
Sette giorni insieme, al campo scuola, per vivere un'esperienza straordinaria con due amici speciali, Jacopo e Mattia, che ci coinvolgeranno in avventure strabilianti. A guidare tutto il percorso sono le scarpe: ballerine o anfibi che siano, indossandole i ragazzi scopriranno ogni giorno una situazione diversa, dove imparare il segreto per vivere "secondo lo Spirito", come insegna san Paolo. Speranza, ascolto, cura, comprensione, coraggio, pazienza e gioia sono i contenuti chiave delle sette giornate.
Una riflessione sulla misericordia suggerita dall'arcivescovo di Milano a tutti i presbiteri, in occasione della Messa crismale. Con la proposta di un percorso di conversione, a cura del Vicariato per la Formazione permanente del clero.
Quello che suor Paola Resta propone in queste pagine è un intenso dialogo con i giovani per mettere a fuoco il loro rapporto con Dio, quel "Padre che è nei cieli" avvertito spesso come lontano, sconosciuto, distante. Un cammino esigente, molto schietto e provocatorio, che parte da obiezioni, domande e proteste che i suoi stessi interlocutori le rivolgono quando si tratta di entrare nelle questioni rilevanti della fede e del credere. Un itinerario ricco di sorprese alla scoperta del significato della preghiera più famosa dei cristiani, a partire dalle pagine della Bibbia, senza mai abbandonare il riferimento a volti e storie concrete di chi "da tempo ha smesso di pregare il Padre, oppure continuando a pregarlo vuole capirci di più".
Scrive ai ragazzi della Cresima il cardinale Angelo Scola, e si rivolge a loro con parole calorose e l'invito a farsi "testimoni" del Risorto come Pietro. L'Arcivescovo prende spunto dal cammino dei "100 giorni cresimandi" proposto dalla diocesi, incentrato sulla figura del primo degli apostoli. "Anch'io scrive il cardinale - quando avevo la vostra età ne sono stato sempre colpito e l'ho sentito molto vicino a me". E come a Pietro, anche ai cresimandi e cresimati di oggi Gesù rivolge la stessa domanda, che Scola rilancia nella lettera: "Mi vuoi bene?" Una scelta importante sta davanti ai ragazzi: decidere di lasciarsi "educare ad agire, amare e pensare come il Maestro, fino ad avere il coraggio di dare la vita per lui." Un progetto, una prospettiva e insieme anche una provocazione, che l'Arcivescovo affida ai suoi giovani amici indicando loro anche il frutto promesso: la scoperta di "un'amicizia che non esclude nessuno" e "che mette in conto di restituire il preziosissimo regalo del perdono". Realizzata con una veste grafica particolarmente curata e gradevole la lettera "Tu mi vuoi bene?" rappresenta un ben regalo e un ricordo prezioso di questo momento importante della vita.
Dieci film per "fare esperienza" della misericordia in modo speciale, riscoprendo di essere capaci di un amore infinito, di un'illimitata tenerezza, di un perdono che sembra a volte fin troppo arduo, nonché superiore alle forze che percepiamo in noi stessi. È un esercizio interessante, da fare con altre persone nelle Sale della comunità, autentici luoghi di visione, di analisi e confronto. Il "come" è racchiuso in queste pagine: si possono selezionare alcuni dei film proposti, tutti corredati di una scheda-guida alla comprensione complessiva dell'opera e alla rilettura secondo la categoria della misericordia, per metterli a disposizione del grande pubblico in una rassegna cinematografica, in una proposta pastorale, in un itinerario dedicato all'Anno Santo o in altre opportunità in ambito ecclesiale, formativo e culturale. Completano il volume due saggi di approfondimento sulla misericordia in prospettiva biblica e psicologica.
Un sussidio indirizzato ai gruppi preadolescenti, un percorso per le vie della capitale dal profondo significato storico e spirituale, che riprende il "giro delle sette chiese" inventato da san Filippo Neri. La visita di ogni basilica (virtuale mentre si è in oratorio e reale quando si è in città) è associata a una proposta di attività, che comprende quelli che ormai ci siamo un po' abituati a chiamare pilastri (o "mattoncini") dell'esperienza di fede: l'ascolto del vissuto dei ragazzi, la Parola di Dio, la celebrazione/preghiera, la vita fraterna nella comunità. Arricchito di rimandi multimediali e approfondimenti, per stare al passo con i ragazzi e l'età cui l'agile volume è rivolto.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con preadolescenti e adolescenti. Dieci appuntamento con San Giovanni Paolo II, il papa che, più di ogni altro, si è messo in dialogo con i giovani.
Una raccolta di testi per fermarsi in preghiera e lasciarsi provocare, spendendosi con passione nell'educazione dei ragazzi.
Meditazioni quotidiane per il tempo di Avvento e Natale 2015.
sLasciamoci educare per accogliere i sentimenti e il pensiero di Gesù! Questa è la sfida che l'Arcivescovo ha lanciato a tutta la diocesi in quest'anno pastorale.Anche i ragazzi che si preparano alla Cresima vogliono accoglierla e il cammino dei 100 giorni è una concreta provocazione in questo senso. L'itinerario è ritmato dall'ascolto della Parola di Dio e si apre ad attività diverse (animazioni, laboratori, testimonianze, incontri, celebrazioni liturgiche) che aiutano i ragazzi a percepire che l'incontro con Gesù, nella comunità cristiana, tocca tutta la loro vita e la loro esperienza.
Àncora e Centro Ambrosiano pubblicano congiuntamente questo agile sussidio mensile ad uso dei fedeli di Rito ambrosiano con i testi delle letture, delle antifone e delle orazioni per la celebrazione eucaristica quotidiana sia nei giorni feriali che festivi lungo l'intero anno liturgico. Il Messale quotidiano mensile si presenta come uno strumento semplice e al tempo stesso completo in tutte le sue parti, offrendo la possibilità di un immediato utilizzo sia per la preghiera liturgica che per la meditazione personale, grazie alla corrispondenza con i singoli giorni del calendario e la proposta per ogni formulario di alcune intenzioni per la preghiera universale e di un'introduzione alle letture secondo l'ordinamento del rinnovato Lezionario ambrosiano. Questo sussidio potrà diventare, fin da subito, anche un ulteriore strumento quotidiano per i diversi operatori pastorali delle nostre comunità, affinchè la liturgia continui ad essere nella storia di ciascuno la memoria viva di Cristo Salvatore e della sua Parola che salva.