
La prima Presidente del Movimento dei Focolari dopo Chiara Lubich riflette sui punti della spiritualità dell'unità. Nel centenario della nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, Maria Voce, giunta al dodicesimo e ultimo anno di Presidenza, raccoglie in questo volume le riflessioni che sin dalla sua elezione nel 2008 ha proposto in primo luogo ai membri del Movimento, ma di fatto a quanti desiderano approfondire la spiritualità dell'unità nei suoi punti fondamentali. Non si tratta ovviamente di un approfondimento teologico o di una nuova visione della spiritualità della Lubich, ma di un'occasione per accostarsi a quanto visto profeticamente dalla Serva di Dio, e che, nello stesso tempo, resta un terreno da esplorare per scoprirne tutte le meraviglie che può ancora offrire alla nostra vita.
«L’uomo riceve il sentimento di Dio». Antonio Rosmini ci lascia in eredità l’intelligente suggestione di prendere sul serio la dimensione interiore della rivelazione. Ciò implica un attento sguardo sull’atto di fede capace di ri-conoscere il senso (significato e orientamento) dell’uomo nel suo riferirsi a Dio che sempre lo precede perchè lo abita. Dio nella sua «realità» più vera – e quindi più affidabile – si rivela in un “sentimento fondamentale credente” che è già “sentimento” di salvezza e che porta in sé un’irresistibile vocazione all’amore. Il saggio propone, quindi, un nuovo capitolo del manuale di teologia fondamentale che renda ragione di una fede cristologica ridefinita dal suo “ministero soteriologico”.
Girolamo compose i commenti a Malachia e Osea nel 406; nel prologo del primo è presente un accenno al commento di Origene, in cui Malachia era ritenuto un angelo: Girolamo rigetta quest’interpretazione, seguendo la tradizione ebraica che identifica il profeta con Esdra; sono assenti citazioni, allusioni o semplici menzioni di autori classici. L’ampio commento in tre libri a Osea è un’originale fusione di componenti di origine varia: tradizione rabbinica, esegesi patristica (Origene su tutti) e cultura profana. Secondo Girolamo, le disgrazie matrimoniali del profeta sono un’allegoria dei tradimenti commessi da Israele contro il patto stipulato con Dio; largo spazio è concesso a preziosi richiami alla letteratura latina, soprattutto nei prologhi a ciascun libro, modellati esplicitamente su quelli terenziani, con i quali condividono l’impostazione polemica nei confronti dei rivali e delle loro critiche.
Siamo nell'era delle migrazioni: oggi più di 250 milioni di persone, per scelta o perché costrette, vivono in un Paese diverso dal proprio. Non è la prima volta che nella storia, anche recente, si verificano migrazioni di massa. Nella seconda metà del XIX secolo erano gli Europei che si mettevano in viaggio, a milioni, soprattutto verso l'America. Questa pubblicazione documenta la strategia vincente adottata dal Vescovo Giovanni Battista Scalabrini e da Madre Francesca Saverio Cabrini nel rispondere alle esigenze religiose e sociali dei migranti. Oggi, a distanza di oltre un secolo, la loro visione può ancora ispirare l'opera della Chiesa e della società nel campo delle migrazioni internazionali.
Perché tante coppie innamorate decidono di separarsi, a volte dopo pochi anni o mesi di matrimonio? È davvero impossibile, oggi, fare una scelta coniugale che sia "per sempre"? Nel desiderio di offrire un contributo su questo tema, il testo propone, soprattutto ai più giovani, un percorso di riflessione finalizzato non solo a creare le fondamenta di un progetto di vita insieme solido e duraturo, ma anche a regalare alla coppia serenità e benessere. Attraverso tre domande aperte si accompagnerà il lettore alla scoperta di quell'amore capace di sostenere una scelta coniugale autentica e condivisa, e soprattutto destinata a durare nel tempo per essere veramente tale. Il libro è pensato per i giovani e per tutti coloro (genitori, sacerdoti, educatori, catechisti, uomini e donne di buona volontà) che saranno chiamati a sostenerli nel cammino verso il matrimonio e la famiglia, per consentire loro di vivere in pienezza la bellezza e la grandezza dell'amore coniugale.
Il tema dell'orientamento sessuale è delicato e tuttora controverso, soprattutto in rapporto ai percorsi vocazionali. Certo nessuno, ad oggi, può dire l'ultima parola e ancora meno può farlo individualmente, tuttavia non si può rinunciare a riflettere, ad attivare processi (cf. Amoris Laetitia, n. 3), a crescere nello studio dei dinamismi umani, in questo nostro tempo. Più che fare teoria, si tratta di stare dentro storie vere. Il testo, che vuol essere uno strumento psicologico concreto, mette al centro l'uomo e la donna chiamati da Dio, in tutta la loro originalità e complessità. L'orientamento omosessuale, in questa prospettiva, non può costituire un criterio assoluto ed esclusivo di lettura vocazionale.
Dal libro di Giosuè al libro dei re dei Re la storia delle tribù di Israele segue un percorso lineare: si occupa una terra e poi si edifica uno Stato. Ma qual è la forma ideale del popolo di Dio? Può calarsi in una forma mondana? I libri storici dell'Antico Testamento mostrano una dimensione poco edificante dei capi del popolo e sollevano molte domande di attualità. La Bibbia ha fornito un repertorio di miti e di formule per la storia politica dell'Occidente, ma forse essi sono stati usati in senso opposto a quello del messaggio teologico biblico.
Nelle storie dell'Antico Testamento Dio si rivela come un maestro di vita che ci conduce ad una relazione più profonda con Lui. Il libro attraversa la Sacra Scrittura individuando alcuni tratti del Dio pedagogo. Il Dio dell'Antico e del Nuovo Testamento raggiunge il suo popolo per condurlo verso la Terra promessa, ovvero a un'amicizia sempre più intima. La Bibbia registra alcune tappe di questa relazione tra un Dio maestro di vita e il suo popolo resistente ai percorsi di salvezza sempre nuovamente riproposti.
L’economia e i carismi; il mondo disincantato della società di mercato fatto di profitto, ricerca del tornaconto e di denaro, e la dimensione ricca di spiritualità, di gratuità e ideali dei carismi. Sembrano a prima vista due realtà distanti. Ma non è così. È quanto dimostrano gli Autori del volume. La storia, quella economica compresa, è anche il risultato dell’azione dei carismi. In particolare di Benedetto da Norcia e di Francesco d’Assisi. Il monachesimo, ad esempio, ha creato il lessico economico della rivoluzione commerciale dell’Europa attorno all’anno Mille e le premesse teologiche e culturali per la nascita dell’economia mercantile; il francescanesimo ha dato vita alla prima vera scuola di pensiero economico (Ockam, Scoto, Olivi…), che ha fornito le categorie per interpretare la civiltà comunale. Un approccio originale e sorprendente.
Il carisma dei Focolari nella sua storia e nel rapporto con la Chiesa oggi. In ideale continuità con il precedente volume Fedeltà Creativa (2016), l'autore - Copresidente del Movimento dei Focolari - a partire da alcune conversazioni tenute negli ultimi tre anni, ritorna su alcune questioni di assoluta importanza per la vita e l'azione del Movimento stesso fornendone una ampia rilettura critica. Nella prima parte viene affrontata la questione della necessaria consapevolezza di ciò che limita una vera fedeltà creativa al carisma e di come sia richiesta una visione poliedrica per esprimere in novità quanto il tempo presente sembra richiedere. In particolare si sottolinea la necessità di una riproposizione della dimensione mariana e laica del carisma e di un adeguato discernimento personale e comunitario atto a innervare percorsi e processi di effettiva sinodalità. Nella seconda parte vengono proposti alcuni approfondimenti sulla portata carismatica del "genio ecclesiale" di Chiara Lubich e sulla dimensione profetica che ne scaturisce in prospettiva sociale come chiavi di interpretazione degli odierni "segni dei tempi" culturali ed ecclesiali.