
Tutte le verità rivelate procedono dalla stessa fonte divina e sono credute con la medesima fede, ma alcune di esse sono più importanti per esprimere più direttamente il cuore del Vangelo. In questo nucleo fondamentale ciò che risplende è la bellezza dell'amore salvifico di Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto" (Evangelii gaudium, n. 36). Queste parole programmatiche di Papa Francesco ci invitano ad una riflessione sul luogo della morale all'interno dell'evangelizzazione ecclesiale e sul modo di attualizzare la proposta morale nella realtà odierna.
Il volume raccoglie gli scritti di Mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga Imperia dal 1990. Gli scritti di venticinque anni del Vescovo teologo sono stati raccolti e pubblicati in gran parte già sulla rivista diocesana, altri invece sono stati rinvenuti dall'archivio personale.
Le guerre di religione sono tornate: le violenze dei califfati in Medio Oriente e in Africa, i pericoli di conflitto tra Paesi sunniti e sciiti, gli attentati terroristici di matrice islamica in Occidente (da Charlie Herdo al Bataclan), il reclutamento di militanti islamisti nei quartieri periferici delle grandi città europee, la persecuzione dei cristiani. Oltre alle guerre di religione ci sono poi le guerre alla religione: in molti Paesi occidentali si vuole mettere il Cristianesimo fuori legge. Se un vescovo non può criticare una legge francese pena la denuncia, se si rischia il carcere con l'accusa di omofobia, se le Femen possono devastare impunite Notre Dame, se l'obiezione di coscienza è sempre più minacciata, significa che l'Occidente ha dichiarato guerra al Cristianesimo. Gli autori di questo libro scavano dentro questi fenomeni con acume ed onestà intellettuale, aprendo interpretazioni e valutazioni inusitate, ben diverse da quanto propone solitamente la versione ufficiale.
La pratica della somministrazione della Santa Eucaristia sulla mano è autorizzata dalla Chiesa o semplicemente tollerata? Mons. Laise, unico vescovo argentino a rifiutare pubblicamente tale prassi liturgica, spiega in queste pagine, attraverso minuziose ricerche documentali, come questa pratica sia stata tollerata, e affronta la moderna prassi della Comunione sulla mano dal punto di vista storico, liturgico e pastorale. Nella "Memoriale Domini" si decreta che "il Sommo Pontefice non ha ritenuto opportuno cambiare il modo tradizionale con cui viene amministrata ai fedeli la santa Comunione", esortando così "Vescovi, Sacerdoti e fedeli a osservare con amorosa fedeltà la disciplina in vigore [...] Se poi in qualche luogo fosse stato già introdotto l'uso contrario, la sede apostolica, affida alle conferenze episcopali il compito di vagliare attentamente le eventuali circostanze particolari, purché sia scongiurato ogni pericolo di mancanza di rispetto all'Eucaristia o di deviazioni dottrinali su questo Santissimo Sacramento".
Un profilo di santa Caterina diverso da quello delle biografie ufficiali, più vicina all'uomo comune e alla devozione popolare. Dopo ben 85 anni si propone in questa edizione una nuova traduzione della biografia di Santa Caterina da Siena scritta dal viaggiatore, poeta e scrittore danese Giovanni Joergensen. La biografia dello Joergensen, pur attingendo a profusione da fonti documentali e storiche, ha il merito di disegnare un profilo di santa Caterina diverso da quello delle biografie ufficiali, del Caffarini e del beato Raimondo da Capua, che rende la patrona d'Italia-Dottore della Chiesa più vicina all'uomo comune e alla devozione popolare. La biografia dello Joergensen è decisamente il più bel racconto della vita di santa Caterina scritto nel '900. Una lettura affascinate che prende il lettore fino all'ultima pagina.
L'incontro di due persone e la nuova realtà dell'amore che tra loro nasce sono dono. Il dono è parola con cui Dio parla alle persone ed esse a loro volta parlano l'una all'altra. Ogni incontro che è incontro per sempre, indipendentemente da quando e dove sia avvenuto, prepara l'uomo all'evento che è il sacramento. Accogliere degnamente il sacro della persona, cioè il sacramentum, fa sì che l'uomo maturi nell'incontro con l'altro, incontro che avviene nell'affidamento reciproco - cioè nella fede - e nella fiducia nel frutto di questo affidarsi - cioè nella speranza. Attraverso questi due doni: fede e speranza, si compie l'amore che è per sempre. Nell'amore umano inizia così l'eternità che è l'Amore Divino.
A cinquant'anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II il contributo del Card. G. Siri (1906-1989), Arcivescovo di Genova per quarantun anni, resta significativo ed originale. Fin dall'annuncio dato da San Giovanni XXIII, egli colse nell'evento conciliare, non solo l'occasione per il necessario aggiornamento in ordine al servizio della Chiesa, ma anche l'impulso che sarebbe stato dato alla missionarietà, alla crescita della vita cristiana, alla fraternità, all'ecumenismo. Fu in sintonia con i Papi del Concilio, ma anticipò anche qualche aspetto dei loro successori. Spiegò sempre che la riforma del Vaticano II non era da intendersi come una rottura con la Tradizione della Chiesa e la sua applicazione non doveva imporsi come tale. Sostenne che l'aggiornamento della Chiesa, il suo ringiovanimento consisteva nel continuo ritorno a Cristo e nella lotta contro ogni forma di mondanità. Elaborò in modo originale un percorso di rinnovamento nella prospettiva della giovinezza della Chiesa.
Rivoglio i miei capelli e' il diario di una donna che a quarant'anni scopre di avere un tumore al seno. E' una storia intima, un racconto quotidiano che accompagna dolori e paure, e tuttavia anche la scoperta di un cambiamento necessario, la testimonianza di un'alchimia interiore. Un inno alla lotta e insieme un invito a trasformare il male in possibilita' catartica: ''tramutare la sabbia in piccole pepite d'oro, tirare fuori i diamanti dalla roccia madre e vederli splendere nel palmo della mano''. Pagine in cui l'autrice condensa semplici ma indispensabili atti d'amore nell'imparare ad ascoltarsi e a prendersi cura di se', in risposta anche a una societa' che inesorabilmente sembra ormai allontanarsi da noi stessi e da Dio.
Europa, cristianità, istruzione, educazione, società secolare, tempi moderni. Questi e molti altri ancora i temi affrontati in questo volume. Il continuo processo di individualizzazione, caratterizzato dal razionalismo, ha comportato un totale indebolimento dei legami societari e ha posto al centro le libertà e i diritti dei singoli. Si assiste così all'evoluzione di una società secolarizzata che giunta al suo capolinea non riesce più a bastare a se stessa. Il pensiero moderno non sembra essere in grado di giustificare il fatto che esistono degli uomini sulla terra, cercando di costruire unicamente sul proprio terreno senza considerare ciò che trascende l'umano, Natura o Dio. "Il progetto dei Tempi moderni è fallito. L'ateismo è incapace di rispondere alla questione della legittimità dell'uomo". Brague insiste nel mettere in rilievo il carattere missionario del cristianesimo: questo - scrive - non è riservato esclusivamente agli europei. Si chiede quindi Brague se la nostra società abbia ancora il desiderio di vivere e di agire e auspica che tale desiderio sia destato, attingendo alla sorgente della vita. Contro il cristianismo e l'umanismo si presenta come una originale riflessione sulla società di oggi, attenta a non nascondere l'aspirazione propria di ciascun individuo, per cui è legittimo parlare di ciò che veramente è 'umano' e di una dimensione spirituale che caratterizza ciascuna cultura.
Questa è la storia di una donna che da una collina della Galilea, con la presenza costante di un angelo indolente e un po' pigro, attraverso il teatro e la fantasia, dà speranza e voglia di vivere a gente sparsa per il mondo. Una storia, quella raccontata nel dialogo tra la protagonista del libro Eden e il suo angelo custode, che ripercorre la vita di una donna italiana, romana ed ebrea che giovanissima lascia la vita "tranquilla" di Roma per tornare alle origini della sua cultura, seguendo la voce di un angelo, ebreo di nascita e romano di adozione, che la chiama per dare inizio ad un opera che amalgama e mischia culture e religioni diverse, mettendo insieme ebrei, cristiani, musulmani e drusi. Una storia quella di Eden che impatta in modo evidente con quella della terra in cui abita devastata da una guerra e da una violenza che non sembra avere fine. Una terra che per molti è il ventre e l'origine di ogni forma di bellezza. La storia di Eden e del suo angelo custode è un viatico che conduce in una dimensione ove tutto è possibile... anche la pace tra i popoli che abitano quel lembo di terra.