
Questo mondo ricco si è accalappiato il Natale, e ha sloggiato Gesù! Se rinascessi... fonderei un'opera che serve i Natali degli uomini sulla Terra. Stamperei le più belle cartoline del mondlo. Sfornerei statue e statuette con l'arte più pregiata. Inciderei poesie, canzoni passate e presenti, illustrerei libri per piccoli e adulti su questo "Mistero d'amore". Chiara Lubich
Nuovo saggio sull’origine delle Idee, l’opera filosofica senz’altro più importante e matura di Rosmini, aveva suscitato immediatamente dopo la pubblicazione (1830) numerose reazioni, di grandi consensi ma anche di profondo dissenso. Vincenzo Gioberti è tra gli intellettuali che manifestano apertamente una posizione critica. Tale polemica dà origine in un primo momento ad un vivace scambio epistolare tra i due e successivamente, nel 1846, spinge Rosmini a chiarire la sua posizione nel Vincenzo Gioberti e il panteismo. Lezioni Filosofiche, pubblicato anonimo, in cinque puntate sul «Il Filocattolico» di Firenze e poi in un unico volume. Si tratta di un’opera d’eccezione tra gli scritti di Rosmini: scritta per essere pubblicamente pronunciata - cosa che però non avvenne mai -, l’opera presenta uno stile fluente, vivido e ricco, e costuisce un documento prezioso della realtà filosofica e intellettuale italiana della seconda metà dell’Ottocento.
Un grande affresco storico della Chiesa di Aquileia, a partire dalle origini fino al XV secolo.
TRaduzione, note e indici di L. Carrozzi.
Per la prima volta tradotti in italiano tutti gli scritti del grande vescovo di Ippona: un grande avvenimento culturale, se si pensa che finora i testi latini di Agostino erano reperibili solo nei grossi volumi dell'edizione maurina riprodotta nella patrologia del Migne e che la traduzione di molte opere nemmeno esisteva. Il testo latino è accuratamente rivisto sulla base dell'edizione critica migliore, della quale porta in margine l'indicazione, insieme a quella del volume e della pagina della Patrologia Latina. La traduzione italiana è fedele ed elegante, per permettere una facile lettura a quanti non possono attardarsi sull'originale. I testi sono impreziositi da quadricomie che riproducono il meglio dell'iconografia agostiniana.
Comunicare i contenuti dell'etica sociale attraverso i mezzi e i ritmi prQpri del linguaggio televisivo, con l'intento di offrire uno strumento utile per la fruizione collettiva: è l'obiettivo della presente opera. I DVD sono correlati di 4 libri Guida, che attraverso «schede didattiche» destinate al tutor, costituiscono uno strumento utile per condurre il dialogo e gli approfondimenti successivi. Nel testo sono presenti i riferimenti alle pagine del Compendio sulla dottrina sociale cristiana. I due volumi: Etica ed economia, verso un paradigma di fraternità e Lavoro e dottrina sociale cristiana, dalle origini al Novecento, entrambi di Antonio Maria Baggio, costituiscono un valido supporto di studio a completamento degli argomenti.
Nata in Russia nel 1883, ma cresciuta ed educata in Francia nel vivace clima culturale ed artistico parigino, Raissa Maritain fu sposa e compagna di J acques Maritain li di;donario ricostruisce la sua straordinaria avventura spirituale ed intellettuale, attraverso una rigorosa e ampia schedatura dei suoi numerosi scritti: 34 schede che ripercorrono l'iter creativo di ciascuna opera dalla genesi all' edizione definitiva.Sono stati predisposti alcuni apparati critici che ne favoriscono la consultazione: a) La nota biografica. b) L'elenco delle schede in lingua italiana. c) L'elenco cronologico delle prime edizioni. d) Le note di corrispondenza presentano le relazioni intercorse con fùosofi e teologi, romanzieri e poeti, artisti e musicisti. e) Le Biografie dei Grandi Amici ricostruiscono la rete di amicizie di Raissa e Jacques, e attestano la vastità e l'influenza che i Maritain hanno avuto sui contemporanei. f) L'Elenco delle riviste cui Raissa ha collaborato. g) La Bibliografia. Completano il volume l'indice per argomento e l'indice dei nomi.
Da sempre gli uomini si sono recati in pellegrinaggio ai santuari come a quei luoghi in cui, nell’incontro con il sacro che si manifesta, si svela il senso dell’esistenza umana e di tutto il creato; alcuni di questi sono divenuti luoghi della memoria collettiva e dell’identità culturale delle nazioni, e intorno ad essi - come ad esempio quello di Czestochowa e di Guadalupe - si sono compattate e riconosciute le nazioni. I 64 santuari qui presi in esame sono solo una minima parte di tale universo, e sono stati scelti per il particolare significato che hanno, per la loro genesi e la loro storia. Vengono presentati in ordine cronologico, secondo la data del prodigio avvenuto o del dies natalis del santo. Per ogni santuario, sono trattati i seguenti temi: sacralità del luogo anche in epoca precristiana, natura e storia dell’evento ierofanico, storia successiva, specifico del messaggio e del beneficio, cioè di quanto il devoto consegue indipendentemente dalla grazia ottenuta che si aggiunga, forme della devozione e loro storia, ritualità particolari e percorsi di avvicinamento, tipologia dei pellegrinaggi, ricordi come oggetti "santuarizzanti", eventuali repliche.
In un periodo di fermenti rivoluzionari, che vede il progressivo affermarsi del razionalismo, gli autori si occupano soprattutto delle pratiche devozionali verso la Madre di Dio, con alcuni esempi di eccellenza, specie nell'ambito della predicazione (A.M. de' Liguori, L.M. Grignion de Monfort). Nel XIX secolo, secolo della definizione del dogma dell'Immacolata Concezione (1854) e di numerose mariofanie, si passa dall'influsso della restaurazione sulla figura di Maria, alla sua nota sentimentale non estranea al romanticismo, ad alcune aperture liberali in contrasto con la mentalità corrente, per giungere alla carità compiuta in nome della Vergine.
Sotto il nome di Letten Cattoliche sono tradizionalmente annoverate 7 epistole che si trovano tra il corpus delle lettere di Paolo e l'Apocalisse: una dell' apostolo Giacomo, due di Pietro, tre di Giovanni, e una dell'apostolo Giuda. Vengono definite «cattoliche», ovvero encicliche o circolari, perché non sono inviate a una nazione o una città particolare come quelle di Paolo -, ma a tutti i credenti nel mondo, ossia ai giudei della diaspora. Grazie ad esse possiamo ricostruire la vita delle prime comunità cristiane e l'atmosfera intellettuale e spirituale che ha plasmato le prime generazioni. Da Gemente di Alessandria, Didimo il Cieco, Giovanni Cristostomo (per la tradizione greca) ad Agostino, Girolamo, fino a Gregorio Magno (per la tradizione latina), i Padri hanno lasciato ampi commentari su tali lettere, la cui raccolta accompagna e illumina il testo neotestamentario.