Europa, cristianità, istruzione, educazione, società secolare, tempi moderni. Questi e molti altri ancora i temi affrontati in questo volume. Il continuo processo di individualizzazione, caratterizzato dal razionalismo, ha comportato un totale indebolimento dei legami societari e ha posto al centro le libertà e i diritti dei singoli. Si assiste così all'evoluzione di una società secolarizzata che giunta al suo capolinea non riesce più a bastare a se stessa. Il pensiero moderno non sembra essere in grado di giustificare il fatto che esistono degli uomini sulla terra, cercando di costruire unicamente sul proprio terreno senza considerare ciò che trascende l'umano, Natura o Dio. "Il progetto dei Tempi moderni è fallito. L'ateismo è incapace di rispondere alla questione della legittimità dell'uomo". Brague insiste nel mettere in rilievo il carattere missionario del cristianesimo: questo - scrive - non è riservato esclusivamente agli europei. Si chiede quindi Brague se la nostra società abbia ancora il desiderio di vivere e di agire e auspica che tale desiderio sia destato, attingendo alla sorgente della vita. Contro il cristianismo e l'umanismo si presenta come una originale riflessione sulla società di oggi, attenta a non nascondere l'aspirazione propria di ciascun individuo, per cui è legittimo parlare di ciò che veramente è 'umano' e di una dimensione spirituale che caratterizza ciascuna cultura.
Questa è la storia di una donna che da una collina della Galilea, con la presenza costante di un angelo indolente e un po' pigro, attraverso il teatro e la fantasia, dà speranza e voglia di vivere a gente sparsa per il mondo. Una storia, quella raccontata nel dialogo tra la protagonista del libro Eden e il suo angelo custode, che ripercorre la vita di una donna italiana, romana ed ebrea che giovanissima lascia la vita "tranquilla" di Roma per tornare alle origini della sua cultura, seguendo la voce di un angelo, ebreo di nascita e romano di adozione, che la chiama per dare inizio ad un opera che amalgama e mischia culture e religioni diverse, mettendo insieme ebrei, cristiani, musulmani e drusi. Una storia quella di Eden che impatta in modo evidente con quella della terra in cui abita devastata da una guerra e da una violenza che non sembra avere fine. Una terra che per molti è il ventre e l'origine di ogni forma di bellezza. La storia di Eden e del suo angelo custode è un viatico che conduce in una dimensione ove tutto è possibile... anche la pace tra i popoli che abitano quel lembo di terra.
Intorno al Sinodo dei vescovi sulla famiglia si sono create grandi aspettative, ma anche interessati equivoci. Papa Francesco invita ad una coraggiosa conversione pastorale, per avvicinarci con misericordia alle famiglie ferite. In questo agile saggio, raccolgono la sfida i professori di quel Pontificio Istituto, voluto e fondato da San Giovanni Paolo II, quale ''Istituto primario di studi per la promozione della ricerca teologica e pastorale su matrimonio e famiglia, per l'utilità di tutta la Chiesa''. Essi mostrano quanto sia feconda la grande eredita' di pensiero e di testimonianza del grande ''Papa della famiglia'', ancora in gran parte da esplorare e da realizzare.
Un volume che consente di rivisitare Agostino in modo innovativo e fresco, ponendosi in connessione intenzionale con i temi che oggi stanno al centro del dibattito culturale e che aprono, nel contesto della crisi attuale, verso la necessità di riscoprire in modo sempre più approfondito la bellezza originaria della dimensione sessuale dell'Uomo, per se stessa legata alla realtà divina del Creatore; si pone così un significativo passo in avanti di carattere storico verso il superamento di quell'"ateismo affettivo", che caratterizza la vita dei nostri giorni, orientando ad una apertura consapevole verso il carattere sostanzialmente teologico e spirituale della dimensione sessuale dell'Uomo stesso.
Quarantasette coniugi raccontano la storia della loro famiglia: gli innamoramenti, le delusioni, la sfida dell'accoglienza dei figli e del trascorrere degli anni. Senza censurare drammi, ripensamenti, errori e cadute, testimoniano che il matrimonio non è un'alleanza stipulata solo fra i due coniugi, ma con Dio stesso. È lui il primo ad essere fedele alla sua promessa. In tal modo è possibile trasformare le fatiche in gioia, rimanere fedeli malgrado le tentazioni, poiché è Dio che porta a compimento l'opera da lui iniziata. Per questo, come ci ricorda Papa Francesco, "il Signore, nella sua bontà, concede alla Chiesa di gioire per tante famiglie che, sostenute e alimentate da una fede sincera, realizzano nella fatica e nella gioia del quotidiano i beni del matrimonio".
Ogni progetto di amore che viene meno è un fallimento che lascia ferite. L'importanza dell'accompagnamento dei divorziati in nuova unione è stato un principio messo in risalto nell'ultimo sinodo sulla famiglia da un punto di vista genuinamente pastorale: "Anche le situazioni dei divorziati risposati esigono un attento discernimento e un accompagnamento carico di rispetto, evitando ogni linguaggio e atteggiamento che li faccia sentire discriminati". Senza perdere di vista il valore personale dell'accompagnamento, è comprensibile la prudenza nel tracciare una sicura guida generale a livello ecclesiale su come accompagnare queste persone. La comunità ecclesiale non può trascurare il rigore, la verità e la bontà con cui si compie questo accompagnamento che richiede una grande delicatezza, dolcezza e fermezza per potersi trasmettere.
Nova Patria Christi Africa, l'Africa è la nuova patria di Cristo. La frase è di Paolo VI e il Cardinale Robert Sarah l'aveva ricordata in occasione del secondo viaggio di Benedetto XVI nel continente. L'attuale Prefetto della Congregazione per il Culto Divino ritiene che la Chiesa africana sia chiamata a giocare un ruolo a livello della Chiesa universale. Nel contesto di crisi profonda che vede nei paesi occidentali la fede messa in discussione e i valori respinti, l'Africa può portare nella sua povertà, nella sua miseria, i suoi beni più preziosi: la fedeltà a Dio, il suo attaccamento alla famiglia e alla vita. Gli undici Prelati i cui interventi compongono questo libro ci fanno toccare con mano la freschezza del cattolicesimo africano caratterizzato dalla fedeltà alla dottrina della Chiesa ma anche dalla sensibilità tutta pastorale nei confronti delle situazioni difficili, come la poligamia o le famiglie interreligiose. I Vescovi e i Cardinali africani accettano la sfida di rendere maggiormente percepibile l'insegnamento della Chiesa, mantenendo intatto il nucleo della dottrina al fine di poter vivere lo stato di missione permanente a cui chiama Papa Francesco. Così l'Africa appare sempre di più la nuova patria di Cristo, chiamata ad una missione di ritorno verso quelle terre da cui ricevette il Vangelo e che ora sembrano far di tutto per dimenticare le proprie radici spirituali e culturali.
In queste pagine il Cardinal Burke svela tutta la bellezza della santa Eucaristia alla luce dei profondi insegnamenti di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, Attraverso il magistero della Chiesa, l'autore ci accompagna in un cammino che esalta l'importanza dell'Eucaristia per la vita di ogni cristiano. Una guida spirituale sul Mistero centrale della nostra fede che unisce la ricca teologia della Chiesa alla pratica pastorale e alla vita spirituale. Con un linguaggio semplice e affascinante il Cardinal Burke mira dritto al cuore di tutti i lettori, credenti e non.
Trecentocinquanta pagine per una storia della Chiesa? Poche. Sufficienti però per tracciare una sintesi articolata delle caratteristiche della Chiesa attraverso i secoli. Questo libro parla di fatti, documenti, storie, profezie, peccati e santità, che permettono di distinguere il vero dal falso, la propaganda anticattolica dall'effettiva realtà ecclesiale. Che raccontano la gloria della vita dei martiri e dei santi accanto alle concrete difficoltà, ambiguità e compromessi dei rapporti dei pontefici col potere temporale. L'autrice sceglie, fra i tantissimi, quegli avvenimenti che possono aiutare a comprendere i principali nodi, sfide e difficoltà che la Chiesa si è trovata ad affrontare nel corso del tempo.
Una diversa lettura dell'eros rispetto alla vulgata odierna si impone oggi nella società contemporanea, caratterizzata da una evidente "miseria erotica", declinata secondo una forma prevalentemente genitale della sessualità, da un "sistema di valori" puramente massmediatico e da una impressionante penuria di appagamento corporeo. Manca oggi una grande pagina di "educazione alla tenerezza", di educazione a ciò che il desiderio, ordinato secondo un eros reso libero dal suo sfruttamento e dal danno storico-culturale che ha subito, può donare all'equilibrio dell'uomo, come già molte fonti bibliche hanno cantato. Eros come nessun'altra forza può avvicinare l'uomo alla domanda posta incessantemente circa il mistero della propria origine e del proprio destino. Sul terreno dell'ermeneutica, da Origene a Ricoeur, il tema erotico si snoda in queste pagine in un percorso per condurre l'uomo verso il senso e una via di elevazione dell'anima a Dio, tramite un misticismo profondo e fiducioso.