
Le rotte dei migranti, gli hotspot, il dibattito su Schengen. L'immigrazione nel Mediterraneo mette in ginocchio l'Europa. Il Mediterraneo è oggi la rotta migratoria più pericolosa al mondo, su cui si affacciano la Grecia e l'Italia, frontiere meridionali dell'Unione europea. Nel 2015 oltre 3500 persone sono naufragate tentando di raggiungere la sponda della salvezza. Tra loro c'erano 700 bambini. C'è un vuoto nel nostro immaginario rispetto a ciò che li spinge a partire con ogni mezzo e ad affrontare tanti rischi. Nonostante si sia tanto dibattuto sulla soglia etica da non oltrepassare nella rappresentazione mediatica del fenomeno migratorio in corso, il rischio è che lo choc e la commozione per le sofferenze e le vittime vengano presto rimossi e dimenticati. Il rischio è la "globalizzazione dell'indifferenza".
L'alba di un primo bacio, preludio del tempo bello che verrà. Due storie, due amori, due epoche diverse... Lele ha vent'anni ed è stato lasciato dalla fidanzata dopo tre anni. Decide di andare a trovare il nonno paterno, Raffaele, per raccontargli le sue paure per il futuro, ma anche il suo dolore per la fine del rapporto con Lorena. Il nonno lo ascolta e gli racconta una storia che non ha mai rivelato a nessuno. Ha lavorato come infermiere nel manicomio di Teramo. Qui, nel 1945, mentre finisce la guerra vengono ricoverati, quasi contemporaneamente, due giovani, Saverio e Crocifissa. La simpatia tra i due si trasforma presto in un sentimento più profondo. Tutti osteggiano il rapporto nato in un luogo di sofferenza e di alienazione, ma Raffaele prende a cuore i due giovani e li aiuta a scappare dal manicomio.il saggio di Loredana Petrone affronta le tematiche legate al periodo dell'adolescenza e dell'innamoramento.
Giovanni Scoto, detto l'Eriugena (sec. IX), è senza dubbio uno dei pensatori più profondi e audaci dell'Alto Medioevo, capace di unire fides e ratio, tradizione latina e tradizione greca, Bibbia e arti liberali, in un'unica e armonica costruzione filosofico-teologica. In essa l'interpretazione della Scrittura gioca un ruolo centrale e costituisce il più difficile e importante campo d'azione della ragione umana. I significati del testo biblico sono infiniti, come innumerevoli sono le sfumature di colore che si ammirano in una sola penna di pavone, perché infinita è la ricchezza di Colui che nella Scrittura si rivela nascondendosi. Il volume introduce il lettore all'ermeneutica biblica di Giovanni Scoto, presentandone il contesto culturale, la dottrina e la pratica.
Il secondo tomo del De Deo Trino (1964) contiene la parte sistematica dello studio sulla Trinità ovvero 18 Asserzioni e 22 Questioni. Si tratta di uno studio uscito prima del Concilio Vaticano II che ha impresso una svolta radicale alla teologia mutandone i paradigmi e lasciando ampio spazio agli studi biblici e storici. Il volume costituisce comunque un tassello fondamentale per ricostruire la storia e l'evoluzione del pensiero di Lonergan, mettendo in luce alcune ricchezze che non devono andare perdute: la teologia come "intelligenza della fede" (intellectus fidei) e le nozioni di "relazione", "persona", "coscienza".
Nell'ambito della vasta produzione esegetica di Origene, il Commento alla Lettera ai Romani (composto tra il 243 e il 249 d.C. e noto nella traduzione latina di Rufino del 405-406) è l'unico testo esegetico giunto a noi integralmente. Origene sottolinea nella Prefatio la complessità del testo a causa del linguaggio a volte oscuro e contorto e per la quantità di temi trattati. Il testo origeniano è opera di indiscutibile valore per essere la prima di una serie ininterrotta di commenti ad una epistola da sempre considerata fondamentale per densità teologica e ampiezza tematica. La Legge, in particolare, è il tema più ricorrente nel Commento origeniano per l'importanza che riveste nella lettera stessa e per il contesto polemico in cui il commento si colloca. Prevale come per tutti i testi esegetici di Origene il metodo spirituale capace di cogliere in "senso interiore" del testo paolino.
Un'opera fondamentale per comprendere la teologia e la cristologia di Tertulliano e la sua interpretazione della Scrittura. Il Contra Marcionem è frutto di una riflessione di dieci anni, segno, questo, dell'importanza che Tertulliano le attribuisce e del pericolo che rappresentava per la Chiesa. Nello scritto si distinguono tre sezioni: la confutazione della teologia marcionita; l'analisi della sua cristologia e la confutazione delle sue interpretazioni della Scrittura. I testi biblici che lo scrittore prende in considerazione sono in parte quelli che lo stesso Marcione aveva sottoposto a critica mediante la sua antitesi con i testi neotestamentari. Il criterio esegetico di Tertulliano non è uniforme: egli impiega prevalentemente una interpretazione strettamente letteralista, che contrappone a quella, parimenti letteralista di Marcione, ma ammette anche, all'occasione, la possibilità di una interpretazione spirituale.
Un approccio antropologico e dialogico alla questione linguistica, testo di riferimento della riflessione filosofica di Lipps.
Il progetto di Lipps di inaugurare una logica dell’ermeneutica, condiviso con il filosofo tedesco Georg Misch (1878-1965), costituisce la sua eredità, un’intuizione per molti versi innovativa. Nel testo egli affronta la posizione di una questione filosofica del linguaggio di contro alla linguistica, alla filologia, alla logica formale e fa un richiamo a una ricerca che parta dalla parola proferita con la quale l’uomo interpreta e coglie – strutturando e dando senso – il mondo e se stesso. Il linguaggio è il luogo in cui l’uomo si risveglia all’esistenza venendo interpellato dall’altro, mette in comunicazione due esistenze, le cambia e cambia il rapporto che intrattengono col mondo circostante.
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti di santi e beati e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, quale stimolo a informare di esso il proprio vissuto. Un utile contributo che si avvale inoltre, di significative note esegetiche, diretto a chiunque desidera che la propria vita non sia solo esteriorità, ma sia fondata su una ricchezza interiore.
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti di santi e beati e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, quale stimolo a informare di esso il proprio vissuto. Un utile contributo che si avvale inoltre, di significative note esegetiche, diretto a chiunque desidera che la propria vita non sia solo esteriorità, ma sia fondata su una ricchezza interiore.
Nella riflessione scientifica attuale sull'essere umano ci sono questioni scomode e ancora irrisolte. Vere e proprie pietre d'inciampo? L'aborto è veramente traumatico? Internet ci rende più felici? Come ha modificato la nostra capacità di relazionarci? L'omosessualità e la fede cosa hanno da dirsi? Quali problematiche ha creato la legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi? Sono solo alcune delle questioni spinose affrontate nel volume. Questioni che non trovano risposte definitive, ma piuttosto spunti di riflessione. Duplice è il filo che lega i capitoli, ognuno dei quali se, da una parte, si sofferma su temi "scottanti" della psicologia contemporanea, dall'altra ripercorre il cammino di uno psichiatra credente, quale è Cantelmi, che è intervenuto su tali temi, talvolta in modo perfino pionieristico, con competenza e a fronte di una intensa attività clinica, ma anche con fermezza di valori, talvolta mettendo in discussione le stesse attese della comunità scientifica.