Nel Giubileo della Misericordia, nel quale il Santo Padre chiama tutta la Chiesa ad approfondire e testimoniare il mistero divino della misericordia, «La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona» (Misericordiae vultus, 12). Il libro raccoglie le riflessioni sulla dimensione operativa della misericordia del Padre rivelata in Cristo che si inserisce nell'azione umana e trasforma l'uomo e le sue relazioni. Così è anche manifestazione della presenza salvifica di Dio nel mondo e testimonianza credibile dei cristiani.
L'autore affronta il tema del rinnovamento liturgico, discusso e promosso nel Concilio Vaticano II, mettendo in risalto le molte incomprensioni e irregolarità. Lo scopo principale del rinnovamento liturgico era quello di agevolare facilitare l'incontro con Gesù durante la messa. Purtroppo tale fine è stato a volte perseguito in modo sbagliato dando rilievo a forme liturgiche esteriori favorendo le capacità personali del sacerdote celebrante. Il libro è frutto di molti anni di studio dell'autore sulla Liturgia e sulla riforma liturgica questo tema e si pone come pietra miliare per chi voglia affrontare seriamente questa tematica.
Ha un futuro la pastorale sociale della Chiesa italiana? E nella pastorale sociale ha un futuro l'utilizzo organico della Dottrina sociale della Chiesa? Vengono meno i modelli del passato, si corre verso un pastoralismo immediato e intanto le minacce alla natura umana delle moderne ideologie alzano la posta in gioco. Il quadro deve essere completamente ripreso in mano e della pastorale sociale serve una nuova messa a punto.
"Tutto comincia quando mio nipote Nicola, che fa il liceo, viene a chiedere allo zio, scrittore di cose cristiane, qualche dritta per polemizzare col suo insegnante di religione. Le domande che pone sono semplici, per qualcuno scontate (ma sempre meno per un sempre maggior numero di persone): perché devo mangiare il Corpo di Cristo? che c'è di male se ho rapporti intimi con la mia ragazza? che cos'è questa storia del Dio Trino? e quella della Madonna vergine? Poi, però, Nicola si appassiona, perché certe spiegazioni non le aveva mai sentite. E comincia a venire a trovarmi, e le sue domande si fanno sempre più interessate e pungenti: perché bisogna pregare? perché Dio il più delle volte non esaudisce? perché sono nato? e perché devo soffrire? perché...?"
Una giovane bella e intelligente ragazza di 26 anni, una vita da vivere, speranza in fiore, sogni da realizzare, mille cose da scoprire, bellezza e verità intuita, un libro si è aperto e inizia la lettura, pagine assaporate come ciliegie che appagano lo spirito e il corpo, emozione e passione ad ogni aurora e in qualsiasi istante del giorno e della notte, curiosità e forza, eleganza, candore e femminilità... D'un tratto giorno zero... non ci sono altre pagine da leggere, è finito il fascino delle parole, subentrano paura, disperazione, dolore, speranza dissolta, i sogni finiti... La cerca è conclusa, la vita è finita, l'angoscia pregna il corpo e lo spirito... La malattia ha ucciso la bellezza e la speranza. No! non è un copione già scritto dal dolore e dalla paura di chi sa di andare incontro alla morte. È il diario di un angelo, di una bellezza che si è fatta carne, di una speranza infinita, di una vita che stilla gocce di prezioso significato, un'onda che rigenera la spiaggia e vince l'inevitabile decomposizione delle cose e dell'esistenza. Il miracolo di Maddalena contamina la vita di chi legge queste pagine di infinito amore e speranza. Sembra che non sia mai esistita, sembra impossibile che sia vissuta, i miracoli sembrano impossibili, eppure a volte accadono.
San Pietro, nella sua Prima Lettera, esorta i primi cristiani al "logos": «Santificate il Cristo Signore nei vostri cuori, pronti sempre a dire la ragione (apologian) a chiunque vi chieda ragione (Logon) della speranza che è in voi» (1Pt 3,15). Per amore al Logos-Amore, i cristiani danno "ragione" alla loro fede soprattutto con il martirio, ma anche facendo "apo-logia" del loro credere. È importante che ogni tempo abbia nuove "apologie", che motivino la "ragione" a salire il "monte santo". L'autore propone, con semplicità e alla "luce" di quella "stella" che illumina ogni uomo, un itinerario razionale al "Senso" ultimo esistenziale della vita. Presenta "tre verità" di ragione: nella prima, le "vie" razionali all'esistenza di Dio (in particolare la "via" che parte dalla "verità di esistere"); nella seconda, i "motivi di credibilità" della fede cristiana; infine nella terza, i "motivi di credibilità" della Chiesa cattolica. Tra i "motivi di credibilità", viene privilegiato l'argomento ex Providentia, quella Provvidenza di cui già i pagani ebbero presentimento, e che costituisce il sommo tesoro della filosofia cristiana.
Non ci sarà forse qualcuno che crede ancora alle definizioni del vecchio catechismo? O che le vicende narrate nei Vangeli siano fatti reali? O che l'obbedienza all'autorità di un incolto valga più delle sottili diagnosi di un intellettuale? Nella brillante Parigi del 1910 gli uomini di cultura potevano ammettere che il cristianesimo fosse seguito da popolane attaccate alla tradizione, o da fanciulle in crisi adolescenziale, ma che lo abbracciasse il giovane dal mai rinnegato passato socialista, il tenace editore di una rivista piccola ma di altissima levatura, lo scrittore candidato al più prestigioso premio letterario della capitale, Charles Péguy insomma, era troppo. Bisognava rimettere le cose al loro posto, magari con una recensione critica del Mistero della carità di Giovanna d'Arco. Quegli intellettuali non immaginavano con quanta forza Péguy avrebbe reagito per difendere la sua fede. E la forza delle pagine di questo cahier, finora inedito in italiano.
Il matrimonio, a partire dal linguaggio del corpo che esso contiene, costituisce la base creaturale per avvicinarsi a tutti i sacramenti. La sacramentalità del matrimonio, infatti, è la chiara testimonianza che i sacramenti cristiani toccano la carne concreta delle persone, accompagnano il loro percorso vitale e si mettono al servizio del bene comune, dando forma alla vita in società. Partendo da questa feconda intuizione, il presente volume intende illuminare l'insieme dell'economia sacramentaria.
Da tempo si stanno diffondendo varie modalità di avere un figlio che prescindono dalla relazione fra due genitori naturali, mediante tecniche di laboratorio che combinano i gameti maschili e femminili ricevuti da varie persone. Ci si chiede allora: in queste condizioni, chi o che cosa genera un figlio? Chi è 'genitore'? Lo è chi dona il materiale biologico, o lo sono i tecnici del laboratorio, o chi si assume il compito di prendere con sé e allevare il nascituro? La risposta, dice Donati, deve essere data dal punto di vista del figlio, e non solo dal lato della genitorialità. L'identità personale del figlio giace nella relazione fra coloro che lo hanno generato. Chi genera non sono gli individui come tali; chi genera è la loro relazione. Questo è il punto che bisogna comprendere. Ciò che qualifica come umana la generazione di un figlio è la struttura uomo-donna e la qualità intersoggettiva di quella relazione.
Il legame tra matematica e misticismo è alle origini della matematica stessa. L'autore ripercorre in questo libro il lato mistico e metafisico del pensiero dei più grandi matematici da Pitagora ai giorni nostri dimostrando come il luogo comune, che considera inconciliabili la fede e la ragione, sia una costruzione artificiosa e inconsistente.