
Il mondo sembra proporci solo eventi tristi, dolorosi, luttuosi. Viviamo in una realtà che genera spesso paura, sospetto, una contagiosa indifferenza o rassegnazione come se ci trovassimo di fronte ad un fato ineluttabile. Di fronte a questo scenario che ispira solo pensieri negativi e pessimistici, l'Autore, nelle meditazioni qui raccolte, ci invita a ricordare che Dio in Cristo ha vinto il mondo. Sarebbe sorprendente sintonizzarci un giorno con il telegiornale ed ascoltare delle previsioni ottimistiche sul futuro del mondo: la pace è ormai vicina, la fame è vinta, la violenza cede il passo all'amore, la speranza prende il posto della disperazione. Eppure per un credente la Resurrezione di Gesù ha inaugurato il tempo in cui la nostra speranza di pace, verità, fraternità, oggi considerate delle utopie, può essere realizzata.
Abraham Joshua Heschel (1907 - 1972) è stata una figura di spicco della teologia rabbinica del XX secolo. Nel corso della sua vita attraversò diversi campi: dalla filosofia medioevale a quella moderna, dal profetismo agli studi sul chassidismo, dalla teologia alla politica. L'Autore esamina lo sviluppo del pensiero di Heschel individuando cinque momenti - intenzionale, ontologico, teologico, antropologico ed etico -. Nello studio ne confronta il pensiero con quello di altri filosofi contemporanei, specialmente quelli appartenenti al filone fenomenologico ed esistenzialista, privilegiando il legame tra Heschel e Kierkegaard.
Il tema della socialità dell'uomo occupa un posto rilevante nella riflessione agostiniana. Per il vescovo di Ippona nessun vivente è così portato alla discordia per vizio e, nello stesso tempo, è così socievole per natura, come l'uomo. In forza della comune origine dall'unico progenitore, Dio ha voluto esortarci alla concordia fra molti. L'unità del genere umano da un solo uomo è perciò invito a costruire l'unità nella molteplicità. Proprio per la complessità e la vastità del tema, l'Autore ha ricondotto l'indagine sull'argomento principalmente al Commento al Vangelo e alla Prima lettera di Giovanni. Nella lettura e commento degli scritti agostiniani, Ceriotti mette in luce la centralità di Cristo, artefice e centro d'unità.
100 pagine, 100 passi per seguire il cammino di Francesco d'Assisi. Sono i passi di un uomo che dopo i clamori mondani desiderò solo vivere in "radicale povertà". Con grande fervore ed esultanza, cominciò a predicare la penitenza, edificando tutti con la semplicità della sua parola e la magnificenza del suo cuore. Padre, amico, compagno dei suoi "frati", predicò la pace, l'uguaglianza fra gli uomini, il distacco dalle ricchezze e la dignità della povertà, l'amore per tutte le creature di Dio. 100 frasi e brevi pensieri di San Francesco, per coglierne il segreto e continuare, insieme a lui, sulla strada di quella gioia e quella pace, quella "letizia" che non passano.
Il volume raccoglie alcuni scritti ciprianei: A Donato, invito rivolto ad un amico battezzato ad abbandonare per sempre i beni terreni. Gli idoli non sono dèi: si tratta di uno scritto sull'esistenza dell'unico Dio. La condotta delle vergini, una dura condanna del lassismo che ha colpito l'ordine delle vergini. A Quirino: una raccolta di passi scritturistici che evidenziano la novità del messaggio cristiano. Gli apostati della fede sul problema dei lapsi.
Con il termine di "responsabilità sociale d'impresa" si intende l'insieme dei comportamenti socialmente responsabili che un'impresa tiene nei confronti della collettività. Tale tema è divenuto attualissimo dopo gli scandali di alcune grandi corporations americane, come la Enron e la Worldcom. Che cosa si intende per responsabilità sociale d'impresa? È responsabile l'impresa che consegue il profitto nel rispetto delle leggi o lo è di più quella che mira maggiormente al benessere della comunità in cui opera, anche a scapito della propria competitività? Partendo dalle diverse teorie elaborate a riguardo, L'Autrice analizza il concetto attraverso un approccio interdisciplinare offrendo nuove e originali piste di riflessione.
"Una nuova stella si è aggiunta alla costellazione che popola il Cielo, fulgida e brillante come poche": sono le parole con le quali Chiara Lubich commenta la notizia appena ricevuta della morte di Sergio Infantino. Nato in Sicilia a Siracusa nel 1939 in una famiglia di solida formazione religiosa, Sergio Infantino entra in contatto negli anni Cinquanta con la comunità del Movimento dei Focolari della sua città natale. Attraverso il racconto di quanti lo hanno conosciuto l'Autore ricostruisce il suo luminoso percorso umano e spirituale.
Il problema dell'uomo è sempre stato quello della sofferenza. Ogni antropologia, ogni umanesimo, ogni religione cerca di risolverlo. Il Cristianesimo vi risponde con una persona: Cristo crocefisso e risorto. Come tutte le spiritualità fiorite nella Chiesa, anche il Movimento dei Focolari ha il suo approccio del mistero pasquale e lo sintetizza in una parola: Gesù Abbandonato. Si tratta di un mistero che è soprattutto oggetto di un vissuto da parte di quanti aderiscono a tale Movimento. Lo scopo dello studio è di mostrare che la scelta e l'amore per Gesù Abbandonato sono un atto di fede teologale, e hanno una dimensione ecclesiale, sacramentale, sociale. Nella prima parte l'Autrice analizza in che cosa consiste l'amore per Gesù abbandonato secondo Chiara Lubich. Si cerca quindi di comprendere come avviene la partecipazione del credente al mistero di Cristo studiando due autori del Nuovo Testamento, Paolo e il Giovanni del Quarto Vangelo.
Il libro di Giobbe racconta il dramma di un uomo giusto che, dopo essere stato colpito dalla disgrazia, è cosciente di non meritarla. L'ignoto autore del Libro non offre altra risposta se non l'invito ad accettare umilmente ciò che Dio decide, anche quando le ragioni del suo comportamento appaiono incomprensibili. A partire dalla fine del IV secolo si assiste ad un improvviso incremento dell'interesse verso Giobbe. Il volume raccoglie i commenti di Origene, Didimo il Cieco, Giuliano Ariano, Giovanni Crisostomo, Esichio di Gerusalemme, Olimpiodoro, per la parte greca; di Giuliano di Eclano, Filippo Prete, Gregorio Magno per la parte latina; per la letteratura siriaca: Efrem il Siro, Isho'dad di Merv.
Il ruolo e il peso della riflessione filosofica sull'uomo in Anselmo d'Aosta.