L'apologetica è la dimostrazione e la difesa razionale e storica della verità della fede cristiana. L'uomo non è solo volontà ma anche ragione; e Dio vuole che l'uomo lo raggiunga tanto attraverso la volontà quanto attraverso la ragione
La Mariologia nella storia della Salvezza vuole presentare il Mistero di Maria Santissima nella sua azione salvifica dell'umanità redenta, lungo lo svolgersi della storia nei millenni di vita sul pianeta Terra.
"Con questa opera gli autori ci offrono un'eccellente sintesi della dottrina del sacerdozio, solidamente fondata sulle fonti e con riferimento all'insegnamento degli ultimi Pontefici. Affrontano anche, oltre i problemi dottrinali, molti problemi attuali più immediati e mostrano la via di una vita sacerdotale generosa e feconda", J. Galot, in Gregorianum.
"Docenti e studenti possono attingere a piene mani a questa pubblicazione che ripropone con originalità sia il magistero di Giovanni Paolo II sul sacerdozio sia quello della Chiesa. Il linguaggio usato dagli Autori è moderno e convincente e questo è un altro punto a loro favore. La bibliografia con le fonti e gli studi, l'indice degli autori, completano una fatica che è degna di compiacimento e di lode", G. Grieco, in L'Osservatore Romano.
"Cristologia, pneumologia, ecclesiologia: ecco le coordinate, lungo le quali Renzo Lavoratori e con lui il suo collaboratore Ruggero Poliero, esplora il mistero e l'identità del prete, esplicitando in che cosa l'uno e l'altra consistano: il prete è una sacramentale ripresentazione di Gesù Cristo… L'intero itinerario percorso alla scoperta dell'identità presbiteriale risulta così degno della massima attenzione: dal sacerdozio di Cristo alla Chiesa comunitaria sacerdotale, dall'identità del prete alla sua ministeriali. Il metodo è rigorosamente scientifico", G. Gherardini, in Divinitas.
"Il volume sarà certamente di valida utilità sia a coloro che frequentano le scuole teologiche e ai seminaristi sia a tutto il popolo di Dio, e specialmente ai presbiteri, per ridestare in loro la coscienza del proprio essere, vivere e operare sacerdotale, in simbiosi a quello di Cristo e nella donazione amorevole ai fratelli della comunità cristiana. Sotto questo aspetto il libro assume accenti non solo di riflessione rigorosamente speculativa, ma anche di calore spirituale e di stimoli pastorali. Un prezioso strumento per un serio rinnovamento della missione sacerdotale e per una vigorosa ripresa della vocazione al sacerdozio, quale speranza per un futuro migliore e benedetto dal Signore", Card. J. Saraiva Martins, nella Presentazione di Mistero e identità del presbitero.
Il presente tomo è introduttivo, esponendo le basi teologiche della divina rivelazione nella sua eccezione di novità che sconvolge le categorie umane. Gesù Cristo, crocevia della storia, ha portato la novità donando se stesso. Lo studio cerca di indagare, in una visione d'insieme, il titolo cristologico Gesù Kathegetés (Mt 23,10) che è affiancato al trinomio via-verità-vita proprio del Vangelo di Giovanni (Gv 14,6). L'accostamento è stato fatto dal Beato Giacomo G. Alberione (1884-1971).
Questo volume raccoglie alcuni studi del Padre Siano sulla Massoneria, in parte inediti, in parte già pubblicati su alcune riviste di teologia. L'autore dedica grande attenzione alla ritualità e all'esoterismo della Massoneria (morte iniziatica, "illuminazione", unione degli opposti...).
Il Concilio Vaticano II fu il 21° concilio ecumenico della Chiesa cattolica. Giovanni XXIII nel discorso di apertura dell'11 ottobre 1962, Gaudet Mater Ecclesia, designò la natura e il fine dell'Assise richiamandosi alla pastoralità: non definire nuove dottrine, né emettere nuove condanne di errori ma dire la dottrina di sempre all'uomo contemporaneo. Il lemma "pastorale" diede così una "nuova" forma al Concilio, che comunque non poté esimersi dal tema dello sviluppo dogmatico: lo si volle e infatti fu perseguito con le Costituzioni dogmatiche. La pastoralità conciliare lasciata però in una sorta di ondeggiamento generale, si prestò ad essere fraintensa. Non trovò una strada univoca nella sua esecuzione e nella seguente interpretazione dei teologi. Le buone intenzioni e gli auspici di papa Roncalli dovettero fare i conti con un Concilio che nel suo interno fremeva per un cambiamento significativo. Cosa significa allora che il Vaticano II fu un concilio pastorale? "L'ermeneutica della continuità e della riforma" necessita un approccio previo e teologico-fondamentale che metta in luce il taglio conciliare alquanto sui generis del Vaticano II?