
Il volume è dedicato ai luoghi, agli spazi e alle immagini del Sacro nella città di Ferrara. Il libro, che usa un tono non accademico, spiega la interrelazione che esiste tra la società civile e gli spazzi sacri che, in una città come Ferrara, risulta particolarmente evidente. In particolare tale interrelazione si manifesta in modo ancora più marcato nel legame che esiste con la tradizione liturgica e culturale della Chiesa.
Questo VI Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo è dedicato alla donna. Tutte le più grandi rivoluzioni nel costume, nella legislazione, nelle politiche sociali ed economiche, sono passate dalla rivoluzione della donna. Vita, sessualità, procreazione, famiglia stanno mutando mediante un cambiamento nella concezione della donna, del suo ruolo sociale e, particolare, della visione del corpo femminile. Da un lato, nel mondo, persistono situazioni di forte arretratezza nella considerazione dei diritti della donna, dall'altro, nel mondo avanzato, le discussioni sulla parità di genere hanno ormai raggiunto la fase dell'indifferenza all'identità sessuata, dell'unisex o della post femminilità. La difficoltà a dare continuità alle generazioni, ad educare e a trasmettere i valori, compresa l'educazione religiosa, hanno a che fare con la rivoluzione della donna. Molte economie arcaiche si fondano sulla donna, molte società postmoderne hanno utilizzato la donna per andare oltre la donna. Se in alcuni Paesi poveri emerge il dramma dell'utero in affitto è anche perché in alcuni Paesi ricchi la procreazione e la famiglia sono stati stravolti.
Nella storia della scienza, della filosofia e della teologia ci sono dei motivi ricorrenti che, in diversi contesti socio-culturali, tornano confrontandosi, a volte scontrandosi, comunque intersecandosi. Uno di questi riguarda il nodo delle connessioni tra empirico e trascendente, o tra materiale e spirituale, oppure tra metodo scientifico applicato alle discipline del campo fenomenico e applicabilità di esso a discipline della sfera religiosa, valoriale e simbolica. Esiste una compatibilità tra la scienza che studia il cervello umano e (la neuroscienza) e la sfera spirituale dell'uomo? O per meglio dire la sfera religiosa e spirituale dell'uomo può essere solo spiegata con fenomeni chimici ed elettrici che avvengono nel cervello umano oppure anche attraverso fenomeni assolutamente inspiegabili attraverso la scienza?
Un imponente lavoro in cui si spiega in cosa consiste la proverbiale e nota vocazione dei gesuiti alla conoscenza e alla istruzione. Quando si parla della Compagnia di Gesù e dei Gesuiti si pensa sempre a persone iperistruite plurilaurete e sapienti; in parte è vero e in parte è un luogo comune. Il fondatore Ignazio di Loyola ha più l'aspetto di un vagabondo che di un uomo colto e raffinato. Ignazio tuttavia nel tempo si convince che sia necessario lo strumento della cultura: l'aiuto apostolico offerto esige preparazione non solo spirituale, ma anche intellettuale. Da qui nasce la pedagogia ignaziana che è prima di tutto la stessa esperienza di questo uomo generoso, capace di mobilitare tutte le sue energie alla ricerca di una eccellenza umana, accademica, relazionale, convinto che il Regno di Dio meritasse il meglio.
Ciascuna epoca, secondo Heidegger, ha una cosa a pensare. Una sola. La differenza sessuale è quella del nostro tempo. Dal 2000, diversi Paesi hanno legalizzato, a ritmi sempre più accelerati, le unioni di persone delle stesso sesso, dando all'antropologia un nuovo profilo. Di cosa si tratta? Della difesa dei diritti delle persone gay o piuttosto del lento ma inesauribile avvio verso nuove definizioni antropologiche? Sarà la gender theory, cioè la dissociazione del genere dal sesso, la più significativa espressione di queste eresie antropologiche? L'intenzione di questo libro perciò vuole essere una reazione positiva a una situazione sempre più deleteria perché crediamo che la positività produca positività e la bellezza generi bellezza. Per condurre correttamente l'analisi, la differenza sessuale è stata considerata sotto diversi aspetti, quello filosofico, esegetico, fenomenologico, psicologico, teologico. Il titolo "Verità e splendore della differenza sessuale", oltre ad essere la chiave di lettura di questo libro, vuole anche essere un programma di vita perché quando si è intravista la bellezza della verità ed il suo fascino è difficile non corrispondervi.
In questo volume l'autore affronta e approfondisce alcuni aspetti ricorrenti nella spiritualità di Santa Caterina da Siena: l'offerta del sangue di Cristo come strumento potente ed efficace nella prevenzione del male e come viatico di salvezza; La "sensualità spirituale" di Santa Caterina, che emerge in particolar modo nel Dialogo con la Divina Provvidenza, che mette in risalto l'amore assoluto che Caterina prova per Cristo; la confusione, e il disorientamento che provocano nell'intelletto e nella capacità di discernere l'impurità e piaceri; L'ordine della società e della pace frutto della grazia e della misericordia di Dio. L'importanza della "festa" come momento di riposo fisico e spirituale e occasione di riconciliazione con Dio.
Il problema della nuova evangelizzazione si pone imperioso di fronte al dilagare del secolarismo tra i popoli di antica appartenenza cristiana. Papa Francesco, prima ancora di scrivere la Evangelii gaudium, ha portato una ventata poderosa di vera evangelizzazione, con la vena schietta e sine glossa del Vangelo e con il vissuto intenso della carità fraterna. C'è un ritorno alla fede di molti che si erano intiepiditi o scandalizzati. Le moltitudini che accorrono a piazza san Pietro da tutto il mondo sono certamente attratte dalla gioia di un papa accogliente, positivo, attento alle persone. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché il secolarismo dilaga tra gente che si ritiene cristiana, ma che sposa tutti i dogmi secolaristici. È un vero dogma secolaristico il credere che le religioni sono tutte uguali, o che basta agire in coscienza senza bisogno di formarsi al bene oggettivo che riguarda la possibilità dell'amore e della convivenza umana. Questo libro indica le linee guida da seguire per dar corso alla nuova evangelizzazione indicata da Papa Francesco fornendo però gli strumenti per inquadrare e superare il secolarismo dirompente.
Il volume, senza entrare nella polemica di come la Chiesa debba esercitare la Sua misericordia sulle questioni legate al matrimonio e alla famiglia, approfondisce la tematica di come poter favorire un nuovo incontro delle famiglie in difficoltà con Cristo.
Parlare di Joseph Ratzinger, il grande teologo e grande intellettuale divenuto papa col nome di Benedetto XVI, oggi papa emerito della Chiesa cattolica, è impresa ardua. Si percepisce subito che ciò che si dice è destinato a rimanere povera cosa rispetto a ciò che si è costretti a lasciare non detto. A maggior ragione quando si tratta di affrontare un tema come "Religione, pensiero forte e politica", dove il magistero intellettuale di Ratzinger-Benedetto XVI è stato letteralmente immenso, anche se spesso non compreso o trattato con sufficienza da una cultura politica prigioniera di vecchi pregiudizi e preoccupata più dei suoi piccoli opportunismi che delle vere emergenze del tempo che viviamo. Il volume frutto del congresso tenutosi a Norcia nell'ottobre 2013 mette a confronto personalità del mondo politico e culturale, appartenenti ad ambiti culturali diversissimi. Partendo dal magistero e dal pensiero di Ratzinger/Benedetto XVI, gli autori si confrontano sul futuro economico, politico, sociale, culturale, istituzionale del nostro paese.
Nel volume venti liturgisti di fama internazionale, cardinali, vescovi e altri studiosi, provenienti da tutto il mondo, indagano sulla centralità della liturgica e sul ruolo che essa riveste nella missione della chiesa. Il volume approfondisce varie temi legati alla Liturgia: l'arte liturgica, architettura, musica, ars celebrandi, ed esplora anche aspetti legati all'importanza del rito nella psicologia umana. Dal volume emerge come la Sacra Liturgia sia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa e come essa sia una risorsa fondamentale per la formazione del clero, dei religiosi e dei laici. Il rinnovamento della Chiesa non può prescindere dalla tradizione liturgica che rappresenta un tesoro preziosissimo da conservare e mettere a profitto leggendo il Concilio Vaticano II secondo un'ermeneutica della continuità.