o c'è qualcosa che chiede ancora di essere svelato? Alla ricerca di quel segreto, la ragazza scava tra bauli, carte e quaderni ingialliti ricomponendo, pagina dopo pagina, i vari tasselli di un mosaico generazionale. Scopre così, in un diario, le fragilità, i sogni e le inquietudini di sua madre Ilaria, studentessa di filosofia, affascinata da un professore di vent'anni più vecchio di lei. Scopre che un anziano prozio si è rifugiato in un paese lontano per sfuggire alle leggi razziali e da laggiù ha continuato a mandare sporadiche notizie. Forte di questi pochi indizi, la ragazza deciderà di andare alla ricerca del padre e di quel lontano zio, in un viaggio che la condurrà alle origini della propria inquietudine. Con una nuova introduzione dell'autrice.
Un romanzo di formazione che segue la crescita interiore del giovane Walter, un ragazzo che attraversa fuoco, terra e vento per conoscere se stesso. Ma prima deve fare i conti con il suo passato, una famiglia senza amore, un padre violento e la tragica fine di un amico allontanato col tempo. Reso forte da un'amicizia profonda, Walter decide di lasciare la sua piccola città per Roma, dove trova tutt'altro da quello che si aspetta: la grande capitale è un mondo crudele e spietato. Il tempo trascorso lì lo svuoterà, lasciando un senso di isolamento nel suo cuore. Finché dopo dieci anni di silenzio non arriva una lettera del suo vecchio amico che lo strappa dal suo torpore: la testimonianza del tragico declino di una vita che è tutte le vite, segnata da una visione estrema del mondo e le sue atroci conseguenze. Da un imprevisto incontro, Walter conoscerà non solo la speranza ma un nuovo sguardo sull'universo. Con una nuova introduzione dell'autrice.
Sulla linea tracciata da "Per voce sola" e "Rispondimi", Susanna Tamaro, in questo libro, affonda la lama della sua scrittura in storie senza salvezza, senza via d'uscita. L'incalzare del ritmo di questi quattro racconti lunghi è modulato sul tema dell'emarginazione, della separazione, del difficile dialogo tra culture diverse che si risolve sempre in uno scontro crudele. Storie senza scampo, prive del respiro di una luce. Con una nuova introduzione dell'autrice.
"Va' dove ti porta il cuore", racconta una storia forte e umanissima in forma di lunga lettera - scandita come un diario - di una donna anziana alla giovane nipote lontana. È una lettera di amore e allo stesso tempo una pacata ma appassionata confessione a cuore aperto di un'intera vita che nel gesto della scrittura ritrova finalmente il senso della propria esperienza e della propria identità.